sabato 9 novembre 2013

Tappeto rosso per Marina, con orchestra

Oggi, sabato alle 13.30 all’Auditorium l’arrivo del cast del film Marina di Stijn Coninx, Evento speciale Fuori concorso di “Alice nella città” sarà accompagnato dall’orchestra del Maestro Taddei composta da 7 elementi, fiati e fisarmoniche.
Il Maestro eseguirà un medley ispirato alle musiche del film.
Marina racconta la straordinaria ascesa nel firmamento musicale di Rocco Granata, autore dell’hit mondiale che dà il titolo al film. Insieme al vero Rocco, ci saranno i suoi genitori cinematografici, Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, l’attore che lo impersona da adolescente, Matteo Simoni, la ragazza di cui si innamora, Evelien Bosmans, e il bambino Christian Campagna, Rocco da piccolo.
Il film è prodotto dai Fratelli Dardenne e da Cristiano Bortone e sarà nei cinema distribuito dalla Movimento Film di Mario Mazzarotto.

venerdì 8 novembre 2013

Roma Film Festival, al via l’ottava edizione con Sabrina Ferilli

Si è aperta l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica – che per dieci giorni si trasformerà nella sala cinematografica più grande della Capitale – ha ospitato la cerimonia di apertura del Festival, che ha visto protagonista uno dei volti più noti e amati del cinema italiano, l’attrice romana Sabrina Ferilli. A seguire, la proiezione, Fuori Concorso, del nuovo lavoro di Giovanni Veronesi ispirato al grande filone della commedia all’italiana, L’ultima ruota del carro. Sul red carpet del Festival presenti tutti i protagonisti del film: Elio Germano, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Alessandro Haber, Virginia Raffaele, Ubaldo Pantani, Massimo Wertmüller, Francesca D’Aloja, Elisa, Ernesto Fioretti (a cui il film è ispirato).
Proiettati, inoltre, Fuori Concorso la prima e la seconda parte di Tales From the Dark di Gordon Chan, Lawrence Lau, Teddy Robin Kwan, Simon Yam, Chi Ngai Lee, Fruit Chan, una straordinaria antologia di storie di fantasmi firmate da Lilian Lee, l’autrice di “Addio mia concubina”, e portate sul grande schermo da alcuni tra i migliori registi di Hong Kong. Alle ore 21, primo appuntamento in Sala Sinopoli dove il pubblico ha scoperto, come apertura del concorso CinemaXXI, L’amministratore, il nuovo film di Vincenzo Marra, “commedia documentaristica” che racconta le giornate di Umberto Montella, amministratore di oltre cinquanta condomini a Napoli.
Alle ore 22.30, dopo L’ultima ruota del carro, la Sala Santa Cecilia ha ospitato Snowpiercer, il colossale film di fantascienza firmato da Bong Joon-ho con un cast all-star che comprende Chris Evans (il Capitan America della Marvel), Tilda Swinton, Ed Harris, Alison Pill, Jamie Bell, Octavia Spencer e il grande attore inglese John Hurt.
Hurt – che ha lavorato per registi come Alan Parker, Ridley Scott, David Lynch, Michael Cimino, Sam Peckinpah, Gus Van Sant, Robert Zemeckis – sarà sul red carpet del Festival e incontrerà il pubblico sabato 9 novembre alle ore 16 presso la Sala Petrassi.

Roma Film Festival, ready for take off!

Dalle 9,00 di questa mattina sono cominciate le proiezioni stampa dell'VIII edizione del Roma Film Festival. Gli allestimenti non sono ancora pronti e fervono i preparativi all'Auditorium Parco della Musica (come dimostra la foto) per l'anteprima di 'Planes' il nuovo film Disney. Sul red carpet sono attesi i personaggi animati e le hostess stanno già facendo il check in agli ospiti vip.


