sabato 12 gennaio 2013

Le quattro stagioni al teatro Parioli

Nuovo appuntamento domani, domenica 13 gennaio alle ore 11 per la rassegna 'Concerti della Domenica-Risvegli Lirici' al Teatro Parioli Peppino De Filippo di Roma, il ciclo di concerti classico-lirici presentati dall'orchestra 'I Virtuosi d'Opera di Roma'. In programma 'Le Quattro Stagioni' di Antonio Vivaldi, che vedono al violino Solista Alessandro Milana.
L'iniziativa nasce dall'inedita partnership tra il Teatro Parioli Peppino De Filippo, e Musica&Musica - Eventi e Spettacoli, societa' di produzione nel settore dello spettacolo e degli eventi musicali. 'Concerti della Domenica' e' un progetto volto ad indirizzare l'offerta musicale classico-lirica ad un pubblico sempre piu' ampio ed in particolare vuole, con la collocazione in una fascia oraria del weekend tradizionalmente dedicata al relax ed ai rapporti sociali, avvicinare il pubblico giovane al Teatro ed a questa forma artistica. La possibilita' di intrattenersi con gli artisti e tutto lo staff a fine concerto per un aperitivo pre-pranzo mira appunto a rendere sempre piu' 'friendly' la frequentazione degli ambiti teatrali ed a farne un vero e proprio punto di ritrovo.
Anche le proposte dei diversi ensemble musicali dell'Orchestra 'I Virtuosi d'Opera di Roma', importante realta' nel panorama musicale internazionale diretta dal Maestro Adriano Melchiorre, muovono in una direzione di 'easy listening' ed attingono ai grandi classici della tradizione italiana ed europea. A concerti dedicati alla grande lirica (Le piu' belle arie d'opera e Quadri d'Opera) si alterneranno intensi momenti classico-virtuosistici ('Le Quattro Stagioni' di Antonio Vivaldi), sempre con l'obiettivo di avvicinare con arie di grande fama ed impatto anche coloro che non sempre si accostano volentieri a questi generi musicali.

Lunedì la seconda edizone del Premio 'Manuela Artari'

Il "futuro" e' il tema con il quale si confronteranno gli allievi dell'Accademia nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'amico, per concorrere con una performance di propria ideazione al Premio "Manuela Artari-2013", lunedi' 14 gennaio. Giunto alla sua II edizione il Premio e' offerto dall'Associazione ManuFactory, da sempre impegnata a supportare iniziative tese ad aiutare la formazione di giovani talenti in tutte le forme d'espressione artistica e della comunicazione, dalla poesia alla pittura, dalla scultura alla musica, dal teatro al cinema, al doppiaggio e ad ogni altra forma di creativita'.
Al Teatro Studio 'Eleonora Duse' di via Vittoria 6 gli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica 'Silvio d'Amico' si esibiranno in uno spettacolo composito in cui ogni attore, in rapida successione, ritrovera' un'idea di 'futuro' in un testo classico o in un brano letterario o in parole o azioni sceniche di propria composizione. Al termine dello spettacolo la Giuria assegnera' due premi consistenti in due borse di studio.
Claudio Sorrentino, ideatore e animatore del Premio, presiedera' la Giuria composta da Rodolfo De Laurentiis (Consigliere di Amministrazione Rai), Virginia Piccolillo (Corriere della Sera) e Vittorio Nevano, regista e autore; presidente onorario Silvia Costa.

venerdì 11 gennaio 2013

Il Teatro Massimo di Palermo apre con Verdi

La nuova Stagione di Concerti del Teatro Massimo di Palermo si aprira' il prossimo 30 gennaio e sara' caratterizzata dall'ampio spazio dedicato alle pagine di Verdi, in coincidenza con il bicentenario della sua nascita.
Il primo semestre della Stagione sara' caratterizzato dal repertorio italiano, dal Settecento ai nostri giorni, con Vivaldi, Rossini, Verdi e Betta; nel secondo semestre, i programmi musicali abbracceranno il repertorio sinfonico europeo con Mozart, Beethoven, Cajkovskij, Stravinsky e Shostakovich.
Il concerto inaugurale della Stagione di Concerti (30 gennaio) segna il ritorno sul podio del Teatro Massimo di uno dei piu' noti direttori operistici dei nostri giorni, Daniel Oren; al suo fianco due celebri voci verdiane, Kristin Lewis e Fabio Sartori.
L'omaggio a Verdi verra' completato il 14 e 17 maggio da due appuntamenti diretti da un altro fra i piu' noti interpreti del repertorio italiano, Stefano Ranzani, alla guida anche questa volta di Orchestra e Coro del Massimo.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi saranno invece protagoniste del concerto del 9 marzo con la direzione e l'intervento solistico del violinista Federico Guglielmo, interprete del repertorio antico.

