sabato 1 dicembre 2012

A Bolzano 'un tram che si chiama desiderio'

La rilettura originale dell'opera teatrale di Tennessee Williams,'' Un tram che si chiama desiderio'', proposta dal regista Antonio Latella, andra' in scena dal 6 al 9 dicembre al Teatro Comunale di Bolzano nell'ambito della stagione ''La Grande Prosa del Teatro Stabile''.
Il regista quarantenne nel giro di pochi anni ha conquistato fama internazionale, dividendo la sua attivita' tra Italia e Germania, per le sue reinterpretazioni di classici della letteratura teatrale: da Shakespeare, a Pasolini e Fassbinder.
Questa rilettura di ''Un tram che si chiama desiderio'', coprodotta da Emilia Romagna Teatri con il Teatro Stabile di Catania, ha vinto due Premi Hystrio e ha ottenuto le nomination dei Premi Ubu per il Teatro come miglior regia e spettacolo dell'anno.

Celentano torna sono a Verona

Adriano Celentano, se fara' nuovi concerti, utilizzera' esclusivamente l'Arena di Verona. Lo ha detto lo stesso Molleggiato al quale il Comune ha dato le chiavi della citta' dopo i due concerti tenuti nel tempio della lirica scaligero.
''Se faro' altri concerti li faro' solo e sicuramente all'Arena di Verona - ha detto Celentano ricevendo al teatro Ristori di Verona le chiavi della citta', come segno di gratitudine dopo i due grandi concerti con il tutto esaurito tenuti lo scorso ottobre nell'anfiteatro areniano -. Per me e' un grande onore'' ha spiegato ricevendo le chiavi dal sindaco Flavio Tosi. ''Cantare in Arena - ha concluso - e' come tenere un concerto in tanti stadi messi assieme. Pero' l'emozione e' unica''.

Beethoven sostituisce la Salome' con successo a Cagliari

Ieri sera, al teatro comunale di Cagliari, e' stata rappresentata l'opera Fidelio di Beethoven in sostituzione di Salome' di Richard Strauss che era compresa nella Stagione operistica 2012 del teatro lirico. L'operazione e' risultata felice.
Sebbene la esaltazione della fedelta' coniugale e del sentimento amoroso, l'opera e' costellata di concetti culturali configurandosi come una esaltazione della dignita' dell'uomo, della sua forza morale e, soprattutto, della liberta', valore supremo per Behetoven. Il regista Marco Carniti, avvalendosi delle scene di Sabrina Cuccu, dei costumi di foggia contemporanea di Beniamino Fadda e delle luci di Fabio Rossi, ha creato scene davvero appropriate e di grande effetto.
Sul versante interpretativo e vocale il soprano Claudia Iten (Leonora), Domenico Balzani (Don Pizarro), Valentina Farcas (Marcellina), Scott Macallister (Florestano), Scott Wilde (Rocco), Alessandro Senes (Don Fernando), sono stati all'altezza dei rispettivi personaggi vissuti sulla scena. Ottimo l'intervento del Coro, preparato dal maestro Marco Faelli, cosi' come la direzione del maestro Christoph Campestrini e l'esecuzione dell'Orchestra del teatro lirico apprezzabili per spessore emotivo e per chiarezza di progressione costruttiva dell'opera. La risposta del pubblico e' stata di grande entusiasmo e partecipazione.
L'opera sara' replicata cinque volte a cominciare da questa sera alle ore 19.

TFF, a Shell il Mouse d'oro

Shell, opera prima dell'inglese Scott Graham, vince il Mouse d'Oro 2012, premio della critica online al Torino Filmfestival.
Il Mouse d'Argento 2012 va a Holy Motors capolavoro di Leos Carax, amatissimo dai giurati del Mouse d'Oro che mai prima d'ora avevano attribuito una media cosi' alta a un film: 9,29.

E la chiamano "distribuzione". Franchi contesta UBU, ma il film non piace

Paolo Franchi, regista del tanto contestato 'E la chiamano estate', vincitore al Festival di Roma del premio miglior regia e di quello di miglior attrice andato ad Isabella Ferrari, in una lettera accusa la distribuzione Ubu di boicottare il film, per sostegno e diffusione copie, e si riserva di adire alla vie legali, mentre il distributore di Officine Ubu, Franco Giuliani, si difende ''e' stato solo un disguido all'Eliseo di Milano. Il fatto che e' che lui pensa che il fatto di aver vinto due premi gli dia anche il favore del pubblico''.
''Ieri, spettatori allibiti davanti al cinema Eliseo di Milano per vedere il film di Paolo Franchi 'E la chiamano estate'. Le proiezioni in sala non hanno avuto luogo perche' la pellicola non era giunta al cinema. Sembra una barzelletta ma e' cosi' - cosi' il regista Paolo Franchi commenta in una nota -, non mi sorprende affatto e rientra perfettamente nell'atteggiamento commercialmente non difensivo e dunque lesivo Ubu Distribuzione - continua il regista -. 72mila e 650 euro sono una cifra soddisfacente per un film d'autore distribuito in 36 sale, molte delle quali in piccole citta' dove il cinema d'autore fatica ad esistere. Se paragoniamo altri film d'autore italiani usciti in un numero di copie come le mie, E la chiamano estate e' stata superiore. Assurdo paragonare il mio film agli incassi di filmoni americani e commedie italiane con lancio milionario e centinaia di numero di copie. Cio' che mi lascia allibito - conclude l'autore - e' il trattamento riservato al mio film da parte della distribuzione Ubu che ha smontato il film in una nelle grandi citta' italiane dove si stava ben difendendo. E il caso di Milano, citta' dove il film ha avuto un soddisfacente esito, racconta egregiamente l'atteggiamento della distribuzione Ubu verso cui prendero' provvedimenti legali in qualita' di produttore associato con percentuale sui ricavi''.
''Io e la produttrice Nicoletta Mantovani siamo allibiti dal comportamento di Franchi - replica Franco Giuliani delle Officine Ubi -. Il fatto e' che lui pensa che, avendo vinto due premi, debba per forza di cose incontrare i gusti del pubblico.
Il film e' uscito nella prima settimana in 36 sale, ma gli esercenti nella seconda settimana si sono ridotti solo a 15. E abbiamo dovuto lottare per averne quel numero. Il film non lo vogliono''.
Per quanto riguarda la vicenda dell'Eliseo di Milano:''e' stato solo un disguido. Agenzia di zona di Milano non si era accorta che la copia che doveva passare dal cinema Arlecchino all'Eliseo non ha tenuto conto che in quest'ultimo cinema non c'e' il digitale e che serviva la pellicola. Sono mancati solo i due spettacoli previsti per ieri (quello delle 17.50 e quello delle 22.30) perche' poi gia' stamani e' arrivata una copia da Torino. Insomma non si puo' fare una tragedia per due soli spettacoli''.

TFF, Scola: Loach avrebbe fatto meglio a venire

Il direttore del Torino Film Festival Gianni Amelio e il regista Ettore Scola che domani ricevera', alla cerimonia di chiusura del Festival, il Grande Premio Torino, hanno incontrato oggi, nella sede dell'Usb, i lavoratori della Rear, la societa' di servizi esternalizzati del Museo del Cinema che avevano coinvolto nella loro protesta Ken Loach. Loach, in segno di solidarieta', aveva rinunciato a ritirare il Grande Premio Torino a lui dedicato.
Nell'incontro - chiesto dagli stessi Amelio e Scola - l'Usb ha ribadito le sue richieste di reintegro dei lavoratori licenziati dalla Rear, di reinternalizzazione da parte del Museo del Cinema di tutti i servizi e dei lavoratori in essi impegnati, inclusi quelli relativi al Film Festival, e l'applicazione di un contratto unico. Scola e Amelio si sono a loro volta impegnati a rappresentare queste richieste presso il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente della Rear, Mauro Laus.
''All'amico di tanti anni Loach - ha detto Scola in un incontro stampa prima di dialogare con le Usb - ribadisco comunque, in qualita' di ex militante, come lui, di un partito comunista, che per criticare le cose e' bene conoscerle da vicino. E che credo quindi avrebbe fatto meglio a venire qui a Torino a vedere come stanno realmente le cose''.
Parole che vanno anche nel senso di una difesa convinta del Torino Film Festival, ''un festival diverso dagli altri, importante e profondo - ha aggiunto rivolgendo un sorriso all'amico Gianni Amelio, sedutogli accanto - e per questo sono contento di ricevere domani questo Premio, io che non amo molto i premi perche' non ci credo, ma questo e' diverso...''.