Roma Film Festival, Anna Foglietta protagonista della Cerimonia di premiazione

Il prossimo 16 novembre, l’attrice Anna Foglietta condurrà la serata di premiazione dell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre 2013) e continuerà a fare gli onori di casa anche nella seconda parte della serata, nel corso della cerimonia di assegnazione del Maverick Director Award a Tsui Hark, il regista, produttore e sceneggiatore che ha guidato la rivoluzione del cinema di Hong Kong a partire dalla fine degli anni Settanta. Alla premiazione seguirà la proiezione dell’ultimo film di Tsui Hark, Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D (Di Renjie zhi shendu longwang 3D).
Attrice cinematografica, televisiva e teatrale. Nata a Roma, ha recitato per alcuni dei più noti registi della commedia italiana come Carlo Vanzina (Ex - Amici come prima!, 2011, e Mai Stati Uniti, 2013) e Neri Parenti (Colpi di fulmine, 2012). Inizia a farsi notare sul grande schermo con una parte nell’episodio La donna del mister diretto da Claudio Cupellini, all’interno del film 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo (2006) prodotto da Paolo Virzì.
Nel 2010 fa parte del cast internazionale di The American, diretto da Anton Corbijn, con protagonista George Clooney. Nel 2011 interpreta il brillante ruolo di Eva in Nessuno mi può giudicare, diretto da Massimiliano Bruno, con Paola Cortellesi e Raul Bova, che le vale la nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento come miglior attrice non protagonista. Per lo stesso film vince il Premio Ischia Breakout Actress Award come attrice rivelazione dell’anno e il Premio Antica Fratta come miglior attrice nell’ambito della commedia ai Nastri d’Argento 2011. Nel 2012, è la protagonista de L’amore è imperfetto di Francesca Muci, mentre in Colpi di fulmine (con Christian De Sica e, tra gli altri, Lillo & Greg, Luisa Ranieri, Arisa), Anna Foglietta è la pittoresca pescivendola Adele, per cui viene nominata ai Nastri d’Argento 2013 come miglior attrice non protagonista. È stata tra gli interpreti principali dell’ultimo film di Carlo Vanzina, Mai Stati Uniti (2013), commedia corale con Vincenzo Salemme, Ambra Angiolini, Ricky Memphis e Giovanni Vernia.
Anna Foglietta ha al suo attivo una lunga carriera teatrale, iniziata nel 1997, durante la quale ha interpretato opere del grande teatro italiano (De Filippo, Scarpetta, Pirandello). È conosciuta e amata dal grande pubblico anche per il ruolo dell'agente scelto Anna De Luca nella serie televisiva La squadra, in onda su Rai 3 dal 2004 al 2005. Nel 2008 è entrata a far parte del cast della serie Distretto di polizia, dove interpreta l'ispettore Elena Argenti. A gennaio 2014 sarà protagonista della nuova commedia di Paolo Genovese, Tutta colpa di Freud, al fianco di Marco Giallini, Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni.