Muccino non lascia indifferenti

''Non mi curo dell'invidia, mi interessa solo del mio pubblico che mi segue da dodici anni''.
Cosi' Gabriele Muccino commenta il risultato positivo di 'Quello che so dell'amore' che ieri ha conquistato subito la prima posizione in classifica, incassando 152mila euro (cifra Cinetel valutata per difetto perché‚ calcolata su 360 delle 450 copie distribuite, dunque ipotizzabile ben oltre i 200 mila euro).
Il film, distribuito da Medusa, a cui non sono mancate le polemiche fin dalla presentazione stampa, spiega il regista: ''non mi piace, quello che ho letto sulla stampa. Si e' parlato di flop, ma e' inesatto. Bisogna calcolare quanto un film incassa in tutto il mondo e non solo negli States. Se l'industria cinematografica Usa facesse affidamento solo sul mercato interno sarebbe un disastro. Perche' nessuno ha scritto che il film, ad esempio, in Russia ha incassato sei milioni ed e' andato bene in Spagna e in Inghilterra?''.
E conclude: ''non c'e' stato un mio film che ha incassato meno di nove milioni e mezzo. Sono fortunato ogni volta il mio film crea passioni, attacchi, clamore. Insomma non lascia mai indifferenti''.

Addio a Mariangela Melato

E' morta a Roma Mariangela Melato.
L'attrice milanese era malata da tempo. Aveva 71 anni e si e' spenta in una clinica romana.
Eclettica e brillante attrice italiana di cinema e teatro, aveva 71 anni e da tempo combatteva contro una grave malattia. Nata a Milano, nel 1960 entro' nella compagnia di Fantasio Piccoli debuttando in "Binario cieco" di Terron. Dal 1963 al 1965 lavoro' con Dario Fo in "Settimo Ruba un po' meno" e "La colpa e' sempre del diavolo". Nel 1966 fu impegnata con lo stabile di Trieste, nel 1967 con Visconti nella "Monaca di Monza". In teatro ebbe successo nell'Orlando furioso (1968) di Luca Ronconi, ma anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente (1971). Impersono' ruoli difficili nelle tragedie Medea (1986) e Fedra (1987) di Euripide e nelle commedie Vestire gli ignudi di Pirandello (1990) e La bisbetica domata di Shakespeare (1992). Nel cinema ha alternato ruoli drammatici (La classe operaia va in paradiso, 1971, e Todo modo, 1976, di Petri; Caro Michele, 1976, di Monicelli; Oggetti smarriti, 1979, e Segreti segreti, 1985, di Giuseppe Bertolucci; Dimenticare Venezia, 1979, e Il buon soldato, 1982, di Franco Brusati; Figlio mio, infinitamente caro, 1985, di Valentino Orsini) a quelli da commedia, come in Mimi' metallurgico ferito nell'onore (1972) e Film d'amore e d'anarchia (1973) di Lina Wertmuller; Casotto (1977) e Mortacci (1988) di Sergio Citti; Aiutami a sognare (1980) di Pupi Avati. Dagli anni Novanta ha lavorato anche per la televisione (Scandalo, 1990, Una vita in gioco, 1991, Due volte vent'anni, 1995, L'avvocato delle donne, 1997; Rebecca, la prima moglie, 2008) ed e' proseguito il suo impegno teatrale (Il lutto si addice ad Elettra, 1996; La dame de Chez Maxim, 1998; Fedra, 1999; Un amore nello specchio e Madre Coraggio, 2002; La Centaura, 2004; Chi ha paura di Virginia Woolf?, 2005; Il dolore, 2010); mentre per il cinema recito' in La fine e' nota (1993) di Cristina Comencini, Panni sporchi di Mario Monicelli e Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (1999), Vieni via con me (2005) di Carlo Ventura. La sua ultima apparizione a Lugano risale al 2008 con lo spettacolo al palazzo dei Congressi "Sola me ne vo'", un "one women show", in cui l'attrice era accompagnata in scena da un una musicista e da un corpo di ballo di 6 boys che la celebravano, la corteggiavano e la seducevano

