martedì 26 novembre 2013

Come il Vento, una Valeria Golino commovente

Il film di Marco Puccioni racconta la vita di una donna che diventa direttore di carcere negli anni Novanta per inseguire il sogno di cambiare il mondo e di renderlo un posto migliore. Ispirato alla storia vera di Armida Miserere, Come il vento è un film commovente in cui si respira il senso di tragedia che incombe sulla storia.
Magistrale l'interpretazione di Valeria Golino nei panni di Armida Miserere, una donna in prima linea. Direttrice del carcere di Milano-Opera, ama Umberto Mormile, educatore nello stesso penitenziario. Sfibrati dalla vita 'dentro', provano a viverne una normale fuori, dove sognano un figlio e un futuro insieme. Ma una mattina di aprile, Umberto viene affiancato al semaforo e assassinato. Disperata ma ostinata a trovare i colpevoli, si butta a capofitto nel lavoro, accettando, tre anni dopo, di dirigere il carcere di Pianosa. Sfidata dai detenuti e rispettata dai suoi uomini, Armida prova a resistere ai colpi della vita, ignorando chi la giudica e giudica la sua concezione intransigente della detenzione. Undici anni dopo la morte di Umberto, Armida avrà ragione del suo mandante e del suo esecutore ma le ombre gettate sul compagno, su cui il processo scava in modo impietoso, e le continue minacce alla sua persona, che la costringono ad 'abdicare' l'Ucciardone, la fiaccano fino alla resa. Il venerdì Santo del 2003, Armida Miserere si suicida, accarezzando l'idea di ritrovare Umberto.