giovedì 7 novembre 2013

Roma Film Festival, Sabrina Ferilli protagonista della serata di apertura

Sarà Sabrina Ferilli la protagonista della serata di apertura dell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (8 - 17 novembre 2013). L’attrice romana inaugurerà il red carpet dell’Auditorium Parco della Musica e saluterà il pubblico della Santa Cecilia (che quest’anno tornerà ad essere la sala principale del Festival), prima della proiezione de L’ultima ruota del carro, il film di Giovanni Veronesi che sarà proiettato come gala Fuori Concorso la sera dell’8 novembre.
L’attrice romana è uno dei volti più noti e amati del cinema italiano. Dopo i primi esordi nel mondo dello spettacolo, il regista e sceneggiatore Alessandro D'Alatri la sceglie per affiancare Burt Young, Fabrizio Bentivoglio e Massimo Ghini in Americano Rosso (1991), film che viene premiato con il David di Donatello al miglior regista esordiente. Due anni dopo, è la protagonista di Diario di un vizio, opera che si aggiudica il Premio della critica al Festival di Berlino. Nel 1994, Sabrina Ferilli si aggiudica il Nastro d’Argento alla Miglior attrice per la sua interpretazione ne La bella vita (1994), debutto cinematografico del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico toscano Paolo Virzì. Nello stesso anno, recita ne Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant, pellicola che si aggiudica il premio della critica alla Berlinale. Nel 1996, l’attrice lavora per Ricky Tognazzi nel cast di Vite strozzate e di nuovo con Virzì in Ferie d’agosto, opera che si aggiudica il David di Donatello come Miglior film e vale a Sabrina Ferilli una nomination al Nastro d’Argento come Miglior attrice protagonista. Nello stesso anno, recita nel film di Alessandro Benvenuti, Ritorno a casa Gori, mentre nel 1998 interpreta il personaggio di Nora in Tu ridi di Paolo Taviani e lavora con Francesco Nuti per Il signor Quindicipalle. Due anni dopo, l’attrice romana è una dei protagonisti di A ruota libera di Vincenzo Salemme con Carlo Buccirosso e Massimo Ceccherini. Nel 2003, il celebre regista e sceneggiatore milanese Luciano Emmer la sceglie per L'acqua... il fuoco, presentato fuori concorso alla 60. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per la sua parte al fianco di Giancarlo Giannini riceve nel 2004 il Premio Vittorio De Sica, consegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Dal 2004 al 2011, lavora con Neri Parenti nei film campioni d’incasso Christmas in love (2004), Natale a New York (2006), Vacanze a Beverly Hills (2009), Vacanze di Natale a Cortina (2011). Nel 2008, Sabrina Ferilli è di nuovo a fianco di Paolo Virzì nella pluripremiata commedia Tutta la vita davanti grazie al quale riceve il Nastro d’Argento come Miglior attrice non protagonista e la nomination al David nella stessa categoria. Nel 2009 recita in I mostri oggiAggiungi un appuntamento per oggi di Enrico Oldoini. Nel 2011 presta la voce al personaggio di Sally, nella versione italiana del cartone animato Walt Disney, Cars 2. Nel 2013, Sabrina Ferilli viene diretta da Paolo Sorrentino ne La grande bellezza, presentato in concorso al Festival di Cannes e selezionato per rappresentare la produzione cinematografica italiana agli Oscar® 2014. Grazie alla sua interpretazione al fianco di Toni Servillo e Carlo Verdone, l’attrice romana si è aggiudicata per la quarta volta un Nastro d’Argento (Miglior attrice non protagonista).
Nel corso della carriera, Sabrina Ferilli dimostra la sua versatilità anche nel mondo della televisione e del teatro. Sul piccolo schermo, nel 1996, conduce il Festival di Sanremo a fianco di Pippo Baudo e presenta alcune puntate di “Mai dire Gol”, mentre nel 1998 recita in “Commesse” di Giorgio Capitani e nel 1999 ne “Le ali della vita” di Stefano Reali con Virna Lisi. Nel 2000 riceve il Premio Internazionale Flaiano per la migliore interpretazione femminile in “Come l’America” dei fratelli Frazzi. L’anno seguente, conduce con Lucio Dalla il programma di Rai Uno “La bella e la Besthia”. Nel 2004 recita in “Dalida” (diretto da Joyce Bunuel), ed è protagonista delle serie tv “Due imbroglioni e mezzo” di Franco Amurri con Claudio Bisio (2006 e 2009). Seguono le due stagioni di “Anna e i cinque” di Monica Vullo (2008) e Franco Amurri (2010). Nel 2013, è produttrice e attrice della miniserie tv “Baciamo le mani” di Eros Puglielli.
La sua carriera teatrale inizia nel 1994, quando debutta al Teatro Sistina di Roma nello spettacolo firmato da Garinei e Giovannini, “Alleluja brava gente”. Ha lavorato ancora con Pietro Garinei in “Un paio d’ali” (1996) e “Rugantino” (1998). Nel 2005 ha recitato con Maurizio Micheli ne “La presidentessa” di Maurice Henneghin e Veber, con la regia e l’adattamento di Gigi Proietti.