giovedì 10 gennaio 2013

Stefania Rocca a teatro e, presto, al cinema

''Ho un progetto cinematografico tutto mio. Lo sto scrivendo insieme a Giancarlo De Cataldo, autore di 'Romanzo Criminale', ed e' ispirato ad un libro''.
Cosi' Stefania Rocca a Firenze a margine della presentazione della prima nazionale dello spettacolo teatrale 'Ricorda con rabbia', in cui e' protagonista, che debuttera' a Pisa il 14 gennaio.
''E' una cosa tutta mia - ha spiegato Rocca - e mi piacerebbe essere il regista del film. Ho gia' girato un cortometraggio dietro la cinepresa dal titolo 'Osa' sui matrimoni forzati presentato fuori concorso all'ultimo festival del cinema di Roma''.

La scoperta dell'Alba da oggi al cinema


Esce oggi nelle sale, in 30 copie, distribuito da Fandango, "La scoperta dell'alba", il film di Susanna Nicchiarelli tratto dal romanzo omonino di Walter Veltroni (pubblicato nel 2006 da Rizzoli). Nel cast, Margherita Buy, la stessa Nicchiarelli, Gabriele Spinelli, Lino Guanciale e, tra gli altri, anche Lina Sastri e Sergio Rubini.

Little Italy prende la residenza a Berlino

C'e' il cuore pulsante e caleidoscopico di Little Italy, da stasera, nel tempio del cinema di Berlino. Il quartiere newyorkese in cui si e' esercitato l'occhio di Martin Scorsese fin da bambino e' sfondo decisivo di una mostra assolutamente inedita dell'archivio privato del regista statunitense di origine italiana.
Seicento pezzi in esposizione, cui viene dedicato uno spazio di 650 metri quadrati del Museo del cinema di Potsdamer Platz.
Ci sono gli storyboard di 'Taxy Driver', ad esempio. Le lettere scambiate con Robert De Niro, per sviluppare i personaggi piu' amati dal pubblico mondiale. I guantoni da box, usati per girare 'Toro Scatenato'. I costumi d'epoca indossati da Leonardo di Caprio in 'Gang of New York', e l'abito giallo di Cate Blanchett per l'interpetazione di Katharine Hepburn in 'Aviator'. E poi: le bozze delle sceneggiature di Paul Schrader. Una selezione di 120 minuti estratta da 32 pellicole del premio oscar, ritenuto, qui a Berlino, anche un ''archeologo del cinema''. Quindi, le foto di famiglia, nel quartiere degli immigrati italiani, negli Usa. ''Molti dei pezzi della mostra sono stati materialmente staccati dalle pareti della mia casa e del mio ufficio'', ha spiegato lo stesso Scorsese in un video-messaggio destinato alla stampa. ''Spero che vi aiuteranno a farvi un'idea e a trasmettervi la passione che in tutta la mia vita ho avuto per i film''.
L'assenza del protagonista, all'inaugurazione, in corso stasera, e' dovuta alle riprese di 'Lupo di Wall Street' (nuova opera con di Caprio). Ad aprire i battenti di una mostra che durera' fino al 12 maggio, e' stato fra gli altri l'ambasciatore italiano Elio Menzione, che si e' soffermato in particolare sulle origini e sul contesto italiano che hanno plasmato la personalita' artistica di questo narratore epico del cinema americano. ''L'origine siciliana dei nonni che nel 1910 emigrarono negli Usa alla ricerca di una vita migliore'', ha ricordato ad esempio il diplomatico. ''Il giovane visse a Little Italy, in un microcosmo italiano che funziona con regole proprie. Il milieu dell'immigrazione italiana, la legge della strada, la morale della chiesa, le strutture forti della famiglia: il giovane Scorsese le ha osservate bene. E le ha raccontate nei suoi film''. Poi c'e' l'influenza del cinema italiano, con le lezioni di De Sica e Rossellini, Fellini.
E nel tempio di Marlene Dietrich, in prima mondiale, una parete racconta tutto questo, nelle foto in bianco e nero della famiglia Scorsese, piu' volte reclutata – a partire da papa' Luciano - nei suoi film. Dopo Berlino, la mostra si spostera' al Museo Nazionale del cinema di Torino.

lunedì 7 gennaio 2013

Ang Lee, ancora film in 3D dopo il capolavoro "Vita di Pi"


