venerdì 25 gennaio 2013

L’Orestea di Eschilo al Teatro Sala Uno di Roma

Un thriller di altri tempi che parla all'uomo dell'uomo. Dal 16 al 27 gennaio presso il Teatro Sala Uno di Roma alle 21, dodici ex allievi della scuola di recitazione Teatro Azione, diretti da Paolo Zuccari, saranno protagonisti de L’Orestea. Uno studio, lo spettacolo prodotto da Teatro Azione in occasione del trentesimo anniversario della scuola, fondata da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco, per dare l’opportunità ad alcuni diplomati di vivere la prima vera esperienza lavorativa e di confrontarsi con un testo cardine della storia del teatro.
L’Orestea di Eschilo è una “favola” inquietante e bellissima, che parla all'uomo dell'uomo, che si esprime per sentimenti potenti e fuori controllo. Scritta oggi, l’Orestea – tra uxoricidi, matricidi, vendette (e fatti fuori gli dei) – sarebbe la trama perfetta per un noir thriller. È proprio dal thriller che parte Paolo Zuccari nel suo riadattamento della tragedia eschilea.
Ne L’Orestea la trama è nota: il marito torna a casa dopo la guerra e viene ucciso dalla moglie che intanto ha avuto un amante. Più tardi arriverà il figlio cresciuto lontano e realizzerà la vendetta del padre assassinando la madre e il suo amante. Nel riadattamento di Zuccari le Erinni restano tali: personificazione animalesca e primordiale della vendetta, della giustizia arcaica, e ancora di più della nostra paura. Entrano nella casa, insieme alle loro ombre, perseguono il loro disegno fino a realizzarlo… senza l’arrivo di alcun dio che le trasformi in Eumenidi.
Nella tragedia, l’amore, come la violenza, sono totali. Questo carattere massimale delle relazioni e delle vicende offre una grande opportunità ad un gruppo di attori, per la densità, la generosità e la libertà che richiede.
Orestea. Uno studio è un lavoro sulla passione e sulla potenza della paura. Rumori, ombre, fantasmi, corpi fusi nelle pareti, travestimenti, scorci, muri che parlano, per sintetizzare un mito ricostruito come un thriller, che dura il tempo effettivo di pochi minuti centellinati nella suspense incalzante della vendetta da realizzare.

Monica Bellucci fugge in Brasile

Immortalati spesso negli ultimi mesi dai fotografi brasiliani per le strade di Rio de Janeiro, Monica Bellucci e Vincent Cassel hanno finalmente annunciato il loro imminente trasferimento, con i figli Deva e Leonie, nella citta' "dove tutto diventa poesia", come ha detto la Bellucci in un'intervista.
L'amore dell'attrice per il Brasile risale a diciotto anni fa, quando, atterrata a Salvador si era sentita "come Sonia Braga", la piu' nota star del panorama cinematografico brasiliano. L'attrice 48enne, che a marzo lascera' definitivamente Parigi, ha piu' volte sottolineato, anche durante l'intervista, che dietro il suo cambiamento di vita, non vi e' nessuna motivazione economica, come nel caso di Gerard Depardieu, ma soltanto il desiderio di vivere "nella mia citta' preferita, di fronte alla spiaggia, guardando le persone passeggiare e assorbire tutta l'energia del mare". D'altronde, ha aggiunto la Bellucci, "tutte le citta' hanno i loro problemi, ma amo il modo in cui i brasiliani reagiscono ai loro".
Insomma, Fabrizio Corona non c'è riuscito, ma Monica sì.

'Clitennestra' a San Gimignano

Donatella Russo portera' la 'Clitennestra' di Marguerite Yourcenar, rivisitata in chiave moderna, 'Clitennestra o del crimine', domani sul palco del teatro dei Leggieri di San Gimignano a Siena. Da adultero e intrigante personaggio della tragedia classica, la Russo ha trasformato la moglie di Agamennone in una donna tradita e abbandonata, ferita da un dolore devastante per la perdita dell'uomo cui ha dedicato la vita. Una donna che preferisce l'omicidio all'indifferenza dell'uomo amato.
Clitennestra e' predisposta a un amore infelice e a commettere un crimine che tornera' a ripetere il suo destino anche oltre la morte, eternamente. La figlia di Tindaro si rivolge a una corte di giurati che nello spettacolo e' rappresentata simbolicamente da quattro musicisti. Prodotto dalla Compagnia Giardino Chiuso, all'interno della nuova stagione 'Leggieri d'Inverno', lo spettacolo e' diretto da Tuccio Guicciardini mentre le musiche saranno eseguite dal vivo dal Quartetto Gams.

Momix al Toniolo di Mestre

La magia dei Momix arriva sul palco del Toniolo di Mestre con sette repliche che vedono il teatro sempre sold out.
Le prima replica, ovvero martedi' 29 gennaio alle ore 21.00 (le repliche dal 30 gennaio al 3 febbraio sono inserite nel cartellone della Stagione di Prosa), e' inserita nel cartellone di Verso l'universo, la Rassegna internazionale di danza d'autore promossa ed organizzata dal Comune di Venezia, Assessorato alle Attivita' Culturali con la collaborazione di Arteven, Circuito Teatrale Regionale, al teatro Toniolo di Mestre, che da quindici anni offre al proprio pubblico grandi opportunita' per vedere le migliori produzioni di danza.
Nel 2013 il Comune di Venezia non si smentisce programmando l'attesissimo appuntamento con la nuova creazione di Moses Pendleton per i Momix intitolata Alchemy. Dopo mesi di fitto mistero attorno a questo nuovo allestimento sono finalmente trapelati alcuni dettagli, ovvero il titolo della prima e della seconda parte, rispettivamente Quest for_FireWater e Led into Gold.

Amarcord per Sabrina Brazzo

Quattro appuntamenti nei teatri del Friuli Venezia Giulia per 'Amarcord', lo spettacolo che vedra' in scena la prima ballerina della Scala, Sabrina Brazzo, il 30 gennaio al Teatro Odeon di Latisana, il 31 al Teatro Ristori di Cividale, il 1 febbraio all'Auditorium Aldo Moro di Cordenons e il 2 al Teatro Comunale Luigi Candoni di Tolmezzo. Sul palco accanto alla Brazzo ci saranno i ballerini di Danzitalia tra i quali il friulano Giacomo De Leigi.
Il balletto, firmato da Luciano Cannito, e' liberamente ispirato al film di Fellini nel quale il regista ricorda o reinventa la sua vita di ragazzo a Rimini offrendo, al momento stesso, un affresco dell'Italia fra le due guerre.

Il Naso di Sostakovic al teatro dell'Opera

"Mi piace molto Gogol, ne conosco a memoria pagine intere e 'Il Naso'...". Cosi', qualche giorno prima della prima del gennaio 1930, Dmitri Sostakovic in un articolo intitolato 'Perche' il Naso?', spiega le ragioni della scelta del testo di Gogol come soggetto per il suo debutto operistico che domenica sera alle 20,00 va in scena al Teatro dell'Opera di Roma, nell'allestimento dell'Opera di Zurigo firmato da Peter Stein per la regia e diretto dall'argentino Alejo Pe'rez. Maestro del Coro, Roberto Gabbiani. Lo spettacolo e' in lingua originale con sovratitoli in italiano.
Nello stesso articolo Sostakovic racconta di avere visto 'Il Naso' di Gogol da ragazzino e di esserne rimasto molto stupito. Una scelta quindi legata a un ricordo di infanzia, quella che ha spinto il musicista a buttarsi a capofitto nella composizione de 'Il Naso', scrivendo lui stesso il lbretto con la collaborazione di due giovani scrittori, Georgij Jonin e Aleksandr Prejs, e di Evgenij Zamjatin, autore della terza scena del I atto del tutto simile all'originale di Gogol.
La storia e' quella di Kavaliov, un funzionario statale che un giorno si sveglia senza naso. Inizia a cercarlo e lo ritrova in chiesa vestito da Consigliere di Stato. Cerca di acchiapparlo ma il naso si dilegua. Kavaliov sguinzaglia la polizia che dopo varie ricerche e in una girandola di situazioni paradossali, ritrova il naso, che pero' non si riesce a riappiccicare al viso di Kavaliov. Finche', una mattina, il funzionario statale si risveglia con il suo naso magicamente al proprio posto e piu' bello di prima.
Sostakovic inizia a lavorare alla partitura poco piu' che ventenne, sull'onda del successo della sua Prima Sinfonia che, scritta tra il '24 e il '25, nel 1926 veniva eseguita nelle sale da concerto d'Europa e d'America, sotto la bacchetta di mostri sacri del calibro di Arturo Toscanini e Bruno Walter. Nell'estate del 1927, in un mese, ha gia' composto il I atto, il II e' pronto in due settimane e il III e ultimo in tre, nel 1928. 'Il Naso' va in scena al Malyi Teatr di Leningrado il 12 gennaio 1930.
La messa in scena di Stein, con le scene di Ferdinand Woegerbauer, i costumi di Anna Maria Heinreich e la coreografia di Lia Tsolaki, che vedra' in scena il Corpo di Ballo dell'Opera di Roma, esprime l'ironia fantastica dell'omonima novella di Gogol, metafora beffarda, non priva di continui rimandi erotici, dell'impotenza dell'artista nella societa' moderna.
Il cast vede interpreti specializzati in questo repertorio: Paulo Szot (Platon Kavalio'v), Alexander Teliga (Ivan Jakovlevič), Alexey Sulimov (il maresciallo del quartiere), Andrey Popov (Stiepa'n, servo di Kavalio'v), Leonid Bomstein (il Naso), Elena Zilio (la Padto'cina). 'Il Naso', dopo la prima del 27 gennaio, va in scena martedi' 29 (ore 20), giovedi' 31 (ore 20), sabato 2 febbraio (ore 18), domenica 3 (16.30).

Schwarzy torna dalla politica all'azione

Arnold Schwarzenegger non e' piu' un giovane attore: ''sono vecchio'', dice a un certo punto nel film 'The Last Stand.
L'ultima sfida' presentato a Roma e che sara' nelle sale dal 31 gennaio distribuito dalla Filmauro in 300 copie. Ma e' davvero felice ''di tornare, dopo la politica, come eroe in un action movie''. Un film che, riconosce, ''e' ispirato al western Usa ma anche a quello italiano''.
Il film, diretto dal sudcoreano Kim Ji-Woon, vede Schwarzy nei panni dello sceriffo Ray Owens, un poliziotto che, dopo essere stato con successo nel dipartimento narcotici di Los Angeles, si trasferisce a Sommerton Junction, una cittadina di provincia dove non succede nulla.
Ma la vita, come si sa, riserva sempre sorprese e quando Gabriel Cortez (Eduardo Noriega), nemico numero due tra i narcotrafficanti, riesce a fuggire da un convoglio dell'FBI dopo una sparatoria, si dirige proprio verso la cittadina di Ray Owens. Cosa che non manchera' di rivitalizzare il suo fisico e fargli mettere mano a tutte le armi possibili con la sua squadra di vice che sembra un'armata Brancaleone. E questo mentre le forze dell'ordine, con a capo l'agente John Bannister (Forest Whitaker), stanno per intervenire.
Per un'icona patriottica come lui ci sono altri eroi, come Gorbaciov e Mohammed Ali'.

