sabato 16 febbraio 2013

Al teatro Aurelio di Roma arriva Stanko


Sarà in scena al Teatro Aurelio dal 22 al 24 febbraio 2013, IO SONO STANKO di e con Giovanni Maria Buzzatti e GiselleMartino, con la regia di Giovanni Maria Buzzatti.
Stanko, immigrato di origine balcanica arrivato in Italia, ce l'ha fatta: e dà inizio al suo show. Ora è il manager di una grande azienda di riciclaggio di rame e metalli: paga le tasse e dà lavoro ad altri immigrati. Ma, nel suo paese, ha condotto attività per le quali è dovuto scappare...
Una zingara irrompe tra il pubblico intrattenendolo con giochi di carte e leggende gitane. Chi è? Da chi è mandata? Cosa vuole da Stanko? Le origini dei due personaggi si mischiano tra commedia e realtà, laddove è difficile – da intrusi, in un paese straniero – svelare la propria identità.
I riferimenti si fanno non casuali e lo spettacolo si fa storia: quella di Stanko, nel suo paese. Una storia vera. La sera della prima seguirà il dibattito "Optor e il popolo Rom: due esempi di prassi nonviolente".
Saranno presenti membri di associazioni ed esperti. Modera Flore Murard-Yovanovitch, giornalista.

Venezia, un salotto per l'arte

In concomitanza con la 55a Biennale di Venezia, il M.A.C.I.A. Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America organizzerà un'esposizione d'arte contemporanea a Palazzo Merati d'Audiffret de Greoux, storico palazzo del circuito storico veneziano, ove visse per anni Giacomo Casanova e la sua famiglia. L'inaugurazione della mostra intitolata "Sinfonia dei colori" sarà nell'estate 2013 (nel periodo giugno / luglio 2013), con data esatta da stabilirsi. Il M.A.C.I.A. Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America per l'organizzazione si avvale delle collaborazioni dello Studio Daniela Lombardi e di Artouverture Milano. Gli artisti saranno segnalati da una commissione del Museo, nell'ambito della pittura, scultura e fotografia. La mostra ed il catalogo sono a cura di Gregorio Rossi.
Non è soltanto un’ esposizione, ma un momento di ritrovo e di avvicinamento all'arte, durante il quale potrete conoscere gli stessi artisti che saranno presenti. Non soltanto dipinti,fotografia e scultura, ma anche musica, letterarura.
Una splendida cornice dove incontrarsi, confrontarsi: un salotto-culturale trasversale per lo scambio di opinioni su argomenti letterari, artistici, filosofici, storici e culturali con persone altrettanto interessate e orientate alla curiosità, all’apprendimento e al dibattito, invitando a partecipare non solo persone di riconosciuta competenza da cui poter attingere informazioni, ma anche giovani talenti nascenti.

venerdì 15 febbraio 2013

A Lando Buzzanca il premio Cariddi

Riflettori su Lando Buzzanca. Al poliedrico attore due particolari riconoscimenti: il Premio Cariddi del TaorminaFilmFest e una serata su Rai Storia per ripercorrere i mitici duetti con Delia Scala nel programma culto 'Signore e Signora'.
Domani e' la volta de 'Il Premio Cariddi', riconoscimento che durante la scorsa edizione del TaorminaFilmFest e' stato consegnato, tra gli altri, a Paola Cortellesi, Carlo Verdone e alla famiglia Castellitto e che inaugura una serie di iniziative ed eventi del 2013 sotto il nome di 'Aspettando il TaorminaFlmFest'. Il riconoscimento all'attore sara' consegnato da Nanni Ricevuto, presidente della Provincia di Messina, alla presenza del Sindaco di Taormina Mauro Passalacqua, domani alle 15.30 a Milano durante la Bit (Borsa Italiana del Turismo). Madrina dell'evento Alessia Ventura
"A 50 anni dalla sua affermazione con 'Sedotta e abbandonata' -sottolineano il direttore editoriale del TaorminaFilmFest, Mario Sesti e la general manager Tiziana Rocca- Taormina e la Provincia di Messina intendono premiare un attore che ha dimostrato con quale ricchezza si possa declinare l'arte della recitazione, abitare ogni media, dal teatro al cinema alla televisione, ed ogni formato, dalla commedia al film d'autore, dai generi cinematografici al varieta' televisivo, con passione e senza snobismi".
Lunedi' prossimo alla mezzanotte il sipario si alza su 'iVarieta'', il nuovo programma di Rai Educational in onda il lunedi' su Rai Storia. Con interviste a Buzzanca e a molti altri protagonisti sara' ripercorsa la magia del programma 'Signore e Signora'. Scritto da Amurri e Jurgens, il programma metteva in scena, attraverso indimenticabili siparietti fatti di canzoni, balli e sketch, la vita coniugale di Ciccina (Delia Scala) e Ciccino (Lando Buzzanca) anticipando di molti anni le future sit-com d'oltreoceano prima e italiane poi.

