domenica 25 novembre 2012

Il ritorno di Frankenstein junior

''Lupo'' e' sempre ''ululi''' e il ''castello ulula'''. Igor sfoggia ancora incurante la sua vistosa gobba. E il mostro e' sempre piu' mostruosamente esilarante. A quasi 40 anni dal film di Mel Brooks con Gene Wilder, 'Frankenstein junior' torna all'opera, tra esperimenti e sinistri castelli, nel nuovo musical della Compagnia della Rancia, in prima nazionale il 28 novembre al Brancaccio di Roma, dove rimarra' fino al 9 dicembre (poi in tournee in tutta Italia).
Protagonista, Giampiero Ingrassia, che dopo esser stato il primo Danny Zucco italiano (nel 'Grease' del '97) e dopo aver portato in scena titoli come 'Full monty', 'Stanno suonando la nostra canzone' o 'Jesus Christ superstar', ora indossa il camice dello stimato dottor Frederick Frankenstein, che al cinema fu di Wilder, accanto a Giulia Ottonello (la sua viziata ed egocentrica fidanzata Elizabeth), Mauro Simone (Igor, il fedele servo del castello), Altea Russo (la sinistra Frau Blucher), Valentina Gullace (la sensuale Inga) e il baritono Fabrizio Corucci nel ruolo dell'imponente Mostro riportato in vita. ''I fans del film ritroveranno tutte le storiche battute del film - assicura Ingrassia all'ANSA - cosi' come le atmosfere gotiche e le scene cult, a partire da quella in cui il dottor Frankenstein e il mostro ballano sulle note di 'Puttin' on the Ritz' di Irving Berlin''.
Vero cult movie, considerato una delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi, girato nel '74 ma in stile anni Venti (in omaggio ai classici horror della Universal), 'classico' piu' venduto in dvd in Italia, il film di Mel Brooks nasce come una parodia del 'Frankenstein' di J. Whale e delle tante pellicole ispirate alla creatura di Mary Shelley. Con questo adattamento, il primo in italiano, secondo in Europa solo alla Francia, diretto da Saverio Marconi con Marco Iacomelli, su testi di Mel Brooks e Thomas Meehan e liriche dello stesso Brooks, la Compagnia della Rancia festeggia anche i suoi primi 30 anni di palcoscenico, da 'La piccola bottega degli orrori' (anche quello con Giampiero Ingrassia, al tempo alla sua prima prova in musical). ''Quando affronti un cult del genere - ammette il protagonista - c'e' sempre un po' di riverenza. Ma se temi i confronti ne esci perdente in partenza. Prima di Wilder, mi e' gia' capitato con John Travolta e Robert Carlile. Io stesso sono un grande fan del film. Per di piu', sono anche l'unico della compagnia abbastanza 'anziano' da averlo visto al cinema: avevo 12-13 anni ed ero con mio padre (Ciccio Ingrassia ndr) e mia madre. Era il primo film di Brooks che arrivava in Italia, anche se aveva gia' realizzato 'Per favore, non toccate le vecchiette,' 'Il mistero delle dodici sedie' e 'Mezzogiorno e mezzo di fuoco'. Beh, non nascondo che un po' mi spaventai''.
Tra molte risate, nel musical torneranno le stesse atmosfere horror con ''cadaveri, bare e candele che si spengono. Il mio Frankenstein - dice Ingrassia - ha tutta l'ironia e la flemma dell'originale, anche se in generale il musical ha un ritmo piu' serrato, con continui cambi di scena ed effetti speciali, come quando io e il Mostro voliamo in aria insieme al tavolo per andare a prendere il fulmine. Dopo aver visto il lavoro su 'The producers' - prosegue l'attore - Brooks ha dato a Saverio Marconi totale carta bianca. Mi piacerebbe venisse alla prima.
Ha scritto delle musiche molto 'Broadway' difficilissime da cantare, pero' bellissime''. Tra i brani piu' divertenti, '''Il cervello', quando Frankenstein e' all'universita' e riceve l'invito a presentarsi al castello'' e ancora '''Vita', durante l'esperimento sul mostro''.
Pur di ottenere una parte, in 700 si sono presentati ai provini. Ma dopo tanti titoli cult, Giampiero Ingrassia cosa sogna di portare ancora in musical? ''Il 'Fantasma del palcoscenico' di Brian De Palma - conclude lui - Anche quella una storia horror, con musiche anni Settanta''.