''Credo che Obama non abbia affrontato il problema delle armi da un solo punto di vista. Ma ha considerato la malattia mentale, la sicurezza nelle scuole e ha fatto tutta una serie di proposte. La cosa va affrontata in maniera globale e in questo sono d'accordo con lui''. Cosi' oggi a Roma Schwarzenegger, replica alla domanda di un giornalista che ovviamente fa riferimento al suo impegno politico tra i repubblicani americani (e' stato governatore della California per sette anni). Insomma il culturista per eccellenza prende un po' le distanze da un'action movie in cui le armi sono vere protagoniste insieme a inseguimenti e scazzottate.
''Le tragedie che avvengono in America non si possono minimizzare - dice l'attore -. Dobbiamo fare tutto perche' non ci siano perdite di vite umane, prevenire. Anche se va detto che quello delle armi non e' un problema solo americano''.
Meglio lavorare in politica o fare l'attore? ''In entrambi i casi occorre avere molta passione. In politica si prendono decisioni complicate 24 ore al giorno''.
Gli eroi di oggi? ''Ce ne sono in diversi campi, dallo sport alla politica. Penso a personaggi come Nelson Mandela, Ronald Reagan, Roosvelt e Lincoln. Ma anche Gorbaciov, uno cresciuto nel comunismo che poi ha smantellato, o Mohammed Ali, un grande campione di sport e beneficenza''.
Dice invece la bellissima Jaimie Alexander (Thor) - in conferenza stampa a Roma insieme con Johnny Knoxville - che interpreta il vicesceriffo di Ray Owens: ''ho imparato moltissimo da Schwarzenegger. Il fatto che ho lavorato con lui rende orgogliosi i miei quattro fratelli''.

Al via le riprese di 'Take five'

Inizieranno il 28 gennaio, a Napoli, le riprese di 'Take Five', il nuovo film di Guido Lombardi, prodotto da Gaetano Di Vaio per Figli del Bronx, Gianluca Curti per Minerva Pictures Group, Dario Formisano per Eskimo, con Rai Cinema. Il film e' riconosciuto di interesse culturale dal ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - Direzione Generale Cinema.
Scritto dal regista, tratto da un soggetto di cui e' autore con Gaetano Di Vaio, il film e' interamente ambientato a Napoli (sei le settimane di lavorazione), con gran parte degli interni girati nella zona di Piazza Dante, ed esterni che risaltano per grande varieta': dal ventre della citta', i Quartieri Spagnoli, fino ad arrivare al caratteristico lungomare. La location piu' suggestiva pero', e' anche quella piu' invisibile e nascosta: le fogne, riprese utilizzando alcuni punti del vecchio acquedotto costruito dai Savoia, sono infatti la via d'accesso che la 'banda del buco' utilizza per arrivare al caveau di una banca.
Quasi una dichiarazione d'intenti, come a dire che a Napoli c'e' ancora tanta bellezza da riscoprire, a fronte degli aspetti piu' deteriori sottolineati dai media. Prendendo esempio dai cinque protagonisti, bisogna solo scavare per riportare alla luce questi tesori dimenticati della citta': "E' incredibile quello che c'e' sotto Napoli", dice il regista Guido Lombardi.
'Take Five' e' un'espressione idiomatica, il cui significato letterale e' 'prendine cinque', ma e' anche un grande classico del jazz, registrato dal Dave Brubeck Quartet nel 1959 diventando il primo singolo jazz a vendere oltre un milione di copie. Il brano, composto sulla base di un tempo in 5/4, divenne celebre per il suo caratteristico, sinuoso assolo di sassofono e per l'uso di un atipico ed irregolare tempo quintuplo in cinque beat, da cui deriva il suo nome.
Un ritmo particolare che ritorna anche nella storia dei cinque protagonisti del film, che sono tutti degli 'irregolari', esattamente come il tempo di questo celebre brano, irregolare. Si chiamano Gaetano, Peppe 'o Sciome'n, Carmine, Ruocco, Striano. Nomi (o cognomi) che corrispondono a quelli dei rispettivi attori, tutti napoletani doc. Vi e' anzi piu' di una semplice corrispondenza nominale: si puo' dire che i personaggi derivino il loro carattere da quello degli interpreti. Alcuni di loro, nella vita reale, sono stati condannati per reati contro la persona ed il patrimonio. E carcerati per diversi anni.
'Take Five' segue le vicende di questi cinque personaggi: Gaetano (Gaetano Di Vaio, regista, attore e produttore tra gli altri di 'Napoli, Napoli, Napoli' di Abel Ferrara e, con Gianluca Curti e Dario Formisano, del primo lungometraggio di Guido Lombardi, 'La'-Bas - Educazione criminale') e' un rapinatore che ha scontato diversi anni di carcere e ora fa il ricettatore. Peppe detto 'O Sciome'n' (Peppe Lanzetta, autore teatrale, romanziere e attore per registi come Tornatore, Cavani e Martone) e' una leggenda del quartiere, rapinatore a sua volta, appena uscito dal carcere dove ha scontato 10 anni. E' depresso.

giovedì 24 gennaio 2013

Arnold Schwarzenegger a Roma: sarò in Terminator 5


Arnold Schwarzenegger che domani sarà a Roma per presentare il suo ultimo film 'The Last Stand' farà parte del cast di "Terminator 5". Lo ha comunicato l'attore, ma la pellicola è ancora in fase di scrittura e non si sa quale sarà il ruolo dell'ex governatore. Intanto il 31 gennaio arriverà nelle sale italiane "The Last Stand - L'ultima sfida", proiettato oggi in anteprima a Roma.

'Il terzo tempo' al Teatro sala uno

Sarà in scena al Teatro Sala Uno di Roma dal 29 Gennaio al 3 Febbraio 2013 “Il Terzo Tempo” scritto e diretto da Giancarlo Moretti. Protagonisti dello spettacolo: Maria Bighinati, Matteo Bolognese, Simon Grechi, Marco Martini, Laura Petroni. E’ l’alba di un freddo giorno d’inverno, siamo in un palazzo gestito da una insonne e meticolosa proprietaria che si aggira per i corridoi a controllare i suoi inquilini. Ad un piano alto, in un bell’appartamento, abita una coppia borghese, marito e moglie; due persone rispettabili impegnate nel lavoro e nella ricerca di un miglioramento sociale ed economico. Nel sottoscala, invece, ci sono un uomo ed un ragazzo che vivono alla giornata in un ambiente degradato. Due mondi distanti e incomunicabili cin cui chi sta sopra vuole salire, chi sta sotto si nasconde per evitare di cadere ancora più in basso. Una inattesa telefonata, però, un incontro inopportuno, una morbosa curiosità, un folle sospetto, potrebbero forse cambiare il corso delle loro vite.
Una vicenda dal fascino recondito tra i dolenti chiaroscuri dell’anima umana. Un claustrofobico susseguirsi di evoluzioni arricchito dall’avvicendarsi dei luoghi inospitali dell’anima. Uno spettacolo con pochissime concessioni all’alibi, al giustificarsi, al sentirsi assolti da qualcosa che forse è successo o forse no. Una storia che si dipana in quella grazia assoluta che solo l’essere umano nella sua immensa complessità è in grado di manifestare.


Una sonata per ragazza sola alla Casa delle Culture di Roma

Sarà in scena alla Casa delle Culture fino al 3 febbraio 2013, Sonata per ragazza sola - Omaggio a Irène Némirovsky, con Federica Bern per la regia di Francesco Villano. Una ragazzina in scena una favola nera che viviseziona e gioca coi desideri di due donne, simili per natura, ma di età diverse. Due donne come quelle dei film muti, con gli occhi grandi e le collane di perle. Un sofisticato e pericoloso gioco teatrale, ispirato alla vita e alle opere dell'autrice d'adozione francese Irène Némirovsky.
Una ragazzina scalza su un ponte. Una sera qualsiasi al crepuscolo. L'acqua della Senna scorre. La ragazzina, guarda in basso, impaurita ed eccitata. Medita se lasciarsi trascinare via dal fiume, o trovare la forza di combattere contro il suo nemico. Il nemico è a casa che l'aspetta: sua madre. Suicidio o matricidio? Nell'attimo in cui le rivoluzioni dell'adolescenza irrompono, in cui si comincia a “pretendere” di vivere, Antoinette scatena la sua vendetta preventiva contro una madre autoritaria e frivola.
Una donna sulla quarantina è sola nella sua stanza della toletta. Si prepara minuziosamente ad una nuova vita, che forse avrà inizio proprio questa sera, quando aprirà le porte del suo lussuoso appartamento e avrà inizio la sua prima “soirée”. I fantasmi del passato si scioglieranno nell'esibizione della ricchezza acquisita, della sua intatta bellezza, della sua ritrovata gioventù. Tutto sembra alludere a un momento esclusivo di felicità. Tranne il tempo.
Due donne si preparano a partecipare a un evento mondano che sa di trionfo. Un primo e ultimo appiglio al senso dell'Esserci.
Due donne di carattere e spirito opposti, unite dallo stesso sangue, ma anche, inconsapevolmente, dagli stessi desideri e fantasie.
Madre e figlia. La figlia scalpita per liberarsi della sua asfittica divisa da bambina e indossare finalmente il nuovo abito da donna. La madre non vuole lasciare l'involucro della giovinezza e lotta disperatamente contro il passare del tempo per dimostrare a se stessa e agli altri di essere ancora desiderabile e vitale. Tra il desiderio e la realtà c'è la presenza insopportabile, giovane, accecante della figlia.
Entrambe, soprattutto, vogliono amare ed essere amate.
Per dirla con Irène Nèmirovsky: “Ho passato tutta la vita a combattere contro un sangue odioso, ma esso è dentro di me, scorre nelle mie vene...”

Grease, Riccardo Simone Berdini si racconta

Si è aperto all’insegna di un grande riconoscimento l’anno artistico di Simone Riccardo Berdini, già premio ”Massimini”. Infatti, è risultato il miglior attore in un Musical “Les Miserables”, nel ruolo di uno straordinario Valjean.