Ang Lee e' il regista piu' "modesto" di Hollywood, umile, calmo e riservato, anche se la sua carriera parla da sola. Il suo ultimo capolavoro e' Vita di Pi, blockbuster metafisico adattato dall'omonimo bestseller di Yann Martel: "Quando mi hanno proposto di dirigere il film ho pensato che un regista sano di mente non avrebbe mai potuto accettare un progetto ambizioso come questo. E ho detto si'…". Chi parla e' Ang Lee intervistato da MAX.
Racconta la sua ultima fatica e i dubbi che aveva sulle proprie capacita' di dirigere un film filosofico in 3D: "Pensavo che il lato economico e quello artistico non avrebbero potuto convivere, che avrei dovuto compromettere il lato creativo della storia".
Ma non si e' dato per vinto: "Mi sono appassionato al lato umano del racconto, a come descrivere il fenomeno della fede. Il film e' un viaggio epico, spirituale alla scoperta del senso della vita".
Ang Lee e' entusiasta del 3D: "E' la sfida tecnologica del prossimo futuro", ammette: "Se mai avro' ancora un budget del genere girero' un altro film 3D, ne sono certo".

Primo ciak per Milena Miconi a Rieti

Sono iniziate oggi le riprese di Prima se il Buio, un film che vede protagonista un'inedita Milena Miconi nel drammatico ruolo di una segretaria e del suo difficile, controverso e ossessivo rapporto con uno scrittore di fama divenuto cieco. Tre settimane di riprese tra gli splendidi vicoli di Rieti, per una produzione Gika Production di Giangi Foschini.
Nel cast Paolo Fosso, coprotagonista al fianco di Milena ed Erika Blank. A firmare la regia e' Edoardo Margheriti, figlio dello storico regista Antonio Margheriti, celebre per essere stato uno dei primi e dei pochi registi italiani ad occuparsi di cinema di fantascienza.

Loretta Goggi è Gipsy, la regina del burlesque

Secondo alcuni critici è il più grande musical americano di sempre, la risposta made in Usa a "Re Lear".
Parliamo di "Gipsy", il musical di Jule Styne con musiche di Stephen Sondheim che ha debuttato a Broadway nel lontano 1959 e che per la prima volta arriva in Italia. L'esordio, con regia e adattamento di Stefano Genovese e produzione Mas, lunedì 15 gennaio al Teatro Nuovo di Milano, dove lo show è in programma fino al 3 febbraio.
Gipsy racconta la vera storia di Gypsy Rose Lee, "la Regina del Burlesque" nell'America degli anni '30 e di sua madre Rose, donna forte e pronta a tutto per far diventare le sue figlie delle star. E nei panni di quest'ultima, la vera protagonista dello show, c'è una grande interprete della scena italiana, Loretta Goggi.
Suo il ruolo di Rose, figura complessa, delicata e volubile, uno dei personaggi femminili più ambiti e prestigiosi della storia di Broadway, che ha visto grandi interpreti come l'originale Ethel Merman nel 1959, Angela Lansbury nell'edizione di Londra del 1973, Bernadette Peters nel revival del 2003, Patti LuPone nel 2008 e Bette Midler nell'omonimo film del '93. Lo spettacolo tra febbraio e aprile farà poi tappa a Torino, Bologna, Bari, Napoli, Firenze e Trieste.

'La Locandiera' Brilli arriva a Milano

Dopo una tournee iniziata a novembre che ha registrato il tutto esaurito, arriva domani sera al Teatro Manzoni di Milano 'La Locandiera' di Carlo Goldoni nell' interpretazione di Nancy Brilli. Sotto la direzione di Giuseppe Marini, responsabile anche dell'adattamento del testo, l'attrice interpreta una Mirandolina narcisista e cinica: ''di lei - dice Brilli - mi piace l'indipendenza, ma non mi piace l'opportunismo basato sull'uso del corpo''. Per Nancy Brilli e' un ritorno in Teatro in grande stile: ''non andavo in tournee da nove anni - racconta l'attrice - mi mancavano il rapporto con il pubblico e la responsabilita' individuale assente nel cinema''. E prosegue: ''per tornare volevo una commedia perfetta e complessa come questa: non e' vero che il pubblico vuole soltanto ridere''.
Lo scontro fra sessi e l'amore sacrificato di un'eroina negativa sono al centro di questa messinscena: ''e' meno oscura di altre rappresentazioni - spiega il regista Marini - ma molto malinconica, con un finale amaro''.
La Locandiera sara' in scena al Teatro Manzoni di Milano dall' 8 al 27 gennaio, penultima tappa di un tour che sara' ripreso nella prossima stagione teatrale.