Alessandro Gassman è Riccardo III

Occhiaie perenni, volto bianco e poi numerosi centimetri in piu'. Il Riccardo III di Alessandro Gassman, in scena al Verdi di Padova da martedi' prossimo e poi in tour per l'Italia, che lo vede interprete (al suo terzo Shakespeare) e regista (per la prima volta di un testo del Bardo), mostra subito il suo debito, dichiarato, nei confronti di un altro regista, ma di cinema, lo statunitense Tim Burton: "L'ispirazione per l'interpretazione, che riguarda anche costumi e scenografie, molto gotici, mi viene da un regista del quale sono grandissimo fan, Tim Burton, che dovrebbe assolutamente dirigere una trasposizione cinematografica di Shakespeare -spiega Gassman all'Adnkronos- Ho mutuato il suo mondo crepuscolare, dove il sole di York batte poco".
Per restare fedele all'ispirazione, Gassman si e' reso piu' allampanato, lui che e' gia' alto, "arrivo a due metri, c'e' il trucco ma non si vede" dice serio e poi aggiunge scherzando "ho anche scelto tutti gli altri attori curando che fossero ben piu' bassi di me", non mancano "occhiaie, occhiaie, occhiaie, pelle pallidissima e labbra nere". Insomma, non proprio un miglioramento estetico per il Gassman attore, ma lui sembra divertircisi: "Mi sono imbruttito altre volte, ho interpretato anche un ottantacinquenne e, anzi, proprio in quell'occasione ho avuto una grande soddisfazione: durante una tourne'e, dopo che ero gia' comparso in scena, una signora si e' lamentata con il personale di sala, chiedendo 'ma quando arriva Gassman?!'".
La messa in scena pone Gassman di fronte a un doppio, pericoloso, confronto: quello con il padre Vittorio, che interpreto' lo stesso ruolo, e quello con la moglie, Sabrina Knaflitz, sua sposa anche sul palcoscenico. Sul primo fronte Gassman sottolinea di non pensare a confronti con il padre, del quale ha "un ricordo meraviglioso", mentre sul secondo fronte, in pratica il rischio che nel ruolo di regista danneggi se stesso in quello di marito, afferma che "lavorare con mia moglie e' stato un piacere, sono anni che glielo chiedo ed e' la prima volta che riesco a convicerla, e poi -aggiunge sorridendo- non volevo privarmi della possibilita' di ucciderla ogni sera".

Il teatro dei Conciatori diventa 'La Casa della Nonna'

Sarà in scena al Teatro dei Conciatori di Roma dal 19 al 24 febbraio 2013, lo spettacolo La Casa della Nonna scritto e diretto da Nino Romeo; in scena: Graziana Maniscalco, Gianna Paola Scaffidi, Nino Romeo.
La casa della nonna è una commedia: commedia striata di nero su fondo grigio, quello della nostalgia, delle memorie; commedia spruzzata di acido corrosivo, quello dei risentimenti.
La casa della nonna è una commedia di conversazione: conversazione tra due sorelle che si rincontrano, dopo anni, nella casa della nonna, morta da poche ore.
Dapprima la conversazione è conflitto: sulle diverse concezioni della vita, dell’arte, della morale, dei comportamenti. In seguito, il conflitto si fa rancore: e su tutto prevale il rapporto con i genitori e con la nonna, cristallizzato sin dall’adolescenza. Ma, come in ogni commedia, conflitto e rancori lasceranno spazio all’intesa, alla ricomposizione di affetti e memorie. Così, le due sorelle scopriranno vincoli d’inattesa solidarietà di fronte ai personaggi maschili (simili, perché congiunti da parentele incrociate) che si presenteranno al finale di ogni scena, e che porteranno via l’unico bene residuo che a loro rimane: la casa della nonna.
L’acquisita sorellanza condurrà le due sorelle a riflettere sulla loro vita: una riflessione che investe, inevitabilmente, una parte della generazione alla quale appartengono: quella che si è limitata a specchiarsi nella propria intelligenza e nei propri talenti, rinunciando ad aggredire la vita.
Private della casa della nonna, le due sorelle affrontano con serenità il proprio futuro nella strada, da nuove povere. E dalla strada osserveranno da lontano il palazzo della casa della nonna ristrutturato e trasformato in un albergo ad ore.



Premio 'Doc in cinema' a “The Dark Side of the Sun”

Il documentario “The Dark Side of the Sun” del regista Carlo Shalom Hintermann e del regista dell’animazione Lorenzo Ceccotti (Festival Internazionale del Film di Roma 2011 – Sezione Extra Concorso) ha vinto il Premio distribuzione “Doc in Cinema”, offerto da Microcinema ai finalisti del Doc/it Professional Award.
Il Premio – che sarà consegnato stasera, venerdì 15 febbraio alle ore 20.00, nel corso della Cerimonia di Premiazione di Doc/it a conclusione de Il Mese del Documentario presso la Casa del Cinema di Roma - consisterà nell’uscita nazionale in sala in prima visione in circa 200 sale italiane per un valore in servizi di distribuzione di 30.000 € ed è stato decretato da una giuria di esercenti.
“The Dark Side of the Sun” è prodotto da Daniele Villa per Citrullo International e da Iginio Straffi per Rainbow in collaborazione con Rai Cinema. Così Iginio Straffi, Presidente e Fondatore di Rainbow, ha espresso il suo entusiasmo per questo riconoscimento: "Il premio 'Doc in Cinema' per The Dark Side of the Sun e quindi la distribuzione del film nelle sale è una notizia che ci riempie di gioia. Ho creduto sin dal principio nel progetto, un documentario di immenso valore e toccanti suggestioni, per chi come Rainbow si impegna con passione e dedizione nel mondo dell'animazione e nella divulgazione di problematiche sociali che riguardano soprattutto il nostro pubblico di ragazzi. Siamo davvero felici che il grande pubblico italiano avrà la possibilità di immergersi in una storia suggestiva e in una produzione che ritengo eccellente".
Al centro del documentario l’universo “al buio” dei bambini affetti da XP, Xeroderma Pigmentosum, una rara malattia che provoca tumori alla pelle e costringe ad una vita rovesciata, possibile quasi solo di notte. Il sole è per questi bambini un nemico mortale e sono costretti a vivere lontani dal mondo diurno dei loro coetanei. Il documentario ci accompagna alla scoperta di Camp Sundown, un campo estivo nello stato di New York, creato dalla tenacia dei genitori di una ragazza affetta da XP, dove questa piccola comunità notturna dà vita ad un universo parallelo, colmo d’incanto, dove genitori e figli si riconoscono in un unico desiderio: vivere appieno la propria vita, nonostante la malattia.

