sabato 19 ottobre 2013

'Miss Violence', la brutalità della normalità apparente dal 31 ottobre al cinema




Esce al cinema il 31 ottobre 'Miss Violence', il film vincitore del Leone d'Argento e della Coppa Volpi al miglior attore protagonista alla settantesima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
In questo film non c’è alcuna ‘signorina violenza’ e non si tratta di un action movie con sparatorie e scazzottate. Ma c’è una brutalità più potente, latente e appena sussurrata. Non si vede morire qualcuno, ma si vede il sangue e il dolore che restano. Soprattutto, si vede il male celato nella normalità e nella calma apparente.
In una famiglia che vive in una metropoli  greca tutto sembra andare per il verso migliore fino a quando una delle bambine, il giorno del suo undicesimo compleanno, all’improvviso si suicida buttandosi dal balcone con il sorriso sulle labbra. Lo smarrimento che segue è inusualmente freddo. Il capo famiglia, infatti, spinge tutti gli abitanti della casa a continuare la vita come se nulla fosse. Una terribile verità è nascosta in quella serenità superficiale. Tutti sono schiavi di un sistema feroce e cinico di sfruttamento che li porterà inesorabilmente alla tragedia. Le vittime sono al tempo stesso incapaci di reagire e dominate da una dittatura paternalistica che le mantiene in vita.
L’epilogo del film è l’oggi della Grecia, ma anche di altri Paesi europei. Il film incarna l’attualità della culla della civiltà occidentale allo sbando per la situazione economica e in preda alla violenza per la reazione troppo tardiva dei suoi abitanti. La crisi che è esplosa fulminea ha smascherato una malattia cronica dello Stato che è incapace di far fronte ai suoi impegni sociali, così come nel film il suicidio di una bimba interrompe un meccanismo apparentemente in equilibrio e accende un faro tra le mura domestiche. La Società, nel film, fuori da quelle pareti è rappresentata da assistenti sociali, docenti, poliziotti e impiegati pubblici assolutamente aridi e inespressivi. La freddezza degli altri davanti a una tragedia è sintomatica e rappresenta la speculazione degli Stati europei di fronte alla crisi greca. Un aiuto formalmente misericordioso, ma cinico e speculativo al tempo stesso.
Sulla tv della famiglia protagonista del film, non a caso - a detta dello stesso regista - in più occasioni scorre un documentario sulle scimmie, in lingua tedesca. Un chiaro riferimento del regista alla Germania europeista.
Lo scorrere degli eventi della trama del film si ritrovano nella Grecia sfruttata da chi ha detenuto il potere per anni, che alla fine viene sovvertito dall’insurrezione cieca e feroce del popolo sceso in strada. Una rivolta violenta che giunge quando ormai il danno è inevitabile e le conseguenze possono addirittura peggiorare la situazione. Il regista di ‘Miss Violence’ Alexandros Avranas conferma: "Volevo raccontare la nuova storia greca e forse anche quella europea, quando ho iniziato a scrivere il film nel 2010, e il film ha sicuramente un forte valore politico". Avranas sottolinea: "Quello che mi interessava è che tutti i personaggi agli occhi della Società fossero persone assolutamente normali. Il male che si annida in loro e nella loro famiglia è invisibile agli occhi del Mondo”, così come la crisi endemica di ogni Stato è invisibile all’Universo.
Eleni Roussinou, che interpreta la figlia succube del padre e a sua volta madre single di tre figli, afferma: "Inizialmente non capivo perché il mio personaggio non reagisse a tutte le atrocità che le vengono inflitte. Poi mi sono resa conto che il mio era un modo troppo egoista di pensare. Io stessa ogni giorno subisco tante piccole angherie alle quali non mi oppongo. Figuriamoci quindi cosa potrebbe fare una persona immersa in un orrore così grande".
Il popolo è insofferente ma incapace di reagire perché ha comunque troppo da perdere a fronte del rischio di dover rinunciare al benessere apparente. Questo regge fino alla catastrofe manifesta. E quello che è accaduto in Grecia potrebbe accadere anche in Italia, il primo Paese in cui il film arriva nei cinema. Anche questo non è un caso dopo che il regista Avranas ha scelto per la colonna sonora di una scena decisamente cruda una canzone di Toto Cutugno: ‘L’Italiano’. Non l’ha scelta perché bella, ma per il fatto che fosse “la canzone che piaceva ai greci che hanno condotto la Grecia alla deriva”.

