sabato 15 dicembre 2012

'Io sono lì' vince il San Marino Film Festival

E' 'Io sono Li' di Andrea Segre il vincitore del premio Titano d'oro come miglior film della prima edizione del San Marino Film Festival che si conclude oggi con la premiazione al nuovo Palazzo del Cinema inaugurato da Sophia Loren il 9 dicembre. Il premio e' stato assegnato dalla Giuria Internazionale del Concorso Lungometraggi presieduta da Pupi Avati, che ha assegnato il premio 'Miglior Regia' a Pippo Mezzapesa per il film 'Il Paese delle spose infelici'. Il premio per il miglior attore e' andato a Luca Zingaretti per 'La kriptonite nella borsa' di Ivan Cotroneo; quello per la miglior attrice a Laura Morante (per 'Appartamento ad Atene' di Ruggero Dipaola). Il premio miglior documentario e' andato a 'Il Mundial dimenticato' di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, mentre per la Migliore Sceneggiatura Sezione Lungometraggi e' stato premiato 'La kriptonite nella borsa'. Ad aggiudicarsi il premio Tonino Guerra dedicato alla sceneggiatura e' stato 'Alfonsina y El mar' di di Davide Sordella e Pablo Benedetti che vede tra i protagonisti Lucia Bose', che stasera ricevera' il premio alla carriera.
Quanto ai cortometraggi, il premio per il Miglior Film e' andato a 'La sera prima' di Massimo Fallai e quello per la Migliore Sceneggiatura a 'Pizza Verdi' di Gary Nadeau. Il premio speciale della giuria nella sezione cortometraggi e' stato assegnato all'attore Giorgio Colangeli.

Django, Franco Nero racconta Quentin Tarantino

''E' la sua bestia, e' lui che la deve domare, sarebbe sciocco volerla fare tua, dargli consigli o suggerimenti''. Cosi' Christoph Waltz racconta il suo rapporto, ormai consolidato, con Quentin Tarantino, nato sul set di Inglourious Basterds, film che gli valse l'Oscar come migliore attore non protagonista nel 2010, e continuato ora con Django Unchained. ''Tarantino sa esattamente cosa vuole in un suo film, noi attori dobbiamo solo goderci il giro che ci offre nel suo mondo''.
Django Unchained, in uscita a Natale negli Stati Uniti e il 17 gennaio in Italia, e' forse uno dei migliori film del regista americano. Le recensioni delle testate americane osannano questa che Tarantino considera una storia d'amore e che e' un omaggio agli spaghetti western e al cinema italiano di Sergio Leone e Sergio Corbucci, il regista che porto' in scena il primo Django, interpretato da Franco Nero, ingaggiato anche da Tarantino per un cameo. ''Come ti chiami?'' chiede l'attore italiano a Jamie Lee Foxx, che interpreta il personaggio che da' il nome al film.
''Django - gli risponde questo - la d e' silente''. Tarantino incontro' Franco Nero a Los Angeles, qualche tempo fa, e gli propose la piccola parte: ''Era solo un cameo, quasi mi vergognavo''. Ma Franco Nero accetto' con entusiasmo. Per quanto piccola sia la parte, lavorare con Tarantino e' sempre un grande onore. Anche la colonna sonora del film profuma d'Italia. Elisa canta un inedito di Ennio Morricone, e Tarantino riesce cosi' dare il giusto spazio a quella musica nata per il genere western che l'attore e regista in precedenza aveva utilizzato per gli altri suoi film, di altro genere. Il regista pero' non ama inquadrare i suoi film in generi cinematografici: ''Non e' possibile realizzare un vero spaghetti western come non e' possibile realizzare un vero film noir. I film sono prodotti del tempo in cui vengono creati''.
Django Unchained racconta la storia di uno schiavo, Django appunto, che viene liberato da un curioso personaggio, un dentista e cacciatore di taglie interpretato da Christoph Waltz.
Insieme i due si metteranno alla ricerca della moglie di Django, Broomhilda (Kerry Washington), schiava della tenuta di Calvin Candie (Leonardo DiCaprio). La storia e' intrisa di violenza, come buona tradizione del regista di Pulp Fiction, e Jamie Foxx con una battuta nel film sottolinea la soddisfazione che puo' provare un nero ridotto in schiavitu' nell'uccidere gente bianca. Ma Foxx prende le distanze da certe tensioni razziali che la critica vede nel film e che piu' in generale, e qualche volta a sproposito, vengono attribuite alla popolazione afroamericana. ''La gente nera non vuole vendetta. Io sono una delle persone piu' sensibili al tema nel panorama di Hollywood.
Sono sempre a chiedermi come il pubblico nero accettera' quello che sto facendo eppure, quando passeggio per la strada, io non vedo differenze. Non vedo persone di altre razze, semplicemente non ci faccio caso e la maggior parte delle persone nere, sono sicuro, la pensa come me. La gente nera non e' vendicativa.
Ricordo un episodio che mi raccontava mia nonna, di un ragazzino costretto a nascondersi dal Ku Klux Klan che poi divento' sindaco del suo paese. La gente si chiedeva cosa avrebbe fatto, se si sarebbe vendicato dei bianchi che lo avevano perseguitato.
Disse no, che quello che voleva fare era solo crescere i suoi bambini in un posto in pace. Ecco, anche per me e' cosi'. Voglio solo vivere la mia vita e non avere gente intorno che e' furiosa con me solo perche' sono nero''.
Anche per Kerry Washington questa raccontata da Tarantino non e' una storia di vendetta, ma una storia d'amore. ''Django non vuole uccidere la gente bianca. Django uccide le persone che si mettono in mezzo fra lui e sua moglie, e, certo, quelle persone sono bianche, ma non e' il colore della pelle che motiva Django''. La Washington ha voluto non usare una controfigura in una scena in cui viene frustata. ''E' stata una delle scene piu' emozionanti di tutto il film - dice Jamie Foxx -, certo la frusta non era una di quelle con cui le schiene di tante persone vennero scarnificate allora, ma le frustate erano vere e c'era questa musica di sottofondo, Tarantino lavora sempre con la musica sul set. Ricordo di aver pianto di commozione''.

Premio Carmelo Rocca a Iginio Straffi


Ai produttori cinematografici Igino Straffi e Fabio Conversi e' stato assegnato il 'Premio Carmelo Rocca - Produttori del 2012', riconoscimento speciale assegnato nell'ambito del 'Capri, Hollywood - International film fest', in programma sull'isola azzurra dal 26 dicembre al 2 gennaio, presieduto dal regista inglese Mike Figgis e promosso col sostegno della direzione generale Cinema del Mibac ed il patrocinio dell'Autorita' Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Classe '65, una lunga esperienza nell'animazione in Francia e Lussemburgo, Iginio Straffi e' presidente e fondatore dello studio di animazione Rainbow (che oggi attraverso il colosso americano Viacom distribuisce capillarmente negli Usa). E' inoltre creatore e di 3 lungometraggi di animazione Winx, attualmente diffuse da 150 canali in tutto il mondo. E quest'anno ha confermato il proprio talento creativo ed imprenditoriale col film 'Gladiatori di Roma'.
Fabio Conversi, da trentasette anni nel mondo del Cinema con esperienze da assistente operatore sino alla produzione, passando per la direzione della fotografia e la regia, e' il direttore generale della 'Babe Film' con cui ha recentemente prodotto il film 'Le Guatteur' di Michele Placido (con Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz), che sara' presentato in anteprima al 'Capri, Hollywood' (dopo l'evento speciale a Roma) e co-prodotto 'Bella Addormentata' di Marco Bellocchio e 'Gli equilibristi' di Ivano Di Matteo.

Cristicchi torna a Sanremo dopo la 'morte'

''Vorrei aprire un'agenzia di pompe funebri con la mia band. Visti i tempi che corrono, con la musica in crisi, pensavamo di sfruttare il palco dell'Ariston per fare un mega-spot dell'agenzia'': Simone Cristicchi presenta, con la solita ironia surreale, 'La prima volta che sono morto', uno dei due brani con cui tornera' a Sanremo dopo averlo vinto nel 2007. Entusiasta del cast di quest'anno, fan di Daniele Silvestri e Max Gazze', che andava sempre ad ascoltare al Locale di Roma, annuncia: ''Mostrero' il mio lato tenero. E saro' il vostro infiltrato su Twitter''.
''La cosa di cui sono piu' contento e' che presentero' un'altra parte di me - racconta -. La prima volta ho cantato Ti regalero' una rosa (vincendo la gara, ndr). L'ultima volta ho portato Meno male, un brano molto ironico. Ora mostrero' un lato di me piu' tenero, piu' romantico. Sto realizzando un disco molto coerente, per scritture di testi e arrangiamenti. Sono contento che verra' battezzato proprio a Sanremo. Anche il fatto di aver frequentato molto il teatro mi ha fatto crescere dal punto di vista musicale. Ho scelto in modo molto attento i temi e il modo. Al mio quarto album ho trovato finalmente la mia tonalita', sia di colore che di voce''.
A una domanda sulla presenza di tre artisti provenienti da talent show, Annalisa da Amici e Chiara e Marco Mengoni da X Factor, risponde: ''Hanno rispettato la par condicio... Chiara e Annalisa? Sono bravissime''. E se il festival dovesse slittare per le elezioni politiche? ''A me va pure bene cosi': avro' piu' giorni per lavorare al disco. Non mi cambia niente. Secondo me potrebbero farlo anche a giugno, sulla spiaggia di Sanremo''.
Ama destreggiarsi tra musica, teatro e radio (conduce con Nino Frassica Meno male che c'e' Radio2!). Due mesi fa e' partita la tournee' di 'Mio nonno e' morto in guerra', una raccolta di racconti dei pochi reduci rimasti della seconda guerra mondiale, dopo il successo di 'Canti di miniera, d'amore, vino e anarchia', costruito insieme al coro dei Minatori di Santa Fiora. Ma, dice, ''il mio grande amore e' la canzone. 'La prima volta che sono morto' e' un inno alla vita, una canzone molto ironica. Parla del godersi ogni istante della propria vita. Porto a Sanremo un argomento tabu' trattandolo a modo mio, ridendoci su, cercando far ridere su un tema abbastanza desueto, con un arrangiamento retro''', aggiunge. Cosa pensi del cast del festival 2013? ''Lo trovo meraviglioso - risponde -. Sono rimasto di stucco. Hanno inanellato una serie di artisti di cui sono fan. Basta pensare a Gazze' e Silvestri, che andavo a vedere al Locale a Roma e da cui ho imparato tanto. Ritrovarmi accanto a loro e' un sogno a occhi aperti. E poi... Forza Roma!'', aggiunge riferendosi al fatto che sono tutti e tre romani.
Cristicchi, che proporra' anche il brano 'Mi manchi', e' convinto che aver scelto questo cast sia ''anche un modo per avvicinare un certo tipo di pubblico''. E nota come ''su Twitter, di cui sono maniaco, quando hanno fatto i nomi dei 14 Big anche le persone un po' snob hanno detto che non potranno fare a meno di seguire il festival''.

