sabato 1 dicembre 2012

E la chiamano "distribuzione". Franchi contesta UBU, ma il film non piace

Paolo Franchi, regista del tanto contestato 'E la chiamano estate', vincitore al Festival di Roma del premio miglior regia e di quello di miglior attrice andato ad Isabella Ferrari, in una lettera accusa la distribuzione Ubu di boicottare il film, per sostegno e diffusione copie, e si riserva di adire alla vie legali, mentre il distributore di Officine Ubu, Franco Giuliani, si difende ''e' stato solo un disguido all'Eliseo di Milano. Il fatto che e' che lui pensa che il fatto di aver vinto due premi gli dia anche il favore del pubblico''.
''Ieri, spettatori allibiti davanti al cinema Eliseo di Milano per vedere il film di Paolo Franchi 'E la chiamano estate'. Le proiezioni in sala non hanno avuto luogo perche' la pellicola non era giunta al cinema. Sembra una barzelletta ma e' cosi' - cosi' il regista Paolo Franchi commenta in una nota -, non mi sorprende affatto e rientra perfettamente nell'atteggiamento commercialmente non difensivo e dunque lesivo Ubu Distribuzione - continua il regista -. 72mila e 650 euro sono una cifra soddisfacente per un film d'autore distribuito in 36 sale, molte delle quali in piccole citta' dove il cinema d'autore fatica ad esistere. Se paragoniamo altri film d'autore italiani usciti in un numero di copie come le mie, E la chiamano estate e' stata superiore. Assurdo paragonare il mio film agli incassi di filmoni americani e commedie italiane con lancio milionario e centinaia di numero di copie. Cio' che mi lascia allibito - conclude l'autore - e' il trattamento riservato al mio film da parte della distribuzione Ubu che ha smontato il film in una nelle grandi citta' italiane dove si stava ben difendendo. E il caso di Milano, citta' dove il film ha avuto un soddisfacente esito, racconta egregiamente l'atteggiamento della distribuzione Ubu verso cui prendero' provvedimenti legali in qualita' di produttore associato con percentuale sui ricavi''.
''Io e la produttrice Nicoletta Mantovani siamo allibiti dal comportamento di Franchi - replica Franco Giuliani delle Officine Ubi -. Il fatto e' che lui pensa che, avendo vinto due premi, debba per forza di cose incontrare i gusti del pubblico.
Il film e' uscito nella prima settimana in 36 sale, ma gli esercenti nella seconda settimana si sono ridotti solo a 15. E abbiamo dovuto lottare per averne quel numero. Il film non lo vogliono''.
Per quanto riguarda la vicenda dell'Eliseo di Milano:''e' stato solo un disguido. Agenzia di zona di Milano non si era accorta che la copia che doveva passare dal cinema Arlecchino all'Eliseo non ha tenuto conto che in quest'ultimo cinema non c'e' il digitale e che serviva la pellicola. Sono mancati solo i due spettacoli previsti per ieri (quello delle 17.50 e quello delle 22.30) perche' poi gia' stamani e' arrivata una copia da Torino. Insomma non si puo' fare una tragedia per due soli spettacoli''.