E dopo il successo di 'Les Miserables', Riccardo Simone Berdini è già impegnato nel musical 'Grease'.

  Come si definisce Riccardo Simone Berdini ? Non mi piace definirmi, preferisco lo facciano gli altri, ma se dovessi guardarmi dall’esterno direi che sono un artista poliedrico, estremamente sensibile ed entusiasta, con una voglia di rivoluzionare il mondo che non si placherà mai, anche perché non potrò mai farlo... nessuno può farlo...
Sembra che tu abbia grandi ambizioni.
Ho tanti sogni: creare del pop/rock italiano al passo con i tempi che possa competere con la grande musica internazionale; rivoluzionare il concetto di teatro musicale proponendo spettacoli freschi, moderni, validi, emozionanti e fruibili per chiunque. Infine avrei tanta voglia di entrare nel mondo del cinema, che è la mia vera grande passione fin da quando ero piccolo.
Sembri molto sicuro di te. Che rapporto hai con il tuo corpo e con il nudo?
Il mio corpo è parte del mio lavoro, come attore devo essere capace di adattarmi ai ruoli che interpreto e, lavorando a teatro anche come ballerino, devo essere sempre in forma. Sono abituato a curarmi molto. Se poi dovesse capitare la giusta motivazione per recitare o posare nudo non vedo alcun problema, ma non mi piacerebbe farlo per esibizionismo, lo riterrei di cattivo gusto.
Chi ti ha deluso e chi ti ha sorpreso maggiormente?
Mi sorprende spesso e volentieri il popolo italiano. Ricco di umanità e di una sensibilità difficili da ritrovare nel resto del mondo.
Mi delude spesso il popolo italiano. Non capisco perchè non abbia mai voglia di lottare per ottenere qualcosa, è capace solo di lamentarsi e di essere diffidente.
A tal proposito, c’è tanta rivalità nel mondo dello spettacolo?
Ce n’è molta, anche se io non la concepisco. Preferisco evitare maliziosi ed invidiosi. Fanno solo che male. Questo mestiere è una grande responsabilità nei confronti della gente. Dovremmo essere dei punti di riferimento, degli esempi. E dovremmo essere fieri di ogni grande artista che riesce a trovare una strada per esprimersi. E’ come se si aggiungesse un altro tassello a quel meraviglioso mosaico, capace di cogliere gli aspetti migliori dell’uomo, che è l’arte.
Hai ricevuto tanti riconoscimenti. Sei stato definito “Il Re del Musical”, E’ importante continuare a studiare?
Certo! E’ imprescindibile. Si tratta di una continua e perenne ricerca della perfezione. Anche se non arriverà mai, possiamo sempre migliorare in qualcosa e crescere sia come artisti che come esseri umani. E’ come la teoria dei limiti nella matematica: non arriveremo mai allo zero ma dobbiamo tendervi sempre con tutte le forze a nostra disposizione.
Quali studi stai per intraprendere?
Sto per iniziare uno stage di recitazione cinematografica col casting director Pino Pellegrino, studio il metodo Meisner privatamente con Jennifer Norton della New York Film Accademy, sto per iniziare a studiare canto con Mary Setrakian e mi documento sempre leggendo testi di cinema, musica, sceneggiatura, qualsiasi cosa da cui si possa attingere e imparare.
Quali sono i tuoi miti nel panorama musicale italiano?
Non amo molto la musica italiana, sono cresciuto con i miti stranieri, ma sicuramente adoro Battisti e Mina, gli unici a mio avviso che hanno saputo dare un impronta caratteristica ma allo stesso tempo internazionale alla nostra musica. Poi ci sono tanti altri grandi che stimo enormemente: Mannoia, Zucchero, Vasco, Capareza e Mario Biondi che ha dimostrato come si possa realizzare un genere diverso e poco “italiano” anche da noi.
Credi ci sia spazio per qualcosa di diverso a livello musicale?
Assolutamente. Non posso credere che non ci sia nessuno capace di scrivere del pop/rock valido, moderno, e competitivo ai livelli di Muse o Coldplay. Credo che il problema maggiore nel nostro Paese sia proprio questo. La mancanza di coraggio nel creare qualcosa di nuovo e nell’uscire dagli schemi. Paradossalmente è proprio ciò di cui il pubblico ha bisogno. Esattamente quello che in tutta la storia dell’arte ha fatto la differenza. Non capirò mai perchè in Italia c’è così tanta paura di osare. Vista la nostra storia dovremmo essere i primi a farlo e invece siamo ancora molto indietro rispetto agli altri.
Pensi sia un problema a livello produttivo?
Non lo so. Non riesco a capirlo. Credo ci sia gente molto capace da questo punto di vista. Mara Maionchi, Caterina Caselli, Vittorio Costa, per citarne solo alcuni. Ce ne sono tantissimi esperti e competitivi. Forse non trovano la giusta materia prima.
Potresti essere tu?
Chi lo sa... me lo auguro.
Quali sono i tuoi miti a livello cinematografico?
Sono un sognatore quindi sono molto legato al cinema americano anni ’80 e alle grandi saghe (Spielberg, Lucas, Peter Jackson) ma amo alla follia anche due registi contemporanei come Chris Nolan (“Il Cavaliere Oscuro”, “Inception”, n.d.r.) e Michael Mann (“Heat”, “Collateral”, n.d.r.).
E in Italia?
Ho adorato Michele Placido nei suoi riuscitissimi ed esemplari tentativi di resuscitare il poliziesco d’autore. Mi sconvolge sempre come Ozpetek riesca a farmi appassionare vertiginosamente ai suoi personaggi. E poi sono un grande fan di Gigi Proietti e Carlo Verdone, che quando ero piccolo incontravo spesso alle presentazioni dei suoi film nei cinema di Trieste (“casa sua” n.d.r.). Ritengo che oggigiorno sia, assieme a Paolo Virzì, uno dei più grandi eredi della commedia italiana.
I tuoi prossimi impegni lavorativi?
Dopo “Les Miserables” e “Happy Days” sarò protagonista anche di “Grease” della Compagnia della Rancia, regia di Saverio Marconi, per tutta la stagione. Sto lavorando al mio spettacolo teatrale, il musical pop/rock “Una Luce nel Buio”, e continuo a scrivere e ad incidere la mia musica in maniera fin troppo perfezionista. Spero un giorno di riuscire a condividerla con tutti. Credo sia in assoluto il talento più grande che Dio mi ha dato.

Massimo Ciavarro in una sitcom teatrale

La prima sitcom teatrale italiana. Una imperfetta famiglia moderna. Conosci i Parker? si prepara ad essere la vera novità della prossima stagione teatrale. In anteprima dal 28 febbraio al 3 marzo al teatro Quirinetta di Roma, la famiglia Parker presenterà la sua puntata pilota, i suoi 9 componenti, capitanati da un capofamiglia al suo debutto assoluto sul palco: dopo trent’anni di carriera, per la prima volta in scena, John Parker sarà Massimo Ciavarro.
Trasformare il palcoscenico nel set di una sitcom in puro stile americano, ecco la sfida dei Parker: riproporre dal vivo lo stile, i tempi, la comicità delle serie d’Oltreoceano che continuano a diventare dei cult, soprattutto per il pubblico giovane. Un progetto che si svilupperà in un appuntamento fisso, live sul palco e in onda sullo schermo e sul web, per seguire le vicende di una famiglia “normalmente fuori dagli schemi”.
Dopo trent’anni di carriera, essere stato un’icona del cinema degli anni ’80 e protagonista di numerose fiction TV, Massimo Ciavarro si rimette in gioco col teatro, in quello che segna il suo debutto assoluto sul palcoscenico.
Jhonn Parker è il capofamiglia, da poco sposato con la giovane e avvenente argentina Julya. Jhonn ha tre figli: Claudia, fidanzata sin dai tempi del liceo e ora sposata con Brad, Khurt, architetto sposato con Mark, attore di musical alle prime armi e Dana aspirante criminologa, pungente e irriverente. La madre dei tre figli di Jhonn è Amanda: terribile e spietata donna in carriera, accompagnata dalla fida assistente Milly, non renderà facile la vita alla famiglia Parker. Gli intrecci, le vite, gli amori e gli odi, le paure e le certezze di questi nove personaggi si fondono in una miscela pronta a scoppiare alla prima scintilla! Insomma, guardare nella serratura di Casa Parker fa divertire e perché no, riflettere.

“Sarto per signora” di George Feydeau rivisto in piemontese

Sabato 2 e domenica 3 febbraio 2013 (ore 21, festivo ore 16) al teatro Cardinal Massaia di Torino va in scena Alfatre Gruppo Teatro con “L’Atelié”, tre atti brillanti tratti da “Sarto per signora” di George Feydeau e tradotti in piemontese.
La commedia originale datata 1886, “Tailleur pour dames”, è divenuta una delle più note e fortunate pièces dell’autore, considerato - dopo Molière - esponente del teatro comico francese.
“L’Atelié” è ambientata nella Torino di fine Ottocento e racconta le peripezie amorose di un certo dottor Candela, dai dubbi comportamenti coniugali: fresco di matrimonio ma già oppresso dalla vita coniugale, il protagonista tradisce la moglie credulona con un’avvenente signora sua cliente e, per poterla incontrare senza destare alcun sospetto, affitta dal signor Bassino (personaggio assai singolare) un alloggio prima occupato da una sarta. Le situazioni che si vengono a creare inducono Candela a fingersi sarto, coinvolgendo tutti i personaggi in situazioni paradossali: con una suocera invadente, un cameriere impiccione, amanti presenti, passate e possibili future, mariti traditi e mariti abbandonati, tra mille inganni e situazioni imbarazzanti, Candela riuscirà a trovare il bandolo della matassa per salvare il proprio matrimonio che sembrava ormai irrimediabilmente compromesso.
Uno scorcio di intrecci e situazioni familiari nella società borghese dei primi anni del Novecento, ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi attuali, raccontati in una commedia che basa la sua comicità sul ritmo e sui continui colpi di scena che l’autore, maestro indiscusso nel genere vaudeville, è riuscito ad architettare.
Traduzione in piemontese e adattamento a cura di Alfatre Gruppo Teatro. Regia di Sara Biò.
Luci di Ezio Brovero, musiche di Fernando Viberti, costumi di Mariagrazia Monticone e Loredana Poletto, scenografie di Piergiorgio Bertrolo.
Con Giancarlo Biò, Lina Chiriacò, Giovanni Mussotto, Giorgio Torchio, Fiorella Ceccato, Massimo Rolle, Loredana Poletto, Sara Biò, Vanna Barbero, Nadia Mercuri, Elena Tondolo.