A Napoli la prima di Journal d'un corps

'Journal d'un corps', lo spettacolo di e con Daniel Pennac (nella foto), aprira' la sua tournee internazionale al Teatro San Ferdinando di Napoli (il 19 dicembre alle 21). Tratto da 'Storia di un corpo' appena uscito in Italia per Feltrinelli, il reading ha debuttato con successo lo scorso ottobre 2012 al Theatre des Bouffes du Nord di Parigi e sara' in tournee in Italia nella prossima stagione, attraverso la produzione delegata di Roberto Roberto per Laila (che promuove la due giorni partenopea con l'Assessorato alla cultura del Comune di Napoli).
Lo scrittore e sceneggiatore francese ('La saga dei Malaussene', 'Diario di Scuola', 'Come un romanzo') che per 30 anni ha insegnato nelle scuole pubbliche del suo paese sara' protagonista di 'Pennac incontra la citta' ed il mondo della scuola', lunedi' 17 dicembre, alle 17.30, nel Teatro che fu di Eduardo.
Pennac e' in Italia per presentare il film di animazione 'Ernest & Celestine', di cui ha curato sceneggiatura e dialoghi con le voci italiane di Alba Rohrwacher e Claudio Bisio. Il 20 dicembre, uscita nazionale, alle 17 al cinema Modernissimo, Pennac salutera' i suoi fan napoletani.

Addio a Alida Chelli

Le cronache ricordano di lei l'amore appassionato e tempestoso con Walter Chiari, con quel matrimonio tra divi durato solo una manciata di anni dal '69 al '72, dal quale nacque il figlio Simone, anche lui oggi personaggio affermato della tv. Ma la bellissima Alida Chelli, uccisa dal cancro a neanche settant'anni ieri sera in un ospedale romano, e' stata prima di tutto una grande protagonista della rivista e del musical, forse ''la piu' grande di tutte'', come ricorda oggi un altro suo ex, Pippo Baudo, nel ruolo di Rosetta nel Rugantino di Garinei e Giovannini che interpreto' nel 1978 accanto a Montesano.
La musica era d'altra parte un po' nel suo dna. Figlia d'arte - il padre Carlo Rustichelli era un direttore d'orchestra e compositore affermato di colonne sonore - Alida, nata a Carpi nel 1943, aveva conosciuto il successo nel 1959 con un film di Pietro Germi 'Un maledetto imbroglio', nel quale cantava un brano scritto dal padre, 'Sinno' me moro', con una interpretazione che le valse notorieta' e applausi.
''Era bravissima e fu un successo enorme'', ricorda oggi Baudo. Lui, che l'amo' dopo Walter Chiari e dopo il conte Agusta (con il quale la Chelli si era risposata dopo il fallimento della sua prima unione) e che condivise con lei una lunga stagione di vita (''siamo stati legati sette anni, l'ho amata tantissimo'') la racconta come ''una donna brillante, spiritosa e ironica'' e un'artista completa, capace di convincere sui palcoscenici del teatro come davanti alla macchina da presa del cinema e della tv, attrice, ballerina e cantante, frenata pero' forse da un problema di autostima, che le impediva di credere fino in fondo alle sue grandi capacita'. ''La cercavano tutti, ma lei molto spesso rinunciava'', si intristisce Baudo. Per il cinema, dopo l'esordio con Germi, lavoro' soprattutto negli anni '60 in pellicole non sempre memorabili. Nel musical, invece sono tante le interpretazioni di spessore, accanto a Montesano, poi a Modugno nel Cyrano (1979) e a Johnny Dorelli nel musicarello 'Quando ti amo' e in 'Aggiungi un posto a tavola'. Numerose anche le apparizioni nel varieta' in tv, da 'Il signore delle 21', su Rai1 nei primi anni '60 con Ernesto Calindri, Carlo Dapporto ed Erminio Macario, a 'Ci pensiamo lunedi'' con Renzo Montagnani e Ric e Gian, su Rai2 all'inizio degli anni '80, a 'GB show numero uno', sempre negli anni '80 e su Rai2, con Gino Bramieri e Baudo. Gia' negli anni Novanta il ritiro dalle scene, dopo qualche ultima incursione in tv, che l'ha vista protagonista con Gianfranco D'Angelo della sitcom di Canale5 'Casa dolce casa'.
Gli ultimi anni, complice la malattia con il suo carico di sofferenze, sono stati difficili: ''ha sofferto tantissimo - racconta commosso Baudo - non si piaceva piu', noi ci sentivamo solo per telefono perche' non si voleva far vedere, forse la morte e' stata una liberazione''. Vicino a lei, fino all'ultimo, il figlio Simone Annicchiarico.

Al Senato il concerto di Natale 2012

Si terra' domani dalle 12 nell'Aula di Palazzo Madama la XVI edizione del Concerto di Natale. Il maestro Riccardo Muti, per la terza volta in Senato dopo i Concerti del 2005 e del 2009, dirigera' l'Orchestra Del Teatro dell'Opera di Roma. Le musiche di Giuseppe Verdi nel Bicentenario della nascita del grande compositore, che dal 1874 al 1901 fu componente del Senato del Regno, risuoneranno nell'emiciclo insieme alle voci dei giovani cantanti del Progetto 'Aspettando Verdi' del Ravenna Festival. I brani scelti dal maestro Muti sono tratti dalla Trilogia Romantica composta dalle opere Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, insieme alle sinfonie da La Forza del Destino e dal Nabucco.
Al Concerto ha assicurato la sua presenza il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Sua Santita' Benedetto XVI. Ospiti del presidente Renato Schifani, al concerto assisteranno il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio Mario Monti, il presidente della Corte costituzionale Alfonso Quaranta, ministri e parlamentari. Al termine del concerto il presidente del Senato Renato Schifani, le Alte cariche e i ministri saluteranno nella Sala Pannini di Palazzo Madama il maestro Muti, il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, Catello De Martino, i primi violini dell'Orchestra Vincenzo Bolognese e Carlo Alberto Gardenghi e i giovani cantanti. Come e' ormai tradizione, anche l'edizione 2012 del Concerto di Natale ha uno scopo benefico. L'intero incasso dei biglietti, messi in vendita alla quota minima di 120 euro, sara' infatti devoluto, all'Ospedale Bambino Gesu' di Roma, impegnato nel progetto 'Orphanet Italia' finalizzato alla lotta contro le malattie rare.
Il maestro Muti, l'orchestra del Teatro dell'Opera di Roma e i giovani cantanti del Progetto 'Aspettando Verdi' del Ravenna Festival si esibiranno gratuitamente. Il concerto sara' trasmesso in diretta televisiva dalle 12 su Raiuno, Eurovisione e Radiorai, nonche' in differita su Rai5, Rai Replay e Rai Internazionale. Questa edizione sara' presentata da Lorella Landi.
Per il Concerto di Natale 2012, il Comune di Cremona ha concesso a Vincenzo Bolognese e Carlo Alberto Gardenghi, prime parti dell'orchestra Del Teatro dell'Opera di Roma, l'uso di due violini: lo Stradivari 'Il Cremonese' del 1715 e il Guarnieri del Gesu' 'Stauffer' del 1734 appartenenti alla propria storica Collezione. Lo scorso 5 dicembre l'Unesco ha riconosciuto la 'Tradizione Liutaria Cremonese' come Patrimonio immateriale dell'umanita'. Come consuetudine i locali della Libreria del Senato di Via della Maddalena 27, aperti domani dalle ore 9, ospiteranno coloro i quali vorranno seguire da appositi schermi il Concerto di Natale trasmesso in diretta televisiva.

venerdì 14 dicembre 2012

"Il Campanello dello Speziale" in scena al San Carlo

E' ambientato nella Capri degli anni '60, tra atmosfere mediterranee e glamour, il nuovo allestimento de "Il Campanello dello Speziale" di Gaetano Donizetti per la regia di Riccardo Canessa, scene e costumi
della pittrice Patrizia Balzerano, secondo appuntamento del cartellone di lirica e balletto 2012-13 del teatro di San Carlo di Napoli. L'operina buffa del bergamasco sara' al teatrino di Corte di Palazzo Reale da domenica per sei recite. Gia' sold out la prima. Sul podio, il napoletano Bruno Cinquegrani dirige orchestra e coro sancarliani, quest'ultimo preparato da Salvatore Caputo.

