sabato 10 novembre 2012

Oggi in concorso al Roma FilmFest 'Alì ha gli occhi azzurri'

Il film di Claudio Giovannesi con Nader Sarhan, Stefano Rabatti, Brigitte Apruzzesi, Marian Valenti Adrian, oggi in concorso al Festival del Cinema di Roma, è uno dei più accreditati per il premio Marco Aurelio, tra gli italiani in gara.
Ostia, il lungomare di Roma, inverno. Due ragazzi di sedici anni, alle otto del mattino, rubano un motorino, fanno una rapina, e alle nove entrano a scuola. Nader e Stefano: uno è egiziano ma è nato a Roma, l'altro è italiano ed è il suo migliore amico. Anche Brigitte, la fidanzata di Nader, è italiana, ma proprio per questo i genitori del ragazzo sono contrari al loro amore. Nader allora scappa di casa.
Alì ha gli occhi azzurri racconta una settimana della vita di un adolescente che prova a disubbidire ai valori della propria famiglia. In bilico tra l'essere arabo o italiano, coraggioso e innamorato, come il protagonista di una fiaba contemporanea, Nader dovrà sopportare il freddo, la solitudine, la strada, la fame e la paura, la fuga dai nemici e la perdita dell'amicizia, per tentare di conoscere la propria identità.

Mahler Chamber Orchestra al Morlacchi

Una delle piu' belle orchestre europee, la Mahler Chamber Orchestra, ed il pianista e direttore norvegese Leif Ove Andsnes sono di scena giovedi' prossimo al teatro Morlacchi (alle 20,30) per il secondo appuntamento della stagione degli Amici della musica di Perugia.
L'appuntamento e' considerato particolarmente importante perche' fa parte di un progetto piu' ampio dal titolo The Beethoven Journey, che prevede l'esecuzione dei cinque Concerti per pianoforte di Beethoven e la loro registrazione da parte di Sony Classical con Andsnes, che di Beethoven e' uno specialista, nella duplice veste di solista e concertatore. Giovedi' saranno eseguiti il Concerto n.1 in do maggiore e il n. 3 in do minore.
L'intero progetto culminera' nella stagione 2014-2015, quando il ciclo completo verra' eseguito in dieci centri musicali internazionali. In novembre, The Beethoven Journey tocchera', oltre a Perugia, anche Reggio Emilia, Colonia, St.Poelten, Birmingham, Bruxelles.
Nel concerto di giovedi' l'orchestra eseguira' anche due pagine di Stravinsky dal sapore neoclassico, l'Ottetto per soli strumenti a fiati del 1923, ed il Concerto in re per orchestra d'archi del 1946. Nell' esecuzione di questi lavori Andsnes cedera' la concertazione agli stessi esecutori. La Mahler Chamber Orchestra, fondata nel 1997 con il sostegno di Abbado, e' composta da quarantacinque musicisti di venti paesi diversi. Daniel Harding e' il direttore principale.

Amarcord, Rossella Brescia: the show must go on

"Amarcord continuera' la normale tournee gia' pianificata e al mio posto ci sara', non solo una grandissima danzatrice ma anche una cara amica, Sabrina Brazzo". Lo annuncia in una nota Rossella Brescia che ha subito un intervento chirurgico al ginocchio in seguito del grave infortunio durante le prove per lo spettacolo 'Amarcord', che l'avrebbe vista protagonista nei panni di 'Gradisca', mitico personaggio Felliniano e che il 14 novembre avrebbe debuttato a Roma. Data, questa, annullata dati i tempi stretti.
"Per me questo infortunio - dice la ballerina e conduttrice televisiva - e' stato un vero dolore, non solo fisico ma anche e soprattutto emotivo, nei confronti di tutti coloro che come me hanno duramente lavorato ad 'Amarcord' per quattro lunghi mesi. Abbiamo affrontato insieme lunghe settimane di prove e questo incidente che purtroppo mi blocca e' stato un duro colpo per tutti. Per questo ho deciso di comune accordo con il regista e coreografo Luciano Cannito e il produttore Daniele Cipriani di non interrompere le date gia' fissate nei teatri italiani".
"Sabrina - prosegue - e' la prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, abbiamo vissuto insieme gioie e dolori di questo mestiere e mi e' sembrata la scelta piu' saggia per dare la possibilita' al pubblico di godere di uno spettacolo tanto atteso che, altrimenti, non sarebbe andato in scena fino alla mia riabilitazione.
Sabrina ha gia' interpretato il balletto Amarcord al Teatro alla Scala di Milano e al Metropolitan di New York, sempre diretta dallo stesso regista e coreografo, Luciano Cannito, in quello che fu il primo allestimento dell'opera. Faccio tutti i miei miglior auguri a Sabrina, a tutti i danzatori e a Luciano che con tanta passione ha lavorato a questo progetto. Prometto - e' l'impegno di Rossella - di tornare presto in forma e di potermi esibire nei panni di Gradisca".