Giacomo Celentano a Manfredonia "tra palco e realtà"

Al via la rassegna libraria intitolata “Tra palco e realtà” avrà luogo da fine gennaio a marzo presso l’auditorium di Palazzo dei Celestini. “Personaggi noti e amati che scrivono, raccontano e si raccontano con un obiettivo: svecchiare la cultura e diffondere un’idea giovane della lettura, che deve essere un piacere e non un obbligo o una costrizione”, spiega il Sindaco Angelo Riccardi.
L’evento vorrebbe diventare un vero e proprio incubatore di idee e iniziative che vanno ben oltre la semplice esposizione o vendita di libri a cui si è normalmente abituati. Saranno loro ad invitare i giovani alla lettura raccontando se stessi e cosa li ha spinti a scrivere.
Il primo appuntamento è fissato per domani, venerdì 25 gennaio, alle ore 18,00 presso l’Auditorium di Palazzo dei Celestini (corso Manfredi n. 24) con Giacomo Celentano che presenterà “La luce oltre il buio. Il mio cammino nella fede per vincere la depressione”. Un libro nel quale Celentano racconta dell’esperienza di essere il figlio della “coppia più bella del mondo” (secondogenito di Adriano Celentano e Claudia Mori), una situazione che non gli ha portato felicità bensì lo ha costretto ad un lungo cammino di ricerca interiore. Una confessione a cuore aperto della depressione e del successivo percorso di guarigione che lo ha condotto all’accettazione di sé e, quindi, ad una maggiore serenità.
La serata, che sarà condotta a mò di talk show, seguita dall’emittente televisiva Video Italia è ad ingresso libero. Gli studenti, invitati con una missiva ai dirigenti scolastici direttamente dal Sindaco Riccardi, avranno la possibilità di farsi riservare posti a sedere poiché saranno, insieme agli autori, i protagonisti della rassegna.



Jobs al cinema dal 19 aprile

Uscira' il 19 aprile jOBS, il biopic su Steve Jobs con Ashton Kutcher. Lo ha annunciato la Open Road Film. La data coincide con il 37esimo anniversario della fondazione della Apple. La pellicola copre un arco temporale che va dal 1971 fino al 2001, dagli inizi di Jobs al suo trionfale successo alla guida della Apple. Il film e' diretto da Joshua Michael Stern e vede nel cast, oltre ad Ashton Kutcher, Dermot Mulroney, James Woods, Matthew Modine, Josh Gad, Amanda Crew, Lukas Haas, J.K. Simmons.

Il Sex festival fa arrossire Milano

Conclusa l'esperienza quasi ventennale del Mi-Sex, il cinema e la cultura hard trovano un nuovo spazio espressivo a Milano nel Sex Festival. Accanto a una proposta di spettacoli erotici e burlesque, la nuova rassegna si configura come competizione nazionale dei piu' famosi locali di strip-tease e lap dance, con un Talent Show che premiera' il piu' creativo fra i club trasgressivi. Inoltre, in onore di Riccardo Schicchi, vera icona dell'hard italiano recentemente scomparso, sara' presentata anche una retrospettiva con 16 fra i suoi piu' celebri film.
Il Sex Festival si terra' allo Spazio Antologico di Milano il 1° e il 2 febbraio.

Al via le riprese di 'Neverlake'

Iniziano il 29 gennaio, in Toscana, tra Arezzo e Cortona, le riprese di Neverlake, il nuovo film prodotto dalla Onemore Pictures di Manuela Cacciamani e da Rai Cinema, nell'ambito del progetto "Web Movies" presentato dall' AD di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, all'ultimo Festival del Cinema di Roma.
Seguendo lo stesso modello produttivo del precedente "Fairytale", venduto dagli Stati Uniti al Korea, "Neverlake" sara' diretto dal regista esordiente Riccardo Paoletti.
Gli ingredienti sono quelli piu' classici del genere ghost-story e horror mescolati con effetti visivi digitali realizzati da Direct2Brain, societa' leader nel settore dell'animazione, e supervisionati dal pluri premiato Nicola Sganga.
Il film racconta le vicende di un'adolescente americana che, in visita al padre in Italia, viene completamente assorbita dalle leggende etrusche che caratterizzano quei luoghi. Tra colpi di scena e atmosfere surreali, Jenny finalmente scoprira' quale mistero si cela dietro le statuette in bronzo, protagoniste di strani rituali.
Spunto per l'idea del soggetto, sviluppato dalla stessa produttrice e da Carlo Longo, quest'ultimo anche autore della sceneggiatura, e' stato il sito archeologico del "Lago degli Idoli" in provincia di Arezzo. Uno scrigno inesauribile di reperti che regala ancora oggi testimonianze di estremo valore conservate in molti Musei quali quello del Louvre, Baltimora e San Pietroburgo. Questo lago infatti era un luogo sacro per gli antichi Etruschi che credendo in particolari proprieta' taumaturgiche delle sue acque, vi gettavano piccoli oggetti in bronzo raffiguranti persone ammalate o parti del corpo che necessitavano di essere curate.
"Eccoci pronti a un nuovo film di genere 100% italiano - dichiara la Cacciamani - con un cast in arrivo dall'America e dall'Inghilterra, con tanti bambini esordienti, arte Etrusca, effetti speciali e i paesaggi piu' belli della terra Toscana" .
Il film, interamente girato in lingua inglese, sara' proiettato al mercato di Cannes 2013.
Le vendite internazionali saranno a cura di Rai Trade e le musiche verranno prodotte da Warner Music.

Castellitto diventa psicoterapeuta

Sergio Castellitto torna a vestire i panni di uno psicoterapeuta (come avvenne nel film Il grande cocomero) per la versione italiana della serie cult 'In treatment - L'appuntamento' le cui riprese sono in corso a pochi chilometri da Roma. Una serie innovativa e rivoluzionaria per l'argomento trattato - le sedute psicoanalitiche di un terapeuta con sei pazienti - e per struttura narrativa, che ne determina una programmazione quotidiana (una puntata al giorno per ciascuno dei pazienti). La serie, diretta da Saverio Costanzo, sara' trasmessa su Sky Cinema da aprile 2013 in 35 episodi in onda da lunedi' a venerdi'.
''Si tratta di un progetto davvero straordinario - spiega Castellitto durante una pausa sul set, a Formello - tratto dalla leggendaria serie israeliana realizzata anche negli Usa dalla Hbo con Gabriel Byrne, sul rapporto tra uno psicoanalista e i suoi pazienti. Io sono Giovanni, l'analista che ogni giorno per sette settimane incontra i suoi pazienti''. La versione italiana, aggiunge l'attore, ''e' stata riadattata nella sceneggiatura, raccontando i personaggi con uno spirito piu' simile a noi, ma allo stesso tempo mantenendo lo scheletro originale del progetto. Un bel modo di fare tv che solo Sky si poteva permettere, impensabile da mandare in tv su una tv generalista. Un prodotto veramente coraggioso con l'assenza totale di censure, che riesce ad affrontare ogni genere di argomento''.

Art city Bologna, notte bianca anche al cinema

Non solo arte, la notte bianca di Art city Bologna, oltre alle gallerie, accende anche gli schermi dei cinema con 12 sale aperte anche oltre la mezzanotte, 10 pellicole che si alternano e 20 appuntamenti che miscelano, appunto, cinema e arte. E biglietti d'ingresso scontati, con prezzi che vanno dai tre ai sei euro. Il duplice scopo della "Notte bianca nei cinema di Bologna" e' di allargare l'offerta e la platea degli amanti della manifestazione contribuendo a far arrivare piu' gente sotto le Due torri e rilanciare un comparto che soffre la crisi, quello degli schermi.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione di Anec Emilia-Romagna, ArteFiera, Cineteca, Ascom, Carisbo e col patrocinio del Comune. Una sinergia che sorprende e rallegra il direttore generale di Ascom, Giancarlo Tonelli. "Viste le vicende, anche recenti, con l'amministrazione comunale, una manifestazione del genere non era scontata", dice stamane alla conferenza stampa di presentazione, evocando le tensioni tra l'associazione dei commercianti e Palazzo D'Accursio riguardo ai T-days. "Ci vorrebbero piu' Gianfranco Maraniello (direttore dell'Istituzione Musei e coordinatore di Art city) e Gianluca Farinelli (direttore della Fondazione Cineteca), in giro per il Comune". E allora, si pensa gia' di replicare questo 'esperimento' dei cinema aperti oltre l'orario, come chiede Gina Agostini di Circuito cinema, magari in contemporanea con altre manifestazioni fieristiche. Tonelli e' gia' in prima linea, e si sta interrogando, sempre in collaborazione con altri enti, su come organizzare ulteriori eventi 'collaterali' durante fiere come Lineapelle, Cersaie e Artelibro. Gia' in occasione di Cosmoprof ci saranno delle novita', annuncia.

Giffoni sbarca in Brasile


Il Giffoni Experience sbarca in Sud America con la prima edizione del Giffoni-Sao Paulo Film Festival, in programma dal 28 gennaio al 1 febbraio. Il Brasile adotta, quindi, la formula di successo del GFF e il tema della prima edizione e' "Love" (Amore), che ha segnato i 40 anni del Giffoni Film Festival.
Ventuno film in concorso e fuori concorso, 400 giurati provenienti da tutto il mondo, workshop, concerti ed eventi. Tra gli ospiti produttori, attori e personaggi del mondo della cultura brasiliana e internazionale.
Il calendario cinematografico prevede 16 film in concorso (provenienti da 11 Paesi): 14 selezionati tra le migliori produzioni presentate negli ultimi due anni al Giffoni Film Festival e due produzioni brasiliane selezionate dall'organizzazione del festival di Sao Paulo: una scelta che abbraccia tematiche forti e complesse come i difficili rapporti familiari e il complicato mondo dell'adolescenza, spesso causa di incomprensioni e disagi tra adulti e ragazzi. Previste anche 5 proiezioni fuori concorso aperte al pubblico, oltre ad un programma di incontri con i produttori e i registi dei film in concorso e fuori concorso, dibattiti, workshop, concerti e spettacoli dal vivo. La giura della prima edizione (suddivisa in 2 sezioni) di Giffoni-Sao Paulo sara' composta da 400 ragazzi, provenienti da Italia, Venezuela, Bielorussia, Corea del Sud, Albania, Ungheria, Armenia, Messico, Sudafrica, Spagna e, ovviamente, Brasile. E come a Giffoni, anche a Sao Paulo i giurati saranno chiamati a decretare il miglior film in concorso. Molti i talent che parteciperanno all'evento: grandi star del cinema e delle televisione brasiliana, come le attrici Eva Wilma, Suzana Pires, Denise Fraga, Ana Lucia Torre, Priscila Fantin e i registi Bruno Mazzeo, e Luiz Villaca.