Il Tiepolo da domani abita a villa Manin di Passariano

Il trionfo del colore, tra temi sacri e profani, tra vedute stupende e primi piani altamente scenografici, tra bozzetti preparatori e schizzi appena accennati che nulla tolgono alla grandezza dell'artista: e' la grande mostra su Giambattista Tiepolo (1696-1770) che domani aprira' i battenti nella villa Manin di Passariano, sede estiva dell'ultimo doge di Venezia.
Una sede appropriata, con i suoi arredi in linea per quello che la critica moderna considera il piu' grande pittore italiano del Settecento. In mostra circa 150 opere dell'artista, dai suoi esordi tra Udine, Venezia, Este, Padova e altre citta' venete e i grandi successi alle corti piu' importanti d'Europa e con dipinti giunti in Friuli dai musei di Londra, Parigi, New York, Stoccolma, Leningrado, Leeds e altre capitali europee. Una rassegna che 'racconta' di oltre 50 anni di attivita' dell'artista che fin dagli esordi stupi' i contemporanei per la sua forza, l'uso sapiente dei colori e per le sue ardite evoluzioni in quadri e affreschi dalle dimensioni straordinarie. Come per la pala del duomo di Este (santa Tecla che libera la citta' dalla peste), dipinta nel 1758-59, appositamente restaurata ed esposta nel salone centrale della villa. ''Da sola varrebbe una visita alla mostra'', ha detto il sovrintendente della dimora dogale, Enzo Cainero, ma che qui a Villa Manin e' stata posta ''in rapporto'' con il bozzetto preparatorio giunto in Friuli dal Metropolitan di New York. Ma questa mostra va vista anche per altre mille cose e per altri straordinari quadri per la prima volta in Italia. Come 'Zefiro e Flora', prestato da Ca' Rezzonico, o 'Alessandro e Campaspe nello studio di Apelle' fatto venire da Montreal e con il quale la mostra apre. Ma godibilissime sono anche le due stanze dedicate ai dipinti e agli schizzi del Tiepolo, per l'occasione prestati dal museo Sartorio di Trieste. Studi di mani e di volti, studi di drappeggi vari, nature morte: insomma il Tiepolo che non ti aspetti, ma che riesce comunque a incuriosire e a stupire. Ma come non accennare ad altri quadri: da 'La Giustizia e la Pace' ad 'Abramo visitato dagli angeli', oppure a 'Danae' e a 'Mecenate che presente le arti ad Augusto'. Insomma tutto il gusto del Settecento in una mostra che rimarra'' aperta fino al 7 aprile 2013, ma che sicuramente sara' poi prorogata magari per permettere alle scuole di poterla visitare.
Una mostra che va vista in contemporanea con gli affreschi del Museo diocesano di Udine (la citta' del Tiepolo) e del Museo Correr di Trieste, sedi facilmente raggiungibili da villa Manin con un servizio navetta appositamente messo a disposizione dall'azienda speciale di Villa Manin. Cainero, presentando la rassegna, ha parlato di 75mila visitatori, ma qui sono in molti a credere che la stima sia in difetto.

San Marino Film Festival, premio alla carriera per Lucia Bosè

Lucia Bose' ricevera' domani il Premio alla Carriera nella serata conclusiva del San Marino Film Festival, alla prima edizione, al Palazzo del Cinema. Intanto e' stata ricevuta dai Capitani Reggenti del Titano, Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti. ''Siamo onorati e riconoscenti - hanno detto - di poter
annoverare tra gli ospiti d'onore dell'evento artistico una tra le piu' autorevoli protagoniste del cinema italiano, vero e proprio simbolo della filmografia neorealista degli anni Cinquanta ed espressione di duttilita' e talento anche nel periodo della piena maturita' artistica, che ne ha riconosciuto la versatilita' e le indiscusse qualita' interpretative''. Domenica scorsa i Capitani Reggenti avevano ricevuto Sofia Loren, alla quale era stato consegnata l'onorificenza di Cavaliere Grand'Ufficiale dell'Ordine equestre di Sant'Agata 'quale prestigiosa amica della Repubblica'. La stessa sera la Loren aveva ricevuto il Premio San Marino per il Cinema.

Un giallo approda al Festival Noir di Courmayeur

Il regista napoletano Davide Marengo - ma romano d'adozione - dopo Neve sporca, Il commissario Manara e Little Dream approda al concorso del Festival Noir di Courmayeur (dove tra l'altro era ambientato il primo dei tre film, tratto da un romanzo di Giancarlo De Cataldo) con Breve storia di lunghi tradimenti, un thriller a sfondo legale e bancario; una sorta di Intrigo internazionale all'italiana che prende le mosse dal romanzo del bancario Tullio Avoledo, rielaborato su una sceneggiatura rimasta fedele piu' ai personaggi che alle vicende narrate nel romanzo.
Il giovane avvocato di una piccola banca nel giro di poche ore scopre che l'istituto di credito in cui lavora e' stato comprato da una potente banca d'affari, che la cattivissima Carolina Crescentini (nella foto) sara' il suo nuovo dirigente mentre il suo vecchio capo, Ennio Fantastichini, ha scelto di suicidarsi buttandosi dalla finestra. L'avvocato dovra' recarsi in tutta urgenza in un paese sudamericano per una missione i cui contorni non sono troppo chiari. Faranno poi anche capolino due killer gemelli, un vecchio e spietato finanziere.

Roma conquista Parigi in quattro giorni

Si apre a Parigi la seconda edizione del 'Festival da Roma a Parigi', quattro giorni per festeggiare il cinema italiano in Francia. In cartellone, gratis, al cinema Balzac, sugli Champs-Elysees, fino a lunedi',
ci sono nove film, realizzati con il sostegno del Fondo unico dello spettacolo (Fus), ancora senza distributore e in anteprima in Francia, di registi contemporanei poco conosciuti Oltralpe. Il Festival, presentato dall'Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) e dall'Unefa (Unione degli esportatori italiani di film e audiovisivo) ha lo scopo di promuovere all'estero il nuovo cinema made in Italy, e ''testimonia l'intensita' degli scambi tra cinema italiano e francese'', spiega Eric Garandeau, presidente del Centro francese della cinematografia. ''Se negli ultimi tre anni il numero di film italiani distribuiti in Francia e' aumentato - osserva la direttrice dell'Istituto italiano di Cultura di Parigi, Marina Valensise - la presenza del cinema italiano in Francia e ancora debole''. Nel 2011, 20 film italiani sono stati distribuiti in Francia realizzando 1,6 milioni di entrate al botteghino. Presenti all'inaugurazione di oggi, oltre a Marina Valensise, anche Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema del ministero dei Beni culturali, Conchita Airoldi, presidente
dell'Anica, Paola Corvino, presidente dell'Unefa.
In programma ci sono 'Il comandante e la cicogna' di Silvio Soldini, 'Tutti i santi giorni' di Paolo Virzi, 'Il rosso e il blu' di Giusepe Piccioni, 'Il pasticciere' di Luigi Sardiello, 'Padroni di casa' di Edoardo Gabriellini, 'I gladiatori di Roma' di Iginio Straffi (nella foto), 'Isole' di Stefano Chiantini, 'La citta' ideale' di Luigi Lo Cascio e 'Workers. Pronti a tutto' di Lorenzo Vignolo. Un omaggio speciale sara' fatto a Francesco Alessi, morto lo scorso febbraio, per anni figura di riferimento del cinema italiano in occasione del Festival di Cannes.

L'Osservatore romano stronca Lo Hobbit

Il nuovo film di Peter Jackson dedicato alla saga della 'Terra di mezzo' di Tolkin, ''non convince'', risulta un po' troppo lento inoltre la ricerca della ''perfezione visiva'' toglie spazio all'epicita' della prima trilogia.
E' questo il giudizio complessivamente negativo - anche se non mancano alcune sottolineature positive - dell'Osservatore romano su ''Lo Hobbit'', la pellicola che riprende le avventure di Gandalf, Bilbo Baggins e compagni. ''A dieci anni dal trionfo de 'Il ritorno del re' - si legge nel quotidiano della Santa Sede - ultimo capitolo della trilogia de 'Il signore degli anelli' - vincitore di undici dei diciassette Oscar assegnati alla saga che ha ridato vita al genere fantasy"; Peter Jackson torna nella 'Terra di Mezzo' fantasticata da Tolkien per raccontarci cosa accadde prima''.
Il film, attesissimo primo episodio di un'altra trilogia, non regge il confronto. Nonostante un 3d di grande impatto visivo e la tecnologia a 48 fotogrammi al secondo, contro i 24 utilizzati normalmente, che regala una nitidezza senza precedenti sul grande schermo, il film non convince''. ''La prima parte - si rileva - lenta e troppo lunga viene riscattata parzialmente da un bel prologo e da un seguito che richiamano solo a tratti la magniloquenza mitologica che aveva fatto la fortuna dell'opera precedente''. E ''forse proprio la ricerca della perfezione visiva, con immagini pulite e senza sbavature, fa si' che il realismo da pregio si trasformi in limite, perche' toglie quell'alone di epicita' alle scene''. ''Epicita' - si precisa - peraltro gia' ridimensionata dal ricorso a un registro narrativo fiabesco e fin troppo incline alla commedia''.
Una scelta, questa, ''che contrasta troppo con la parte della storia in cui prevale l'aspetto bellico. E gli stessi nani, con l'unica eccezione del capo, sebbene caratterizzati ottimamente, finiscono per divenire delle caricature poco credibili nei panni di intrepidi guerrieri pronti a riconquistare il loro regno''. ''Perche' - si legge - a questo sono chiamati. Ed e' a questo che, all'inizio del film, lo stregone Gandalf il Grigio (ancora una volta Ian McKellen) chiama lo Hobbit, Bilbo Baggins (Martin Freeman), la cui presenza servira' da raccordo per comprendere i fatti che sarebbero avvenuti nella Terra di Mezzo sessant'anni dopo, raccontati ne 'Il signore degli anelli'''.