Un ballo in maschera inaugura il 2013 al Teatro Regio di Parma

'Un ballo in maschera' inaugura la Stagione 2013 del Teatro Regio di Parma sabato alle 20. Affidato alla direzione di Massimo Zanetti, sul podio della Filarmonica del Teatro Regio di Parma, al suo debutto, e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato dal maestro Martino Faggiani, lo spettacolo, creato dal regista Massimo Gasparon con le luci di Andrea Borelli e le coreografie di Roberto Maria Pizzuto, e' ispirato alle scene e ai costumi della storica produzione di Pier Luigi Samaritani, presentata a Parma nel 1989 e assurta a modello della piu' alta tradizione teatrale italiana.
Interpretano il capolavoro verdiano Francesco Meli (Riccardo), Luca Grassi (Renato) -subentrato a Marco Caria, costretto per indisposizione a rinunciare alla produzione -, Anna Pirozzi (Amelia), Julia Gertseva (Ulrica) e Serena Gamberoni (Oscar), insieme a Sergio Vitale (Silvano), Enrico Turco (Samuel), Francesco Palmieri (Tom), Gian Marco Avellino (Un giudice), Enrico Paolillo (Un servo).
Ispirata alla figura del re di Svezia, Gustavo III, vittima di una congiura ordita durante un ballo in maschera, l'opera era destinata originariamente alle scene del Teatro di San Carlo di Napoli. Dopo travagliate vicende il libretto di Antonio Somma, da Gustave III ou 'Le bal masque'' di Euge'ne Scribe, fu adattato ai dettami della censura, spostando l'azione dall'Europa all'America e facendo del sovrano protagonista il governatore di una colonia inglese. Con queste e altre significative modifiche, l'opera debutto' nel febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma segnando un brillante successo nella carriera di Verdi.
"Potremmo definire questa ripresa con alcuni nuovi elementi scenografici e drammaturgici, un'occasione importante per ritrovare la modernita' attraverso lo stile e la tradizione, - spiega Gasparon- dove il nuovo deve nascere dal nucleo classico della tradizione melodrammatica. Una possibile via e' quella della ricerca profonda di una sensibilita' piu' attuale. Sondare i meccanismi del nostro emozionarsi e trasmetterli ai cantanti".
In vista dell'inaugurazione, si rinnova al Ridotto del Teatro Regio di Parma l'appuntamento con 'Prima che si alzi il sipario', ciclo di incontri di presentazione delle opere in cartellone, che vedra' protagonista 'Un ballo in maschera', venerdi', alle 17. Sara' Marco Capra a introdurre all'ascolto dell'opera con l'esecuzione dal vivo dei brani piu' celebri interpretati dagli allievi del Conservatorio di Musica 'A. Boito' di Parma, coordinati da Donatella Saccardi.

A margherita Buy il premio "sorelle Gramatica"