Alla Tosse Banquo racconta Macbeth

La crudeltà di Macbeth raccontata da Banquo, la ferocia del carnefice rivissuta dalla vittima.
Questo il senso della tragicommedia “Banquo” del britannico Tim Crouch che il Teatro della Tosse ha proposto ieri in prima nazionale con la regia di Fabrizio Arcuri e la recitazione di Enrico Campanati, assecondato dal tecnico luci e suoni Matteo Selis che veste anche i panni del figlio Fleance.
L’idea di Crouch è certamente interessante: rivisitare la tragedia shakespeariana dall’ottica di Banquo che riflette su come sarebbe cambiata la storia se le streghe avessero invertito la loro premonizione iniziale, se lui fosse stato re al posto di Macbeth. Avrebbe compiuto gli stessi misfatti? Arcuri ha costruito uno spettacolo ironico e nello stesso tempo grottesco: tutto è bianco sul palcoscenico compreso l’abito di Banquo che arriva dall’al di là. Ma il candore è continuamente aggredito da macchie di rosso, dal sangue che Banquo si getta addosso a più riprese per ricordare la fine cruenta. Nel gioco di ricostruzione svolge un ruolo anche il pubblico. Banquo infatti ritrova tra gli spettatori i personaggi di Shakespeare, da Macbeth a Lady, da Macduff a Malcolm e interagisce con loro.
Bravo come sempre Enrico Campanati, brillante e tragico, naturale e ineccepibile improvvisatore.

Sant'Agata è sold out per Bellini

Biglietti esauriti in poche ore, e teatro che si preannuncia sold out domani sera per il concerto del Bellini in onore della Patrona di Catania, Sant'Agata.
Sul podio salira' il direttore Jose' Cura, in questi giorni impegnato nelle recite di Un ballo in maschera, l'opera di Giuseppe Verdi con cui il Bellini ha inaugurato la stagione lirica 2013; cosi come due dei solisti del concerto: il soprano Dimitra Theodossiou e il tenore Marcello Giordani. Completano la locandina del concerto i cantanti Giovanni Guagliardo, Clara Calanna, Angela Nisi, Pablo Karaman. Orchestra e tecnici del Bellini.
Marcello Giordani proprio domani compira' 50 anni e, per festeggiarli, ha voluto dedicare il concerto alla Santa Patrona di Catania assieme agli altri artisti impegnati, a partire da Jose' Cura e da DimitraTheodossiou.
In programma musiche da opere di Vincenzo Bellini (Norma, I Puritani), Camille Saint-Saens (Samson et Dalila), Giuseppe Verdi (La forza del destino, La traviata, Rigoletto), Pietro Mascagni (Cavalleria rusticana), Giacomo Puccini (Turandot) e canzoni di Gaetano Emanuel Cali' (E vui durmiti ancora) e di Joaquin Rodrigo (En Aranjuez con tu amor).

A Cinecittà la fantascienza è "Micro Salon Italia"

Droni telecomandati per le riprese, palloni aerostatici per illuminazione, carrelli dolby da fantascienza, cineprese di dimensioni ridotte ma di massima qualita' insieme a quelle 3D di ultima generazione, e la nuova frontiera dell'illuminazione con i LED: sono queste alcune delle proposte di Micro Salon Italia, il primo salone italiano delle attrezzature dedicate alla cinematografia, organizzato da AIC, Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica, in collaborazione con la Sezione Industrie Tecniche dell'ANICA. Rivolto ai professionisti del settore, agli amatori, alle scuole di cinema e al pubblico interessato al "dietro le quinte" della produzione cinematografica e televisiva, "Micro Salon Italia" esporra' al Teatro 1 di Cinecitta' a Roma, dal 25 al 26 gennaio 2013 con ingresso gratuito, le proposte piu' innovative e performanti in campo cinematografico e video, che le ben 22 imprese espositrici hanno prodotto in questa ultima fase di intensa trasformazione tecnologica. Micro Salon Italia, che fa tesoro di una iniziativa simile di successo realizzata in Francia, si propone come una vetrina annuale di tutto quanto fa innovazione per il cinema a livello di produzione. A questa edizione hanno aderito le seguenti imprese produttrici: Adcom, Alf Service Lighting Balloons, And Lighting, Arri Italia, Best Light, Blutek, Brother, Brother & Sons Aps, Canon, Cartoni, Cinegarden, Clic Catering, Codex ? Image Works, Dbw Communication, Drone Service, K5600 Lighting, Molpass, Piumaworld / Nane Aerial + Stab, Rec / Lee Filters, Rosco, Trans Audio Video, Tuttodigitale, Working Easy. "Basta seguire la genesi di questa prima edizione del Micro Salon Italia per capire quanta energia, voglia, di fare, capacita' e altissime professionalita' siano vivissime nel nostro settore" ha dichiarato il Segretario Generale di AIC, Paolo Rossato: "Dalla nostra riproposizione di una fortunata iniziativa dei nostri colleghi francesi al suggerimento da parte di Claudio Carbonera , nostro Socio Sostenitore, di coinvolgere nel progetto ANICA, che ci ha sostenuto con tutta la sua esperienza ed il suo know how, anche attraverso il suo Responsabile Ufficio Progetti Speciali Roberto Stabile. Si sono immediatamente aggiunti suggerimenti ed indicazioni per contattare societa' e imprese che fanno innovazione da altre associazioni (in particolare l'EMIC - elettricisti e macchinisti del cineaudiovisivo e l' APAI del personale di produzione ), associazioni con le quali l'AIC e' federata nella FIDAC ( l'Associazione di tutte le 13 Associazioni di categoria del cinema)". Il Presidente della Sezione Industrie Tecniche dell'ANICA, Dario Vigano', ha sottolineato l'importanza dell'evento espositivo: "L'ANICA, coinvolta dall'entusiasmo di Claudio Carbonera e dell'AIC, ma anche dalla consapevolezza dell'importanza dell'aggiornamento tecnologico per gli operatori, ha aderito con convinzione alla manifestazione, con la certezza che potra' diventare un appuntamento fondamentale per il settore".

Teatro, a Venezia inizia un 'Macellum'

Sarà 'Macellum', della compagnia Matuta Teatro, il primo degli otto spettacoli in cartellone nello storico teatro veneziano, dal 5 febbraio fino al 26 marzo, per la rassegna 'I martedi dell'Avogaria'. Lo spettacolo, con Titta Ceccano, tratto da 'L'Orazio' di Heiner Muller, un testo del 1968, riflette sul bene e sul male che possono albergare in un solo individuo a partire dalla vicenda degli Orazi e dei Curiazi.
Tre fratelli contro tre fratelli che, estratti a sorte, per non infiacchire le forze di Romani ed Albani di fronte al comune nemico etrusco, si scontrano in rappresentanza di tutti e due gli eserciti in un gioco al massacro in una piana tra Roma ed Albalonga.
L'ultimo Orazio dopo aver ucciso l'ultimo Curiazio, rientra a Roma ed uccide anche sua sorella, promessa sposa del Curiazio ucciso, la quale non accetta di aver perduto il suo amore. A questo punto a Roma si apre un dibattito: l'Orazio dovra' essere acclamato come vincitore o punito come assassino?Il 12 febbraio sara' di scena 'Appunti per un'accorta gestione demografica', di e con Federico Paino. Doppio appuntamento invece con il teatro-danza il 19 febbraio. Si parte con 'Dita Dittonghe' di e con Alessia Garbo, in prima assoluta e a seguire 'L'abito nudo' di e con Alberto Cacopardi.
Il 26 febbraio andra' in scena 'Facevo il morto', spettacolo multimediale per la regia di Roberta Spaventa. Il 5 marzo sara' la volta di 'Arbeit' del regista Giorgio Sangati con Anna Tringali.
Il 12 marzo tocchera' al cabaret surreale di 'Telemomo'' di e con Andrea Cosentino. Il 19 marzo Elisa Menon sara' sul palco dell'Avogaria con 'Silenzio'. Chiude il cartellone, il 26 marzo 'La Venexiana' nella riduzione e regia di Gabbris Ferrari.

Una filarmonica hollywoodiana

Diventa sempre piu' cinematografica la Filarmonica della Scala che, per il secondo anno consecutivo, affianca la normale stagione sinfonica in teatro, con una stagione al cinema.
Il cartellone di MusicEmotions include due concerti in diretta dal Piermarini (il primo lunedi' prossimo con Daniel Harding sul podio, il secondo, dedicato a Verdi, l'11 febbraio con Riccardo Chailly) e due in differita (direttori Georges Pretres il 4 marzo e Bobby McFerrin il 6 maggio).
Un modo per trovare un pubblico piu' ampio non solo in Italia - dove gli spettacoli saranno proiettati in 76 sale di 16 Regioni - ma anche all'estero. I concerti saranno trasmessi, infatti, anche in Sudamerica mentre in altri Paesi europei e negli Stati Uniti l'idea e' di organizzare dei 'minifestival' che riuniscano i quattro spettacoli in un week-end.
Rispetto all'anno scorso, le novita' sono dei matinee organizzati per le scuole medie e superiori (che possono contattare il produttore Musicom.it per avere informazioni) con tanto di materiale didattico in preparazione dei concerti, e la collaborazione con il Touring Club e il programma dell'associazione 'Aperti per voi'.
L'esperienza del concerto al cinema e' diversa da quella del teatro. Al cinema si possono vedere i musicisti da vicino, avere l'impressione di essere dentro l'orchestra. Ci sono interviste, backstage; e' un po' la differenza che passa fra vedere un film in tv o in sala. ''James Bond al cinema - ha spiegato il direttore Daniel Harding alla presentazione nella sede del Tci - e' un'altra cosa, e anche la musica'' non sembra qualcosa di ''lontano da non toccare, fragile ma violenta, viva''. Lui, che sara' sul podio lunedi', non ha ancora visto un concerto in alta definizione ma si ripromette di farlo andando al cinema per lo spettacolo diretto da Chailly (che alla Scala e' gia' sold out).
D'altronde il Piermarini ha 1.800 posti e la filarmonica ha una percentuale di abbonamenti confermati da un anno al successivo del 95%, dati che rendono il teatro meno aperto di quanto vorrebbe l'orchestra che organizza prove aperte, ha un progetto con i bambini nelle scuole elementari e ora ha scelto il cinema, con l'apporto di Unicredit, la produzione di Musicom.it e la distribuzione di Nexodigital. ''Il cinema per noi - ha spiegato il direttore artistico Ernesto Schiavi - e' qualcosa di irrefrenabile, con leggerezza. Non si puo' pensare a ricadute positive nell'immediato. Come ci insegna il Metropolitan arrivano dopo tre o quattro anni''. Ma i primi dati sono gia' confortanti, con un aumento del pubblico in sala passato in Italia dal 50% al 70%.