Charlotte Rampling si mostra a Roma

Mentre il cinema ''ti porta ad essere spesso persone molto diverse da te, la fotografia ti permette di raccontarti per come sei, e' questo il viaggio che ho voluto raccontare con questa mostra''. Lo dice Charlotte Rampling, ieri a Roma per l'inaugurazione della mostra di cui e' protagonista, Charlotte Rampling, prima di una serie di quattro mostre dedicate alla donna nella fotografia. Album segreti, all'Auditoriumarte fino al 27 gennaio.
L'attrice, che era stata qualche settimana fa al Festival di Roma con il film 'Tutto parla di te' di Alina Marazzi, nell'esposizione a cura di Contrasto e realizzata in collaborazione con la maison Europeenne De La Fotographie di Parigi presenta cinquanta fotografie da lei scattate dagli anni '70 ai figli, alla famiglia e nei suoi viaggi, insieme a suoi ritratti realizzati da grandi fotografi come Helmut Newton, Peter Lindbergh, David Linch e ad autoritratti dei fotografi stessi, fra quelli che ama, da Weegee a Robert Mapplethorpe. La Rampling, classe 1946 spiega che il filo comune della mostra e' il rapporto che si ha con la propria immagine. Fra tutte le foto presentate e' particolarmente legata a quelle con Helmut Newton fra cui il suo primo nudo del 1973: ''mi piace perche' mi ritrovo molto in quelle foto hanno con me dialogo continuo''. L'attrice comunque e' instancabile in quanto a progetti: e' appena uscito in Inghilterra il film 'Io, Anna' in cui e' diretta dal figlio Barnaby: ''e' stato un po' inquietante essere diretta da mio figlio, una vera sfida, sentivo una grande responsabilita' anche se lui, che qui e' al primo film era gia' conosciuto come regista televisivo. Pero' ora che il film e' uscito ed ha avuto ottime recensioni sono piu' sollevata''. La Rampling e' anche fra i protagonisti dell'attesa miniserie della BBC Restless, in cui interpreta una spia che nasconde la sua doppia vita, ed e' fra gli interpreti dei nuovi film di Bille August (Night train to Lisbon e Gay maddin, spiritismes).
''Nella mia vita ho lavorato con tanti registi grandi e dal carattere forte ma non ho mai avuto contrasti con loro basta stabilire subito un dialogo - dice -. Anche adesso, dopo tanti film non so' definire cio' che mi convince ad accettare un progetto. Scatta qualcosa quando leggo la sceneggiatura giusta, e' come se mi si aprisse il cuore''.

Nick Cave e Neil Young al festival di Lucca


Dopo Mark Knopfler e i Thirty seconds to Mars, il Summer Festival ha 'chiuso' ufficialmente con altri due mostri sacri della musica internazionale: l'11 luglio sul palco di piazza Napoleone nel centro storico di Lucca salira' Nick Cave, mentre il 25 luglio sara' la volta del leggendario Neil Young insieme alla sua band, i Crazy Horse.
Intanto la prevendita per i Thirty seconds to Mars, a due settimane dall'avvio, ha gia' fatto staccare 3.000 biglietti.
Nel frattempo si avvicina il nuovo appuntamento del Winter Festival. Giovedi' prossimo, 20 dicembre, sul palco del Teatro del Giglio saliranno gli ''Spirit of New Orleans'', uno dei cori gospel piu' apprezzati del mondo per un concerto in classico stile natalizio.

giovedì 13 dicembre 2012

Golden Globes, Lincoln fa il pieno

Sette nominations per Lincoln: non era una sorpresa. Il dramma di Steven Spielberg sul presidente della Guerra Civile, ha dominato le candidature dei Golden Globes, i premi della Hollywwod Foreign Press considerati ogni anno il precursore degli Oscar. Seguono a ruota Argo e Django Unchained (cinque nomination) davanti a Les Miserables, Silver Linings Playbook e Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow (quattro). Con tre nomination (miglior film e migliori attore e attrice) Il Pescatore di Sogni, un piccolo film britannico indipendente con Ewan McGregor e Emily Blunt, e' stato tra le sorprese degli annunci oggi a Los Angeles. E i Globes sono riusciti a riportare Richard Gere sul tappeto rosso con una nomination da migliore attore drammatico per Arbitrage, accanto a Daniel Day-Lewis (Lincoln), John Hawkes (The Sessions), Joaquin Phoenix (The Master) e Denzel Washington (Flight).
I Golden Globes, annunciati al Beverly Hilton Hotel il 13 gennaio con Tina Fey e Amy Pohler a far gli onori di casa, sono considerati sempre influenti, quest'anno pero' piu' che mai. Le candidature scelte dai circa 80 giornalisti stranieri a Hollywood sono state infatti annunciate quattro giorni prima dell'inizio delle votazioni per l'Oscar: una congiuntura che potrebbe cambiare la direzione della gara rafforzando ad esempio film come Django, la schiavitu' in salsa spaghetti western di Quentin Tarantino che debuttera' nelle sale Usa a Natale, e Life of Pi di Ang Lee, nessuno dei quali aveva avuto particolari riconoscimenti tra le candidature della Screen Actors Guild annunciate ieri.
Sul fronte della tv il dramma di Hbo 'Game Change' sulla corsa alla vicepresidenza di Sarah Palin ha conquistato cinque nomination tra cui miglior attrice per Julianne Moore. Quattro candidature a Homeland (Caccia alla Spia) con Claire Danes e Damian Lewis, e tre a testa per Downtown Abbey, Modern Family e The Girl mentre Mad Men, vincitore delle tre passate edizioni come miglior dramma televisivo, sembra avviato inesorabilmente sul viale del tramonto: l'unica nomination e' andata alla star
della serie Jon Hamm. Per Maggie Smith, la 77enne attrice inglese, e' stata una mattina da due candidature: per la parte di Violet, la contessa madre di Downton e come migliore attrice nella commedia Quartet. Candidate a un Globo come miglior attrice drammatica sono state invece Jessica Chastain per Zero Dark Thirty, Marion Cotillard (Rust and Bone), Hellen Mirren (Hitchcock), Naomi Watts (The Impossible) e Rachael Weisz (The Deep Blue Sea).

Gazzè, Ayane e Cristicchi in corsa a Sanremo

Malika Ayane torna a calcare il palco del Teatro Ariston di Sanremo, in gara alla 63esima edizione del Festival della Canzone Italiana con i brani "Niente" e "E Se Poi", con testi e musiche di Giuliano Sangiorgi. I due inediti sanremesi saranno contenuti nella riedizione dell'album "Ricreazione" (Sugar), in uscita il 14 febbraio. Malika Ayane partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo nel 2009 con la canzone "Come Foglie" e nel 2010 con "Ricomincio da Qui", brano che le vale il Premio della Critica intitolato a Mia Martini. Una stagione ricca di soddisfazioni per Malika Ayane: dopo il trionfo estivo di "Tre Cose", rimasto per settimane in vetta alla classifica dei brani piu' trasmessi dai network radiofonici, e l'uscita del secondo singolo "Il Tempo Non Inganna", si e' appena concluso, con grande successo di pubblico e critica, il "Ricreazione Tour".
Anche Simone Cristicchi torna a Sanremo nell'edizione targata Fabio Fazio e lo fara' portando all'Ariston un argomento tabu': la morte. ''Il primo dei due brani si intitola Mi manchi - dice il cantautore romano -. L'altro non si chiama, come e' stato diffuso, 'Non e' la prima volta', ma 'La prima volta che sono morto', che e' un po' diverso.... L'ho scritto con Leo Pari, con cui firmai anche il brano che mi lancio', Vorrei cantare come Biagio. Speriamo che mi porti la stessa fortuna''.
'La prima volta che sono morto', rivela Cristicchi, ''parla del godersi ogni istante propria vita. Porto a Sanremo un argomento tabu', che e' quello della morte, trattandolo a modo mio, ridendoci su, cercando far ridere su un argomento abbastanza desueto''. Trionfatore nel 2007 a Sanremo con 'Ti regalero' una rosa', Cristicchi - che si divide tra musica, teatro e radio - nel 2009 e' tornato al festival con il brano 'Meno male'.
Max Gazze' e' stato ufficialmente inserito tra i 14 artisti in gara nella sezione big della 63esima edizione del Festival di Sanremo. Max Gazze' presentera' sul palco dell'Ariston i brani "Sotto casa" e "I tuoi maledettissimi impegni" di cui e' compositore e, insieme al fratello Francesco, autore. Gazze' torna per la quarta volta sul palco del Teatro Ariston dopo aver debuttato nei giovani al Festival nel 1999 con il brano "Una musica puo' fare", essere tornato nel 2000 con "Il Timido ubriaco" e successivamente nel 2008 con "Il solito sesso". La partecipazione al Festival della Canzone italiana anticipa l'uscita del nuovo album di inediti di Gazze', attualmente in studio per le ultime fasi di registrazione, che per questo lavoro torna a collaborare con il fratello Francesco per un album dove non manchera' l'ironia delle parole, che talvolta si fa cosi' tagliente da diventare sarcasmo, accanto a testi piu' intimisti, il tutto accompagnato da musiche che non perdono mai di tensione, con un ritmo sempre serrato ma con aperture di grande respiro sui ritornelli. Per promuovere il disco, subito dopo il Festival, Max partira' per un lungo tour europeo a testimonianza della sua vocazione internazionale: i primi concerti in febbraio saranno a Berlino (26), Bruxelles (27), Londra (28); in marzo, sara' poi a Parigi (2) e Barcellona (8) per proseguire il tour in Italia, con partenza il 14 dal Viper di Firenze.