E' l'attrice Margherita Buy la vincitrice dell'undicesima edizione del premio ''Sorelle Gramatica. Il tempo perduto e ritrovato''. L'evento, che si svolgera' a Villa Castelletti a Signa (Firenze) sabato 26 gennaio (ore 19.30), e' dedicato alle famose attrici di teatro Irma ed Emma Gramatica, legate da sempre al territorio signese.
Ad essere premiata in questa edizione e' Margherita Buy, icona prestigiosa del cinema italiano di qualita'. L'attrice di origini pistoiesi ha dato vita sullo schermo a una galleria di personaggi memorabili, con variazioni sul tema della donna ansiosa, fragile, emotiva, inquieta e un po' nevrotica. Una carriera brillante, che le e' valsa, fra gli altri premi, cinque David di Donatello come attrice protagonista (nel 1991 per ''La stazione'' di Sergio Rubini, nel 1999 per ''Fuori dal mondo'' di Giuseppe Piccioni, nel 2004 per ''Caterina va in citta''' di Paolo Virzi', nel 2005 per ''Manuale d'amore'' di Giovanni Veronesi, nel 2008 per ''Giorni e nuvole'' di Silvio Soldini), sei Nastri d'argento, cinque Globi d'oro, e dieci Ciak d'oro, fra cui due Superciak. Nel 1992 Carlo Verdone le affida il ruolo che la consegna alla piu' vasta popolarita' come ''bella nevrotica'' nella commedia ''Maledetto il giorno che t'ho incontrato''. E dal 10 gennaio tornera' nelle sale cinematografie con il film ''La scoperta dell'alba''.
Il premio della sezione ''Giovani talenti'' quest'anno va a Silvia Paoli, attrice comica e brillante fiorentina, autrice, monologhista, regista e assistente alla regia anche in importanti allestimenti lirici.
''Il premio ha avuto negli anni un ruolo sempre piu' importante e continua a essere conferito a un attore di indiscussa fama e a uno emergente'', ha sottolineato il consigliere regionale Paolo Bambagioni durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Panciatichi a Firenze.
Per il Comune di Signa, l'assessore alla cultura Giampiero Fossi ha ricordato ''l'intimo rapporto che le sorelle Gramatica avevano con il territorio'' e Marinella Fossi, assessore alle Pari Opportunita', ha sottolineato: ''Sono felice che l'edizione 2013 vada a due donne, Margherita Buy e Silvia Paoli, entrambe di origine toscane''. A presentare la cerimonia di premiazione il 26 gennaio saranno il giornalista Alberto Severi e il giornalista e cofondatore del premio, Fabrizio Borghini.
Nelle scorse edizioni il riconoscimento e' andato a grandi talenti, tra i quali Luca De Filippo, Barbara Enrichi, Giovanni Guidelli, Pamela Villoresi, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Arnoldo Foa', Ilaria Occhini, Eros Pagni, Franco Interlenghi, Lucia Poli, Paolo Seganti, Daniela Morozzi, Massimo Ghini e Vittoria Puccini. La manifestazione e' organizzata, in collaborazione con il Comune di Signa, dalla Pollicino Onlus, associazione impegnata da anni in attivita' di sostegno e assistenza a bambini in difficolta'. Il ricavato della serata, sostenuta anche dall'intervento degli sponsor, verra' devoluto al sostegno di alcuni progetti a favore dei piu' piccoli. «Siamo una piccola realta' - ha affermato il presidente dell'associazione Beppe Bonardi - con totale apertura di cuore sui bisogni di chi e' meno fortunato». La premiazione, alla quale partecipera' l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, e' patrocinata dal Comune di Signa e dalla Regione Toscana.

'Il registro dei peccati" al teatro Bellini di Napoli

'Il registro dei peccati - Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle' e' lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Moni Ovadia, dedicato alla cultura yiddish, che andra' in scena, da venerdi' a domenica, al teatro Bellini di Napoli.
Ne 'Il registro dei peccati' Ovadia, nato in Bulgaria nel 1946, fa riferimento al chassidismo, una corrente ebraica nata verso la meta' dell'800 in Polonia, secondo cui Dio e' presente in ogni manifestazione del creato. Il movimento religioso sostiene che ci si avvicina a Dio non attraverso lo studio e la rinuncia ai beni della vita ma servendolo con amore in spirito di semplicita' e letizia.
Visione che trova riscontro nell'affermazione del teologo cattolico Teillard de Chardin "Non siamo esseri materiali che vivono un'esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che fanno un'esperienza materiale".
Lo spettacolo teatrale si configura come un racconto in cui Ovadia, attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del chassidismo, conduce il pubblico alla scoperta di quella spiritualita' che è alla base dell'opera di pensatori come Freud, Einstein, Marx, Trotsky e artisti come Marc Chagall.

domenica 6 gennaio 2013

Danza, a Padova lo Schiaccianoci di Furlan Malvezzi

Appuntamento con i solisti e gli allievi di Padova Danza al Gran Teatro Geox alle ore 17 per assistere allo 'Schiaccianoci', uno dei grandi capolavori del balletto dell'Ottocento, rivisitato dalla coreografa e regista Gabriella Furlan Malvezzi. Il balletto, dall'atmosfera natalizia per eccellenza, e' l'ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei teatri Imperiali russi che, nello scrivere il libretto si e' lasciato ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann 'Schiaccianoci e il Re dei Topi', adattato per i bambini e trasformata in un balletto con le atmosfere immaginarie tipiche della favola.
La versione presentata oggi su musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky ed e' rivolta a tutti gli amanti del repertorio classico e a tutte le famiglie che desiderano trascorrere il pomeriggio dell'epifania nel magico mondo delle fiabe. Il balletto in due atti e' interpretato dai solisti e dagli allievi di Padova Danza con l'obiettivo di promuovere tra i giovani il grande repertorio classico attraverso lo studio di queste pietre miliari dell'arte coreutica, assolutamente da conoscere e interpretare per la bellezza e grandiosita' dell'opera.