Il Premio 13 duemilatredici

Venerdì 1 febbraio alle ore 17,00, presso la Protomoteca del Campidoglio a Roma, il Centro Poesia di Roma e gli editori EdiLet, Ensemble, Giulio Perrone, Graus, La Vita felice, Lepisma, Nemapress, Progettocultura organizzano il "PREMIO TREDICI 2013"
Interverranno Carmine Chiodo, Claudio Damiani, Andrea Gareffi, Dante Maffia, Rocco Paternostro, Fabio Pierangeli, Gabriella Sica, Davide Rondoni, Giorgio Taffon, Serena Maffia.
Ospiti l'attore Valter Maestosi, la poetessa Silvia Bre, l'attore Salvatore Puntillo, la poetessa Maria Grazia Calandrone, l'attrice Lina Bernardi, la poetessa Zingonia Zingone, il cantautore Amedeo Morrone, l'attore Giovanni Deanna, l'attore Danilo Ramon Giannini, l'attrice Ilaria Fioravanti
I vincitori annunciati dell'edizione 2013 sono (in ordine alfabetico): Irene Baccarini, Elena Bartone, Mathilde Berenice, Simone Di Biasio, Salvatore Ugo Digennaro, Roberto Di Pietro, Ilaria Drago, Andrea Nibaldi, Antonella Rizzo, Natalia Stepanova

mercoledì 23 gennaio 2013

MoviemovItalian Film Festival celebra i fratelli Taviani


Venerdì 25 gennaio alle ore 20.30 al Teatro Quirinetta di Roma si terrà la premiazione della II edizione del Moviemov Italian Film Festival Manila.
La serata sarà un omaggio al cinema dei fratelli Taviani che, dopo numerosi riconoscimenti internazionali, hanno vinto l’ultima edizione del Festival a Manila con “Cesare deve morire”. Nel corso della serata verrà presentato il video di 12 minuti “El cinecomo acto de purera Paolo e Vittorio Taviani”di Miguel Angel Barroso, realizzato in occasione del premio alla carriera che i Taviani hanno ricevuto a Madrid.
Il Moviemov nasce con l'idea di costruire una piattaforma d'incontro per la promozione culturale e commerciale del nuovo cinema italiano all'estero, in particolare in Asia.
Si tratta di un Festival itinerante pensato intorno ad una selezione di film italiani tra i più significativi della stagione non ancora distribuiti e conosciuti nella nazione ospitante.
Ideato e diretto da Goffredo Bettini, in collaborazione con le Ambasciate Italiane e gli Istituti Culturali, organizzato dalla Playtown Roma, grazie all'appoggio del Ministero della Cultura - Direzione Generale del Cinema e della Camera di Commercio di Roma, il Festival ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze artistiche italiane nel continente asiatico.
Durante la seconda edizione del Moviemov Manila, sono stati inoltre presentati: L'Industriale di Giuliano Montaldo, Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana,
L'Intervallo di Leonardo Di Costanzo, Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone, Diaz di Daniele Vicari e Magnifica Presenza di Ferzan Ozpetek, già vincitore della seconda edizione a Bangkok, accompagnati dai loro protagonisti tra cui Andrea Bosca, Salvatore Striano, Jennifer Ulrich, Davide Iacopini e da ospiti d'eccezione come il Direttore del mensile Ciak Piera Detassis e la madrina Vanessa Gravina.
Oltre alla premiazione verrà presentato nel corso della serata il progetto speciale “Tondo”, l’immensa bidonville nei pressi del porto di Manila nata intorno ad uno delle più grandi discariche a cielo aperto esistenti al mondo, realizzato in collaborazione con Alice nella città sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma.
A sostegno del progetto saranno esposte le fotografie scattate da Jennifer Ulrich, una delle protagoniste del film “Diaz”, e mostrate alcune immagini del documentarista Leonardo Cinieri Lombroso realizzate in occasione della tappa di Manila.
L’evento sarà preceduto alle 19.30 da un cocktail adiacente alla sala.
Alla serata saranno presenti i fratelli Taviani e la delegazione degli attori che ha accompagnato i film al Moviemov di Manila, oltre a numerosi amici e artisti che hanno collaborato con i registi.

A Livorno 20 anni di Marlene Kunz

A Livorno i Marlene Kuntz raccontano i loro primi vent'anni in musica. Sabato 26 gennaio alle 22 al The Cage Theatre una delle piu' importanti rock band italiane offre un singolare concerto per celebrare una storia ormai ventennale.
Un'avventura che parte nel 1990 per opera del chitarrista Riccardo Tesio e del batterista Luca Bergia ai quali non molto tempo dopo si unisce il cantante e chitarrista Cristiano Godano, proveniente dai disciolti Jack On Fire.
I tre arrivano alla finale di Rock Targato Italia nel 1993 e vengono subito notati da Gianni Maroccolo.
Da allora sono otto gli album all'attivo della band, piu' un "best" con la loro rilettura di brani quali "Impressioni di Settembre" della PFM, "Non gioco piu'" di Mina, e una versione de "La liberta'" di Giorgio Gaber e poi tante collaborazioni con artisti internazionali tra cui: CSI, Skin, Rob Ellis, Paolo Conte, Greg Cohen, Stefano Benni, Carlo Lucarelli, Tiziano Scarpa, Enrico Brizzi, Marco Lodoli, Gianmaria Testa, Emidio Clementi, Marco Bosonetto, e Babsy Jones, Howie B, Gianni Maroccolo.
Importanti e significative anche le produzioni per il cinema: oltre a colonne sonore (Babylon di Guido Chiesa; Tutti giu' per terra, di Davide Ferrario.) e altre collaborazioni tra cui si ricordano i brani che compaiono in Jack Frusciante e' uscito dal gruppo di Enza Negroni o il piu' recente e pluripremiato Tutta colpa di Giuda per il film di Davide Ferrario (dove Cristiano Godano ricopre anche un ruolo d'attore), i Marlene Kuntz prendono parte a Quando si chiudono gli occhi cortometraggio di Beniamino Catena, presentato al festival di Venezia.
Ma l'esperienza piu' "ardita" con il cinema e' dell'aprile 2007 quando i Marlene Kuntz portano in tour uno spettacolo in cui, improvvisando dal vivo, sonorizzano il film muto degli anni '20 "La signorina Else", tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler e organizzato per immagini dal regista tedesco Paul Czinner. Il film, visionario e drammatico, ben si addice alla poetica e alla musicalita' dei Marlene, che incantano il pubblico coinvolgendolo in un viaggio emotivo di particolarissimo impatto.

La gravidanza di Carmen Russo sarà un film

Carmen Russo e il marito Enzo Paolo Turchi hanno deciso di far entrare le telecamere in corsia per riprendere il parto. Le immagini della nascita della piccola diventeranno un lungometraggio da destinare al cinema o alla televisione.
I due ballerini secondo la rivista avrebbero già firmato un contratto e le dovute liberatorie e il lieto evento si trasformerà in una sorta di "docufiction", un po' come le serie Usa che stanno tanto prendendo piede anche da noi trasmesse sul canale Realtime, come "24 ore in sala parto" o di prodotti simili.
La gravidanza della Russo è quasi arrivata alla fine, il parto cesareo è previsto a breve e la figlia si chiamerà Maria, come aveva raccontato la stessa futura mamma di recente al settimanale Di Più: "Ho scelto questo nome perché sono rimasta incinta poco tempo dopo aver compiuto un toccante viaggio a Medjugorje, dove ho pregato la Vergine Maria nei luoghi delle sue apparizioni".

Teatro, "L'oro del Reno" a Palermo

Non c'e' sipario, ne' quinte, ne' elementi scenici. Il pubblico del Teatro Massimo ieri è rimasto attonito entrando nella sala dei Basile per assistere alla prima dell'Oro del Reno, prologo del monumentale 'Ring des Nibelungen' di Richard Wagner che ha aperto la stagione 2013 della fondazione lirica palermitana. Qualcuno ha perfino pensato che ci fosse uno sciopero.
Il sipario non c'era, il palcoscenico era visibile in tutta la sua grandezza, senza un solo elemento scenico a dare l'idea che di li' a poco si sarebbe consumato il furto dell'oro alle figlie del Reno da parte di Alberich, che mette in moto la complessa vicenda raccontata nel capolavoro di Wagner.
Il regista inglese Graham Vick ha trasportato i fatti dal tempo indefinito del mito ai nostri giorni, raccontando quello che in fondo l''Anello' di Wagner racconta: la corruzione del potere che porta alla dissoluzione. Per farlo non ha usato scenografie ma lo stesso Teatro, nudo, luogo nato proprio per raccontare la vita.
Per dare l'idea del Reno, ha pensato Vick, bastano 40 sedie di plexiglass le cui trasparenze evocano l'acqua, mosse da quaranta mimi i quali portano in scena le tre figlie del Reno che tentano di sedurre Alberich, vestito da maniaco dell'impermeabile.
Un gioco di seduzione dove il sesso, altra faccia del potere, percorre l'intero spettacolo: anche Wotan ne e' dominato e quando entra in scena Freia, la dea che coltivando le mele da' l'eterna giovinezza agli dei, abbracciandola le palpa i glutei. O l'arrivo di Erda, dea della fertilita', la Gea dei nordici, che Vick veste come Anita Ekberg nella 'Dolce Vita', illuminata da un occhio di bue.
Morbida e sensuale, mimando in scena un amplesso con Wotan e seducendolo, lo convince a rinunciare all'anello.
Ma e' sul denaro che si costruisce il potere. E il Nibelheim, mondo sotterraneo dove vivono i Nibelunghi assoggettati da Alberich dopo il furto dell'oro, diventa con Vick la sede di una Borsa valori, con il tabellone dove scorono le quotazioni dei titoli. I 40 mimi in questo caso danno vita ad agenti finanziari, grigi e tutti uguali, disumanizzati davanti ai loro computer, costretti a tirare cocaina per lavorare senza freno alle speculazioni finanziarie che arricchiscono sempre di piu' Alberich, qui con sigaro e abito di grisaglia grigio.