Il Trovatore chiude Bologna 2012

Una chiusura del 2012 gia' nello spirito del bicentenario verdiano. E' infatti 'Il trovatore' di Giuseppe Verdi, nella regia di Paul Curran ripresa da Oscar Cecchi, l'opera che chiude la stagione del Teatro Comunale di Bologna. La prima di martedi' 18 vedra' il ritorno di questo dramma al Comunale dopo sette anni. Una sorta di rimpatrio - dopo messe in scena anche alle Canarie - per l'allestimento curato dal regista scozzese. Sul podio dell'orchestra e del Coro del Comunale, Renato Palumbo, uno dei piu' importanti direttori del repertorio Verdiano.
''Il teatro Comunale - ha detto il sovrintendente, Francesco Ernani, facendo il bilancio di una stagione che ha visto una crescita del 5% nelle presenze all'opera - ha dimostrato di essere una ricchezza del territorio, una parte integrante del welfare e un elemento di integrazione e contrasto al disagio''. ''Questo e' stato un anno tutto positivo - ha detto il Consulente Artistico del sovrintendente Nicola Sani - con la citta' che, come ha sottolineato il sovrintendente, si e' stretta attorno al suo teatro. Con 'Il trovatore' entriamo gia' nello spirito del bicentenario verdiano che tornera' con la prima opera del prossimo anno, il Macbeth''. Tra gli interpreti, Roberto Frontali e Luca Salsi si alterneranno nel ruolo del Conte di Luna, mentre Roberto Aronica e Ji Myung Hoon saranno Manrico. Debuttera' al Comunale
l'uruguaiana Maria Jose' Siri nel ruolo di Leonora insieme ad Anna Pirozzi, mentre Andrea Ulbrich e Anna Malavasi si alterneranno nel ruolo di Azucena. Repliche fino al 30 dicembre.

Lucas Marinelli vince 'Baci'

'Siamo Fuori' di Lucas Martinelli e' il vincitore del Concorso Telecom Italia - Baci, nell'ambito della seconda edizione del Festival 'Baci - Buenos Aires Cine Italiano', diretto da Barbara Nava e copromosso da Telecom Italia, Egg Events e Casta Diva Pictures. La rassegna appena conclusa ha visto l'introduzione di diverse nuove iniziative confermando ampiamente il successo riscontrato dal festival nel 2011.
La manifestazione ha portato al pubblico argentino alcuni tra i film piu' significativi del panorama cinematografico italiano che raccontano la nostra societa', ricca e contraddittoria, tra cui 'Reality' di Matteo Garrone e 'Cesare deve morire' dei fratelli Taviani; questi hanno ricevuto un riconoscimento nella prima giornata del Festival simbolicamente consegnato a Giovanna Taviani, presente nella sezione in veste di regista del documentario Fughe e Approdi. Principale novita' dell'edizione 2012 di 'Baci' e' il concorso Telecom che ha offerto la possibilita' a dieci ragazzi argentini, studenti di cinema, di girare il loro primo corto, di 5 minuti, sul tema 'Italia e Argentina uguali e diverse - Memorie del futuro'. Una giuria composta da Giovanna Taviani, Luca Ragazzi, Pippo Delbono, Andrea Tognin, Ricardo Manetti ed Emilio Bellon ha valutato i 50 minuti di materiale originale prodotto dagli studenti con l'ausilio di tablet forniti da Telecom.
Siamo Fuori racconta la giornata di una lavoratrice in una maglieria clandestina che realizza indumenti con scritte in italiano che rappresentano gli stereotipi del paese. Nel racconto la parola e' silente perche' i personaggi sono figure a cui e' stata negata la possibilita' di esprimersi. Martinelli, studente avanzato della facolta' di Artes dell'UBA, ha vinto un viaggio a Roma e la possibilita' di uno stage di quindici giorni al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il Festival, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e dal Ministero degli Esteri, quest'anno e' stato sostenuto, oltre che dall'Ambasciata Italiana anche dall'Istituto Italiano di Cultura. Questa edizione ha registrato, rispetto alla prima, un forte incremento di pubblico con un'occupazione media delle quattro sale dell'80% .
Il festival e' stato arricchito da tavole rotonde con ospiti italiani e personalita' del cinema argentino. La rete ha risposto in modo efficace con 13.500 visite al sito www.bacifilmfestival.com e 57.000 pagine visitate. 7.500 fans su facebook e un flusso di 500.000 contatti. il Miglior film votato dal pubblico di Facebook e' risultato 'Romanzo di una strage' di Marco Tullio Giordana.
Tra gli ospiti di questa edizione: Mario La Torre, in rappresentanza del MIBAC, Marcello Foti, AD del CSC, Pippo Delbono, regista e attore di Amore Carne , Filippo Scicchitano, protagonista di Scialla , Giovanna Taviani, regista di Fughe e Approdi, Massimiliano De Serio, co-regista di Sette opere di misericordia, Luca Ragazzi, co-regista di Italy: Love It Or Leave It, Lorenzo Perpignani per Cesare deve morire dei fratelli Taviani, Maurizio Di Rienzo, selezionatore del Festival, giornalista e critico cinematografico, Giancarlo Zappoli, selezionatore e direttore di MyMovies.it.
(Flo/Opr/Adnkronos)
13-DIC-12 13:05

'The master' nei cinema dal 3 gennaio

Uscita anticipata al 3 gennaio (Lucky Red) per The Master, il film premiato alla 69/ma Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d'argento per la Miglior Regia (Paul Thomas Anderson) e la Coppa Volpi per il Miglior Attore (ex-aequo per Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix). Il Premio Oscar Seymour Hoffman interpreta un leader carismatico, impegnato nella fondazione di un'organizzazione di stampo religioso. Freddie (Joaquin Phoenix), un giovane sbandato, diventa suo braccio destro.

Omaggio a Stefania Sandrelli

Un omaggio a Stefania Sandrelli e una grande rassegna dedicata al suo cinema. La organizza il Roma Filmfestival diretto da Adriano Pintaldi alla Casa del Cinema di Roma dal 18 al 30 dicembre prossimi. L'evento si aprira' con una serata d'onore, che vedra' la partecipazione di registi e attori che hanno lavorato con lei, da Lina Wertmuller a Ettore Scola, Giancarlo Giannini, Lando Buzzanca, Francesca Archibugi, con la consegna del Premio alla Carriera del Roma Film Fest alla Sandrelli e con la proiezione di un documentario inedito dedicato alla celebre attrice e realizzato dallo stesso Pintaldi, 'L'arte di essere donna'. Oltre alla presentazione di un volume, dal medesimo titolo del doc, che verra' distribuito agli ospiti della serata.
Sono oltre centoventicinque i film, inclusi quelli per la televisione, interpretati da Stefania Sandrelli per registi come Ettore Scola, Pietro Germi, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Bigas Luna, Tinto Brass, Claude Chabrol, Manuel De Oliveira, Bernardo Bertolucci, fino a Gabriele Muccino e Paolo Virzi', per citarne solo alcuni.
L'evento - organizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attivita' culturali - Direzione per il Cinema, della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, ed il patrocinio di Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, ed in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale - prevede una retrospettiva (ad ingresso gratuito e organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale) di circa 30 titoli da lei interpretati, che iniziera' il 18 dicembre per concludersi il 30 e che avra' luogo sempre alla Casa del Cinema di Roma.

Salvatores rinuncia al Torino Film Festival

Era lui il prescelto, ma ha declinato l'invito. Gabriele Salvatores, individuato come successore di Gianni Amelio alla direzione del Torino Film Festival, non rivestirà l'incarico. Il regista Premio Oscar con "Mediterraneo" ha rinunciato alla proposta giunta dagli organizzatori del festival promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
La decisione dopo un incontro stamane del regista con il presidente del Museo Nazionale del Cinema, Ugo Nespolo e con gli assessori alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola e di Torino, Maurizio Braccialarghe. "Al termine dell'incontro - si legge in una nota del Museo del Cinema - si è preso atto della rinuncia da parte del regista per i troppi impegni professionali che lo attendono con i due film di prossima produzione, impedendogli di garantire un'adeguata presenza nelle fasi di preparazione e realizzazione del festival".
"Peraltro Gabriele Salvatores - prosegue il comunicato - ha più volte ribadito il suo sincero apprezzamento per il nostro festival e per il territorio che lo ospita, augurandosi di poter contribuire, da uomo di cinema, al futuro successo di questo importante avvenimento".

Luca Argentero produttore horror

"Io sono molto attento alle nuove tecnologie, al web, ai film per un target molto giovanile. Andando sul
web ci si accorge che gli horror battono bandiera universale, nel senso che li fanno in tutto il mondo. A bassissimo costo, usando il digitale e recuperando i soldi grazie al fatto che un horror si vende ovunque. E allora mi sono detto: perche' non possiamo fare un prodotto horror forte, disturbante come un pugno nello stomaco?". Cosi' Luca Argentero spiega al Noir Film Festival di Courmayeur il suo esordio come produttore con 'Cose cattive', un horror molto splatter che racconta la vicenda di quattro giovani scelti come finalisti per un gioco in rete che si ripromette di premiare 'chi e' piu' cattivo'.
Ma il piu' cattivo di tutti risulta essere il master del gioco, serial killer con manie religiose e una grossa propensione verso il sadismo. Dal massacro uscira' sana e salva solo una ragazza, l'unica che rivolgeva la propria cattiveria non contro gli altri ma contro se stessa. Tante scene e situazioni gia' viste in 'Saw', 'Paranormal Activity' e altri horror low budget che hanno fatto il giro del mondo.

