mercoledì 28 novembre 2012

IL FATALE MILLENOVECENTOUNDICI

Con il Patrocinio del Senato della Repubblica si é svolta oggi  presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29 Roma la presentazione del volume “Il Fatale Millenovecentoundici le esposizioni di Roma – Torino – Firenze” di Stefania Massari (Palombi Editori).
La presentazione a cura del Senatore Adragna ha visto gli interventi del Prof. Bonini, del Prof Manodori Sagredo,  del Segretario Generale   dell’Accademia di San Luca Prof. Moschini e del Sovrintendente Prof. Borghini.
La pubblicazione ripercorre la storia della grande esposizione internazionale che si è svolta nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell’Unità d’Italia e dimostrare al mondo intero i progressi raggiunti dalla nazione. Le città coinvolte sono state le capitali del regno: Torino, Roma e Firenze sedi rispettivamente di una esposizione industriale, di una manifestazione storica, artistica ed etnografica e di mostre del ritratto italiano e di orticultura.
I percorsi delle mostre e le piante stesse delle esposizioni non sono casuali ma obbediscono alla struttura di un racconto che parte dalla storia, dall’arte, dall’etnografia per arrivare alle conquiste ottenute, in campo nazionale, in particolare nel settore industriale, economico e sociale. Con le loro fantasmagoriche costruzioni le esposizioni sono così vistose vetrine delle molteplici identità del paese e delle innovazioni  ottenute  nel campo della tecnica e della scienza. L’integrazione arte/industria viene celebrata nei grandiosi edifici, strutture per la maggior parte effimere costruite  in breve tempo, che occupano spazi  amplissimi sia a Roma come a Torino.
Le manifestazioni sono l’emblema delle possibilità della nazione volte a stimolare nuove economie su scala nazionale e internazionale grazie alle qualità e alle quantità degli oggetti esposti e alle varietà delle costruzioni come delle attrazioni offerte, grazie anche al consistente apporto di capitali privati.
Gli edifici non sono semplici contenitori ma rispondono ad una volontà precisa di rappresentatività: così i vari padiglioni di Piazza d’armi che polarizzano l’attenzione dei visitatori con la molteplicità di colonne e di elementi decorativi sparsi a piene mani sotto la regia di Marcello Piacentini.
Così il Parco del Valentino, sede della rassegna internazionale delle industrie e del lavoro viene congiunto tramite il “ponte monumentale” ricco di colonne e di figure alate al Pilonetto che ospita  oltre ai palazzi delle nazioni estere le vastissime” gallerie delle macchine” e le altrettanto gigantesche “gallerie del lavoro”.
Nel complesso si tratta di uno spettacolo meraviglioso con migliaia di colonne, centinaia di pinnacoli, frontoni, timpani, cupole, porticati che oggi possiamo rivivere attraverso le immagini storiche (molte delle quali inedite) che compongono la pubblicazione.