Tour dei Korn in Italia

Dopo l'ultimo concerto a Milano nello scorso mese di marzo, tornano in Italia i Korn e questa volta al gran completo.
Le date europee del tour estivo della storica band nu-metal sono state diffuse sul sito ufficiale: tre gli appuntamenti italiani, a Milano il 24 giugno per il City Sound Festival presso l'Ippodromo del Galoppo, a Roma il 25 nell'ambito del Rock in Roma presso l'Ippodromo delle Capannelle, e infine il 26 al Gran Teatro Geox di Padova.
Per il tour europeo rientra nei Korn il chitarrista Brian 'Head' Welch, che nel 2005 aveva abbandonato la band per convertirsi alla fede cristiana e dedicarsi a una carriera solista con il progetto 'Love & Death' che accompagnera' i Korn proprio nelle prossime date estive.

Nudi come il titolo: 'The Full monty'

"Tuta blu ed elmetto giallo sono il simbolo della disperazione e del riscatto del gruppo di spogliarellisti/disoccupati". Cosi' in conferenza stampa a Roma Massimo Romeo Piaparo ha presentato il musical "The Full Monty". "Come da titolo si tratta di 'Un servizio completo', saranno nudi davvero in palcoscenico", sottolinea il produttore e regista che quest'anno ha investito 2 milioni e mezzo di euro in tre spettacoli: abbiamo gia' applaudito "My Fair Lady", vedremo "Il vizietto" ed ora il 30 gennaio debutta in prima nazionale al Teatro Sistina di Roma "The Full Monty". Lo spettacolo sara' in scena nella capitale fino al 17 febbraio, per poi intraprendere una tourne'e che terminera' ad Aosta il 24 aprile, dopo aver toccato altre 14 localita' del Centro Nord. Il fortunato film di Peter Cattaneo del 1997, che ha e' gia' stato portato in scena in Italia con la regia di Gigi Proietti e Giampiero Ingrassia protagonista, vede nell'adattamento di Massimo Romeo Piparo un marchio di fabbrica italiano: "Dalla periferia delle acciaierie inglesi ci siamo spostati a Torino, luogo simbolo dell'industrializzazione italiana ? dichiara Massimo Romeo Piparo -, sogno di tre generazioni, oggi infranto". Nel cast Pietro Sermonti e' Giorgio Lucariello, uomo separato che e' stato licenziato e che rischia di perdere l'affido del figlio interpretato da Jacopo Sarno (l'unico del gruppo che ha gia' masticato musical con "Datemi tre caravelle" di Alessandro Preziosi e "High School Musical" che vanta oltre 260 repliche). Al grido di "Andiamo a farci prendere in giro da tutti" e' Giorgio a portare in palcoscenico il gruppo di amici spogliarellisti, disperati disoccupati come lui. I compagni d'avventura sono: Paolo Ruffini, alias Marcello De Gregorio, "un personaggio buffo, ironico, ma anche venato di poesia", afferma l'attore, l'unico ? stando al gioco del produttore ? che era pronto a firmare il contratto solo se era obbligatorio spogliarsi in scena! Gianni Fantoni e' Davide Foschi, il miglior amico di Giorgio e l'unico che ha qualche resistenza ad esibirsi a causa della moglie che lo incita ad andare a fare un colloquio in un centro commerciale. Paolo Calabresi e' Aldo Parisi, un dirigente d'azienda che viene invitato a far parte del gruppo perche' ha la moglie che insegna il Cha cha cha e che accetta la sfida perche' non ha confessato alla consorte di essere stato licenziato; Sergio Muniz e' invece un immigrato cubano che viene in Italia per fare l'operaio, ma non trova lavoro. Il sesto compagno d'avventura in "nude look" e' Marco Serafini, che interpreta Daniele Palladino, un giovane anche lui senza lavoro, e nella vita uno dei due disoccupati arruolati nel cast da Massimo Romeo Piparo. "L'ultimo lavoro che ho fatto - afferma il trentottenne di Moncalieri ? e' stato il rappresentante a partita iva. Mi sono presentato al provino perche' era di lunedi', il giorno piu' brutto per un disoccupato: iniziare la settimana senza lavoro". "Avevo pensato ad un solo posto simbolico da dare ad un disoccupato e mi sono rivolto alle organizzazioni sindacali ? spiega il produttore e regista -. Poi alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, dove si sono svolti i provini, mi sono imbattuto in Simone Lagrasta, ex falegname che ha imparato a muoversi in pista imitando Michael Jackson allo specchio. Lui non poteva avere il ruolo da spogliarellista/disoccupato, il suo fisico non lo avrebbe reso credibile, reale. Cosi' ho rinunciato ad un ballerino professionista per avere lui che interpreta Tony Giordano, un giovane spogliarellista che da' l'idea al gruppo di disoccupati di mettere in piedi uno spettacolo di streaptease". "Se questo e' un sogno ? afferma il ventiquattrenne torinese attore per caso-, non svegliatemi". A preparare i novelli spogliarellisti e' stato Bill Goodson, che e' stato il primo coreografo dei California Dream Men in America; mentre a testare le loro corde vocali ci sono stati vari coach capitanati dal direttore musicale Emanuele Friello. "Oggi a Firenze si sta dando l'ultimo saluto al regista Massimo Castri? ricorda
Paolo Calabresi -. Aveva un carattere infernale, ma era privo di snobismo intellettuale. Avrebbe apprezzato la mia parte in questo musical".

martedì 22 gennaio 2013

Anteprima di Pinocchio al Future film festival

Appuntamento mercoledi' 23 gennaio, a Bologna, con l'anteprima italiana, organizzata dal Future film festival nell'ambito di "Arte e Scienza in Piazza" - la manifestazione di diffusione della cultura scientifica promossa dalla Fondazione Marino Golinelli - di Pinocchio, il nuovo film di Enzo d'Alo' in uscita il 21 febbraio distribuito da Lucky Red.
Una nuova opportunita', offerta al pubblico del capoluogo emiliano, per incontrare il grande cinema e i suoi protagonisti: la serata, in programma al cinema Arlecchino (via Lame, 57; ingresso dalle ore 19.30, inizio della serata alle ore 20.00), sara' infatti introdotta da un incontro con il regista Enzo d'Alo', uno dei maestri dell'animazione italiana, autore di titoli amatissimi come La gabbianella e il gatto e La freccia azzurra, e con Maricla Affatato, responsabile della produzione che nel film da' anche voce al personaggio della Volpe.
"Siamo particolarmente felici - spiegano i direttori artistici del Future Film Festival, Giulietta Fara e Oscar Cosulich - che dopo le due grandi anteprime internazionali degli anni scorsi, Sanctum 3D e Hugo Cabret, stavolta possiamo portare ad "Arte e Scienza in Piazza" una dimostrazione dell'eccellenza del made in Italy: il nuovo film diretto da un grande autore del nostro cinema d'animazione, per di piu' tratto da un classico della nostra letteratura, letto, tradotto e amato in tutto il mondo".
L'anteprima, inoltre, sara' anche l'occasione per ricordare l'indimenticabile Lucio Dalla: la colonna sonora del film e' infatti l'ultima opera del grande cantautore, che ha anche offerto un prezioso "cameo vocale" doppiando il personaggio del Pescatore Verde. Un coinvolgimento che carica questa anteprima bolognese di un ulteriore significato, come sottolinea anche la decisione del Sindaco di Bologna, Virginio Merola, di consegnare ad Enzo d'Alo' una targa da parte della Citta', proprio in ricordo di Lucio Dalla.
"Ho sempre pensato che solo un musicista sarebbe stato in grado di interpretare le sonorita' di un'opera cosi' fantasiosa e articolata come Pinocchio: Lucio Dalla - spiega Enzo d'Alo' - Sono felice di presentare il film nella sua Bologna: la proiezione sara' anche un omaggio a questo artista unico: un autore curioso e attento a ogni linguaggio".

Murray Abraham a Torino per le riprese di "Il mistero di Dante'

Il Premio Oscar Murray Abraham (Amadeus, Scarface, Il Nome della Rosa) sara' il protagonista del nuovo film di Louis Nero 'Il mistero di Dante' le cui riprese inizieranno in febbraio a Torino.
La pellicola, una produzione internazionale indipendente con capofila L'Altrofilm, vedra' Abraham nella parte dell'alter ego di Dante Alighieri. Un appassionante viaggio nel mondo esoterico del poeta, dagli ordini di cavalleria ai Rosacroce, fino al gruppo iniziatico del 1300 'I fedeli d'Amore'.

La Norma di Enrico Castiglione sbarca a Cannes

Approda al Midem di Cannes la Norma di Vincenzo Bellini firmata la scorsa estate al Teatro Antico di Taormina dal regista e scenografo Enrico Castiglione e trasmessa con la sua regia televisiva dalla Rai in diretta mondovisione in oltre cinquecento sale cinematografiche. Il video della ripresa televisiva sara' proiettato sabato 26 gennaio alle ore 17.30 al Palais des Festivals dalla Imz, l'associazione internazionale che riunisce le principali reti televisive del mondo, appunto in occasione del Midem, la storica rassegna della musica internazionale che ogni anno si tiene in Costa Azzurra, in Francia.
Si tratta della settima volta consecutiva che Enrico Castiglione, regista e scenografo molto conosciuto ed apprezzato a livello internazionale (con all'attivo un catalogo video di oltre duecentocinquanta concerti ed oltre trenta opere, tutte da lui tutte firmate come regista teatrale e televisivo, oltreche' come scenografo), viene invitato dalla Imz a presentare una sua nuova regia televisiva al Midem di Cannes, dove fin dal 2007 - primo anno della sua direzione artistica a Taormina - sono approdati tutti i suoi allestimenti realizzati al Teatro Antico per Taormina Arte: Medea (2007), Tosca (2008), Aida (2009), Turandot (2010), Nabucco (2011) ed ora anche la Norma della scorsa estate. Un riconoscimento che e' la conferma di come il percorso artistico di Enrico Castiglione, sempre in coppia con la costumista Sonia Cammarata, stia risultando vincente nelle programmazioni delle principali reti televisive internazionali e negli ultimi anni anche nelle sale cinematografiche, dove viene apprezzato unanimemente la spettacolarita' cinematografica del suo dinamismo registico e delle sue invenzioni scenografiche.
"Non posso che essere onorato ed orgoglioso - ha dichiarato Enrico Castiglione - per l'attenzione che le televisioni internazionali dimostrano ancora una volta, da ben sette anni, per i miei allestimenti e le mie regie. Ed anche quest'anno la scelta di proiettare la Norma che ha inaugurato a Taormina, in Sicilia, la quarta edizione del Festival Belliniano e' una conferma di come l'opera lirica sia un patrimonio straordinariamente italiano che va difeso e valorizzato''.

