mercoledì 28 novembre 2012

Una famiglia perfetta, ma solo per Castellitto

Potenzialmente è la piu' bella sorpresa di questo Natale cinematografico. Commedia, noir, melodramma sentimentale, c'e' di tutto e di piu' in "Una famiglia perfetta", nuovo film di Paolo Genovese, reduce dal successo dei due Immaturi e dell'ultima fatica di Aldo, Giovanni e Giacomo. "Un film - racconta il regista - che nasce 10 anni fa: io e Luca Miniero vedemmo Familia di Fernando Leon e ci piacque subito. Era un thriller, noi pensammo subito a una commedia amara e a un finale diverso. E a Sergio Castellitto. Per me e' una magia che lui sia qui ora, che abbia accettato". "Non potevo fare altro - gli risponde un Castellitto piuttosto nervoso ieri in preconferenza stampa - l'idea e' geniale e Paolo ha la mano del grande autore che sa guardare al suo pubblico. Ci vedo Shakespeare ed Enrico IV in questa pellicola, ma anche il nostro miglior cinema, in lui la commedia non e' solo un esercizio ginnico di comicita'. E una bella riflessione sul Natale, che altro non e' che un'occasione, anche un po' patetica, che noi tutti ci diamo per volerci bene". Ne e' uscito fuori un film potente, che racconta del ricco e solitario Leone che cerca una famiglia e l'affitta: prende, per il 24 dicembre, infatti, una compagnia d'attori. In un mix di finzione e realta' serrato e profondo che disegna i sentimenti dei protagonisti e il racconto di una famiglia talmente finta da sembrare vera con l'ispirazione del miglior Scola. "Scola, Shakespeare, e' bello sentire tutto questo.
Ma se mi hanno influenzato lo hanno fatto inconsciamente: il processo di scrittura e' molto piu' naturale di quanto uno se lo aspetti. Di sicuro ero mosso da un grande amore per gli attori".
E lo confermano tutti, dalla Gerini alla Crescentini fino a Giallini, magnifico capocomico. "Cornuto. Ancora soffro per lo sguardo finale di Claudia a Sergio". E la bella Carolina e' innamorata di lui. "Uno di quelle donne che ho visto spesso nelle compagnie teatrali, che si mettono in situazioni impossibili".
Entusiasti anche Eugenia Costantini -"e questo nonostante il Natale io non lo ami, mi mette tristezza" e Ilaria Occhini. "Paolo e' straordinario, fa grande cinema sapendo molto di teatro". E infine Francesca Neri, unico personaggio vero in mezzo a tanti attori. "Erano cosi' uniti sul set, in questa magia del doppio piano di realta' e finzione, che quasi mi sentivo esclusa, a disagio. E ho messo quel disorientamento, quel fastidio nella mia interpretazione. Perche' era quello che provava anche il personaggio". Chiude Giampaolo Letta, AD Medusa, spiegando le ragioni che hanno portato l'uscita dal 3 gennaio al 29 novembre.
"Quando lo abbiamo visto abbiamo capito di doverlo fare andare in sala, che sarebbe stato sprecato a feste natalizie quasi finite. E poi rischiavamo l'accavallamento con il film di Muccino che non volevamo anticipare rispetto all'uscita americana e che da noi uscira' il 10 gennaio. Ci crediamo molto nel film di Paolo Genovese e lo ringraziamo per il tempo record in cui l'ha finito: tre mesi tutto compreso. Quello che dispiace e' che come sempre qui in Italia ci diciamo di essere equilibrati e poi lasciamo l'estate libera da grandi uscite e a Natale, anche in tempi di crisi persino per film un tempo "sicuri", ne escono 12". Medusa comunque ci crede tanto da far andare il film in giro per l'Italia in ben 430 copie.