Domani a Palermo il premio Luigi Pirandello

Si terra' domani pomeriggio alle 18, a Palazzo Branciforte di Palermo, la cerimonia di premiazione della diciannovesima edizione del Premio Nazionale di Teatro Luigi Pirandello, promosso dalla Fondazione Sicilia. A condurre la cerimonia sara' la giornalista Tiziana Martorana. Il 'Premio nazionale per l'opera teatrale' sara' consegnato a Emanuele Aldrovandi, per 'Felicita'', il 'Premio Internazionale' sara' assegnato ad Alberto Oliva, ritenuto uno dei piu' interessanti giovani registi italiani, mentre la 'Targa d'Oro alla carriera' sara' consegnata a Mario Missiroli, uno dei piu' provocatori e innovativi registi italiani, universalmente riconosciuto per l'altissima qualita' dei suoi tanti lavori. Il 'Premio per il saggio storico-critico' e' andato al libro 'Pupi e attori ovvero l'Opera dei pupi a Catania' (Bulzoni), di Bernadette Majorana. , mentre quello per il 'saggio filologico' e' stato assegnato a 'Henrik Ibsen. Drammi moderni' (BUR Rizzoli), a cura di Roberto Alonge.
Rinato nel 2007 dopo dieci anni di stop, grazie alla Fondazione che ne ha acquisito la titolarita', il Pirandello si attesta oggi come un premio dalla consolidata tradizione, che intende valorizzare il messaggio trasmesso dall'Opera del grande scrittore e drammaturgo agrigentino, ma con un'attenzione rivolta al teatro contemporaneo, nei suoi vari linguaggi. Il 2012 quale anno per la cerimonia di premiazione non e' casuale, perche' coincide con il novantesimo anniversario della prima rappresentazione dell''Enrico IV' di Pirandello, avvenuta nel 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Nel orso della serata il regista e drammaturgo Claudio Collova' effettuera' un reading tratto da una novella di Pirandello, con l'accompagnamento al pianoforte di Ornella Cerniglia.
Una sfida, resa possibile grazie all'impegno della giuria presieduta da Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia e composta da celebri nomi del teatro e della cultura italiana, quali Giorgio Albertazzi, Paolo Bosisio, Pietro Carriglio, Michele Guardi', Paolo Mauri, Maurizio Scaparro ed Elisabetta Sgarbi.

Sabato 15 apre il nuovo teatro di L'Aquila

Sarà inaugurato il 15 dicembre all'Aquila il Gran Teatro Parco delle Arti, sorto a Monticchio, appena fuori città. La struttura è stata costruita anche con l`uso virtuoso delle risorse pubbliche, grazie al sostegno di Arcus, la Società per lo sviluppo dell`arte, della cultura e dello spettacolo del ministero dei Beni Culturali: 250 posti coperti, il doppio nell`arena scoperta fruibile grazie al palcoscenico girevole, il Gran Teatro Parco delle Arti è un centro polivalente, aperto a tutte le arti, dal teatro alla
musica, dall`opera all`operetta, dai reading di poesia e letteratura alle performances artistiche d`ogni tipo.
All`evento inaugurale, sabato 15 dicembre, a partire dalle 18, parteciperanno tra gli altri il ministro Fabrizio Barca, l`ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il vescovo de` L`Aquila, Mons. Giovanni d`Ercole; il Garante Nazionale per l`Infanzia, Vincenzo Spadafora.

Alberto il grande, al via le riprese

Al via oggi a Roma le riprese di 'Alberto il grande', documentario con il quale Carlo e Luca Verdone renderanno omaggio alla memoria e alla figura di Alberto Sordi. Il progetto, voluto e sostenuto dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e realizzato da Arimvideo e Fondazione Alberto Sordi con la collaborazione di Medusa, celebrera' il grande attore romano a 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 25 febbraio del 2003.
Per il primo ciak, e' stata scelta la villa di via Druso dove Sordi ha abitato dal 1958 fino alla sua scomparsa. Ad aprire per la prima volta le porte della storica abitazione di Albertone, la sorella Aurelia che, insieme a Carlo Verdone, accompagnera' lo spettatore alla scoperta del mondo segreto di Sordi.
''Questo nostro documentario - dicono i due fratelli Verdone - vuole essere un omaggio a un grande attore che rappresenta la tradizione dello spettacolo romano ai piu' alti livelli e che negli anni si e' rivelato anche di fondamentale importanza per la nascita e lo sviluppo della migliore commedia all'italiana.
Un attore assolutamente rivoluzionario, all'inizio della sua carriera, tanto da scardinare le impostazioni da Accademia Teatrale canonica creando stupore e sbalordimento sia nel pubblico che nella critica. Sordi e' stato una maschera ineguagliabile che conteneva tutte le fragilita', le miserie, i tic e i difetti dell'italiano meglio. Non quindi una maschera regionale ma una maschera universale''.
Una lunga carrellata di testimonianze di amici, registi, colleghi, collaboratori e studiosi, tra i quali Franca Valeri, Pippo Baudo, Claudia Cardinale, Gian Luigi Rondi, Enrico e Carlo Vanzina, Christian ed Emi De Sica e Carlo Lizzani, insieme a sequenze tratte dai suoi film, video e immagini inedite scovate negli archivi di Medusa, della Rai, di Cinecitta' Luce, della Fondazione Alberto Sordi e dell'Associazione Culturale Enrico Appetito, contribuiranno a ricostruire il ritratto umano e artistico dell'attore.
'Alberto il grande' sara' presentato a febbraio nell'ambito delle celebrazioni per il decennale della scomparsa di Sordi.

Gli appuntamenti del weekend

Biagio Antonacci in concerto domani al Pala Giovanni Paolo II di Pescara, sabato e domenica al PalaLottomatica di Roma, martedi' e mercoledi' al MediolanumForum di Assago (MI). I 99 Posse sono in tournee domani alla Tipografia di Pescara, venerdi' al C.S. Pedro di Padova, sabato al C.S. Paci' Paciana di Bergamo, domenica al Ponziana Social Club di Trieste, mercoledi' al C.S. Auro di Catania. Evento speciale per Nina Zilli domenica al Blue Note di Milano: un concerto-festa per chiudere un anno speciale. Alice canta domani al teatro Puccini di Firenze, venerdi' al teatro Sociale di Como, sabato al teatro auditorium Manzoni di Bologna, lunedi' al teatro degli Arcimboldi a Milano e mercoledi' al Palais Saint Vincet di St. Vincent (AO).
Jorn Lande, vocalist metal ex The Snakes, sara' domani al New Age Club di Roncade (TV). Nino D'Angelo, con il suo spettacolo che racconta la sua storia da ''Un jeans e una maglietta'' a ''Tano da morire'', sara' al Brancaccio di Roma da giovedi' a domenica. L'Orchestra di Piazza Vittorio e' in cartellone al teatro Olimpico di Roma fino a domenica. I Pooh sono domani al PalaErcole di Policoro (MT), sabato al teatro Auditorium Santa Chiara di Trento, domenica alla Zoppas Arena di Conegliano Veneto (TV), lunedi' al teatro Politeama Rossetti di Trieste, martedi' al teatro Nuovo Giovanni da Udine (UD). Tigran Hamasyan, pianista jazz di origini armene che fonde il repertorio afro americano con la tradizione delle sue origini, e' in concerto domani al teatro Viviani di Napoli. I Vaccines chiudono la loro tournee domani ai Magazzini Generali di Milano.
I Death in June di Douglas Pearce, tra gli iniziatori del neo folk, sono venerdi' all'Orion di Ciampino (Roma) e domenica al Forte La Carnale di Salerno. Ian Paice, leggendario batterista dei Deep Purple, e' in concerto venerdi' alla Rockouse del Naima Club di Forli' (FC). Vinicio Capossela in concerto venerdi' al Circolo Arci Mercati Generali di Catania. Al Jarreau e' in cartellone sabato all'Auditorium della Conciliazione di Roma.
Dolores O'Riordan, voce dei Cramberries, sara' all'Auditorium della Conciliazione di Roma sabato. Lilith and the Sinnersaints, progetto dell'ex vocalist dei Not Moving, sono sabato al Circolo Arci Mu di Parma e martedi' al Lio Bar di Brescia. Gli Hagard, band metal tedesca, sono in concerto sabato al Fillmore Club di Cortemaggiore (PC) e domenica all'Orion di Ciampino (Roma).
Irene Grandi e Stefano Bollani sono martedi' al teatro della Luna di Assago (MI).

mercoledì 12 dicembre 2012

Lo Hobbit da domani al cinema

A quasi dieci anni dal 'Signore degli anelli' torna il prequel tratto da Tolkien: 'Lo Hobbit: un viaggio inaspettato', da domani in 730 sale per la Warner, in 2D, 3D e Imax. Primo capitolo di un'altra trilogia, diretta ancora una volta dal geniale Peter Jackson.
La scommessa e' soprattutto la tecnologia su cui ha puntato il regista neozelandese: una versione in 'HFR 3D (un 3D ad alta frequenza), girata a 48 fotogrammi al secondo, il doppio dello standard. E anche se il 3D complica i trucchi prospettici utilizzati da Jackson nei film precedenti, il risultato e' vorticoso e mozzafiato.
A Londra, con cast tecnico e artistico quasi al completo (tra gli altri: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Andy Serkis, e la sceneggiatrice e coproduttrice Philippa Boyens), Jackson dice: "La tecnologia mi ha permesso di girare ogni scena come l'avevo immaginata, non dimenticando mai il pubblico. Essere artista per me significa avere una doppia responsabilita': verso milioni di persone che vanno al cinema e nei confronti degli studios che ci permettono di fare film cosi' costosi. Sono molto fortunato: mi sento come un bambino che ha ricevuto una scatola di giocattoli".
Dopo aver pubblicato la trilogia, Tolkien aveva ripreso in mano 'Lo Hobbit' per dare continuita' tra un'opera e l'altra. Ma il lavoro di revisione non e' andato oltre il terzo capitolo. Lo Hobbit arriva infatti nel '37 quasi vent'anni prima del Signore degli Anelli ('54-'55).
"Per me e' stato il contrario -prosegue Jackson- Quando ho girato 'Il Signore degli anelli' ero sicuro sarebbe stata un'esperienza irripetibile. Non pensavo che saremmo tornati nella Terra di Mezzo,invece anche questa volta e' stata indimenticabile. La nostra versione tiene conto di molte fonti, delle 100 pagine di appendice del 'Signore degli Anelli' e dei 'Racconti incompiuti'.
Cosi' dal libro di 300 pagine siamo riusciti a immaginare tre film, e non e' stata una decisione puramente commerciale".
Ci sono personaggi nuovi e altri che conosciamo bene: Ian McKellen qui e' Gandalf il Grigio, uno dei guardiani della Terra di Mezzo. "Un'esperienza fantastica -dice il grande attore- Sul set ho avuto il tempo di bere e chiacchierare, c'era un bellissimo clima tra di noi. Adoro tutti i nani, il dramma e' stato girare con loro: dovevo sembrare sempre molto piu' alto!". Non mancano Cate Blanchett (Galadriel, Regina degli Elfi), Saruman (Christopher Lee), persino Frodo (Elijah Wood). Bilbo interpretato da Martin Freeman, compare all'inizio anche nei panni soliti di Ian Holm, e naturalmente Gollum (Andy Serkis).
La nuova avventura e' ambientata nella Terra di Mezzo, sessant'anni prima de 'Il signore degli anelli', e incomincia con il protagonista Bilbo Baggins coinvolto in un'epica ricerca per far tornare all'antico splendore il Regno dei Nani di Erebor, governato dal drago Smaug.