mercoledì 13 febbraio 2013

Gangster Squad, dal 21 febbraio al cinema

Un cast straordinario, per un film che si prepara all'uscita nei cinema d'Italia il prossimo 21 febbraio. Josh Brolin, Ryan Gosling, Sean Penn, Emma Stone, Robert Patrick, Michael Peña, Giovanni Ribisi e Anthony Mackie sono infatti i protagonisti di Gangster Squad, titolo di Ruben Fleischer.
Uno Sean Penn in versione 'Padrino', corrotto e corruttore, e pronto ad abbattere lo sbirro incorruttibile. La pellicola ci porta infatti nella Los Angeles del 1949. Lo spietato gangster Mickey Cohen domina la città, raccogliendo guadagni illeciti dalla droga, dalle armi, dalla prostituzione e dalle scommesse. E tutto questo avviene non solo con l’aiuto dei suoi scagnozzi, ma anche con quello di politici e agenti corrotti. Sembrerebbe sufficiente a intimidire perfino il più coraggioso e duro poliziotto di strada…a parte, forse, la piccola e segreta squadra della LAPD guidata dal sergente John O’Mara e dal suo braccio destro Jerry Wooters, decisi a tutto per catturare Cohen.
Una vera e propria caccia al topo, nel più classico dei gangster movie che racconta gli sforzi della polizia di Los Angeles per contrastare il potere del più spietato boss mafioso di tutti i tempi. Mickey Cohen è infatti realmente esistito, per morire nel sonno nel 1976, dopo aver tirato su una fortuna tra gli anni del proibizionismo e quelli successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Già uscito nei cinema d'America, Gangster Squad ha incassato al momento circa 90 milioni di dollari in tutto il mondo.
Gangster Squad è liberamente ispirato alla storia vera del criminale Mickey Cohen, realmente esistito. Il film è tratto da una serie di racconti che sono stati pubblicati da Paul Lieberman sul Los Angeles Times, se vi interessa il titolo era ‘Tales from the Gangster Squad’. Nella seconda metà del 2008 aveva deciso di acquistarne i diritti cinematografici, ma il film non entrò in fase di produzione fino all’estate del 2010.
A questo punto la Warner Bros decide di affidare la sceneggiatura a Will Beall, mentre Ruben Fleischer approda al timone della regia solamente nel mese di dicembre 2010. Per il casting dobbiamo attendere i primi mesi del 2011. Ad aprile vennero confermati Ryan Gosling, Josh Brolin e Sean Penn, mentre a giugno arrivarono Michael Peña e Anthony Mackie; Giovanni Ribisi entra nel cast a luglio, per Emma Stone dobbiamo attendere un pochino di più. Per quanto riguarda Robert Patrick, il suo ruolo all’inizio era stato affidato a Bryan Cranston. Ultimi ad entrare furono Mireille Enos e Nick Nolte.
Nonostante il casting, le riprese iniziarono a Los Angeles il 6 settembre 2011. A causa dei tragici eventi del massacro di Aurora nel mese di luglio 2012, la Warner Bros decise di eliminare una scena di sparatoria che era proprio ambientata in un cinema e quindi troupe e cast dovettero tornare sul set per girare una scena che andasse a sostituire quella eliminata (non è dato sapere se questa scena sarà poi presente come scena tagliata extra nel dvd). Adesso non ci rimane che attendere il 21 febbraio 2013, per poterlo andare a vedere al cinema.




Gustose ricette al Teatro dei Conciatori

Prove aperte per gustose ricette gastrosentimentali inventate e servite da Emanuela Grimalda (nella foto): "Il giorno è servito" sarà in scena al Teatro dei Conciatori dal 14 al 17 febbraio 2013.
Carrello di donne, con riso in agrodolce. Bollite, piccanti, impazzite come la mayonnaise le donne cucinano ma spesso sono cotte. Si sbattono dalla mattina alla sera come albumi, ma poi si smontano come la panna. Riprendono fuoco, friggono, scaldano, bruciano e maturano come il vino passito.
Impastano mariti, carriere, sentimenti, peli superflui e lauree ad honorem con la stessa abilità in cui trasformano il vitello in un tonno.
Ricette divertenti, piccanti per rendere la vita commestibile. Abili cuoche delle nostre esistenze, riescono a rendere la vita commestibile, anche quando il boccone sarà un po’ amaro. Basta con solite minestre riscaldate, in fondo, per aprire una scatoletta, basta solo un rompiscatole! (Se non ne avete uno a portata di mano, accontentatevi di vostro marito…).
Buon appettito.




Stefano Rosso, 'l'ultimo romano'

Ironico, amaro, genuino, poetico e ingiustamente dimenticato per troppi anni. Tutto questo è stato Stefano Rosso, il cantautore romano scomparso nel 2008 e per il quale si è aperta oggi una nuova via per la riscoperta, così com’è successo per Rino Gaetano. Ed a tirare le fila di questa “nuova vita” arriva il film “Stefano Rosso, L'ultimo romano” di Simone Avincola, con il patrocinio del Mei, che verrà proiettato in prima nazionale il 24 febbraio alle 21.30 ad ingresso libero all'Asino che vola, liveclub romano (via Antonio Coppi 12) fra i più importanti della Capitale.
La serata, presentata da Enrico Deregibus, sarà l'occasione per tributare ad un cantautore di tale personalità il ricordo che merita anche attraverso alcuni suoi brani interpretati da vari artisti, tra i quali lo stesso Avincola, Emanuele Bocci, Andrea Bultrini, Edoardo De Angelis, Giovanni Del Grillo, Renzo Rubino, Emilio Stella, Davide Trebbi e Gabriel Zagni.
Il film, fortemente voluto da uno dei più interessanti giovani artisti della Capitale, Simone Avincola, che ne ha seguito con passione ogni passo, dall’ideazione alla realizzazione, vuole essere un giusto tributo ad uno dei “figli prediletti” di Roma (una Roma, la sua, popolare, quotidiana, disincantata), quel cantautore libero, lontano da giochi e meccanismi commerciali che ingabbiarono alcuni della sua generazione, autore di splendidi brani quali “Letto 26 (Via della Scala), “Pane e latte” e “Una storia disonesta.
“L'ultimo romano”(film-documento totalmente autoprodotto e senza alcuna finalità di lucro, con il montaggio a cura di Matteo Alparone) ne ripercorre la carriera e la vita attraverso le parole di chi lo ha conosciuto e avuto come familiare e amico. Presenti, tra gli altri, i racconti e le testimonianze di Claudio Lolli, Edoardo De Angelis, Ernesto Bassignano e Luigi Grechi.
A Stefano Rosso Roma ed in particolare il I Municipio, dedica da quattro anni un Premio per giovani artisti che ha luogo ogni estate nella splendida Piazza di Santa Maria in Trastevere, luogo caro al cantautore, e fu proprio Simone Avincola a vincere la prima edizione nel 2009. Una strada segnata la sua, o forse semplicemente il desiderio di dare il giusto riconoscimento ad un artista che tanto ha dato alla città, e alla musica tutta, e spesso troppe volte ingiustamente dimenticato.