Il Premio Roma in trasferta ad Abu Dhabi

Oggi nei saloni dell'Emirates Palace Hotel di Abu Dhabi sara' presentata la XIV edizione del Premio Roma, concorso letterario per la Narrativa e Saggistica Italiana e Straniera. Per questa edizione infatti, in virtu' dello scambio e gemellaggio interculturale che il Premio promuove ogni anno con una citta' capitale nel mondo, e' stato scelto un partner d'eccezione: gli Emirati Arabi Uniti, in riconoscimento del ruolo che la nazione emiratina svolge nel panorama mondiale delle nuove tecnologie e dell'ingegneria, della scienza e della cultura.
Saranno presenti l'assessore alle Attivita' Produttive e Litorale, Davide Bordoni, insieme all'Ambasciatore d'Italia negli Emirati Arabi Uniti Giorgio Starace e il presidente del Premio Roma. Aldo Milesi. E' prevista la presenza di Sheikh Sultan Bin Tahnoon Al Nahyan, Chairman dell'Authority per il Turismo e la Cultura di Abu Dhabi, a cui l'Assessore Bordoni consegnera' in dono la Lupa Capitolina, simbolo della Citta' Eterna, in nome della proficua e intensa collaborazione che intercorre tra Roma Capitale e gli Emirati Arabi Uniti. La cerimonia di proclamazione dei vincitori avra' luogo il prossimo 12 luglio nel Teatro Romano di Ostia Antica.
''Roma e Abu Dhabi - ha detto Bordoni - condividono senza dubbio un ruolo di assoluto primo piano nei campi della cultura, del turismo e del commercio: il Premio Roma, giunto alla sua XIV edizione, fa da ponte ideale tra queste due realta' cosi' rilevanti nel panorama mondiale e si conferma un veicolo di formidabile valore per promuovere l'immagine e la cultura di Roma Capitale d'Italia. Tuttavia il Premio Roma non e' solo cultura, scienza e letteratura: grazie al gemellaggio che quest'anno leghera' la Capitale d'Italia agli Emirati Arabi Uniti, il Premio e' anche l'occasione per sviluppare un dialogo sempre piu' fecondo e concreto in tutti i settori ma soprattutto per dare nuovi e piu' forti impulsi allo scambio culturale, commerciale e turistico con un paese protagonista tanto dal punto di vista economico quanto scientifico e tecnologico''.

Resistenza al teatro Krypton di Scandicci

Teatro, libri, laboratori di spettacolo e architettura: tutto quanto puo' rappresentare una forma di ''resistenza'' degli artisti ''in tempi di una profonda crisi che ha stravolto il sistema economico e sociale, toccando pesantemente l'universo della produzione teatrale e culturale''. 'FermataResistenza', la nuova stagione del Teatro Studio Krypton, legato allo storico gruppo nato negli anni Ottanta, prende il via con il segno della reazione alla crisi giocando sul nome della fermata 'Resistenza' della tramvia fiorentina vicina al Teatro Studio di Scandicci.
Ad aprire la rassegna l'11 gennaio il gruppo cult Motus con 'When', una tranche del progetto avviatosi con il confronto-dialogo fra Silvia Calderoni e l'artista ed attivista politica Judith Malina. Secondo titolo all'insegna della trasgressione con 'Imitationofdeath' di Ricci-Forte il 18 gennaio. Quindi Krypton con Giancarlo e Fulvio Cauteruccio propone la nuova edizione di 'Finale di partita' di Beckett, in calabrese, il 5 febbraio. E sara' ancora la compagnia di casa animata dai due attori e registi calabresi a concludere la rassegna il 9 aprile con 'Roccu u stortu', la piece di Francesco Suriano. Ma il cartellone comprende anche 'Carne' del Teatro stabile dell'Umbria (15 febbraio) e altre proposte legate a nomi del Teatro italiano contemporaneo come Gogmagog, Solari e Vanzi, Remondi e Caporossi, I Sacchi di sabbia, Matija Ferlin e Teatro Sotterraneo.
In programma anche laboratori teatrali ed incontri tra cui quelli con Gianfranco Capitta, Ivan Fedele, Anna Maria Monteverdi, Romeo castellucci, Jannis Kounellis e Bruno Cora' e la presentazione dei libri degli architetti Anna Conti 'La mela senza il baco' e Carlo Terpolilli '3 citta' (im)possibili'.

