domenica 25 novembre 2012

TFF, Dimmi che destino avrò

Quando un commissario di polizia aperto di vedute incontra Alina, una ragazza di origini rom, scopre che il mondo dei gitani non e' esattamente come lo immaginava, mentre la ragazza stessa scopre altrettanto della realta' dei cosiddetti 'gaggi' (cosi' i rom chiamano le persone che vivono in maniera stanziale). Questo, in estrema sintesi, il film 'Dimmi che destino avro'' di Peter Marcias, passato oggi al Torino film Festival, nella sezione Festa Mobile.
Alina, rientrata nel villaggio nei pressi di Cagliari, diviene amica di questo commissario di polizia cinquantenne alle prese, tra l'altro, con i provvedimenti adottati dall'ex ministro Maroni per far fronte all'emergenza nomadi, norme che lui non condivide. E mentre per il commissario e' una vera sorpresa la cultura dei gitani, anche la ragazza scoprira' che nel mondo dei 'gaggi' c'e' qualcosa di buono per poter finalmente affrontare una maturita' piu' consapevole, che superi tutte le sue debolezze.
''E' una storia che fa riferimento a situazioni che mi son care, come la diversita' - dice Peter Marcias -: l'integrazione, il dramma sociale, affrontate con un tocco di realismo magico.
Tra le scelte caratterizzanti e significative nello sviluppo del progetto, ho condiviso il netto rifiuto della facile tentazione di una scrittura in chiave antropologica o sociologica e la scelta di affrontare il tema del rapporto tra le due culture''.