TFF, Zima, Uhod!: due mesi a Mosca

C'e' amarezza, tristezza per ''i giochi fatti'', ovvero la rielezione di Putin a presidente della Russia per la seconda volta, ma anche ironia, voglia di vivere e ottimismo nell'irrazionalita' di tutte le rivoluzioni destinate, un giorno o l'altro a vincere, nel documentario 'Zima, Uhod!
(Winter go away)', visto oggi in anteprima al Torino Film Festival.
Per l'occasione dieci film-maker, diplomatisi alla famosa scuola di cinema e documentario di Mosca Teatr.doc, coordinati dalla direttrice e regista Marina Razbezhkina, hanno trascorso due mesi per le strade della capitale russa a riprendere manifestazioni, cortei, interviste poi censurate, gruppi di giovani blogger e anche, ovviamente, le Pussy Riot divenute emblema di quello, che, secondo il titolo, doveva essere l''ultimo inverno russo' in vista di una primavera di liberta'.
Vi e' riportata sia la scena della loro 'blasfema' azione dimostrativa di marzo di quest'anno nella Cattedrale di Cristo Salvatore, sia una loro intervista da parte di un film-maker nella quale, le cinque ragazze, con il capo incappucciato, spiegano le loro motivazioni, ovvero la voglia di liberare il paese da Putin e dai suoi uomini. Ma tanti a Mosca non sono d'accordo con la loro protesta, come riporta un altro spezzone del documentario in cui vengono intervistati passanti ortodossi e convinti sostenitori di Putin che gridano allo scandalo e al rischio di disintegrazione della Russia se le Pussy Riot e i loro fan avessero successo politico.
''Questo film - spiega nelle note di regia Mikhail Ugarov, curatore del film insieme alla Razbezhkina - ci ha mostrato l'aspetto irrazionale della nostra storia contemporanea, un'irrazionalita' che pero' non viene ammessa ne' da chi e' a favore di Putin, ne' dai suoi avversari, ma che c'e', di fatto, in ogni rivoluzione''.

venerdì 30 novembre 2012

TFF, la sweet London chiude il festival

''Ginger & Rosa'' l'ultimo bel lavoro di Sally Potter che chiudera' domani, sabato 1 dicembre, il 30/o Torino film Festival e' un film ambientato nella sweet London degli anni '60 con protagoniste due adolescenti molto amiche che la vita pero' separera', ma soprattutto un modo per la regista di dire che la nostra vita e' completamente intrecciata con il momento storico e il quotidiano che stiamo vivendo, bello o brutto che sia.
Come dire, secondo il verbo della regista e scrittrice Sally Potter (enfant prodigio con il suo primo 8mm girato a 14 anni e autrice, tra l'altro, dell'indimenticabile ''Orlando'' del '92, tratto da Virginia Woolf con Tilda Swinton) che Ginger, un' ottima Elle Fanning, e Rosa, Alice Englert, hanno introiettato le istanze sociali degli anni 60, il rovesciamento dei ruoli anche familiari di allora e la paura della fine del mondo a causa della Guerra Fredda. E che noi tutti, questo e' il messaggio, ci porteremo dentro per sempre il momento storico che stiamo vivendo.
I temi del film sono l'amicizia femminile e il tradimento, la liberta', la responsabilita' delle proprie azioni, la difficolta' di essere padre e madre di un'adolescente ribelle, che chiede di capire, l'afflato politico, l'amore, l'istruzione scolastica. Ginger e Rose, amicissime fin dalla nascita come amici sono tra loro i genitori di entrambe, sono ragazze poetiche e con inclinazioni artistiche che diventano presto attiviste con la voglia di cambiare il mondo cercando di impedire a Russia e America, come si temeva allora, di cancellare il mondo con l'atomica. Ma la loro vita di tutti i giorni, i primi amori, i problemi familiari (i genitori di Ginger si separano e sua madre interpretata da Christina Hendricks, e' una depressa), il tradimento del papa' di Ginger (Alessandro Nivola) cge si innamora di Rosa, irromperanno nella loro vita cambiandola per sempre.
Il film, gia' visto in alcuni festival, a Londra, New York e a Toronto, e uscito in Gran Bretagna un mese fa, e' ancora senza distributore in Italia, ma c'e' da credere che la sua presenza al Tff, per la festa di chiusura, gli portera' bene.
A Londra Sally Potter aveva spiegato che l'idea del film le era venuto dai suoi ricordi di ragazza circa la tragedia e gli orrori di Hiroschima e la crisi missilistica cubana. Per essere piu' realista possibile si e' poi documentata intervistando attivisti di allora, appartenenti al Committee of One Hundred.
Nel cast ci sono diversi grandi attori, come Annette Bening, nel ruolo della poetessa attivista Bella e Timoty Spall e Oliver Pratt nel ruolo di due vecchi amici gay che assisteranno Ginger nella sua faticosa iniziazione alla vita.

TFF, premiato per la carriera Daniele Segre

Daniele Segre ha ricevuto ieri sera al Torino Film Festival il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2012 promosso dall'Associazione Museo nazionale del Cinema (AMNC). Per l'occasione Luciana Castellina, sua amica personale ma anche la donna a cui Segre ha dedicato il suo ultimo ritratto dal titolo ''Luciana Castellina. Comunista'', prodotto dalla sua casa ''I cammelli'', ha tenuto una laudatio.
''Segre e' un regista unico nel suo genere - ha detto Luciana Castellina - premiatissimo da tutti i festival del mondo, la settimana scorsa ha anche ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica Napolitano il Solinas come documentarista, ma lontanissimo dal mercato. Lui non cerca il mercato e il mercato non cerca lui - ha scherzato Castellina - ma un giorno o l'altro le cose dovranno cambiare se non vuole morire di...fame. Il suo cinema merita attenzione, e' sempre delicato, rispettoso, i suoi documentari resteranno nella storia come documenti importanti, lui ha scelto sempre temi difficili e importanti, come il lavoro, la precarieta', la Fiat e cosi' via, sempre incurante del mercato...''.
Dopo la cerimonia di conferimento del premio e' stato proiettato del lungometraggio ''Manila Paloma Bianca'', del '92, documentario sul confine tra realta' e finzione per un ex attore in precario equilibrio tra normalita' e follia.

Aldo, Giovanni e Giacomo al Franceschini di Pavia

"Salvatevi questo link per seguire la diretta su YouTube, appuntamento oggi 30 novembre alle 20:45! Solo da qui potrete dare un'esclusiva... sbirciata dietro le quinte!". E' quanto annunciano Aldo Giovanni e Giacomo sulla loro pagina facebook. Il link e': http://bit.ly/U4y7zX.
Oggi il loro nuovo spettacolo "Ammutta muddica" debuttera' al teatro Fraschini di Pavia.

giovedì 29 novembre 2012

Il ''Nabucco'' anticipa le celebrazioni verdiane

La Fondazione Lirica del Teatro Verdi di Trieste e i Comuni di Bassano del Grappa, Padova e Rovigo hanno coprodotto un nuovo allestimento dell'opera ''Nabucco'' come anteprima delle Celebrazioni Verdiane del 2013 per il bicentenario della nascita del compositore. L'annuncio e' stato dato oggi, alla presentazione dei prossimi appuntamenti del Verdi. Nell'ambito di un accordo di programma con il Veneto per la realizzazione del Progetto ''Li.Ve 2012-Lirica Veneto'', e' stato scelto il Teatro di Trieste quale realizzatore dell'opera completa, incluso l'allestimento scenografico, i costumi e l'attrezzeria. La prima tappa dello spettacolo e' stasera al Palasport di bassano del Grappa (Vicenza).
Il 14 dicembre debutta invece sul palcoscenico della Fondazione triestina ''La bella Addormentata'', balletto in tre atti su coreografia di Marius Petipa e su musica di Tchaikovskij. Lo spettacolo, che si avvale delle scene e costumi di Maria Levitzkaia, e' presentato dal Balletto dell'Opera di Kiev, anche in questa edizione, nella piu' rigorosa tradizione russo-sovietica, in una versione di una delle piu' antiche compagnie di danza russe. Lo spettacolo, con cui si chiude la Stagione 2012 del ''Verdi'', si avvale della presenza dell'Orchestra del Teatro Lirico diretta dal m. Mykola Doadiura.

Mille luci su Picasso a Milano

E' targata Reggiani l'illuminazione delle opere della mostra 'Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi', esposte fino al 6 gennaio prossimo al Palazzo Reale di Milano. A garantire la giusta luce ai lavori del Maestro spagnolo del Cubismo, per la terza volta in mostra nel capoluogo lombardo, e' il 'Sistema Reggiani Led Luce', applicato al proiettore da binario 'Sunluce'. Un prodotto compatto, quello dell'azienda brianzola di Sovico, dal design lineare con struttura in alluminio pressofuso a vani separati, uniti da uno snodo che consente l'orientabilita' del fascio luminoso. L'uso di luce Led - spiegano dall'azienda - assicura inoltre l'assenza di raggi ultravioletti e infrarossi, in modo da restituire la giusta resa cromatica e la corretta percezione delle opere da parte dei visitatori, oltre che la loro stessa conservazione. Il progetto di allestimento e quello illuminotecnico dell'esposizione, sviluppato in collaborazione con Reggiani, e' firmato da Italo Lupi, Ico Migliore e Mara Servetto.

Panariello Inmezz@voi a Firenze

Domani debutta al Nelson Mandela Forum di Firenze "Inmezz@voi!", il nuovo spettacolo di Giorgio Panariello. A Firenze lo show replichera' sabato 1 e domenica 2 dicembre, per poi toccare i principali teatri e palasport italiani fino a marzo 2013.
Con "Inmezz@voi!" lo showman riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 "Panariello Non Esiste" (che ha registrato una media di 5.500.000 spettatori).