'Heviya Azadiye - Speranza di Liberta'' al via la quinta edizione a Roma

Torna a Roma 'Heviya Azadiye - Speranza di Liberta'', il Festival del cinema curdo organizzato dall'Associazione Europa Levante con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura, arte e sport della Regione Lazio ed il contributo della Provincia di Roma, Assessorato alle politiche culturali. Il festival, giunto alla V edizione, che sara' inaugurato alla Casa del cinema, si terra' dal 16 al 20 gennaio al Nuovo cinema Aquila.
Oltre 25 le proiezioni in programma, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari d'autore; 10 Paesi coinvolti, tra cui Iran, Iraq, Turchia, Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Belgio e Svizzera, opere in anteprima nazionale, reading e incontri culturali tra cui un focus sul ruolo della donna nella cultura curda, sui tesori archeologici della Mesopotamia e sulle tradizioni musicali del Kurdistan, e la commemorazione della 'curdologa' Mirella Galletti, membro attivo dell'Istituto curdo di Parigi fin dalla sua fondazione nel 1983, scomparsa nel settembre del 2012.
Il 14 gennaio al Teatro Valle ci sara' un anteprima del primo film curdo 'Zare' realizzato in Armenia nel 1926. 'Zare' e' un film muto e sara' accompagnato dalla musica della musicista e cantante curda Tara Jaff che musichera' la pellicola con la sua arpa. Il 16 gennaio, inoltre, presso la Casa del cinema critici e registi curdi e italiani discuteranno del passato, del presente e del futuro del cinema curdo e verra' ricordato il regista curdo Yilmaz Guney.

Gomorra, la serie... lontano da Scampia

Ideale prosecuzione delle linee narrative dell'omonimo bestseller di Roberto Saviano, la serie 'Gomorra' - che ha incassato il no della Municipalita' di Scampia alle riprese - intreccia, in dodici episodi da 50 minuti, la storia di tre 'regni' criminali con quella del traffico di droga, del riciclaggio di denaro, degli affari loschi intorno ai rifiuti e dei grandi appalti, svelando connivenze con la politica e la finanza. Tra i protagonisti, un prete, un giornalista, una volontaria in un centro di assistenza sociale.
Lo stesso Saviano firma la direzione artistica del progetto, il cui primo ciak e' previsto tra circa un mese. Dietro la macchina da presa Stefano Sollima: l'acclamato regista di 'Romanzo criminale', oltre a dirigere alcuni episodi, ha un ruolo di supervisione artistica. La sceneggiatura e' affidata a Stefano Bises, Leonardo Fasoli e Ludovica Rampoldi, con la collaborazione dello stesso Sollima. La produzione e' affidata a Cattleya, con la collaborazione di Fandango che ha gia' prodotto l'adattamento cinematografico del romanzo, diretto da Matteo Garrone. La messa in onda della serie e' prevista su Sky Cinema per la primavera 2014.
Lo stop di oggi evoca le polemiche che gia' accompagnarono il romanzo - oltre 12 milioni di copie vendute in 52 Paesi - e il pluripremiato film di Garrone, che ha vinto tra l'altro Gran Premio della Giuria a Cannes, cinque Efa (gli Oscar europei) e sette David di Donatello e ha incassato 10 milioni in Italia, 35 milioni in totale. L'affresco dell'impero economico e del sogno di dominio della camorra, attraverso personaggi spiazzanti ed estremi (tra i quali un fulminante Toni Servillo colletto bianco della criminalita') e' finito nel mirino di chi alla forza della denuncia ha contrapposto in primo luogo il danno dell'immagine di Napoli e dell'Italia intera all'estero.
Ma la serie, ci tiene a precisare la produzione, ha ben poco a che fare con il film. Scampia fara' da sfondo al 4-5% delle scene e soprattutto, sottolinea Riccardo Tozzi di Cattleya, l'impegno e' a raffigurare ''quei personaggi positivi del territorio che sono le altre figure del mondo di Saviano, quelli che lottano per cambiare le cose''.