martedì 12 febbraio 2013

Sanremo, le scommesse sui vincitori

A poche ore dalla via alla 63ma edizione del Festival di Sanremo, i quotisti Snai hanno deciso un nuovo cambio di quote per il vincitore della manifestazione: il trend di gioco su Chiara Galiazzo e' sempre accentuato, e di conseguenza la quota e' stata abbassata, passando da 4,00 a 3,00.
La variazione piu' significativa riguarda Marco Mengoni: rimasto sino a oggi un po' fuori dalle preferenze degli scommettitori, a partire da questa mattina e' stato invece oggetto di numerose scommesse, tanto che la sua quota e' stata ridotta da 8,00 a 5,50, la stessa dei Moda'.
Perde terreno Malika Ayane, che sale a quota 7,00. Diminuiscono le chance, sempre secondo gli scommettitori, per Annalisa Scarrone, Raphael Gualazzi ed Elio e le Storie Tese, tutti a quota 10.
Daniele Silvestri e Max Gazze' passano da quota 16 a quota 22, Simone Cristicchi da 20 a 28, Simona Molinari e Peter Cincotti da 20 a 33; a questa stessa quota troviamo Maria Nazionale e i Marta sui Tubi.
Gli oustider di Sanremo 2013 sembrano essere ora gli Almamegretta: il gruppo napoletano e' il meno scommesso nei Punti Snai, i quotisti hanno portato la loro quota da 33 a 50.

Bar Rafaeli domani a Sanremo

Carla Bruni e Luciana Littizzetto: entrambe torinesi, ma una l'opposto dell'altra. E' questo il tema di una gag che verra' proposta domani all'Ariston nella seconda serata del festival di Sanremo. Lo spunto sara' in sostanza il seguente: se Carla' e Lucianina sono entrambe torinesi, avranno respirato la stessa aria e mangiato lo stesso cibo. Come e' quindi possibile che siano venute fuori due donne cosi' diverse?
Nella seconda serata risuoneranno le note di Mimmo Modugno, interpretate da Beppe Fiorello che ha da poco smesso i panni di Mister Volare nella fiction di Rai1 in onda il 18 e 19 febbraio prossimi. Ma in scena arriveranno anche la bellissima top model Bar Rafaeli e, come detto prima, l'ex premiere dame di Francia Carla Bruni, che torna al festival per presentare il suo album in uscita ad aprile, Little French Songs.
Atteso anche il giovane cantautore e musicista israeliano Asaf Avidan e Neri Marcore'. Il percorso di accompagnamento alla serata del venerdi', dedicata a Sanremo Story, sara' appannaggio dei Ricchi e Poveri.
Il motociclista Max Biaggi e l'ex Miss Italia Eleonora Pedron saranno i 'presenter' dei Moda', i primi a entrare in scena, cui seguira' Malika Ayane. La cantante avra' come proclamatore Neri Marcore', nei panni di un personaggio misterioso. Quindi sul palco salira' Simone Cristicchi: la proclamatrice dell'ex vincitore di Sanremo sara' una sportiva, Jessica Rossi, vincitrice di un oro alle Olimpiadi di Londra e record del mondo nel tiro al piattello.
Da Che tempo che fa arrivera' Filippa Lagerback, che accompagnera' gli Almamegretta, mentre Max Gazze' avra' come presenter la nazionale di fioretto femminile quasi al completo.
Per l'ex concorrente di Amici, Annalisa Scarrone, il proclamatore sara' il giudice di Masterchef Carlo Cracco. A chiudere la gara saranno Elio e le storie tese, che avranno come proclamatore Roberto Giacobbo.
Infine, domani e' in programma anche l'atteso debutto dei primi quattro giovani in gara: Il Cile, Renzo Rubino, i Blastema e Irene Ghiotto.

Giordana e Taviani al festival di Dublino

'Piazza Fontana - Romanzo di una strage' di Marco Tullio Giordana, 'Cesare deve morire' dei fratelli Taviani e 'Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto' (Elio Petri) saranno i film che rappresenteranno l'Italia all'11/mo Jameson Dublin International Film Festival, che avra' luogo nella capitale irlandese dal 14 al 24 febbraio e durante il quale verranno proiettate 140 pellicole.
Quest'anno, inoltre, in occasione della Presidenza irlandese di turno dell'Unione Europea, il Festival dublinese dedichera' una serata speciale, grazie all'Istituto Italiano di Cultura di Dublino, al compositore Dario Marianelli, vincitore di un Oscar, un Golden Globe e un Ivor Novello per il il film 'Atonment'.
L'orchestra della TV irlandese eseguira' numerosi brani tratti da film con sue musiche e il concerto verra' introdotto dallo stesso compositore italiano. Il festival cinematografico si aprira' con la proiezione del film 'Broken' di Rufus Norris.