Sophia Loren inaugura il Palazzo del cinema di San Marino

Sara' l'attrice Sophia Loren ad inaugurare il Palazzo del cinema di San Marino, all'auditorium del Palace Hotel, il 9 dicembre in occasione della consegna del premio Premio San Marino per il Cinema e della prima edizione del San Marino Film Festival che si terra' nell'omonima Repubblica dal 10 al 15 dicembre, dedicato quest'anno a Tonino Guerra, con 70 film, tra lunghi e corti, di cui 25 in concorso. Tra i premi del festival anche quello alla carriera consegnato a Lucia Bose' che presentera', in anteprima nazionale, 'Alfonsina y el Mar' di Davide Sordella e Pablo Benedetti. Il San Marino Film Festival, presieduto dall'imprenditore Roberto Valducci e diretto dal regista Romeo Conte, presenta i concorsi internazionali di Lungometraggi (12 film e 5 documentari) e Cortometraggi (8); una sezione dedicata a Tonino Guerra con i film cult della sua carriera e tanti eventi speciali tra cui la sezione 'Incantati da Tonino' con i film d'animazione di autori russi. In giuria lunghi (8 mila euro il premio) il regista Pupi Avati e corti (3 mila euro) Ivano Marescotti. L'attrice Simona Izzo sara' la presidente del Premio Tonino Guerra alla Sceneggiatura (3 mila euro). I lungometraggi selezionati in gara sono: Il paese delle spose infelici di Pippo Mezzapesa, La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, Io sono Li di Andrea Segre, Plan C. di Max Porceljin, Silent Youth di Diemo Kemmesies, Qualche Nuvola di Saverio Di Biagio, La Strada Verso Casa di Samuele Rossi, Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola, Ristabbanna di Gianni Cardillo e Daniele Deplano, Il Pasticciere di Luigi Sardiello (anteprima nazionale), Mozzarella Stories di Edoardo De Angelis e Alfonsina y el mar di Davide Sordella e Pablo Benedetti. Tra gli ospiti confermati Nando Orfei, Ennio Fantastichini, Lino Patruno, Francesca Fellini, Giorgio Colangeli, Giuseppe Battiston, Gianna Gissi, Lorenzo Baraldi, Sergio D'Offizi, Ivan Crotoneo, Lucia Bose', Ennio Fantastichini, Luigi Sardiello, Tiziana Lodato, Gianni Cardillo, Ruggero Dipaola, Saverio Di Biagio, Nicola Nocella, Giacomo Ciarrapico e Gerald Morin.

L'italiano "Il Futuro", in concorso al Sundance Film festival

Il Futuro di Alicia Scherson, coproduzione a quattro dell'italiana Movimento Film di Mario Mazzarotto, insieme a Cile, Germania e Spagna partecipera', in concorso, al Sundance Film Festival, dove sara' presentato in anteprima mondiale. Nel cast Rutger Hauer, Nicolas Vaporidis, la cilena Manuela Martelli e il giovane italiano Luigi Ciardo (L'estate di Martino). E' tratto dall'ultimo romanzo del grande autore cileno Roberto Bolano Un romanzetto canaglia, edito in Italia da Sellerio.

Rain Man, dal cinema a Teatro

La Compagnia della Rancia affianca la prosa ai musical di successo con l'adattamento teatrale di 'Rain Man', celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman, che all'epoca commosse il mondo intero. Dal 4 al 16 dicembre la compagnia sara' infatti in scena al Teatro Quirino di Roma diretta da Saverio Marconi.
Vincitore di quattro premi Oscar (miglior attore protagonista, miglior regia, miglior scenografia e migliorfotografia) e diretto al cinema da Barry Levinson, 'Rain Man' ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all'Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon; la versione italiana e' diretta da Saverio Marconi, con la regia associata di Gabriela Eleonori. Per questa avventura, Saverio Marconi si e' affidato a interpreti di grande calibro, con alle spalle importanti successi teatrali, cinematografici e televisivi. Raymond - ruolo che valse l'Oscar a Dustin Hoffman - sara' interpretato da Luca Lazzareschi, attore con un ampio repertorio drammaturgico che spazia dai classici ai testi contemporanei.
Un grande lavoro attoriale, quello di Lazzareschi, che sottrae intenzioni ed espressioni alla sua interpretazione per restituire la fortezza inespugnabile del mondo interiore di Raymond,  rendendo cosi' toccanti anche i quasi 90 'si'' del copione che pronuncia senza colore ne' significato. Al suo fianco - nel ruolo di Charlie, che nel film fu di Tom Cruise - Luca Bastianello, giovane attore di talento gia' protagonista a teatro e in fiction televisive di successo che unisce una straordinaria somiglianza fisica con Cruise a un'interpretazione dalle diverse sfaccettature, che mostra l'evoluzione del suo personaggio. Valeria Monetti, protagonista di musical come 'Sette spose per sette fratelli' e 'Robin Hood', sara' l'interprete femminile, nei panni di Susan che nel film furono di Valeria Golino, mentre il personaggio del Dott. Bruener e' affidato a Beppe Cherici; insieme a loro, nel cast anche Gian Paolo Valentini e Irene Valota. La scenografia - creata da Gabriele Moreschi - e' divisa in quadrati che sottolineano i dettagli, cosi' importanti per la mente degli autistici che hanno una memoria prodigiosa e attraverso oggetti e proiezioni aprono squarci onirici, entrando nella testa di Raymond e svelando un mondo diverso.

Sanremo 2013, al via le audizioni

Il 63esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo a conduzione Fabio Fazio (nella foto) entra nel vivo. Si terranno domani, venerdì 30novembre, a Roma le audizioni decisive per scegliere i partecipanti della sezione GIOVANI. La commissione musicale, presieduta da Mauro Pagani, e composta da Sandra Bemporad, Andrea Guerra, Stefano Senardi e Massimo Martelli, selezionerà le 6 canzoni-artisti che parteciperanno alla rassegna in programma al Teatro Ariston dal 12 al 16 febbraio 2013. Alle audizioni dal vivo sono stati ammessi 60 artisti di cui 26 uomini, 17 donne e 17 gruppi. Al gruppo delle donne si aggiunge Martina Cambi, vincitrice del 55° Festival di Castrocaro e, quindi, ammessa di diritto alle audizioni in base al Regolamento. L'età media degli artisti è di 27 anni. Il Sud e le Isole "portano alle audizioni" 24 artisti, dal Nord ne arrivano 21 e dal Centro 15. La regione con più partecipanti è la Sicilia con 9 artisti (4 uomini, 4 gruppi e 1 donna). Ai 6 scelti con le Audizioni di domani si aggiungeranno 2 giovani selezionati, sempre dalla medesima Commissione, tra i vincitori del concorso Area Sanremo, edizione 2012.
Da mercoledì 5 dicembre avranno invece inizio le procedure di accredito per la stampa. La procedura di accredito seguirà le seguenti modalità: sarà necessario collegarsi al sito www.ufficiostampa.rai.it, cliccare sul pulsante SANREMO 2013 e scegliere la voce accrediti stampa. Una volta compilato il form online basterà seguire le istruzioni in esso contenute. La procedura per la richiesta di accredito si concluderà sabato 12 gennaio.

Anastacia raddoppia in Italia

Due date ad aprile per Anastacia in Italia. La cantante si esibirà l'8 aprile a Padova, GranteatroGeox e il 9 a Milano - Teatro degli Arcimboldi.

TFF, giovani, carini e... alcolisti

''Smashed'', di James Ponsoldt, proiettato ieri sera al 30/o Torino Film Festival nella sezione Rapporto Confidenziale e' un Film sull'alcolismo visto dalla parte degli alcolisti, che nel loro ubriacarsi, spesso incosciente, si divertono anche. Per poi, alcuni salvarsi, altri no. Un tema, l'alcolismo, molto sentito per quanto riguarda i giovani e gli adolescenti del mondo americano e occidentale in generale. Anche se il Film, presentato al Sundance Festival 2012 e da ottobre nelle sale americane (in Italia e' in attesa di un distributore) e' ambientato sul finire degli anni '20, ad Highland Park, nord-est di Los Angeles.
Tutta la vita coniugale di Kate, maestra di scuola, e Charlie, compositore, ''due personaggi che io amo molto - spiega l'autore nelle note di regia - perche' sono divertenti e molto innamorati'', gira intorno all'alcol. Tutto, a partire dagli amici, le serate in casa a sentire musica, le passeggiate, e' intriso di birra e alcol, fino a quando Kate perde il lavoro a scuola e comincia a rendersi conto che probabilmente vale la pena disintossicarsi e riappropriarsi della propria vita, anche al prezzo di perdere l'amore di Charlie, e lo sballato menage matrimoniale.
Entra quindi nel gruppo degli alcolisti anonimi e da li', non senza fatica, inizia il suo percorso in salita verso una vita diversa. ''Volevo raccontare cosa combina l'abitudine all'alcol - ha ancora precisato - spesso condito con una vita divertente e di passione, non solo di drammi, ma anche la storia di una donna sui 30 anni che lotta per diventare adulta guardando al marito per vedere se anche lui riesce a fare quel viaggio di crescita per tornare a stare con lei in un modo diverso''.

TFF, Nanni Moretti c'è

Come vuole la migliore tradizione, Nanni Moretti e' arrivato a Torino, per la 30/a edizione del Film Festival, per accompagnare, tra l'altro, la presentazione ieri sera del Film italiano in concorso 'Su Re' di Giovanni Columbu, distribuito dalla sua Sacher.
Su Re e' una rilettura della Passione di Gesu', dall'Ultima Cena alla Crocifissione, secondo un'interpretazione sinottica dei quattro Vangeli. Ambientata in Sardegna ''perche' quella e' la terra che amo e conosco - ha detto il regista - permeata di valori che sembrano rifarsi all'Antico piuttosto che al Nuovo Testamento''.
Nanni Moretti, che fu per due anni direttore del Tff ed e' molto vicino all'attuale direttore Gianni Amelio, rimarra' a Torino per due giorni per vedere alcuni Film del Tff e incontrare il suo rappresentante Sacher in Piemonte, Lorenzo Ventavoli. L'attore e regista non ha rilasciato commenti, dribblando le domande dei giornalisti sul caso sollevato da Ken Loach.