Tutto tutto niente niente, non solo cinema

Una galleria di immagini realizzata durante la lavorazione di 'Tutto tutto niente niente' con Antonio Albanese. A presentarla e' la mostra fotografica 'Autoritratti con problemi', di Antonello & Montesi con Daniele Moretti che sara' inaugurata questa sera alle 18,30 al Palazzo Incontro di Roma.
Presentata in occasione dell'uscita nelle sale del nuovo film di Giulio Manfredonia con Albanese da 01 Distribution e Fandango Incontro, in collaborazione con il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura, la mostra propone scatti realizzati nello stesso arco di tempo della lavorazione, ma fuori scena, concretizzando mano a mano l'idea della sequenza di ritratti surreali dei tre personaggi, che stavolta Albanese interpreta tutti insieme nello stesso film. La mostra potra' essere visitata fino al 31 gennaio.
Nel film Antonio Albanese si fa in tre: e' Cetto La Qualunque, il politico 'disinvolto' ora alle prese con una travolgente crisi politica e sessuale (in lui le due cose viaggiano sempre di pari passo). Il secondo personaggio e' quello di Rodolfo (Olfo) Favaretto, che rincorre il sogno secessionista di un nordista estremo, e che per vivere e combattere la crisi commercia in migranti clandestini. Infine Frengo Stoppato, un uomo stupefacente, in tutti i sensi, che torna dal suo buen retiro incastrato da una madre ingombrante, con un sogno semplice semplice: riformare la chiesa e guadagnarsi la beatitudine.

An Evening of Chamber Music con Philip Glass

Il Teatro La Fenice di Venezia ospitera' questa sera l'unica data italiana del pianista e compositore americano Philip Glass. ''An Evening of Chamber Music'', questo il titolo dell'evento, una serata monografica di musiche cameristiche dell'artista statunistense, con interpreti lo stesso Philip Glass al pianoforte e Tim Fain al violino.
Considerato un'icona della musica contemporanea e uno dei massimi esponenti del movimento minimalista, Glass e' autore di sinfonie, opere, balletti e colonne sonore per il cinema, che hanno influenzato non solo il genere classico ma anche il rock e il pop. Fra i titoli piu' noti, l'opera Einstein on the Beach, ideata con Robert Wilson nel 1976, e le colonne sonore dei film Kundun di Scorsese, The Truman Show di Weir e The Hours di Daldry. Insignito il 12 settembre del Praemium Imperiale 2012, il massimo riconoscimento giapponese in ambito artistico, che gli sara' consegnato il 23 ottobre a Tokyo dal fratello dell'imperatore Akihito, Glass festeggia quest'anno il suo settantacinquesimo compleanno, e ha da poco completato e presentato al pubblico la sua Decima Sinfonia.

lunedì 10 dicembre 2012

I Baustelle annunciano il loro tour teatrale

In occasione dell'uscita il 29 gennaio del loro sesto album, intitolato 'Fantasma', i Baustelle hanno annunciato quattro date speciali che anticiperanno il prossimo tour teatrale in partenza a marzo. Accompagnati dall'Ensemble Symphony Orchestra diretta dal polistrumentista Enrico Gabrielli, i Baustelle si esibiranno al Teatro Team di Bari (19 febbraio), all'Auditorium Parco della Musica di Roma (20 febbraio), al Teatro Comunale di Firenze (23 febbraio) e al Teatro degli Arcimboldi di Milano (25 febbraio), presentando brani classici e nuovi in un insolito arrangiamento orchestrale.

Rezza incontenibile al Vascello

Continua il 'tutto esaurito' per il nuovo spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, "Fratto X", in scena al Teatro Vascello di Roma fino al 6 gennaio. L'incontenibile e geniale follia dell'artista e regista vive dentro l'habitat, le macchine e i teli di Mastrella, diverte e strappa applausi dalla prima ("la spensieratezza va stroncata alla nascita") all'ultima battuta. Rezza, instancabile, imprevedibile e irriverente, mette in scena discussioni sull'esistenza, attraverso io 'parlati' da altri: un personaggio che da' la voce a un altro (interpretato da Ivan Bellavista), il quale risponde con la stessa voce di chi fa la domanda e litiga con quella voce che lo tiene al mondo. E ancora: l'ansia che prende forma, la religiosita' dissacrante, raccontati dai personaggi di Rezza, compongono un'atroce satira della societa' contemporanea, dove - come rivela l'autore - ''la manipolazione e' alla base di un corretto stile di vita''.
"Siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione." "Il cervello - scrivono i due autori - e' l'orpello che impedisce vigorosamente l'omologazione; la x, con destrezza nel tratto, sottolinea la centralita' di esseri completamente inutili".

Priscilla spegne le prima candelina agli Arcimboldi

Manca poco al primo compleanno di Priscilla: il musical che debutto' nel capoluogo lombardo il 14 dicembre del 2011, sta per festeggiare il suo primo anno 'di attivita'' proprio a Milano, stavolta al Teatro degli Arcimboldi, dove restano tre settimane per non perdersi la verve del bus e dei suoi 'coloratissimi' protagonisti. Il musical, infatti, lascera' la citta' a fine 2012, con l'ultima replica in programma proprio il 31 dicembre. Per l'occasione di capodanno gli spettatori potranno acquistare solo il biglietto per lo spettacolo oppure includere anche la cena. Non manchera' il brindisi di mezzanotte e l'aftershow con il cast. Dopo Milano, Priscilla si prepara ad approdare a Roma dal 24 gennaio al Teatro Brancaccio e dal 10 maggio a Trieste al Teatro Il Rossetti.

Daniel Barenboim, 60 anni di carriera

"Non l'avrei giammai creduto". Daniel Barenboim cita il 'Don Giovanni' di Mozart per manifestare l'emozione che prova nel tornare a suonare a Roma. Il celebre pianista e direttore d'orchestra, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, infatti, giovedi' prossimo festeggera' i 60 anni di carriera con un concerto, in veste da pianista, all'Accademia di Santa Cecilia, con la direzione dell'amico Antonio Pappano. In programma l'ouverture delle 'Nozze di Figaro', il concerto per piano e orchestra n. 27 K 595 di Mozart e il concerto per piano e orchestra n. 1 di Chopin.
Era il 20 dicembre del 1952 quando il giovanissimo Barenboim si esibi' per la prima volta a Roma, al Teatro Eliseo per la stagione dell'Accademia Filarmonica Romana. Aveva appena compiuto 10 anni, ma le critiche a quell'esecuzione furono straordinariamente lusinghiere. Sandro Cappelletto, attuale direttore artistico della Filarmonica Romana, ha consegnato a Barenboim una stampa originale del programma di quel concerto. "Dopo tanti anni suonare a Roma e' un'emozione grandissima", ha rivelato lo stesso musicista, reduce dal successo dell'inaugurazione scaligera con il 'Lohengrin' di Wagner. Nato in Argentina, a 9 anni si trasferisce con la famiglia in Austria.
"Parlavo solo spagnolo e non capivo niente di tedesco. Quando sono arrivato a Roma -ha raccontato durante l'affollatissima conferenza stampa di oggi- ho cominciato a respirare, perche' capivo l'italiano e riuscivo a comunicare con la gente. A quell'epoca Vienna era una citta' occupata e l'atmosfera che si respirava era piuttosto pesante. A Roma invece era tutto naturale, ho anche incontrato Stravinskij. E' stata un'esperienza fortissima che non si e' piu' ripetuta in nessun'altra citta'".