Jim Morrison suona ancora. Al cinema

Mentre gli incassi al cinema calano (a gennaio di quest'anno sono stati venduti 23% di biglietti in meno rispetto allo stesso mese del 2012) la musica riporta gli spettatori nelle sale. Il 27 febbraio arriverà in 300 cinema in tutta Italia per la prima volta la versione integrale del concerto The Doors Live At The Bowl '68, registrato a Los Angeles dalla band di Jim Morrison, mentre l'ultimo concerto live dei Queen con Freddie Mercury aveva richiamato nei cinema nel novembre scorso ben 40mila spettatori, tanto da spingere la distribuzione a riportarlo in sala i primi di febbraio. Sul podio del live al cinema sembra comunque imbattibile per ora Michael Jackson: "This is sit", che raccoglieva le immagini delle prove del tour che il cantante stava mettendo in piedi i giorni precedenti alla sua morte, è rimasto nelle sale solo pochi giorni ed è arrivato ad incassare 260 milioni di dollari in tutto il mondo.
Il successo della musica sul grande schermo supera però anche i confini del rock e del pop. I risultati ottenuti con il Lohengrin di Richard Wagner, programmato in diretta in 100 cinema in apertura della stagione della Scala, ha spinto a ripetere l'esperimento anche con l'opera. Microcinema domani porterà in 50 sale alle 20, in diretta dalla Scala, il Nabucco di Giuseppe Verdi con la direzione di Nicola Luisotti e la regia di Daniele Abbado. E il 14 sarà la volta del balletto, perché in 100 cinema arriverà, sempre in diretta dalla Scala, "Notre-Dame de Paris", con coreografia e libretto di Roland Petit, interpretato da Roberto Bolle.

Da Sodoma a Hollywood, al via il 19 aprile

La 28esima edizione di "Da Sodoma a Hollywood" Torino GLBT Film Festival, diretto da Giovanni Minerba, si svolgera' dal 19 al 25 aprile 2013 al Cinema Massimo.
Anche quest'anno l'immagine del Festival e' frutto della creazione di un grande artista: Ralf Konig, fumettista e scrittore tedesco, uno dei piu' celebri autori di fumetti a tematica gay al mondo.
Nelle sue opere Konig rappresenta in modo fedele e ironicamente dissacrante la vita quotidiana dei gay in Germania cosi' come altre tematiche omosessuali. Il suo stile e' quello dei cartoons.
Inizialmente limitatosi a brevi storie della durata di una o poche pagine, dal 1987 (anno di Kondom des Grauens, Il condom assassino) si dedica anche a interi libri di fumetti con storie piu' elaborate. I fumetti di König sono stati tradotti in numerose lingue e l'autore e' stato insignito di parecchi premi e onorificenze, tra cui nel 1992 il Premio Max e Moritz come miglior disegnatore di fumetti nel mondo tedesco. In Italia molte delle opere di Konig sono pubblicate dalla rivista Linus e dall'editore Kappa Edizioni.
Il comitato di selezione del Festival - composto da Fabio Bo, Angelo Acerbi, Christos Acrivulis, Alessandro Golinelli, Silvia Novelli e dai consulenti Flavio Armone, Nancy K. Fishman, Pierre Hombrebueno, Simone Morandi, e guidato dal direttore Giovanni Minerba - conferma la volonta' di indagare e proporre al pubblico film e tematiche, spesso scottanti e controverse, di grande attualita' e, soprattutto, di grande interesse per l'intera societa', offrendo al pubblico e agli addetti ai lavori film, provenienti da tutto il mondo, altrimenti "invisibili".
Tra le prime anticipazioni di questa edizione un Focus tematico di estrema attualita', dedicato alle questioni dei diritti civili e delle pari opportunita', del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, dell'omogenitorialita' e delle adozioni, ovvero i grandi temi di dibattito e sviluppo politico in Europa e nel resto del mondo proprio in questi giorni.
Torino GLBT Film Festival - "Da Sodoma a Hollywood" nasce nel 1986 e dal 2005 e' amministrato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, con il sostegno degli Assessorati alla Cultura della Provincia e della Citta' di Torino, e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali e della Fondazione CRT.