mercoledì 28 novembre 2012

Una famiglia perfetta, ma solo per Castellitto

Potenzialmente è la piu' bella sorpresa di questo Natale cinematografico. Commedia, noir, melodramma sentimentale, c'e' di tutto e di piu' in "Una famiglia perfetta", nuovo film di Paolo Genovese, reduce dal successo dei due Immaturi e dell'ultima fatica di Aldo, Giovanni e Giacomo. "Un film - racconta il regista - che nasce 10 anni fa: io e Luca Miniero vedemmo Familia di Fernando Leon e ci piacque subito. Era un thriller, noi pensammo subito a una commedia amara e a un finale diverso. E a Sergio Castellitto. Per me e' una magia che lui sia qui ora, che abbia accettato". "Non potevo fare altro - gli risponde un Castellitto piuttosto nervoso ieri in preconferenza stampa - l'idea e' geniale e Paolo ha la mano del grande autore che sa guardare al suo pubblico. Ci vedo Shakespeare ed Enrico IV in questa pellicola, ma anche il nostro miglior cinema, in lui la commedia non e' solo un esercizio ginnico di comicita'. E una bella riflessione sul Natale, che altro non e' che un'occasione, anche un po' patetica, che noi tutti ci diamo per volerci bene". Ne e' uscito fuori un film potente, che racconta del ricco e solitario Leone che cerca una famiglia e l'affitta: prende, per il 24 dicembre, infatti, una compagnia d'attori. In un mix di finzione e realta' serrato e profondo che disegna i sentimenti dei protagonisti e il racconto di una famiglia talmente finta da sembrare vera con l'ispirazione del miglior Scola. "Scola, Shakespeare, e' bello sentire tutto questo.
Ma se mi hanno influenzato lo hanno fatto inconsciamente: il processo di scrittura e' molto piu' naturale di quanto uno se lo aspetti. Di sicuro ero mosso da un grande amore per gli attori".
E lo confermano tutti, dalla Gerini alla Crescentini fino a Giallini, magnifico capocomico. "Cornuto. Ancora soffro per lo sguardo finale di Claudia a Sergio". E la bella Carolina e' innamorata di lui. "Uno di quelle donne che ho visto spesso nelle compagnie teatrali, che si mettono in situazioni impossibili".
Entusiasti anche Eugenia Costantini -"e questo nonostante il Natale io non lo ami, mi mette tristezza" e Ilaria Occhini. "Paolo e' straordinario, fa grande cinema sapendo molto di teatro". E infine Francesca Neri, unico personaggio vero in mezzo a tanti attori. "Erano cosi' uniti sul set, in questa magia del doppio piano di realta' e finzione, che quasi mi sentivo esclusa, a disagio. E ho messo quel disorientamento, quel fastidio nella mia interpretazione. Perche' era quello che provava anche il personaggio". Chiude Giampaolo Letta, AD Medusa, spiegando le ragioni che hanno portato l'uscita dal 3 gennaio al 29 novembre.
"Quando lo abbiamo visto abbiamo capito di doverlo fare andare in sala, che sarebbe stato sprecato a feste natalizie quasi finite. E poi rischiavamo l'accavallamento con il film di Muccino che non volevamo anticipare rispetto all'uscita americana e che da noi uscira' il 10 gennaio. Ci crediamo molto nel film di Paolo Genovese e lo ringraziamo per il tempo record in cui l'ha finito: tre mesi tutto compreso. Quello che dispiace e' che come sempre qui in Italia ci diciamo di essere equilibrati e poi lasciamo l'estate libera da grandi uscite e a Natale, anche in tempi di crisi persino per film un tempo "sicuri", ne escono 12". Medusa comunque ci crede tanto da far andare il film in giro per l'Italia in ben 430 copie.

IL FATALE MILLENOVECENTOUNDICI

Con il Patrocinio del Senato della Repubblica si é svolta oggi  presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29 Roma la presentazione del volume “Il Fatale Millenovecentoundici le esposizioni di Roma – Torino – Firenze” di Stefania Massari (Palombi Editori).
La presentazione a cura del Senatore Adragna ha visto gli interventi del Prof. Bonini, del Prof Manodori Sagredo,  del Segretario Generale   dell’Accademia di San Luca Prof. Moschini e del Sovrintendente Prof. Borghini.
La pubblicazione ripercorre la storia della grande esposizione internazionale che si è svolta nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell’Unità d’Italia e dimostrare al mondo intero i progressi raggiunti dalla nazione. Le città coinvolte sono state le capitali del regno: Torino, Roma e Firenze sedi rispettivamente di una esposizione industriale, di una manifestazione storica, artistica ed etnografica e di mostre del ritratto italiano e di orticultura.
I percorsi delle mostre e le piante stesse delle esposizioni non sono casuali ma obbediscono alla struttura di un racconto che parte dalla storia, dall’arte, dall’etnografia per arrivare alle conquiste ottenute, in campo nazionale, in particolare nel settore industriale, economico e sociale. Con le loro fantasmagoriche costruzioni le esposizioni sono così vistose vetrine delle molteplici identità del paese e delle innovazioni  ottenute  nel campo della tecnica e della scienza. L’integrazione arte/industria viene celebrata nei grandiosi edifici, strutture per la maggior parte effimere costruite  in breve tempo, che occupano spazi  amplissimi sia a Roma come a Torino.
Le manifestazioni sono l’emblema delle possibilità della nazione volte a stimolare nuove economie su scala nazionale e internazionale grazie alle qualità e alle quantità degli oggetti esposti e alle varietà delle costruzioni come delle attrazioni offerte, grazie anche al consistente apporto di capitali privati.
Gli edifici non sono semplici contenitori ma rispondono ad una volontà precisa di rappresentatività: così i vari padiglioni di Piazza d’armi che polarizzano l’attenzione dei visitatori con la molteplicità di colonne e di elementi decorativi sparsi a piene mani sotto la regia di Marcello Piacentini.
Così il Parco del Valentino, sede della rassegna internazionale delle industrie e del lavoro viene congiunto tramite il “ponte monumentale” ricco di colonne e di figure alate al Pilonetto che ospita  oltre ai palazzi delle nazioni estere le vastissime” gallerie delle macchine” e le altrettanto gigantesche “gallerie del lavoro”.
Nel complesso si tratta di uno spettacolo meraviglioso con migliaia di colonne, centinaia di pinnacoli, frontoni, timpani, cupole, porticati che oggi possiamo rivivere attraverso le immagini storiche (molte delle quali inedite) che compongono la pubblicazione.

TFF, sostegno a Ken Loach

Paul Laverty, sceneggiatore del film ''La parte degli angeli'' di Ken Loach, ritirato dal Torino Film Festival dallo stesso regista in segno di protesta per le condizioni di lavoro all'interno del Museo del Cinema in cui diversi servizi vengono appaltati a societa' esterne, e' tornato sulla questione del lavoro sottopagato.
''Condivido la tristezza di Ken Loach per il ritiro del nostro film dal Tff che sicuramente continua a fare un ottimo lavoro - scrive Laverty in una lettera inviata oggi alle Usb del Museo - ma vale la pena ribadire che la questione riguarda una questione universale, quella dei subappalti''.
Laverty stigmatizza in particolare la posizione del Museo del Cinema che, a suo dire, si e' difeso dicendosi non responsabile dei pagamenti cosi' bassi in quanto i lavoratori dipendono da una societa' terza che per altro osserva contratti nazionali.
''Questa posizione coincide con quella delle piu' potenti multinazionali a livello mondiale - scrive Laverty - se la si accetta quali possono essere le implicazioni? Significa che le catene di negozi di abbigliamento nelle capitali europee non devono assumersi alcuna responsabilita' per lo stato di miseria in cui vivono le sarte e i loro figli in Bangladesh? Significa che i supermercati non devono assumersi responsabilita' per i prodotti alimentari sugli scaffali, confezionati da migranti clandestini che lavorano per salari da fame?''.

martedì 27 novembre 2012

Matilde Brandi e Alvaro Vitali al Teatro Margherita

Diciotto canzoni nella commedia musicale 'Arrivederci Roma' che vedra' sul palco Alvaro Vitali e Matilde Brandi (nella foto) al Teatro Salone Margherita di Roma, da giovedi' fino al 3 marzo. Uno spettacolo in due atti scritto da Enzo Sanny e Marzia D'Anella, che racconta di un cameriere che dopo una serie di fortunati investimenti diventa un magnate della ristorazione oltre che il piu' ricco italiano nel Regno Unito. Ma la stampa inglese boccia il suo ultimo mega ristorante: da qui la vicenda si snoda vorticosamente tra canzoni e colpi di scena. Sul palco accanto a Vitali e Brandi ci saranno Michele Carfora, il comico Enzo Garramone, con la partecipazione di Giuditta Saltarini, moglie di Renato Rascel, attore, comico, cantautore e ballerino italiano. E' prevista inoltre una degustazione di cucina tipica romana, con buffet di aperitivi all'ingresso e durante l'intervallo verranno offerti due primi piatti.

Jovanotti entra allo stadio per la prima volta

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, annuncia le date di Roma e Padova del suo 'Backup tour' previsto, per la prima volta negli stadi, per l'estate 2013: il 28 giugno all'Olimpico e il 13 luglio allo stadio Euganeo. L'annuncio della tourne' e' contemporaneo all'uscita del suo ultimo album, che raccoglie i successi di 25 anni di carriera, 'Backup-Lorenzo 1987-2012'.

Apriti cielo a Bologna per Ficarra e Picone

Dopo quattro anni di assenza dalle scene teatrali, Ficarra e Picone portano, sul palcoscenico del teatro delle Celebrazioni di Bologna, il loro nuovo lavoro 'Apriti cielo', da domani al 2 dicembre. I due comici siciliani, autori e interpreti del testo, prendendo spunto dalla vita di tutti i giorni, conducono una riflessione sulla nostra societa', piena di cronaca nera, politica, religione e tanto altro. Come i precedenti lavori, anche 'Apriti cielo' e' costituito da quadri, che, a loro volta, rappresentano la vita quotidiana con i suoi paradossi al limite dell'assurdo.