Checco Zalone incontra il pubblico del Film Festival di Roma per ultimo

Dopo il successo ottenuto negli anni scorsi, il Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre 2013) torna a proporre nel programma dell’ottava edizione uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di cinema, gli incontri fra attori e registi e il pubblico, che quest’anno vedranno salire sul palco dell’Auditorium Parco della Musica Jonathan Demme, Wes Anderson, Roman Coppola, Spike Jonze, John Hurt, Álex de la Iglesia e Checco Zalone. Come da tradizione, ciascuno dei protagonisti parlerà con gli spettatori del suo rapporto con il cinema, commentando le sequenze più significative della sua carriera e rispondendo alle domande della platea.
Il 9 novembre alle ore 16 presso la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, gli spettatori avranno la possibilità di incontrare John Hurt, straordinario interprete la cui carriera esemplare abbraccia quattro decenni di grande cinema al servizio delle emozioni e dello spettacolo. Protagonista di alcuni dei film di culto più amati dal pubblico di tutto il mondo, è stato al servizio di registi come Alan Parker (Fuga di mezzanotte, 1977, che gli vale il Golden Globe come miglior attore non protagonista e una nomination all’Oscar©), Ridley Scott (Alien, 1979), David Lynch (The Elephant Man, 1980), Michael Cimino (I cancelli del cielo, 1980), Sam Peckinpah (Osterman Weekend, 1983), Gus Van Sant (Cowgirl - Il nuovo sesso, 1993), Robert Zemeckis (Contact, 1997). Partecipa a grandi produzioni come Harry Potter e la pietra filosofale di Chris Columbus (2001), Hellboy (2004) e Hellboy 2: The Golden Army (2008) di Guillermo Del Toro. Tra i suoi film più recenti, Melancholia di Lars Von Trier (2011) e Only Lovers Left Alive di Jim Jarmush, presentato quest’anno in concorso al Festival di Cannes.
Il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Jonathan Demme, allievo di Roger Corman, Premio Oscar® per Il silenzio degli Innocenti (1991) e autore di film come Philadelphia (1993), Rachel sta per sposarsi (2008) e Qualcosa di travolgente (1986), incontrerà il pubblico domenica 10 novembre alle ore 16 presso la Sala Petrassi. Entrato nella storia del cinema grazie alla sua straordinaria capacità di spaziare fra i generi più diversi, dopo la consacrazione dell’Oscar© è salito sulle barricate del cinema indipendente realizzando alcuni fra i documentari americani più militanti degli ultimi anni schierandosi al fianco delle vittime dell’uragano Katrina e sfidando le multinazionali. Straordinario musicologo, ha lavorato con Neil Young e il “nostro” Enzo Avitabile oltre che con i Talking Heads e i Pretenders. L’incontro con Demme si svolge in occasione della prima mondiale di Fear of Falling, il suo nuovo film che fa parte del programma della sezione CinemaXXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale.
Lo stesso giorno, alle ore 17.30 presso il Teatro Studio, si svolgerà l’incontro con il regista e sceneggiatore spagnolo Álex de la Iglesia. Grande appassionato di fumetti, il cineasta spagnolo si ispira fin dagli esordi al cinema di Guillermo del Toro e Peter Jackson. Grande cinefilo, la sua opera prima, il film di fantascienza Azione mutante (1993), è prodotto da Pedro Almodóvar. Con El dia de la Bestia (1995) riceve il Goya come miglior regista. Nel 1997 dirige Javier Bardem in Perdita Durango. Il suo primo film in lingua inglese è del 2008, Oxford Murders - Teorema di un delitto con Elijah Wood e John Hurt. Ballata dell'odio e dell'amore viene presentato in concorso nel 2010 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e si aggiudica il Leone d'Argento per la miglior regia. Ha presentato il suo ultimo film, La fortuna della vita, al Festival di Berlino 2012.
Lunedì 11 novembre (sala Petrassi, ore 16) il pubblico del Festival avrà la possibilità di confrontarsi con uno dei artisti più geniali e controversi degli ultimi anni: Spike Jonze. Regista di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Nel paese delle creature selvagge, ideatore della discussa serie televisiva “Jackass”, autore di innovativi videoclip per i Beastie Boys, Arcade Fire, Björk, Chemical Brothers, R.E.M., Daft Punk, produttore del pluripremiato documentario Heavy Metal in Baghdad, Spike Jonze presenterà al Festival il suo ultimo film, Her.
Mercoledì 13 novembre, alle ore 17.30 presso la sala Petrassi, “andrà in scena” l’incontro fra il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Wes Anderson e il regista, attore e produttore cinematografico Roman Coppola. Il “duetto” sarà l’occasione per approfondire la lunga collaborazione fra i due cineasti statunitensi che lavorano insieme fin dal 2004, con il film Le avventure acquatiche di Steve Zissou firmato da Wes Anderson. Successivamente, i due collaborano alla pellicola Il treno per il Darjeeling (2007), diretta da Anderson, prodotta e co-sceneggiata da Coppola, e a Moonrise Kingdom – Una storia d’amore, il film che ha aperto il Festival di Cannes 2012 (regia Wes Anderson, sceneggiatura di Roman Coppola). L’incontro sarà seguito dalla proiezione del cortometraggio Castello Cavalcanti di Wes Anderson.
Ultimo appuntamento fissato per giovedì 14 novembre quando il pubblico del Festival potrà incontrare Checco Zalone, il protagonista del film campione d’incassi Sole a catinelle di Gennaro Nunziante. Alle ore 17, presso la Sala Petrassi, il versatile attore pugliese, comico, sceneggiatore e conduttore televisivo parlerà della sua carriera, dagli esordi come musicista fino agli ultimi successi cinematografici (Cado dalle nubi, 2009, e Che bella giornata, 2011, entrambi di Gennaro Nunziante), commentando le sequenze più divertenti dei suoi film e rispondendo alle domande degli spettatori.