'Hats on Film' i copricapo italiani conquistano Los Angels

C'e' il modello del cappello indossato da Julia Roberts in 'Pretty Woman', quello di Cher in 'Un te' con Mussolini', di Kill Cattrall in 'Sex and the City' e di Sophia Loren, Francis Ford Coppola, Harrison Ford e anche quello della nostra Mariangela Melato in 'Travolti da un insolito destino'. Sono i copricapi, in paglia e no, ma tutti 'Made in Tuscany' che voleranno a Los Angeles per la mostra 'Hats on Film/Il cappello nel cinema', in programma dal 19 febbraio all'8 marzo all'Istituto di cultura italiana nella citta' degli Usa, in occasione dell'anno della 'Cultura italiana negli Stati Uniti' come unico progetto sull'artigiano selezionato in Italia dal ministero degli Esteri.
L'esposizione e' ideata da Neri Torrigiani (di 'Artigiano e Palazzo') in collaborazione con Giuseppe Grevi, presidente del consorzio 'Il Cappello di Firenze', nato nel 1986 con l'obiettivo di tutelare e promuovere la lavorazione artigianale del cappello fiorentino, una tradizione, per quanto riguarda quello in paglia, conosciuta in tutto il mondo e che si lega al metodo innovativo con cui a Signa, alle porte della citta', si coltivava il grano marzuolo ottenendone una treccia di paglia pregiata per sottigliezza, flesssibilita' e lucentezza. Una qualita' che ha finito per catturare anche le scene dei film.
Oltre ai cappelli indossati dalle star del cinema - esposti anche i modelli utilizzati nell'ultimo lavoro di Giuseppe Tornatore 'La Migliore Offerta' con Geoffrey Rush e Sylvia Hoeks - la mostra prevede una istallazione di 100 cappelli di paglia appesi al soffitto come se fossero stelle, 13 pezzi diversi delle 13 aziende fiorentine che hanno aderito al progetto e la proiezione di 'Hats on Film', un cortometraggio su momenti celebri della storia del cinema in cui il cappello e' 'protagonista', pellicola curata da Fondazione Sistema Toscana.
Ci saranno anche artigiani che rappresenteranno le proprie aziende e mostreranno come si crea un cappello dall'inizio alle rifiniture. A corredo anche una mostra fotografica sulle lavorazioni e sui cappelli d'epoca con immagini storiche selezionate in collaborazione con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti. ''Il cappello di fattura italiana, nello specifico toscana - ha detto Grevi - ha avuto un ruolo chiave nella costruzione di alcuni dei piu' emblematici personaggi cinematografici con attori e registi che hanno associato la loro immagine ad un determinato modello di copricapo''. Tra le curiosita' del legame tra i cappelli toscani-fiorentini e il cinema hollywoodiano anche un matrimonio, quello tra la figlia dell'attore premio Oscar Fredric March e il figlio di Beppe Fantacci, illustre cappellaio che negli anni Trenta ha esportato il cappello fiorentino negli Stati Uniti.
Tra gli ospiti dell'inaugurazione, il 19 febbraio, l'attore inglese Julian Sands, interprete dell'indimenticabile 'Camera con vista' di James Ivory (1986), e Barbara Hershey, interprete in 'Ritratto di Signora' di Jane Campion (1996), entrambi girati a Firenze.

lunedì 11 febbraio 2013

Il Papa ruba la scena al 'Principe abusivo'

La notizia delle dimissioni del Papa irrompe anche alla presentazione del nuovo film di Alessandro Siani, "Il principe abusivo", nelle sale dal 14, e il comico non ha perso l`occasione per un commento: "Volevo una notizia che desse risalto al film: il Papa si dimetterà il 28 febbraio, quindi per 16 giorni oltre al Principe abusivo avremo anche il Papa abusivo". Questa volta Siani, campione d`incassi al cinema con Bisio in "Benvenuti al sud" e "Benvenuti al nord", diventa regista di una commedia che somiglia molto a una favola, in cui un disoccupato napoletano (che fa da cavia per medicinali sperimentali), si innamora di una vera principessa (Sarah Felberbaum), e le gag nascono soprattutto dal confronto tra due mondi lontanissimi a confronto.
"Mi piaceva parlare di ricchezza e povertà, avevo come riferimento film come My Fair Lady o Il Conte Max. E poi mi sono ispirato ai film americani sul genere, senza mai strafare ed essere volgare" ha affermato l`attore-regista. Gran parte delle risate scaturiscono dalle gag tra la coppia Siani-De Sica, di cui Siani ha detto: "Sono sempre gli attori che fanno la differenza, e Christian doveva far ridere con la tenerezza, che non è una cosa semplice. E poi se avevo dei dubbi come regista chiedevo aiuto a lui". De Sica ha rivelato che sul set è nata una grandissima amicizia: "Sembra che lavoriamo insieme da 30 anni, perché recitare con lui è facile e come regista mi ha guidato, anche se io sono più vecchio" ha detto l`attore, che aveva già recitato con Siani in un paio di Cinepanettoni. Ora i due sono pronti a tornare a recitare insieme: "Ci piacerebbe portare insieme a teatro Quasi amici", ha rivelato a Siani.
All`accusa di fornire un`immagine stereotipata della sua città, Napoli, Siani ha risposto: "Nei miei film non ci sono mai i luoghi comuni su Napoli, non ci sono pizze, mandolini o parolacce, e poi ho fatto vedere i luoghi più belli della città".
Sul connubio Napoli e sentimento però non ha dubbi: "Ci sono cose universali e il sentimento lo è, e noi napoletani lo abbiamo nel DNA".

Berlino, poca Italia... ma buona

A Berlino c'e' un po' di Italia: oltre alla Shooting Star Luca Marinelli, Giuseppe Tornatore in Gala con 'La migliore offerta', nella sezione Forum brilla 'Materia oscura', il nuovo documentario di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti. Un titolo misterioso per un documentario impressionante, che racconta una storia poco nota, montando insieme immagini poetiche e raccapriccianti.
Siamo nei pressi del Poligono sperimentale del Salto di Quirra, regione della Sardegna compresa tra le province di Cagliari e Nuoro dove, per oltre cinquanta anni, i governi di tutto il mondo hanno testato 'armi nuove'. Il contrasto tra la quotidianita' del pastore e l'incanto paesaggistico si mescola con vecchie riprese di quegli esperimenti, ritrovate grazie all'inchiesta di un magistrato e all'occasione unica di poter entrare fisicamente nei laboratori del Poligono.
La scena piu' brutale coinvolge un soggetto di minuscole dimensioni: un topolino, la solita cavia, prima soffocato e poi vivisezionato. Un'immagine che si fissa nella memoria di chi guarda.
Eppure, nulla in confronto al vitellino che nasce con insufficienza respiratoria. D'Anolfi e la Parenti nel 2007 hanno realizzato 'I promessi sposi', presentato al Festival di Locarno e premiato al Festival dei popoli di Firenze. 'Materia oscura' e' il loro quarto documentario.