Omaggio a Lucio Dalla

Esce oggi l'omaggio a Lucio Dalla "Qui dove il mare luccica": 3 cd (4 nella versione Deluxe) che fotografano l'artista nel suo insieme. E' una fucina dei tanti momenti emozionanti in compagnia di chi si trovava a dividere con lui sia una singola esperienza, sia un tratto di strada: duetti con Mina ("Amore disperato" da Tosca ), con Morandi e Guccini ("Emilia" da Dalla/Morandi); con Ron ("Piazza grande"), Marco Mengoni ("Meri Luis"); Ornella Vanoni ("Senza fine"), Francesco De Gregori ("Cosasara'"), Marta sui Tubi ("Cromatica" ), Toni Servillo ("Fiuto" ),
Neri Per Caso ("Balla balla ballerino"), Tiromancino ("Com'e' profondo il mare"), Tosca ("Rispondimi"), J. Fernando ("4-3-1943") fino all'incontro con Marco Alemanno e con la sua voce preziosa in recitati come "Inri".
E per la gioia di collezionisti, intenditori ed esperti dell'universo-Dalla "Qui dove il mare luccica" non lesina regali importanti come le versioni spagnole di "Attenti al lupo" e "Domenica d'agosto", quella inglese di "Piazza Grande", il primo provino di "Nuvolari", quelli di "Cara" e di "Millemiglia", un paio di brani editi solo in Germania ("Mon Amour" e "Non sai cos'e'").

Guccini primo in classifica su Itunes

A poche ore dalla pubblicazione debutta al primo posto di iTunes 'L'ultima Thule', il nuovo album di Francesco Guccini che arriva a quasi nove anni dall'ultimo lavoro, 'Ritratti'. In otto brani inediti firmati
dallo stesso cantautore e dai suoi collaboratori, l'album - che Guccini presenta domani - e' un viaggio introspettivo attraverso la riscoperta dei luoghi di infanzia, notti di riflessioni, considerazioni sulla fine dell'esistenza, con un occhio alla storia italiana e alla satira sociale.

TFF, Biancaneve è una torera

In principio erano i Fratelli Grimm e Biancaneve era una fanciulla indifesa vittima dell'odio della perfida matrigna. Ma i tempi cambiano, le ragazze vogliono divertirsi senza il principe azzurro e le favole vanno riscritte. Rupert Sanders ('Biancaneve e il cacciatore') la trasforma in una guerriera stile Giovanna D'Arco con il volto di Kristen Stewart. Tarsem Singh ('Mirror Mirror') la mette a capo di una banda di briganti nani contro una regina al botulino. Non stupisce, quindi, che la 'Blancanieves' di Pablo Berger, film presentato ieri sera al Torino Film Festival, diventi una torera, in versione muta e in bianco e nero.
Ambientato nell'Andalucia degli anni '20, a Siviglia, nel cuore pulsante del flamenco, patria della Corrida, 'Blancanieves' e' la fiaba di Carmen (Macarena Garci'a), figlia di un famoso torero Antonio Villalta (Daniel Gime'nez Chaco) paralizzato da un'incornata, e di una ballerina di flamenco (Imma Cuesta) morta dandola alla luce. La strega e' l'infermiera arrivista che accudisce e sposa il padre, Encarna (Maribel Verdu'). Rifiutata dal padre, Carmencita cresce insieme alla nonna (A'ngela Molina, un pilastro del cinema spagnolo, figlia del cantante Antonio Molina) che le insegna a ballare, e al gallo Pepe. Alla morte dell'amata nonna, trasferita nella casa paterna, riesce a recuperare il rapporto con il genitore che le insegna l'arte della tauromachia. Costretta a scappare dalla matrigna, si unisce ad una compagnia di nani gitani e toreri diventando una stella dell'arena con il nome d'arte ''Blancanieves''.

TFF, 'Su Re' secondo film italiano in concorso

Un Cristo brutto e, anche per questo ancora piu' pieno di umanita', e' quello che propone Giovanni Columbu in 'Su Re', secondo film italiano in concorso in questa trentesima edizione del Torino Film Festival, applaudito stamani alla prima proiezione stampa.
Il tutto e' affidato ad attori non sardi che si avvalgono della propria lingua nativa per pronunciare le parole del Vangelo e girato nei paesaggi piu' brulli della Sardegna (nel Supramonte di Oliena, in Barbagia, in Gallura, nell'Oristanese e nel Simis).
In 'Su Re' si racconta la passione di Gesu', dall'ultima cena alla crocifissione, attraverso una lettura sinottica dei quattro Vangeli in una ambientazione atemporale, con riprese dal taglio caravaggesco e costumi primitivi, mantelli neri di lana o pelli lunghe fino ai piedi. L'opera seconda di Giovanni Columbu, autore di 'Arcipelaghi', rielabora cosi' la storia sacra cercando di darle un senso vicino alla semplicita' di quelle genti, alla fragilita' di un popolo capace di nutrirsi di promesse e avere fede e, subito dopo, di rinnegare e odiare. Persone innocenti che si inchinano davanti a quel Gesu' che fa miracoli e poi, solo un attimo dopo, lo sbeffeggiano mentre viene portato sulla croce. Al grido di: ''Ma non eri tu quello che faceva miracoli? Dicevi di poter guarire e ora invece stai per morire!''.
''Credo che questo film - ha spiegato il regista - possa essere l'occasione per riscoprire alla radice l'identita' linguistica e culturale della Sardegna, i temi morali e sociali del Vangelo e fondere anche la vicenda originale con condizioni nuove, forse arricchendola di nuove espressioni del religioso e del tragico. Operazione che il cinema - ha continuato Columbu - non ha mai tentato apertamente. Anche la citta' di Matera di Pasolini e di Mel Gibson allude a Gerusalemme, ma se guardiamo alla storia dell'arte scopriamo che i pittori di quella grandiosa stagione che fu il Rinascimento hanno sempre risposto le vicende evangeliche nei loro paesi, hanno rivestito i protagonisti con i costumi del loro tempo e li hanno puntualmente collocati sullo sfondo delle loro architetture e dei loro passaggi''.
Ci tiene ancora a dire il regista: ''Centinaia di persone, persino i pazienti dei centri di salute mentale sono coinvolti nella messa in scena e messi nella condizione di recitare. Alla fine la cosa che forse risultera' piu' importante non sara' che un regista in qualche angolo del mondo abbia girato un nuovo film sul Vangelo, ma che tante comunita' di una regione avvertano cosi' profondamente il racconto evangelico da essere disposte a dare qualcosa di proprio e a mobilitarsi per renderne possibile il racconto''. Frase cult del film, che ha avuto la consulenza della Pontificia Facolta' Teologica della Sardegna, e' quella che chiude il cortometraggio con la morte di Gesu': ''Dopo tanto dolore lui torna a splendere e con lui il mondo''.

TFF, 700 pecore nel cuore di Milano

'L'ultimo pastore', documentario di Marco Bonfanti passato al Torino Film Festival, ha fatto un piccolo miracolo: portare un gregge di 700 pecore nel cuore di Milano ed esattamente davanti al Duomo. Il documentario racconta infatti la storia incredibile di Renato Zucchelli, un corpulento gigante dagli occhi buoni da bambino che di lavoro fa appunto il pastore nomade come quelli di una volta. Il fatto straordinario e' che lui fa questo per sua scelta e vive gran parte dell'anno tra le montagne, insieme alle sue pecore, agli asini e al fedele cane.
''Renato sembra un orco delle favole giunto da chissa' quale tempo - spiega il regista -. Ha gli occhi dolci, il sorriso gentile e sembra un uomo d'altri tempi e di altri sentimenti. Questa sua purezza, questa sua innocenza mi hanno ispirato la storia di questo viaggio bizzarro. Mi hanno fatto tornare bambino proprio come lui. E cosi' ho scritto una sceneggiatura e dialoghi piuttosto precisi, cercando di riflettere sul concetto di liberta' nel nostro secolo, creando un personaggio ossessionato dal compimento di una strampalata missione: portare la sua idea di liberta' e i suoi sogni alle nuove generazioni''. E nel documentario 'L'ultimo pastore' c'e' davvero la storia di questa ossessione. Quella appunto di Renato Zucchelli di riuscire a portare le sue pecore ai bambini della citta' che non conoscono piu' gli animali. Il suo sogno e' portare il suo gregge nel centro inaccessibile della citta', piazza del Duomo, per incontrare un gruppo di scolaresche delle elementari. E sara' per il pastore una vera e propria odissea perche' il suoresta un gesto incredibile e bizzarro che alla fine, come per un miracolo, si realizza.
''Il viaggio bizzarro di Renato verso la conquista della citta' - spiega Marco Bonfanti - ci racconta un cambiamento. Con gli occhi incantati da bambino che il protagonista serba ancora, riusciamo davvero a scorgere fino a dove ci ha condotto la nostra inarrestabile sete di modernita'. Senza retorica e in modo semplice e fiabesco, l'esempio di Renato ci pone di fronte a tutto quello che abbiamo scelto di abbandonare per seguire la strada del progresso e per rincorrere la via della modernita'''. La stessa strada che tutto l'Occidente ha percorso e che ormai si e' rivelata fallimentare, fino a porci nelle condizioni di tentare una via alternativa, alla ricerca delle radici perdute.