'Tutto tutto niente niente'. La satira sociale al cinema

Sul grande schermo Cetto, Frengo e Olmo, i tre paradossali personaggi nati dalla fantasia di Antonio Albanese (nella foto) diventano protagonisti di 'Tutto tutto niente niente' di Giulio Manfredonia, film prodotto da Domenico Procacci e distribuito da Rai Cinema in circa 700 sale dal 13 dicembre. Considerato il sequel di 'Qualunquemente', di cui mantiene il personaggio di Cetto La Qualunque, questo film ha pero' l'ambizione di ampliare il quadro dei 'nuovi mostri' di Albanese. Oltre al politico qualunquista, assatanato di sesso e corrotto, stavolta compaiono sulla scena anche il razzista veneto Olfo che prepara la secessione e l'ex figlio dei fiori dedito all'abuso di cannabis Frengo.
Tutti e tre arrestati e poi fatti uscire di galera dallo spregiudicato sottesegretario Fabrizio Bentivoglio, look e abbigliamento alla Karl Lagerfeld, che li porta in Parlamento. "Sono tre cellule impazzite che rappresentano un certo tipo di nevrosi, un certo tipo di follia - spiega il comico -. Ho voluto proseguire sulla comicita' di 'Qualunquemente' e sviluppare piu' ritmi, disintegrandomi e raccontando tre caratteri e tre temi diversi di questo Paese". A differenza del primo film, 'Tutto tutto niente niente' non presenta legami con la realta' politica ne' con la cronaca. Anche se, come è già accaduto per Qualunquemente, li anticipa. Una scelta che lascia spiazzati, soprattutto in un momento cosi' delicato della politica e dopo che, per scelta di marketing, la pubblicita' del film e' stata incentrata sulle primarie. "Il mio e' un film psichedelico, grottesco, drammatico e comico come il tempo che stiamo vivendo - spiega Albanese -. Ci divertiva l'idea di ribaltare dalla galera al Parlamento puntando sulla risata e su personaggi ridicoli. La politica - aggiunge - non era il tema su cui volevamo puntare: mi interessava la satira sociale". "Olfo e' il razzista del nord, rozzo e pericoloso - dice ancora il comico -. Cetto e' il qualunquista in cui molti hanno riconosciuto i politici locali. Frengo e' l'evoluzione di un personaggio che ho amato e che oggi e' cresciuto ma continua ad essere dedito esclusivamente alla droga".
Albanese e' affezionato ai suoi personaggi, ma confessa di amare soprattutto il fatto che siano negativi. "Io sono affezionato ai tre, ma ovviamente li odio - spiega -. Per questo li racconto in maniera ridicola, per sottolineare che il loro atteggiamento e' negativo: dal disprezzo per le donne al razzismo, fenomeno attualissimo e sottovalutato, fino al rapporto con le droghe. Ridiamo di loro per sottolineare i loro atteggiamenti e questo credo sia evidente".
"La caduta del governo?", chiede Albanese. Per poi svelare: "Ma no, niente di vero, un'altra strategia nostra a livello promozionale".

Delitto e castigo al Teatro dell’Orologio

Teatro Atelier e Lettere Caffè presentano lo spettacolo teatrale dal 12 al 14 dicembre al Teatro Dell’Orologio di Roma "A chi gioverebbe? Delitto con castigo in un bordello di lusso". Scritto da Enza Li Gioi e diretto da Mariaelena Masetti Zannini e Priscilla Micol Marino. A 'Delitto e castigo' parteciperà nelle vesti di Eneide anche la scrittrice e attrice Simonetta Lein, protagonista dello shooting della mostra fotografica di Bruno Oliviero 'La crisi e la vergogna' tenutasi a Taranto dal 26 al 30 novembre. Simonetta presto debutterà col romanzo “Tutto ciò che si vuole” edito da Sperling e Kupfer. Il contesto dello spettacolo è un elegante bordello del 1957 (dopo pochi mesi verrà approvata la legge Merlin) in cui una prostituta viene assassinata da un politico. Il delitto viene nascosto per coprire un personaggio così noto, ma le amiche della donna preparano una bizzarra vendetta.
Tra gli interpreti principali spiccano le figure di Daniele Sidro Sirotti, Laura Gigante, Sylvia Di Ianni, Adele Rita Perna, Marco Baldasseroni e Franco Dragoni, Enza Li Gioi , Mariaelena Masetti Zannini e Priscilla Micol Marino.

A Terni la collezione Ronchini

Sara' inaugurata sabato a Terni, nel Centro Arti Opificio Siri (Caos), la mostra 'Adriano Ronchini. Gli
artisti che ho amato', dedicata alla figura di Adriano Ronchini, il collezionista che ha pioneristicamente introdotto l'arte di oggi in una regione come l'Umbria fermamente rivolta per vocazione storica alla grande arte di ieri.
La sua intuizione nel riconoscere e promuovere artisti che sarebbero poi divenuti tra i piu' noti al mondo, lo ha portato, in un periodo estremamente fertile per l'arte, come furono gli anni '60 e '70, ad avere riconoscimenti importanti nella sua poliedrica figura di talent scout, mercante, collezionista e gallerista.
La sua collezione privata ha annoverato opere di artisti storici come, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, accanto al gruppo della Nuova Scuola Romana di San Lorenzo (Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessi', Giuseppe Gallo) fino a giovani come Alex Pinna, Lucio e Peppe Perone, Matteo Basile'.
Ronchini, scomparso nel 2009 a terni, amava profondamente l'arte concettuale e l'arte povera, e fu tra i primi a scommettere su artisti come Pistoletto, Castellani, De Dominicis e altri della stessa generazione, conservandosi sensibile alle trasformazioni dell'arte contemporanea con la capacita' di leggerne le sempre nuove tendenze.
Il progetto di mostra si pone l'obiettivo di ricostruire un percorso espositivo attraverso l'esposizione di opere significative degli artisti che hanno in qualche modo segnato e caratterizzato la sua passione, raccontando attraverso le opere, il rapporto di Ronchini con l'arte contemporanea. La mostra chiudera' il 15 marzo 2013.

domenica 9 dicembre 2012

'Vai col liscio' al Corto dorico

Il premio Corto Dorico e' stato assegnato al regista Pier Paolo Paganelli per 'Vai col liscio', uno zombie-movie ambientato in una balera romagnola e interpretato da un cast di celebrita': Valerio Mastrandrea (nella foto in una scena del corto), Pif, Andrea Mingardi, Leo Mantovani, Eraldo Turra, Elisabetta Cavallotti, Marco Mezzetti, Bob Messi e Raoul Casadei. Il film e' stato scelto dalla giuria di qualita' del festival del cortometraggio di Ancona composta da Daniele Cipri', Esmeralda Calabria, Gianluca Arcopinto e Angelo Loy. Il titolo rientra nella selezione dei 7 film a tema libero finalisti della rassegna, che fa parte dei segnalatori nazionali per i Nastri d'Argento. Menzione speciale della giuria di qualita' a Karen di Porto (Roma), quanto attrice e regista di 'Cesare' (che si e' aggiudicato anche il premio 'Sentieri di cinema'), corto ambientato intorno al Colosseo con un protagonista separato che si guadagna da vivere travestito da Cesare. Il Premio della Stampa 'Tema libero' va a 'Il respiro dell'arco' di Enrico Maria Artale, mentre la menzione speciale della giuria di giornalisti va a 'Cusutu n'coddu' del palermitano Giovanni La Parola, un insolito western all'alba dell'Unita' d'Ialia. Per la prima volta a Corto Dorico, il Premio Amnesty International Italia per i Diritti umani e' stato assegnato al regista barese Pierluigi Ferrandini, un corto sugli anni e i crimini che prepararono il ventennio fascista. A 'Tiger Boy' di Gabriele Mainetti vanno il Premio della Giuria Giovani, composta da studenti delle scuole superiori, e il Premio del Pubblico. Protagonista e' un bambino sessualmente abusato da un insegnante: solo dopo essersi fatto giustizia, il piccolo eroe riesce liberarsi della maschera da wrestler che lo isola da tutti.

'Carrubo d'oro' al regista Enzo Monteleone

L'omaggio a un regista italiano di valore e l'attenzione verso film e serie tv girate nella provincia di Ragusa sono alla base della scelta della giuria del ''Costaiblea Film Festival'' che ha assegnato quest'anno il 'Carrubo d'oro' al regista Enzo Monteleone (autore di film e fiction tv come ''Il capo dei capi''), sceneggiatore di ''Mediterraneo'', nonche' collaboratore di Saura e Salvatores.
Monteleone ha ritirato il premio nel corso della seconda serata del festival, in corso al cinema Lumiere di Ragusa. Il premio ''Rosebud-Fac opera prima dell'anno'' e' andato a ''Sette opere di misericordia'' dei fratelli De Serio, mentre, il premio ''CostaIblea opera prima'' e' stato assegnato a ''Poker Generation'' di Gianluca Mingotto, girato interamente a Scicli e dintorni.

Domani a Milano i premi UBU per il teatro italiano

Il Teatro Stabile di Torino concorre con otto nomination ai Premi UBU 2012, il piu' ambito riconoscimento al Teatro italiano. Sette le nomination per ''The coast of utopia'' e una per ''Edipo re''. I Premi UBU verranno consegnati a Milano lunedi' 10 dicembre al Piccolo Teatro Grassi. I Premi sono articolati in dodici categorie: dallo spettacolo dell'anno al miglior regista, dalle scenografie ai migliori attori, dai testi drammaturgici al miglior spettacolo straniero.

Un monumento per Marco Simoncelli

Sotto la neve che cade sulle colline riminesi, Coriano celebra il suo Sic. In piazza Don Minzoni, a fianco della scalinata della chiesa che, per mesi, ha ospitato messaggi, dediche, mazzi di fiori in ricordo del campione scomparsi sull'asfalto di Sepang, e' stato svelato il 'Podio di Sic', omaggio a Marco dei '58 Boys'.
Un'onda di marmo bianco, quasi una curva di un circuito di MotoGp realizzata in autocostruzione dalla stessa associazione '58 Boys'. Che, per l'occasione, hanno anche cambiato data al calendario: oggi, per loro, e' sabato 58 dicembre.
Inaugurato - alla presenza di alcune centinaia di persone - il monumento, proprio al fianco dello striscione 'Un campione, un mito, una leggenda. Grazie Sic', al Teatro Corte, che domina la piazza centrale del paesino romagnolo e' stata la volta del taglio del nastro della galleria 'La Storia del Sic'.
Composta da tre sale tematiche al primo piano del Palazzo della Cultura, proprio al di sopra del Teatro, la galleria ripercorrere le tappe salienti della carriera di 'SuperSic'.
Gli interni hanno i colori del pilota: pareti bianco candido ed inserti in pelle rossa. Nelle sale sono esposti oltre 15 caschi e 12 tute da gara.
Nel dettaglio, la sala centrale racconta l'inizio della carriera del Sic e raccogliendo le sue passioni sportive dal Kart al Rally; la sala di destra accoglie invece i cimeli delle classi 125 e 250 cc tra cui la moto Gilera col numero 58 con cui vinse il Campionato del Mondo nel 2008.
La sala di sinistra, piu' ampia, e' dedicata alla Moto Gp ed ospita il box originale ricostruito fedelmente dal Team San Carlo Honda Gresini.