Per Maurizio Battista "oggi non è giornata"

Maurizio Battista propone sempre se stesso: lo fa in conferenza stampa come in scena, sempre avvertendo che racconta solo cose capitategli di persona, cose vere, ''per questo la gente ci si riconosce e si diverte'', osservandole con occhio ironico, svelando il lato comico del quotidiano e magari usando anche giochi risaputi, come le battute sulla moglie e la suocera, ma senza volgarità e con quell'aria romanesca e bonaria di fondo che rende tutto accettabile. Sara' cosi' anche per ''Oggi non e' giornata'' il suo nuovo recital che debutta la Sistina il 19 febbraio, dove resta un mese, sino al 17 marzo.
Scritto con Riccardo Graziosi, che all'occasione gli fa anche da spalla, e con un ospite d'eccezione, il mimo Monisur David per uno ''strepitoso siparietto fatto con i piedi'', si tratta di uno spettacolo che nasce ''dal sentimento della nostalgia'', come dice lui stesso, ''e senza politici o politica, in cui non mi pare ci sia qualcosa da ridere''. Sara' ''una sorta di confronto tra come vivevano i nostri padri e come vivono i nostri figli, da cui risulta un po' il fallimento di noi, generazione di mezzo, che non abbiamo saputo tramandare quel che ci era stato dato, ma solo una chiavetta Usb e l'I phone.
Perche' non e' che si stava meglio quando si stava peggio: e' che erano migliori le persone, senza pretese, capaci di accontentarsi, in relazione naturale con le cose, con la vita''.
Lo spettacolo, che si svolge simbolicamente in un cinema d'essai anni '60 abbandonato, dove Battista arriva in bicicletta, vista la crisi attuale, e si apre con una lettera piena di sentimento ai figli e si chiude con una altrettanto intensa ai padri, anzi, visto che l'attore si mette in gioco in prima persona, ''a mio padre, con un po' di commozione, vissuto in un mondo in cui le cose, quando si rompevano, si aggiustavano con perizia e non si buttavano via''. Poi Battista comincia a sfogliare un grande abbecedario e, di lettera in lettera compie quel suo personale percorso che passa da un'epoca all'altra, da ieri a oggi.
Comincia quindi dalla A di Alimentazione (coi piatti che negli anni si sono fatti sempre piu' grandi e le porzioni sempre piu' piccole, con la mania del biologico e cosi' via), sino alla Z di Zoppas (alla scoperta degli elettrodomestici), e persino X, che chiude come incognita circa il futuro. Tutto passando per B, Benessere; C, Cultura (con i cinema e i teatri che chiudono facendone ogni volta morire un pezzetto); E, Economia (delle cose come dei sentimenti, che duravano ambedue tutta la vita, ''non come me che ho avuto 2 moglie e varie convivenze, sprecandone tanti'') o V, Vacanza (con un comico raffronto tra la storica 500 e un Suv). Raccontandosi, divagando, mimando, divertendosi anche lui, va avanti quasi all'infinito (''io la gente non la voglio mandar via, deve decidere lei quando vuole andarsene'') e conclude: ''sara' tutto un amarcord: sara' che me sto a invecchia'?''

domenica 10 febbraio 2013

L.A. Italia, ad Al Pacino il premio Jack Valenti

Da domenica prossima al 23 febbraio va in scena al TCL Chinese Theatre di Hollywood il 'Los Angeles, Italia - Film, Fashion and Art Fest', la manifestazione italiana nel mondo di maggior successo, giunta alla sua ottava edizione, che oggi e' stata presentata al Cinema Capranichetta di Roma dal fondatore e produttore Pascal Vicedomini "orgoglioso" di riuscire ancora una volta, a dispetto degli scarsi mezzi, a portare la cultura italiana oltre Oceano: "Ventisei anteprime italiane in America. Non era mai successo", ha rimarcato, convinto che "si potra' vedere tanto buon Cinema italiano".
Assieme a lui, ad introdurre l'evento, il direttore relazioni internazionali Eni-Usa Stefano Lucchini; l'attore Giuliano Gemma (a cui le sue due figlie Vera e Giuliana hanno dedicato un documentario in programma domenica prossima); l'attore e regista Michele Placido (che presentera' in anteprima usa il suo recente film da regista 'Il cecchino', la commedia di cui e' stato protagonista a fine 2012 'Viva l'Italia' di Max Bruno e il film da lui prodotto con la moglie Federica Vincenti 'Itaker' di Toni Trupia); il produttore e regista Iginio Straffi che proporra' una proiezione speciale di 'Gladiatori di Roma 3d, acquisito dalla Paramount per la distribuzione Usa, e del film 'Winx Club 3D-Magic Adventure; Madalina Ghenea, madrina della kermesse, per la prima volta sul tappeto rosso hollywoodiano; e il presidente dell'Ice Riccardo Monti che ha sottolineato come l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane sia sempre piu' impegnata, dal un lato, nel promuovere il prodotto cinematografico; e dall'altro, nel veicolare al tempo stesso l'italian style.
Tanti gli eventi e le personalita' di prestigio: tributo all'attore italoamericano Al Pacino, 'Premio Jack Valenti - L.A., Italia Legend Award 2013' e retrospettiva di quattro film che sono nella storia del Cinema; 'Excellence Award' all'attore e regista Michele Placido, al nuovo genio dell'animazione globale Iginio Straffi, al regista del documentario 'Open Heart' sulla onlus italiana Emergency candidato all'Oscar, l'americano Kief Davidson. E, per la musica, a Zucchero Sugar Fornaciari, che sara' festeggiato e premiato anche al Grammy Museum. Omaggio poi a Sergio Leone e Robert De Niro con il capolavoro girato a Cinecitta' 'c'era una volta in America'. E ai divi degli Spaghetti Western Franco Nero e Giuliano Gemma con il plauso di Quentin Tarantino (candidato a 5 premio Oscar per 'Django: Unchained') e del 'candidato' Chrstoph Waltz.
E ancora anteprime americane per l'ultimo film di Fausto Brizzi e alcune tra le commedie piu' recenti ('Il principe abusivo' di Alessandro Siani) e di maggior successo della stagione. La pellicola di Francesco Rosi sulla misteriosa scomparsa del fondatore dell'Eni Enrico Mattei. Il debutto a Hollywood di Marta Gastini, Claudia Zanella e Mario Rivelli e dei registi Toni Trupia, Andrea Zaccariello e Valerio Zanoli. I documentari su Giuseppe Verdi, Carlo Verdone e la Dolce Vita. E, dulcis in fundo, il ricordo di Lucio Dalla con il 'Quijote' di Palladino.
'Los Angeles, Italia 2013' e' promossa dall'Istituto Capri nel mondo col sostegno della Dg Cinema del Mibac e il patrocinio del Mae e del Mise. Special partner Cim Group e Eni. In collaborazione con Ice, Consolato Generale d'Italia, Istituto Italiano di Cultura e Cinecitta' Studios. E la partecipazione di Hollywood Chamber of Commerce, ltalian Trade Commission, Istituto Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, U.S.C: University of Southern California e di Italian Independent Productions. Presieduto dai produttori Rick Nicita (Chairman), Martha De Laurentiis (Presidente) e dal Mark Canton (Honorary Chair), il comitato esecutivo di L.A. Italia 2013 coinvolge anche lo sceneggiatore italoamericano Bobby Moresco (premio Oscar per la sceneggiatura di ''Crash''), Tony Renis, presidente onorario, Lina Wertmuller e Shaul Kuba, principal Cim Group.
Oltre alle proiezioni e alle performance artistiche, a completare il cartellone di L.A. Italia 2013, incontri e confronti con il gotha del cinema e della televisione internazionale presente a L.A.
in occasione degli Academy Awards. E tra gli altri ospiti attesi al festival, innanzitutto il compositore anglo-italiano Dario Marianelli, nuovamente candidato all'Oscar per la colonna sonora di Anna Karenina; il regista David O Russell, candidato all'Oscar per Silver Linings Playbook; il regista austriaco Michael Haneke, favorito per il miglior film straniero con Amour, il regista israeliano Benh Zeitlin e la piccola Quvenzhane' Wallis, candidati all'Oscar per ''Il re della terra selvaggia''. E altri ancora.