La 'bicicletta verde' gira l'Italia

La bicicletta verde sta girando. Prima a Venezia (sezione Orizzonti), poi a Torino (Film Lab), tra qualche giorno a Roma (sara' l'apertura di Tertio Millennio Film Fest, il 4 dicembre, sala Trevi). Il 6 dicembre approdera' in 15 delle nostre sale (ma l'Academy 2 spera di triplicarne le copie in una settimana, dovesse esserci richiesta da parte del pubblico) e non solo: i diritti di circuitazione sono gia' stati venduti in Islanda, Belgio, Svezia, Regno Unito, Francia, solo per dire dell'Europa. Non mancano i motivi per sorridere ad Haifa Al Mansour, prima regista donna dell'Arabia Saudita.
Del resto, l'essere riuscita a realizzare un lungometraggio nel paese in cui alle donne non e' permesso nemmeno di andare in bicicletta era di per se' la madre di tutte le soddisfazioni. Ne sono arrivate altre invece e adesso e' lecito sperare anche di piu': "In Arabia Saudita il film non e' stato ancora visto ma mi auguro non abbia problemi di censura. E' vero, non esistono sale, ma dalla nostra parte c'e' una societa' di produzione che sta lavorando alacremente perche' il film (la Razor Film, ndr) abbia passaggi televisivi e un'adeguata distribuzione homevideo. Il mercato dei dvd da noi e' molto florido".
'La bicicletta verde' vanta il patrocinio di Amnesty International e accanto alla regista, nella presentazione alla stampa avvenuta oggi a Roma, siede Riccardo Nour, portavoce di Amnesty per l'Italia. Eppure Haifa Al Mansour e' lontana dal cliche' dell'artista battagliera e politicamente impegnata.

Si può fare l'amore vestiti?



Dal 6 dicembre al cinema.

Amleto è cieco e balbuziente

''Se affronti Amleto, la domanda che ogni personaggio si deve porre e' la stessa che si pone il principe: ovvero essere o non essere. Ogni Amleto e' uno spettacolo sul teatro, come diceva Stanislavskij. Il mio ruolo e' quello di un balbuziente che non ci vede, insomma si cade sempre nella rappresentazione di se stessi. Una rappresentazione che pero' deve essere superata''. Cosi' Filippo Timi (nella foto) racconta il suo 'Amleto 2. Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche', versione cinematografica firmata da Felice Cappa del suo spettacolo teatrale dedicato alla figura di Shakespeare, passata oggi al Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile. Un Amleto davvero singolare il suo, destrutturato, insieme pazzo e sano di mente, attore che deve confrontarsi con se stesso. Un Amleto folle, colorato, tragico ma anche comico. Anche ogni personaggio della sua piece come di questo film deve rileggere se stesso non solo come ruolo ma anche individualmente, come in una specie di analisi psicanalitica. Un Amleto al quadrato, come indica il titolo, in cui c'e' chiaramente anche un'analisi sul potere che e' comico e tragico allo stesso tempo.
Ma anche, ovviamente, un omaggio a Carmelo Bene, ''partendo dal dato di fatto che per me Carmelo Bene e' come Einstein, non si puo' non tenerne conto. E' impossibile imitarlo, ma io ci gioco e poi lo metto da parte. Bisogna andare oltre. Io - continua Timi - adoro anche Petrolini, Cecchi. Sono 400 anni che si rappresenta quest'opera di Shakespeare e per me ormai e' come una rapsodia in cui ci deve entrare tutto''. E come esempio l'attore sottolinea: ''In questo mio spettacolo succedono cose davvero bizzarre, la gente ride tantissimo ma poi si commuove''. Nello spettacolo di Timi, insomma, c'e' tutto il colorato e folle mondo di un principe di Danimarca elevato a potenza. ''Attendo con curiosita' le reazioni del pubblico cinematografico alla visione tridimensionale di Amleto, uno spettacolo forte e intenso, a tratti aggressivo e prepotente. Passare dalla 'quarta parete' alla terza dimensione e' un salto notevole per il teatro. Impensabile fino a qualche anno fa, ma oggi in grado di generare nuovi scenari del rapporto tra arte teatrale e i nuovi media'', dice Andree Ruth Shammah, responsabile del teatro Franco Parenti e produttore del film. Infine per Filippo Timi ancora un'altra sfida che attinge al mondo dei classici: ''Ora sto preparando per il teatro un Don Giovanni tutto particolare''.

TFF, arriva Fernardo Arrabal

Nell'ottica del consolidamento a Torino del Prix Italia attraverso la proposizione annuale di eventi culturali aperti al pubblico, Il Prix Italia presenta insieme al Torino Film Festival e al Circolo dei Lettori una serie di iniziative legate all'artista Fernardo Arrabal, a Torino il 28 e il 29 novembre. Per l'occasione, Prix Italia ha selezionato dalla sua vasta library, che conta programmi internazionali dal
1948 ad oggi, il documentario ARRABAL del cubano Humberto Lopez Y Guerra, prodotto nel 1979 dalla televisione pubblica svedese SVT e presentato al Prix Italia del 1981. Il documentario, proposto nell'ambito del Torino Film Festival il 28 novembre, sara' preceduto da un'introduzione dello stesso Arrabal sulla sua opera e sul fim VIVA LA MUERTE, la cui proiezione seguira' quella del documentario. Considerato a livello internazionale uno dei piu' estrosi e imprevedibili personaggi della cultura europea, autore teatrale tra i piu' rappresentati nel mondo, fondatore insieme a Topor e Jodorowsky del movimento panico, Arrabal sara' presente il 28 novembre al Circolo dei Lettori per parlare del movimento post-surrealista insieme con il prof. Franco Perrelli, del DAMS dell'Universita' di Torino.
Arrabal concludera' la sua due giorni Torinese partecipando il 29 novembre alla prima nazionale dello
spettacolo teatrale L'ARCHITETTO E L'IMPERATORE DI ASSIRIA presentato dalla Piccola Compagnia della Magnolia all'interno della rassegna Maldipalco curata da Tangram Teatro. Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, il Prix Italia e' il piu' antico e prestigioso concorso internazionale per programmi radio, tv e web (fiction, documentari, musica e rappresentazioni artistiche). Ogni anno concorrono al Prix Italia cento organismi radiotelevisivi, pubblici e privati, dei cinque continenti. Il Festival, storicamente itinerante, si e' svolto nelle principali citta' d'arte. Dal 2009 al 2012, anche in omaggio al 150mo dell'Unita' d'Italia, Torino e' stata scelta come sede della manifestazione e lo sara' anche nel settembre 2013.

TFF, 'Il figlio dell'altra' piace ma fa discutere

Gia' vincitore del Gran premio della giuria e del premio per la miglior regia al 25/o Festival di Tokyo, è arrivato ieri al Torino Film Festival 'Il figlio dell'altra' che passa nella sezione Festa Mobile. Un lungometraggio che ha fatto molto discutere in Francia per il tema forte e avvincente, ovvero la scoperta da parte di Joseph, durante la visita di leva nell'esercito israeliano, di non essere il figlio biologico dei suoi genitori. Non solo: Joseph scopre anche che e' stato scambiato per errore con Yacine, palestinese dei territori occupati della Cisgiordania. Una cosa non da poco per le due famiglie che si trovano costrette ad interrogarsi sulle rispettive identita' e convinzioni, nonche' sulla storica ostilita' che divide da sempre i due popoli.
Nel cast spicca un'eccezionale Emmanuelle Devos, attrice francese tra le piu' brave. Il film sara' distribuito in Italia da Teodora e Spazio Cinema a gennaio.

TFF, Scamarcio promuove "L'uomo doppio" di Cosimo

Il momento più glamour di un festival serio come quello di Torino, in programma fino al 1 dicembre, finora è stato il passaggio della coppia Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. Ma lui, idolo delle ragazzine e protagonista di Cosimo e Nicole (in sala dal 29, dopo il passaggio al Festival di Roma) alla kermesse sabauda ci è andato come produttore di L'uomo doppio di Cosimo Terlizzi: un lavoro sperimentale per cui il regista si è messo a nudo davanti alla telecamera per una riflessione sull'identità.
"Conosco Terlizzi da anni - ha affermato Scamarcio -, lo incontrai circa 10 anni fa a un piccolo festival e il suo lavoro mi colpì molto, poi ci siamo persi di vista. Tempo fa ci siamo incontrati di nuovo, sono rimasto folgorato dal suo ultimo film e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto dargli una mano".

'Fratello Fiume', personale di Giulio Di Sturco a Milano

Da giovedi' prossimo al 28 febbraio 2013, il Centro Culturale di Milano (via Zebedia 2) ospita la mostra di Giulio Di Sturco dal titolo 'Fratello Fiume', terzo capitolo della trilogia che il CMC ha dedicato alla relazione complessa tra uomo e ambiente, cominciata con le monografiche di Edward Burtynsky e Ragnar Axelsson. Enrica Vigano', curatrice delle mostre di fotografia al Centro Culturale di Milano, questa volta sceglie il lavoro di un giovane, gia' diventato una delle voci piu' rappresentative del nuovo reportage italiano, vincitore del World Press Photo Award, categoria Arts and Entertainment, nel 2008 e di altri importanti riconoscimenti quali il Sony World Photography Award. Curata da Vigano' e ideata da Camillo Fornasieri, organizzata dal Centro Culturale di Milano e Admira, col patrocinio del Comune di Milano, Cultura, Expo, Moda, Design, il contributo del Gruppo FNM, del Credito Artigiano e di DB Arriva, l'esposizione presenta 40 immagini di Giulio Di Sturco, frutto della sua ricerca fotografica sul contesto umano e naturale del Gange e dei suoi affluenti, rivelando grandi capacita' nel cogliere l'umanita' e il suo legame col mondo, intesi come simbiosi quasi fraterna con le persone che abitano sulle sue sponde, con il suo destino, con i fatti di cui e' vittima o protagonista.