9 novembre ore 16 Sala Petrassi
John Hurt
Conducono Mario Sesti e Sandra Hebron

10 novembre ore 16 Sala Petrassi
Jonathan Demme
Conducono Mario Sesti e Giona A. Nazzaro

10 novembre ore 17.30 Teatro Studio
Álex de la Iglesia
Conducono Giona A. Nazzaro e Manlio Gomarasca.

11 novembre ore 16 Sala Petrassi
Spike Jonze
Conducono Mario Sesti e Sandra Hebron

13 novembre ore 17.30 Sala Petrassi
Wes Anderson | Roman Coppola
Conduce Mario Sesti

14 novembre ore 17.00 Sala Petrassi
Checco Zalone
Conduce Marco Giusti

Un Oscar per 'Alice nella città'

È firmata dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores la sigla che quest’anno introdurrà tutti i film di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma. Sullo schermo il pubblico di Alice vedrà le prime inquadrature del nuovo film del regista, “Il ragazzo invisibile”, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, che uscirà in Italia nel 2014 con 01 Distribution. La canzone della sigla è “ Runnin’ “ di Galapaghost.
La sigla di Alice nella Città ci introdurrà nel mondo di Michele, “supereroe” di tredici anni con il dono dell’invisibilità, intorno al quale ruota questa storia sull’adolescenza. Un tema, quello dell’adolescenza, molto caro ad Alice nella Città che ogni anno offre - attraverso la sua ampia selezione di film - uno sguardo sempre nuovo su un cinema che dialoga con le giovani generazioni e le famiglie.
“Quello di essere invisibili è senza dubbio uno dei superpoteri più affascinanti, che tutti, una volta nella vita, abbiamo sperato di avere. E l'adolescenza è l'età più giusta, credo, per raccontarlo.” (Gabriele Salvatores)


Gli aerei Dysney atterrano all'auditorium Parco della Musica

Domani il primo di tanti appuntamenti attesi sul red carpet della X Edizione di Alice nella città la sezione autonoma e parallela del Festival internazionale del film di Roma.
Venerdì 8 novembre
A fare da apripista, nel vero senso della parola, sarà Planesil nuovo film di animazione Disney diretto da Klay Hall e nelle sale italiane già da domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani.
A partire dalle 10.30 il tappeto rosso dell’Auditorium si trasformerà in una vera e propria pista di atterraggio, con tanto di gate aeroportuale e passaggio al metal detector. I più piccoli non saranno solo viaggiatori per un giorno, ma potranno anche incontrare Dusty, il protagonista del film riprodotto in sagomato 3D che sorvolerà il red carpet insieme ai suoi compagni di gare: El Chupacabra, Azzurra, Bulldog, Ishani, la pragmatica montacarichi Dottie e il fedele camioncino Chug, tutti riprodotti in sagomato 2D e sospesi in aria per dar vita ad un imperdibile spettacolo aereo.
Sulla pista rossa, le voci italiane del film: Micaela Ramazzotti, il tenore Gianluca Terranova, l’insegnante d’inglese John Peter Sloan e Gianfranco Mazzoni, il celebre giornalista sportivo.
Sabato 9 novembre
due appuntamenti sul tappeto rosso di Alice nella città:
Alle 13.30 si comincia con il red carpet musicale del film Marina (Evento speciale) diretto da Stijn Coninx dove sono attesi Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Matteo Simoni, Evelien Bosmans, Christian Campagna e… Rocco Granata in persona. Il cast sfilerà sulle note di un’orchestra di fiati diretta dal Maestro Taddei che eseguirà un medley delle canzoni più famose di Rocco Granata tra cui, ovviamente, Marina e dopo la proiezione proseguirà i festeggiamenti a Aasa Alice la sera con una festa anni 60’ a partire dalle 22.00.
Alle 16.00, invece, un appuntamento per i più piccoli e le famiglie.
In occasione della proiezione ufficiale del film Belle & Sebastien diretto da Nicolas Vanier (Fuori concorso in collaborazione con il Festival internazionale del film di Roma), l’Auditorium si tinge di bianco: sotto una cascata di fiocchi di neve arriverà Belle, un pastore dei Pirenei gigante che con i bambini della scuola elementare Complesso Scolastico Seraphicum, parteciperà ad una sfilata festosa per accompagnare il regista del film in sala.