giovedì 17 ottobre 2013

Apre i battenti la mostra 'Augusto' alle Scuderie del Quirinale

Da domani fino al 9 febbraio 2014 è aperta al pubblico l’esposizione ideata da Eugenio La Rocca per celebrare l’Imperatore Augusto nel bimillenario della sua morte. Tra i capolavori esposti nelle Scuderie del Quirinale di Roma saranno presenti il ritratto di Marcello (25-20 a.C.) e i ritratti inediti di Gaio Cesare e Lucio Cesare (fine-I sec. a.C.), della Collezione della Fondazione Sorgente Group.
Si tratta di pezzi di altissimo pregio, conservati magnificamente: il ritratto di Marcello è già stato esposto presso il Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo (nel 2008), mentre i ritratti di Gaio Cesare e Lucio Cesare, inediti, faranno la loro apparizione in un contesto internazionale di altissimo livello.

mercoledì 16 ottobre 2013

Una piccola impresa meridionale da domani al cinema

Un faro che diventa un rifugio di reietti in fuga dalla morale della società meridionale. In questa struttura sul mare, location di 'Una piccola impresa meridionale', secondo film di Rocco Papaleo in sala da domani, 17 ottobre, distribuito da Warner in 400 copie, si ritrovano a un certo punto un manipolo di persone ai margini. Tra questi un prete spretato (Papaleo), un marito cornuto (Riccardo Scamarcio), un'ex prostituta fiera del suo lavoro (Barbora Bobulova). E ancora la sorella della prostituta (Sarah Feberbaum) che, guarda caso, e' legata alla moglie in fuga di Scamarcio (Claudia Potenza). Vittima principale di questo disastro meridionale Mamma Stella, una straordinaria Giuliana Lojodice che si ritrova, nell'ordine, madre del prete spretato e della figlia lesbica, datrice di lavoro di una donna delle pulizie che scoprira', solo dopo, essere l'amante della figlia e, infine, ovviamente suocera del cornuto Scamarcio. Il film è stato girato a Cabras, in Sardegna.

lunedì 14 ottobre 2013

Vinicio Capossela a Malegno (Bs)

Appuntamento d'eccezione quello di “Dallo Sciamano allo Showman” del 15 ottobre con protagonista Vinicio Capossela, una grande amico del Festival a cui ha già partecipato molte volte. Questa volta, alle 21.00 nella Palestra Comunale di Malegno (BS), presenterà al pubblico il suo volume “Tefteri. Il libro dei conti in sospeso”. La serata è nell’ambito della sezione “Pagine di Musica”, ideata e condotta da Enrico de Angelis del Club Tenco, e vedrà la partecipazione del polistrumentista Peppe Frana.
Questo è l'ultimo appuntamento italiano di “Dallo Sciamano allo Showman”, prima di approdare a San Francisco con il Society Cabaret di Lua Hadar.
Con “Tefteri. Il libro dei conti in sospeso”, uscito per le Edizioni Il Saggiatore, Capossela ha percorso le strade della Grecia nell'anno del tracollo finanziario. Ha incontrato quel che resta dei leggendari rebetes nelle taverne di Atene, Salonicco, Creta, catturando visioni, ebbrezze, magie e illusioni su un piccolo taccuino, il suo Tefteri. In esso racconta una Grecia inedita, sofferente e fiera, che riscopre il rebetiko come musica della krisis. Nota dopo nota, pagina dopo pagina, il Tefteri è la trascrizione dei debiti e dei crediti che bisogna fare per "imparare il mestiere di campare". Perché, fin dall'antichità, quello che viene dalla Grecia partecipa dell'universale, ci dice dell'uomo e del suo destino, là dove è nato.
Il Festival “Dallo Sciamano allo Showman”, con la direzione artistica di Nini Giacomelli, è promosso dal CCTC – Centro Culturale Teatro Camuno e dal Club Tenco con il contributo di Regione Lombardia - Istruzione, Formazione e Cultura, Provincia di Brescia – Assessorato Cultura e Turismo, Provincia di Brescia – Assessorato alla Pubblica Istruzione, Comunità Montana di Valle Camonica, BIM di Valle Camonica, Comune di Breno, Comune di Bienno, Comune di Cedegolo, Comune di Darfo Boario Terme, Comune di Edolo, Comune di Malegno, Distretto Culturale di Valle Camonica. Gli sponsor sono Baldini Industrie, Esea – sistemi e automatizzazioni elettriche, Forge Fedriga, Hotel Sorriso. Le Targhe del Festival sono realizzate dall'artista orafo Mauro Felter. La conduzione delle serate è affidata a Bibi Bertelli.