Serenella Sossi: Italienne à Paris

Dal 1 dicembre 2012 al 15 gennaio 2013 a Parigi una mostra in un luogo veramente particolare, la Maison d'Art Muriel Lagneau situata nel quartiere dell’Etoile, è stata edificata per l'Esposizione Universale del 1930.
Un luogo discreto e privilegiato, dedicato alla pittura, alla fotografia e alla scultura, dove Appassionati d'arte, Clienti e Collezionisti sono personalmente invitati e ricevuti in modo da sentirsi a casa, immersi nell’universo degli artisti, accolti su appuntamento.
La scenografia, i colori, i materiali consentono di organizzare la presentazione/ installazione in modo non convenzionale, favorendo la coabitazione di artisti di talento, spesso atipici, a volte provocatori, ma tutti amanti della libertà nella propria creatività.
Non solo esposte, le opere, nella Maison d'Art ci vivono!!!
Potrete apprezzare opere di artisti internazionali tra cui Serenella Sossi, presente con due sculture in connubio e .. opposizione ... : "Luna Nera" e "Luna piena" , due ardite creazioni, l'una in ardesia nera e l'altra in pietra del Gard.

lunedì 26 novembre 2012

Cinema, nelle sale 'Hendrix live a Woodstock'

Quarantasei anni fa, il 23 ottobre 1966, nei De Lane Lea Studios di Londra Hendrix entrava per la prima volta in sala di registrazione per realizzare il suo 45 giri d'esordio che sarebbe uscito a dicembre dello stesso anno con i pezzi Hey Joe e Stone Free.
Per questo -in occasione di un altro importante anniversario, quello del 27 novembre, che vedrebbe Hendrix compiere i suoi 70 anni- Nexo Digital annunciare l'arrivo nelle sale italiane di Hendrix 70. Live at Woodstock, il film che vede protagonista colui che nel 2011 la rivista ROLLING STONE ha eletto a furor di popolo come "il piu' grande chitarrista di tutti i tempi" davanti ad Eric Clapton e Jimmy Page (Led Zeppelin). Jimi Hendrix arriva cosi' al cinema proprio domani in uno dei suoi concerti piu' celebrati, quello avvenuto all'alba del 19 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento di straordinaria importanza raccolto durante il concerto che piu' di ogni altro ha segnato l'immaginario di un'intera generazione. Hendrix 70 -Live at Woodstock e' un'opera impreziosita da un lavoro di restauro effettuato sul master audio che finalmente potra' essere apprezzato in audio surround 5.1 di qualita' superiore, con un nuovo mix curato espressamente da Eddie Kramer, sound engineer di Woodstock e per diversi anni fonico di fiducia dello stesso Hendrix.
La versione cinematografica del concerto di Jimi Hendrix a Woodstock e' stata ricostruita con cura attingendo al vasto archivio di materiali filmati in 16mm dal premio Oscar Michael Wadleigh e dal suo team di assistenti e selezionatissimi operatori, con il pieno supporto della Experience Hendrix LLC, la societa' di proprieta' della stessa famiglia Hendrix che cura il patrimonio artistico del chitarrista scomparso. Quella che Wadleigh e il suo team catturarono fu una performance unica, nel corso della quale Hendrix introdusse per la prima volta la sua nuova band e appronto' una scaletta che conteneva versioni straordinarie di alcuni suoi grandi classici, come "Voodoo child", "Fire", "Purple Haze" e "Foxy Lady", cosi' come una drammatica e spettacolare reinterpretazione per sola chitarra dell'inno nazionale statunitense, "Star Spangled Banner". Questa esibizione di chiusura e' diventata il simbolo della forza visionaria di Hendrix che aveva insistito per essere l'ultimo ad esibirsi al festival. Non sali' sul palco fino alle nove di lunedi' mattina, quando la maggior parte degli spettatori aveva dovuto lasciare Woodstock. Per questo solo 200.000 dei 500.000 partecipanti ascoltarono Hendrix in una performance che fu una rarita' per la durata (due ore, la piu' lunga nella carriera di Hendrix). L'affascinante strada che porta Hendrix a Woodstock e' ripercorsa poco alla volta attraverso l'uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all'ingegnere del suono Eddie Kramer e all'organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang. Il documentario che precede le immagini del concerto, diretto dal vincitore del Grammy Award Bob Smeaton (gia' regista della "Anthology" dei Beatles), mette in mostra lo sforzo fatto per organizzare il festival e garantirne la partecipazione di Hendrix come headliner conclusivo.

Le famiglie romane di Scola a New York

Sara' Ettore Scola il protagonista dell'edizione 2012 di '41esimo Parallelo', lo spin-off  americano del Napoli Film Festival che per il nono anno consecutivo sbarca a New York con una valigia piena di cinema italiano. Il regista irpino sara' infatti protagonista della retrospettiva in programma al  Lincoln Center, dove nelle ultime due edizioni della rassegna era stato celebrato il cinema di Mario Monicelli e Dino De Laurentiis. Mercoledi' 28 novembre il pubblico americano potra' quindi rivedere, nella versione restaurata, lo straordinario Nino Manfredi di 'Brutti sporchi e cattivi' (nella foto) e la saga all'italiana de 'La Famiglia'. Nella trasferta in Usa del Napoli Film Festival c'e' anche, come ogni  anno, la promozione del nuovo cinema campano con i documentari e i corti che avranno la possibilita' di farsi conoscere dal pubblico americano di appassionati e addetti ai lavori. Mercoledi' 28 novembre, infatti, Casa Italia nella sede della prestigiosa New York University, ospitera' una serata dedicata ad alcune delle opere premiate nella rassegna di Schermo Napoli 2012: il miglior cortometraggio 'Nostos' (di Alessandro D'Ambrosi e Santa De Santis) che narra la storia di un soldato italiano che torna a casa a piedi dopo l'armistizio del 1943; il miglior documentario, 'Resistenza Artigiana' (di Antonio Manco) che descrive il lavoro di un giovane napoletano che 'resiste' nel fare un mestiere antico, il tipografo. A chiudere la serata verra' proiettato Le Coccinelle, sceneggiata transessuale, di Emanuela Pirelli. La serata di venerdi' 30 novembre sara' invece dedicata a un consolidato compagno di viaggio del Napoli Film Festival, la societa' di produzione teatrale Teatri Uniti, che porta a Casa Italia 'Napoli 24', il documentario prodotto insieme a Indigo Film, Ananas e Sky Dancers e realizzato da 24 registi napoletani che, in tre minuti di tempo ciascuno, danno una loro visione della citta'. A seguire 'Trilogia nel Mondo', il documentario di Massimo Pacifico che segue le tappe in giro per il mondo, da Berlino a Mosca, da New York a Parigi, dello spettacolo 'Trilogia della Villeggiatura', di Carlo Goldoni, interpretato da Toni Servillo.

'Art is a medusa', Jan Fabre a Barletta

Le sale di Palazzo Marra a Barletta, che ospita la pinacoteca Giuseppe de Nittis, si apriranno per la prima volta all' arte contemporanea per la mostra dell'artista belga Jan Fabre 'Art is a medusa', organizzata da Eclettica_Cultura dell'Arte nell'ambito del progetto europeo 'Intramoenia extra art/watershed'. La mostra sara' inaugurata il 28 novembre e rimarra' aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2013. Gli organizzatori sottolineano che il titolo della mostra ''e' simbolo dell'insidiosa incursione che l'arte contemporanea fara' nello storico Palazzo'' dove, aggiunge, ''Jan Fabre snodera' un percorso costruito nell'equilibrato alternarsi di film, cibachrome e disegni per lo piu' realizzati tra il 1986 e il 1992, provenienti da varie collezioni, realizzati usando la penna a sfera blu''. La mostra racchiudera' soprattutto l'anticipazione di un grande progetto, studiato da Fabre per uno dei castelli pugliesi e che verra' presentato in esclusiva il 28 novembre 2012 durante il gallery talk al Palazzo della Marra.
Jan Fabre, che e' anche coreografo, regista teatrale, scenografo, e' partner di 'Watershed' con Troubleyn:il teatro laboratorio di Anversa, dedicato alla 'performing art', alla ricerca cioe' sul corpo e sul linguaggio. Il teatro di Anversa ha ospitato in residenza - ricorda la nota - la Compagnia delle Formiche di Barletta diretta da Giampiero Borgia, gruppo di teatro-danza che e' 'entrato' in uno dei testi teatrali di Fabre, 'L'histoire des larmes', per una rivisitazione che verra' presentata durante il vernissage della mostra. 'Intramoenia extra art/watershed' - e' detto ancora nella nota - e' un progetto complesso, incentrato sul delicato tema dell'acqua che mette in rete la Puglia e il Nord Europa (Belgio, Paesi Bassi e Svezia) mediante i linguaggi del teatro-danza, architettura, arti visive, video art, dibattiti virtuali, residenze d'artista, attrattivita' paesaggistica e monumentale. Questo progetto, che si e' classificato primo nel Programma Cultura dell'Ue per il 2012, e' realizzato in collaborazione con Troubleyn/Jan Fabre e Stichting Highbrow, fondazione diretta dall'architetto Maurice Nio; e' cofinanziato dalla Commissione Europea, dalla Regione Puglia con il contributo della Provincia Bat e del Comune di Barletta.

Lo Hobbit in Italia il 13 dicembre


Il film più atteso dell'anno, 'Lo Hobbit -Viaggio inaspettato' di Peter Jackson, arriva nelle sale di tutto il mondo il 13 dicembre dopo scioperi, una campagna contro dell'animalista Peta e la richiesta di ritiro dal mercato del videogioco d'azzardo omonimo. Per la prima volta J.R.R. Tolkien presentò gli hobbit nel 1937 e ora quei minuscoli esseri invadono le librerie con tanti titoli fra cui quelli Bompiani sul film: la guida ufficiale, l'almanacco e il libro fotografico per i piccoli.