Un ricco red carpet per il Film Festival di Roma

Confermati i primi nomi al Festival: da Hollywood all’Europa fino all’Estremo Oriente, un red carpet globale per l’ottava edizione
A Roma Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Jennifer Lawrence, Rooney Mara, Jared Leto, John Hurt, Sophie Turner, le star asiatiche Sean Lau, Nick Cheung, Louis Koo, Toma Ikuta e molti altri.
Il direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato i primi nomi dei talent che sfileranno dall’8 al 17 novembre sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica.
Il cinema italiano sarà rappresentato, tra gli altri, da Elio Germano, Filippo Timi, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli, Alessandro Roja, Serena Rossi, Francesco Scianna, Chiara Caselli, Daria Pascal Attolini, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco, Carmine Paternoster, Peppe Lanzetta, Antonio Pennarella, Tony Laudadio, Renato Rossi (Howard Ross), Adriano Bellini (Kirk Morris), Sergio Ciani (Alan Steel), Mimmo Palmara, Giovanni Cianfriglia e la diva del cinema popolare Rosalba Neri.
Alcuni registi e attori saranno protagonisti degli incontri con il pubblico: John Hurt (9 novembre ore 16 Sala Petrassi); Jonathan Demme (10 novembre ore 16 Sala Petrassi); Álex de la Iglesia (10 novembre ore 17.30 Teatro Studio); Spike Jonze (11 novembre ore 18 Sala Petrassi); Wes Anderson e Roman Coppola (13 novembre ore 17.30 Sala Petrassi); Checco Zalone (14 novembre ore 17.00 Sala Petrassi); il re dell’action-movie asiatico Tsui Hark terrà una masterclass, condotta dal noto regista francese Olivier Assayas, dopo la consegna del Maverick Director Award e la prima del suo ultimo film Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D (sabato 16 novembre, ore 21, Sala Sinopoli).


martedì 5 novembre 2013

Roma Film Festival, entra la giuria

Completata la Giuria Internazionale che assegnerà i premi ai film in Concorso nell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre 2013): al fianco del Presidente James Gray, già annunciato, ci saranno la regista argentina Verónica Chen, il regista, sceneggiatore e produttore italiano Luca Guadagnino, l’attore e produttore russo Aleksei Guskov, la regista, sceneggiatrice e attrice francese Noémie Lvovsky, il regista iraniano Amir Naderi e il regista cinese Zhang Yuan. La Giuria assegnerà ai lungometraggi in Concorso il Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film, il Premio per la migliore regia, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la migliore interpretazione maschile, il Premio per la migliore interpretazione femminile, il Premio a un giovane attore o attrice emergente, il Premio per il migliore contributo tecnico, il Premio per la migliore sceneggiatura.