Impara il cinema da chi lo fa!

Sono aperte le iscrizioni per il Workshop di “Produzione low Budget” con la NeroFilm di Gregory J Rossi, organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale CinemAvvenire di Roma. Mediapartner dell’iniziativa è la Fondazione Ente dello Spettacolo (www.entespettacolo.org), editore dei portali, www.cinematografo.it e www.cineconomy.com.
Il corso si compone di un weekend full immersion di 16 ore di lezione nei giorni 23 e 24 marzo 2013, dalle 10.00 alle 18.00 e si svolgerà presso l’Associazione CinemaAvvenire (Viale dello Scalo San Lorenzo 51/53 - Roma)
Gregory J Rossi (titolare della società di produzione NeroFilm), docente del corso, offrirà a tutti i partecipanti, professionalità e testimonianza di esperto produttore, specializzato soprattutto nella gestione delle produzioni low budget, illustrando le dinamiche e i segreti per organizzare una produzione cinematografica di successo.
Con la NeroFilm, fondata nel 2005, produce e realizza il suo primo lungometraggio, Il Bosco Fuori – film horror per la regia di Gabriele Albanesi – con cui ha raggiunto l’attenzione dell’americano Sam Raimi, che con la sua Ghost House,ha distribuito il film definendolo un cult del cinema italiano di genere.
Da allora Gregory J Rossi ha firmato – da regista, produttore ed organizzatore – numerosi corti, spot, videoclip e documentari.
Tra i suoi ultimi lavori, firma:
regia e produzione del cortometraggio, “La finestra aperta” (2009, progetto riconosciuto di Interesse Culturale e finanziato con i fondi del MiBAC) con Nina Torresi, (protagonista de I Cesaroni 7) e Lydia Biondi (nel cast di I Figli delle stelle e Miracolo a Sant’Anna, per citarne alcuni).
Produzione di “Mezz’ora non mi basta”(2011, progetto riconosciuto di Interesse Culturale e finanziato con i fondi del MiBAC), diretto da Laura Rovetti e interpretato da Carolina Crescentini e Paolo Briguglia.
Produzione esecutiva del cortometraggio “Io…Donna” (2011, progetto riconosciuto di Interesse Culturale e finanziato con i fondi del MiBAC), di Pino Quartullo con Margherita Buy, Sergio Rubini, Massimo Wertmuller e Giampaolo Morelli.
Organizzazione generale per il videolive di Niccolò Fabi (2012) “ECCO – Angelo Mai session”, regia di Giorgina Pilozzi, produzione esecutiva del cortometraggio “Uno al giorno”, per Greenpeace Italia, diretto da Mimmo Calopresti e interpretato da Pino Quartullo, Alessandro Haber, Paolo Briguglia e Sandra Ceccarelli.
Attualmente è impegnato nella post-produzione del lungometraggio “Le formiche della città morta”, opera prima di Simone Bartolini con Nina Torresi, e nella produzione esecutiva del lungometraggio “I barbari”, prodotto da Zut Film e diretto da Carmine Amoroso.
Il corso si svolgerà presso l’Associazione Culturale CinemaVvenire, Fondata alla Mostra del Cinema di Venezia da Gillo Pontecorvo e Massimo Calanca che da vent'anni promuove la conoscenza e l'amore per il cinema, in particolare tra i giovani e gli studenti. Con sede nel quartiere di San Lorenzo, dal 1997 organizza corsi e importanti manifestazioni cinematografiche, collaborando con la Mostra del Cinema di Venezia e il Torino Film Festival. (visita il sito www.cinemavvenire.it).
Info: simonacomunicazione.nerofilm@gmail.com - Tel: +39 334-2599506