giovedì 10 gennaio 2013

Little Italy prende la residenza a Berlino

C'e' il cuore pulsante e caleidoscopico di Little Italy, da stasera, nel tempio del cinema di Berlino. Il quartiere newyorkese in cui si e' esercitato l'occhio di Martin Scorsese fin da bambino e' sfondo decisivo di una mostra assolutamente inedita dell'archivio privato del regista statunitense di origine italiana.
Seicento pezzi in esposizione, cui viene dedicato uno spazio di 650 metri quadrati del Museo del cinema di Potsdamer Platz.
Ci sono gli storyboard di 'Taxy Driver', ad esempio. Le lettere scambiate con Robert De Niro, per sviluppare i personaggi piu' amati dal pubblico mondiale. I guantoni da box, usati per girare 'Toro Scatenato'. I costumi d'epoca indossati da Leonardo di Caprio in 'Gang of New York', e l'abito giallo di Cate Blanchett per l'interpetazione di Katharine Hepburn in 'Aviator'. E poi: le bozze delle sceneggiature di Paul Schrader. Una selezione di 120 minuti estratta da 32 pellicole del premio oscar, ritenuto, qui a Berlino, anche un ''archeologo del cinema''. Quindi, le foto di famiglia, nel quartiere degli immigrati italiani, negli Usa. ''Molti dei pezzi della mostra sono stati materialmente staccati dalle pareti della mia casa e del mio ufficio'', ha spiegato lo stesso Scorsese in un video-messaggio destinato alla stampa. ''Spero che vi aiuteranno a farvi un'idea e a trasmettervi la passione che in tutta la mia vita ho avuto per i film''.
L'assenza del protagonista, all'inaugurazione, in corso stasera, e' dovuta alle riprese di 'Lupo di Wall Street' (nuova opera con di Caprio). Ad aprire i battenti di una mostra che durera' fino al 12 maggio, e' stato fra gli altri l'ambasciatore italiano Elio Menzione, che si e' soffermato in particolare sulle origini e sul contesto italiano che hanno plasmato la personalita' artistica di questo narratore epico del cinema americano. ''L'origine siciliana dei nonni che nel 1910 emigrarono negli Usa alla ricerca di una vita migliore'', ha ricordato ad esempio il diplomatico. ''Il giovane visse a Little Italy, in un microcosmo italiano che funziona con regole proprie. Il milieu dell'immigrazione italiana, la legge della strada, la morale della chiesa, le strutture forti della famiglia: il giovane Scorsese le ha osservate bene. E le ha raccontate nei suoi film''. Poi c'e' l'influenza del cinema italiano, con le lezioni di De Sica e Rossellini, Fellini.
E nel tempio di Marlene Dietrich, in prima mondiale, una parete racconta tutto questo, nelle foto in bianco e nero della famiglia Scorsese, piu' volte reclutata – a partire da papa' Luciano - nei suoi film. Dopo Berlino, la mostra si spostera' al Museo Nazionale del cinema di Torino.