domenica 3 novembre 2013

A Salvatores il premio Urania d'Argento

Il Premio Oscar Gabriele Salvatores insignito del Premio alla Carriera Urania d’Argento, attribuito ogni anno ad un grande artista nel panorama del fantastico e realizzato in collaborazione con la rivista Mondadori Urania.
Autore nel 1996 con Nirvana del più grande successo di pubblico nel cinema di fantascienza italiano, il regista di Mediterraneo, Denti, Io non ho paura, Come Dio comanda, Educazione siberiana, da sempre attento al cinema di genere e all'utilizzo delle nuove tecnologie, incontrerà il pubblico della kermesse dopo essere stato (sabato 2 novembre) al centro di un programma speciale, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, che ha previsto la proiezione di Nirvana e di Sogno di una notte d'estate. Salvatores è attualmente impegnato a Trieste, grazie alla collaborazione della FVG Film Commission, sul set del suo nuovo lungometraggio The Invisible Boy (Il ragazzo invisibile), romanzo di formazione in chiave fantasy prodotto dalla Indigo Film.
Dal road movie Marrakech Express al noir Quo vadis, baby?, dal thriller campestre Io non ho paura al gangster movie Educazione siberiana, dalla fantascienza di Nirvana alla psichedelica di Denti e Amnèsia, dritto fino al prossimo fantasy per famiglie: se c’e un regista italiano contemporaneo capace ancora di immergersi nei generi, amarli e farli suoi a tal punto da renderli parte di un continuum stilistico perfettamente riconoscibile, questo e Gabriele Salvatores. Più che “di genere”, Salvatores e un regista “di generi” fin dal primo contatto del suo occhio con la macchina da presa, nel 1983, quando decide di adattare per il cinema il musical teatrale tratto da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare contaminandolo, come in un ardito laboratorio visivo, con la messa in scena da palcoscenico e i codici del videoclip: “Non e solo un Sogno trasformato in musical ma e un vero Rocky Shakespeare Picture Show che cerca quella fusione di musica, immagine, danza, visionarietà e vistosità tipica dei midnight movies”, scriveva Alberto Farassino all’uscita del film. Dopo trent’anni, la voglia di contaminazione e sperimentazione del regista non si e ancora esaurita: proprio durante questa edizione 2013 di Trieste Science+Fiction, e a pochi passi dalla sede del festival, sta girando nel capoluogo giuliano Il ragazzo invisibile, il primo “fantasy per famiglie italiano” con protagonisti un ragazzino. capace di dissolversi alla vista di tutti e il suo gruppo di amici (dunque, siamo anche dalle parti del film di supereroi e del “teenage movie”). Non e un caso che il regista indichi come un punto di riferimento Philip K. Dick, con i suoi universi paralleli e i suoi mondi possibili, e come tema principale del suo stesso cinema “il cambiamento”. Anche se e conosciuto in tutto il mondo soprattutto per Mediterraneo, con il quale ha ricevuto il Premio Oscar al miglior film straniero nel 1992, e quindi come autore di una commedia corale e agrodolce che dipinge speranze e disillusioni di una generazione, nel complesso della sua filmografia Salvatores ha dimostrato di attraversare i generi esattamente come tanti suoi personaggi viaggiano fisicamente alla ricerca di nuove “opportunità di realtà”. Anche virtuali: quando in Italia ancora nessuno aveva usato il videogames come solido punto di partenza narrativo, Salvatores gira Nirvana, ricostruendo nel ventre vuoto di una tangibilissima ex fabbrica, quella milanese dell’Alfa Romeo, e con la collaborazione dello scenografo Giancarlo Basili, il set dell’universo digitale in cui si muove Solo, il personaggio protagonista del gioco, improvvisamente (e dolorosamente) cosciente della propria non-realtà, prigioniero di un destino in loop. Secondo il regista, Nirvana e un “lavoro che cerca di aprire le porte della percezione”. Tra i sogni nel cassetto del regista, rimane quello dell’adattamento di Cromosoma Calcutta, “romanzo di febbre, delirio e scoperta” dell’autore indiano Amitav Ghosh, vincitore del premio Arthur C. Clarke. Altre percezioni dunque, altri mondi. Spaesamenti, come quello che vivono in Marocco i protagonisti di Marrakech Express o dentro il suo stesso inconscio il protagonista di Denti, o ancora i piccoli Cristiano e Filippo rispettivamente nella provincia spietata di Come Dio comanda e nella buca del rapito di Io non ho paura. Lo stesso spiazzamento, la stessa vertigine può cogliere il pubblico davanti al cinema multiforme di Salvatores. Che pero, proprio per la sua capacita di rielaborare generi e codici del cinema tradizionale rispondendo alle inarrestabili metamorfosi del mondo contemporaneo, per lo spettatore si fa magnifico trampolino di lancio verso quella possibilità di cambiamento che, come i suoi personaggi, forse desideriamo un po’ anche noi.