Cinema, "Io sono lì" premiato dal Parlamento europeo

Nuovo riconoscimento per il cinema italiano: il parlamento europeo ha assegnato il Premio Lux 2012 a "Io sono Li", di Andrea Segre, una storia poetica e toccante sull'immigrazione cinese nel Nordest. L'importante riconoscimento, si legge sul sito della Farnesina, è stato consegnato dal presidente Martin Schulz durante una cerimonia ufficiale nell'aula di Strasburgo.
La pellicola é stata scelta all'interno di una rosa di tre film ed ha avuto la meglio su "Just the Wind" dell'ungherese Bence Fliegauf e "Tabù" del portoghese Miguel Gomes, grazie al voto di una speciale giuria formata da tutti i membri del Parlamento europeo.
Presentato l'anno scorso alla mostra internazionale del cinema di Venezia, "Io sono Li" ha ottenuto premi prestigiosi internazionali e numerosi riconoscimenti nel mondo, tra cui il David di Donatello 2012 all'attrice Zhao Tao (nella foto) come miglior attrice protagonista.

Il Cinema del reale sbarca in Polonia

Dopo l'evento che si e' svolto a fine giugno scorso durante la 48esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, diretta da Giovanni Spagnoletti, in cui sono stati proiettati 25 tra i lavori piu' rappresentativi del cinema del reale degli ultimi anni oltre alla pubblicazione di un volume monografico per Marsilio e all'organizzazione di una tavola rotonda con tutti gli autori intervenuti alla manifestazione, il festival intende promuovere ancora una volta un cinema che stenta ad avere una visibilita' sia Italia che all'estero con una serie di proiezioni che si svolgeranno a Varsavia dal 28 novembre all'1 dicembre 2012. In collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura e con Kino Lab di Varsavia, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema con il supporto del Ministero dei Beni e le Attivita' Culturali - Direzione Generale per il Cinema, della Regione Marche - Assessorato ai Beni e alle Attivita' Culturali, del Comune di Pesaro e della Provincia di Pesaro e Urbino, proporra' un percorso di proiezioni con l'idea di raccontare l'Italia, politica e sociale, attraverso la lente privilegiata del cinema del reale. Nelle quattro giornate saranno presentate presso il Kino Lab (www.kinolab.art.pl) le opere che negli ultimi anni meglio hanno contribuito a rispecchiare la vita del nostro Paese con una particolare attenzione all'innovazione stilistica e contenutistica. Saranno inoltri invitati gli autori che presentare i loro lavori e dialogheranno con il pubblico.

Bulli e Pupe al Rossetti di Trieste

Dopodomani al Politeama Rossetti di Trieste andra' in scena ''Bulli e Pupe'', musical con le immortali musiche di Frank Loesser, nuova produzione in esclusiva per l'Italia della Compagnia Corrado Abbati.
Inserito nell'ambito delle manifestazioni per il ventennale dell'Associazione Internazionale dell'Operetta di Trieste, per questo spettacolo vengono offerte alcune facilitazioni, per studenti e pensionati. Considerato da molti come il musical perfetto - perche' qui si ritrova il classico spirito dei grandi successi di Broadway - lo spettacolo vedra' in scena un cast di oltre 20 artisti con voci importanti, coloratissimi costumi, balletti mozzafiato, scene eleganti nel segno di una qualita' assodata e riconosciuta. Il successo dello spettacolo teatrale ha ispirato l'omonimo film con Marlon Brando e Frank Sinatra che ha portato ''Bulli e Pupe'' a essere famoso in tutto il mondo.

'Kronoteatro' omaggia Domenico Modugno

Un omaggio a Domenico Modugno, a pochi mesi dalla messa in onda della nuova fiction di Raiuno sul primo cantautore italiano del dopoguerra, aprira' la sesta edizione della stagione teatrale curata da 'Kronoteatro' al Teatro Ambra di Albenga (Savona). La nuova rassegna titolata 'Ostinati!', a cui parteciperanno le piu' importanti compagnie nazionali attive soprattutto nel settore della drammaturgia
contemporanea, e' stata presentata questa mattina a Genova dalla Regione Liguria e dal direttore artistico Maurizio Sguotti. Nove i titoli in calendario, cinque al mattino per le scuole e quattro di teatro serale. Venerdi' 30 Novembre 'Io provo a volare' dara' vita a un omaggio a Domenico Modugno e alle tradizioni popolari che la sua opera porta con se', firmato da Gianfranco Berardi e prodotto dal Teatro Stabile di Calabria. Il 21 Dicembre, un allestimento tratto dal celebre romanzo di Alessandro Baricco 'Novecento', messo in scena da Eugenio Allegri. Venerdi' 1 Marzo un'anteprima assoluta per la Liguria:
Elena Bucci e Marco Grosso presenteranno 'Delirio a due' una anticommedia prodotta dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa. Il 15 Marzo tornera' sul palco dell'Ambra un classico rivisitato da Oscar De Summa: la shakespeariana tragedia di Otello.

Milano, Verdi e Wagner in città per il bicentenario

Prende il via giovedi' 29 per concludersi il 10 dicembre "Verdi e Wagner in citta'. Il bicentenario per
Milano", progetto promosso dal Comune di Milano insieme a Edison, in collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala, che diffonde in citta' la tradizionale "Prima" di Sant'Ambrogio. Nel bicentenario della nascita dei due grandi geni della musica, che cade appunto nel 2013, la Scala ha deciso di aprire la stagione scaligera 2012/2013 con "Lohengrin" di Richard Wagner e quella 2013/2014 con "La Traviata" di Giuseppe Verdi. Le iniziative in programma sono infatti dedicate ad entrambi i compositori e alcuni progetti si svilupperanno lungo tutto l'arco dell'anno. Molti gli eventi in tutte le zone milanesi, 23 le dirette in contemporanea della Prima a Milano e 2 fuori citta': 3 le carceri coinvolte, 5 i cinema, 2 i teatri, 2 gli spazi museali, 1 piscina (la Cozzi); 4 le location che ospiteranno omaggi musicali dedicati a Verdi, 10 concerti in totale, 5 incontri e spettacoli, una lezione con il Maestro Barenboim il 30 novembre al Teatro Cooperativa e filodiffusione di arie di Wagner in tantissimi spazi cittadini.
"Dopo il successo del 'Don Giovanni in citta'', con 'Verdi e Wagner in citta'' trasformeremo anche quest'anno la Prima della Scala in un grande evento polifonico metropolitano - ha detto l'Assessore alla Cultura, Moda, Design Stefano Boeri -. Le note e le voci della lirica risuoneranno nelle scuole, nelle biblioteche, nelle piazze e nei musei in tutte le zone della citta'".
Si parte il 29 novembre alle ore 21: la Fondazione 'I Pomeriggi Musicali' rendera' omaggio al compositore tedesco con un concerto sinfonico dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Pavel Berman, che prevede l'ascolto di una sinfonia giovanile di Wagner, raramente eseguita. In programma anche musiche di Kodaly e Max Bruch.
Il 30 novembre apre, presso WOW Spazio Fumetto, in viale Campania 12, la mostra "Wagner a strisce", dedicata all'immaginario wagneriano cosi' come lo hanno raccontato i fumetti e il cinema di animazione. La mostra, con ingresso libero, proseguira' sino al 6 gennaio 2013.
Nella settimana precedente la Prima, una selezione di arie di Wagner tratte dagli archivi della Rai e selezionate da Rai Radio3 sara' diffusa in Galleria Vittorio Emanuele II, nei mezzanini ATM delle stazioni Duomo, Garibaldi, Loreto, Cadorna, Centrale, nei parcheggi dell'aeroporto di Linate e in alcuni supermercati delle catene Coop, Federdistribuzione ed Epam.  Tra l'1 e il 3 dicembre, pianisti e cantanti di Milano Civica Scuola di Musica - Fondazione Milano, Conservatorio di Milano "Giuseppe Verdi" e As.Li.Co. daranno vita a omaggi pianistici a Verdi, che si svolgeranno a Palazzo Marino, alla GAM Galleria d'Arte Moderna e in Galleria del Corso. Il 4 dicembre, nella Sala Azionisti di Edison, avra' luogo il concerto del Maestro Fedrigotti con il Quartetto Verdiano.  Il 2 dicembre, alle ore 16, presso l'aula Magna dell'Universita' degli Studi, si svolgera' il concerto pianistico di Giuseppe Albanese e Vincenzo Maltempo; mentre lunedi' 3, alle ore 14, presso l'Ottagono della Galleria, la Civica Orchestra di Fiati suonera' trascrizioni d'autore di Verdi e Wagner.  La diretta della Prima quest'anno arrivera' anche, grazie a "Verdi e Wagner in citta'", fuori dai confini milanesi, coinvolgendo i Comuni di Domodossola e Limbiate che ospiteranno la proiezione nei loro teatri comunali.
Per la prima volta, poi, mentre e' gia' il secondo anno che la proiezione verra' riservata ai detenuti del carcere di San Vittore e di Bollate, verra' coinvolto anche il carcere di Opera.  In collaborazione con l'Accademia della Scala, il "Lohengrin" sara' portato in alcune scuole medie e scuole superiori che verranno coinvolte in laboratori e guide all'ascolto; mentre trenta scuole primarie di Milano e Provincia potranno partecipare a un concorso per la realizzazione di costumi e scenografie ispirate a "La traviata" di Giuseppe Verdi, titolo che aprira' la stagione scaligera 2013/2014.