Settimo negozio a Parigi per Giorgio Armani

E' il settimo negozio parigino del suo gruppo, quello che Giorgio Armani inaugura stasera, al numero 2 di Avenue Montaigne, dove un tempo era la boutique di Ungaro. Dopo la sfilata di Armani Prive', gli invitati si sposteranno nel nuovo spazio di 450 metri quadri, tutto dedicato agli abiti e agli accessori femminili, personalmente studiato dallo stilista che ha voluto caratterizzare i vari ambienti con pavimenti diversi, in onice, marmo, quarzo e granito, con grande effetto d'insieme. L'arredo e' rigoroso ma luminoso, le vetrine sono state eliminate a favore delle vetrate che lasciano vedere l'interno. Non ci sono manichini ma solo 'stampelle' per i vestiti e piani d'appoggio per le scarpe e le borse, in primo
piano quelle speciali, cucite interamente a mano. Questo tempio del lusso italiano verra' festeggiato stasera da tanti ospiti vip, da Uma Thurman e Isabelle Huppert, da Claudia Cardinale e Livia Firth, da Clotilde Courau e Hilary Swank, solo per citare alcune delle belle e famose.
Gli indirizzi Armani in avenue Montaigne diventano quindi due e il negozio al civico 18, che finora era 'misto' tra poco sara' tutto dedicato all'uomo. Ma la nuova boutique donna ha anche un piano superiore, cui si accede riservatamente dal portone,
interamente dedicata alla collezione Prive' che ogni volta, subito dopo la sfilata, verra' portata in questi esclusivi locali per consentire scelte e prove.

A Michelle Hunziker 'scappa da ridere'

E' tutto pronto al teatro Metropolitan di Catania per l'appuntamento con la risata piu' contagiosa del piccolo schermo. Michelle Hunziker, reduce gia' dai successi di Monza e Palermo, scalpita per portare anche a Catania il suo "Mi scappa da ridere". La showgirl svizzera sbarchera' nella citta' etnea grazie ad un'iniziativa della Agave Spettacoli.
L'appuntamento e' fissato al teatro Metropolitan il prossimo 29 gennaio alle 21.30.

lunedì 21 gennaio 2013

La mamma di Ceccherini suona il rock

Torna alla regia Massimo Ceccherini con 'La mia mamma suona il rock' una spassosa e surreale commedia dove l’attore toscano da sfogo alla sua inconfondibile comicità irriverente. Insieme a lui Antonio Fiorillo e Lallo Circosta nei panni di una coppia gay, l’esplosiva Cristina Del Basso (nella foto) e Alessandro Paci. Distribuito da Iervolino Entertainment il film sarà nelle sale il 14 febbraio.
Cristiano e Franco sono una coppia di omosessuali di circa cinquant'anni di età. Sono titolari di un'affermata casa di moda. Cristiano tipo eccentrico di origine siciliana, è lo stilista creativo; mentre Franco, romano verace, si occupa della parte amministrativa e finanziaria dell'azienda. Tuttavia Cristiano ha un problema che lo angoscia profondamente: vorrebbe avere un figlio! Esasperato dalla situazione, che in Italia non ha vie d'uscita, Franco gli volta le spalle e Cristiano passa mesi di solitudine e depressione. Dopo una notte all'insegna dell'alcol, Cristiano vorrebbe buttarsi da un ponte, ma viene salvato da Massimo, lo sballato leader di una Rock Band. Lo sguardo di Cristiano, alla visione di Massimo, si fa sinistro: gli spacca una bottiglia di whisky in testa, lasciandolo senza sensi, e lo rapisce. Il mattino seguente Massimo spalanca gli occhi e si ritrova in un letto legato come un salame: non ha più i piercing è completamente sbarbato e con i capelli tagliati. E' a casa di Cristiano, che ha deciso di prendersi cura di lui facendolo diventare a tutti gli effetti il figlio che ha sempre sognato. La sola speranza per Massimo di sfuggire a questa folle prigionia è Gilda, la sua bella fidanzata rocker.

Fabio Volo torna al cinema con 'Studio illegale'

Fabio Volo torna al cinema con una nuova commedia da protagonista, "Studio Illegale". Dopo aver portato sul grande schermo il suo romanzo di successo "Un giorno in più", insieme a Isabella Ragonese, questa volta lo scrittore, presentatore e attore recita nella pellicola tratta dal romanzo di Federico Baccomo "Duchesne" (nato originariamente come blog), caso editoriale del 2009 con oltre 35mila copie vendute, che descrive ironicamente la realtà di alcuni grandi studi legali d'affari italiani.
Il film uscirà nelle sale il 7 febbraio distribuito da Warner Bros. Pictures Italia ed è diretto da Umberto Carteni. Nel cast ci sono inoltre Ennio Fantastichini, Zoe Felix e Nicola Nocella.
Volo è Andrea Campi, un giovane avvocato rampante a cui viene affidato un incarico che potrebbe dare una svolta alla sua vita lavorativa. Tutto sembra filare liscio, fino a quando non incontrerà Emilie Chomand, affascinante e scaltra avvocatessa francese della controparte. La conquista di questa donna impossibile segnerà l'inizio di un turbine di eventi che sconvolgerà la vita di Andrea.

Leonardo Di Caprio lascia il cinema per salvare il mondo

"Mi prenderò una lunga pausa dal cinema e me ne andrò in giro a fare del bene per l'ambiente" con queste parole, Leonardo Di Caprio racconta i suoi progetti per il futuro. L'attore 38enne di origini italiane ha raccontato di sentirsi svuotato e logorato dopo aver lavorato a 3 film in 2 anni ("Django unchained", "Il grande Gatsby" e "The wolf of Wall Street").
La star, giunta alla fama nel 1997 grazie al film "Titanic", vorrebbe mettere da parte per un po' la vita professionale per convogliare il suo tempo e le sue energie a favore della causa ambientalista. "Voglio migliorare un po' il mondo" ha affermato Di Caprio.
Dichiaratamente vegetariano, l'attore conferma di essere molto sensibile alla difesa dell'ambiente e a conferma di ciò il tetto della sua casa è dotato di pannelli solari e lui usa abitualmente un auto elettrica. "Una persona normale - ha spiegato di Caprio - non percorre in auto più di 50 chilometri al giorno e per fare questo basta una presa elettrica".

7 donne e un solo uomo per Fausto Brizzi in 'Pazze di me'


Nuova commedia per Fausto Brizzi: 'Pazze di me' settima opera dall'esordio alla regia cinematografica. Un Francesco Mandelli (quello de 'I soliti idioti'), senza maschere e parolacce, nel ruolo di Andrea e' l'unico soggetto maschile di una famiglia composta da sette donne piu' un cane di genere femminile.
Lui, dopo che il padre lo ha abbandonato da bambino, dovra' infatti fare i conti con una mamma Vittoria (Loretta Goggi) apparentemente troppo dura e tre sorelle particolari. Ovvero, Beatrice (Chiara Francini), stucchevolmente perfetta, Veronica (Claudia Zanella), femminista pur essendo innamorata di un uomo sposato, e, infine, Federica (Marina Rocco) piena di eccessiva leggerezza nella scelta dei molteplici partner.
A chiudere il quadro ci sono poi: la piu' che confusa nonna Matilde (Lucia Poli) con tanto di badante Bogdana (Paola Minaccioni), un cane femmina e, infine, la ragazza di Andrea, Giulia (Valeria Bilello).
''E' un film autobiografico - dice il regista di 'Pazze di me' nelle sale da giovedi' in 600 copie distribuite da 01 -. Sono infatti tutte donne che conosco. Parenti di primo e secondo grado. Per quanto riguarda Mandelli - aggiunge -, mi sono divertito per prima volta a farlo recitare senza maschera. Un film questo - conclude l'autore di Notte prima degli esami che nel 2006 ha incassato oltre 15 mln di euro - che nasce senza troppi ragionamenti da marketing, senza la moda e la star del momento, ma solo con quelle attrici che mi facevano davvero ridere''.
Loretta Goggi che torna sul grande schermo, ci tiene a dire:'' il cinema forse non mi ha mai troppo amato. Ho partecipato negli anni Sessanta ai musicarelli, ma non ero certo ne' una lolita, ne' la Spaak. Poi ho fatto 'Gas' nel 2005, dove sono stata candidata a un Nastro d'argento, e poi piu' niente''.
E si sfoga ancora la show-girl: ''amo uscire dalla schiavitu' del giovanilismo. Al botulino, preferisco potermi mostrarmi per quello che sono, come faccio appunto nel film di Brizzi. Mi piace l'idea di poter invecchiare con il mestiere che amo finche' ne avr• la forza. E questo sia facendo teatro che cantando che resta il mio sfogo artistico pi— liberatorio e che mi mette piu' a nudo''.
Un per certi versi sorprendente e bravo Francesco Mandelli lontano dai personaggi dei soliti idioti, spiega: ''e' stato niente male recitare senza maschera e nel ruolo di protagonista.
Strano fare un ruolo educato, normale, togliere tutte le mie solite faccette...''.
Il film, che stasera avra' una prima di Gala al Sistina, ha il soggetto e la sceneggiatura, oltre che di Brizzi, di Marco Martani e Federica Bosco (autrice del romanzo omonimo a cui e' ispirata la commedia edito da Mondadori). In 'Pazze di me', camei di Alessandro Tiberi, Gioele Dix, Maurizio Micheli, Pif, Flavio Insinna e Michele La Ginestra.

Tarantino batte Tarantino al box office

Con gli oltre tre milioni e mezzo di euro di incassi raccolti nei primi quattro giorni di programmazione nelle sale italiane da Django Unchained e' record per Quentin Tarantino, che mette a punto il suo miglior weekend di sempre nel mercato italiano. Con all'attivo di Golden Globe e candidato a cinque Oscar, tra cui miglior film e migliore sceneggiatura, il film con Jamie Foxx, Christoph Waltz e Leonardo Di Caprio, distribuito dalla Warner Bros, ha superato nel primo weekend anche l'incasso di Bastardi senza gloria, il precedente film di Tarantino.
Un risultato, commenta il direttore generale di Warner Bros Pictures Italia Nicola Maccanico, che e' anche una ''ulteriore conferma di come il grande cinema mantenga intatta la propria forza attrattiva verso spettatori di tutte le eta'''. I numeri di Django, in Italia e nel mondo, fa notare ancora Maccanico, ''confermano inoltre come l'evoluzione artistica di Tarantino coincida con la crescita della sua capacita' di coinvolgere un pubblico sempre piu' ampio e consolidano l'importanza della sua figura nella cinematografia contemporanea''.