Ambiguity, Da Adamo ed Eva non abbiamo imparato molto

Cosa abbiamo imparato da Adamo ed Eva in poi, archetipi del nostro concetto di maschile e femminile? Che cos'è l'ambiguità e come possiamo scardinare gli stereotipi che condizionano la nostra vita? Non domande astratte ma profonde esigenze di vita nello spettacolo "Ambiguity" che il danzatore e coreografo Michele Pogliani porta in scena al Vascello di Roma dal 15 al 17 novembre con il Balletto di Roma.
Tornato da pochi anni a Roma (dove ha diretto dal 1997 al 2005 la sua compagnia CMP) Pogliani porta con sé il retaggio di una carriera internazionale (come danzatore con Rosalind Newman e Lucinda Childs negli Stati Uniti, come insegnante e vicedirettore della Codarts - Rotterdam Dance Academy). Lo spettacolo al Vascello nasce dall'esperienza di una serie di video sul tema dell'ambiguità (anima nostra più profonda e meno controllabile, spaventosa per la società moderna), e presenta due pezzi.
Uno è "The Arena Love", creato nel 2008 in occasione del trentesimo giubileo della Dansgroep Krisztina de Chatel; è nel repertorio del Balletto di Roma dal 2011. L'altro è la novità assoluta "Parental Advisory: adult content" con i testi di Riccardo Reim, musiche di autori vari e il contributo video di Ottavia Fusco. La danza entra nel mondo delle fantasie erotiche con simboli e metafore per coinvolgere il pubblico nella riflessione.
La saga di "Ambiguity" non finisce qui: Pogliani ha realizzato già tre video visibili su Internet e un quarto è in preparazione.
Potrebbero diventare uno spettacolo multimediale di respiro ben più ampio: "tutto sta a trovare i mezzi per produrlo" osserva il coreografo.

Un lunedì 'ostinato e contrario'

Si chiama 'Ostinato e contrario' lo spettacolo di Serena Maffia su Fabrizio De Andre', che andra' in scena lunedi' (ore 21) al Teatro Nuovo Ambra a Roma. Lo show si propone di ricordare il cantautore "non nella sua icona oramai impressa nella mente di tutti, ma nella sua essenza e per la luce che la sua voce e la sua musica emanavano insieme all'amabilita' e all'ironia della sua canzone".
"Il mondo di Fabrizio De Andre' non e' quello in cui ha vissuto ma quello in cui continua a vivere- ha detto Maffia- un mondo animato da bambini, soldati, nani e prostitute, e pur sempre straripante d'amore, nella buona o nella cattiva sorte".

Paolo Rossi alla 'conquista dell'Est' a Trieste


Debutta in anteprima nazionale a Trieste 'L'amore e' un cane blu - La conquista dell'Est', il nuovo spettacolo di e con Paolo Rossi prodotto da 'La corte ospitale'. L'esordio e' programmato per il 14 novembre al Teatro Miela di Trieste.
Scritto con Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi, con la supervisione di Riccardo Piferi, lo spettacolo godra' delle musiche originali composte da Emanuele Dell'Aquila eseguite dal vivo da 'I virtuosi del Carso' (Emanuele Dell'Aquila, Alex Orciari, Stefano Bambi, Dennis Beganovic, Mariaberta Blaskovic), alcuni dei quali stanno accompagnando Paolo Rossi il lunedi' sera nei suoi interventi nella trasmissione 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio su Raitre. Con questo nuovo spettacolo Paolo Rossi ritorna alle sue origini, alle tradizioni orali e musicali del territorio carsico all'insegna della contaminazione pop e postmoderna che contraddistingue la sua cifra artistica.
Lo spettacolo si presenta come un diario che narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita. 'L'amore e' un cane blu' rimarra' in scena al Miela fino al 18 novembre. Dopo l'anteprima nazionale di Trieste e il debutto al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, lo spettacolo proseguira' la tournee in vari teatri italiani.

Verdone al Roma FilmFest difende il cinema

''Dal 2001 ad oggi, oltre 880 schermi hanno chiuso. Solo quest'anno circa 80. Sono numeri da funerale per la sala cinematografica. Ecco, questo non lo dobbiamo permettere''. E' quanto afferma Carlo Verdone. Un fenomeno, quello della chiusura delle sale, che sta molto a cuore al regista che dice: ''Regioni e Comuni dovrebbero farsi paladini della loro sopravvivenza''. Per Verdone, ''Ci vorrebbe un atto di coraggio culturale per preservare non solo una memoria storica ma prodotti di qualita' che rischiano la scomparsa per assenza di fruitori''.
Ma, oltre a questo, Verdone - oggi protagonista al Festival di Roma con il documentario Carlo! di Ferzetti e Giagni - sottolinea come l'esercizio cinematografico si sia ritrovato ad affrontare, col passare del tempo, una serie di fenomeni che ne hanno ostacolato lo sviluppo. ''Negli anni e con l'avvento di internet - ricorda - tutto e' cambiato. E tutto diventa molto difficile per l'esercizio. Non c'e' solo un drammatico problema di pirateria on line, un fenomeno mondiale in Italia particolarmente marcato; probabilmente conta anche un'offerta di eventi televisivi riguardanti lo sport in diretta, migliaia di film al mese in tante finestre nelle televisioni. E non possiamo assolutamente sottovalutare una crisi economica che inibisce, specie per alcune fasce meno protette sul piano economico, un'affluenza massiccia''. ''Io - conclude Verdone - mi auguro solo una cosa: che la sala cinematografica non debba scomparire. Sarebbe la fine della condivisione di emozioni e il trionfo della solitudine''

Oggi il premio Jet Set al Roma FilmFest

A Paul Haggis (nella foto), Elsa Martinelli, Lina Wertmuller e Massimo Boldi sara' assegnato oggi il Premio Jet Set istituito in occasione del documentario di Antonello Sarno Jet Set - quando l'aeroporto sembrava via Veneto che sara' presentato al Festival Internazionale del Film di Roma.
Quattro grandi nomi per un prestigioso riconoscimento che vuole premiare personaggi di ieri e di oggi insieme a due grandi autori del cinema nazionale e internazionale.
Dal premio Oscar Haggis, a Elsa Martinelli una delle grandi dive italiane che ha recitato con registi di fama internazionale come Orson Welles e Howard Hawks, e con i grandi autori italiani tra cui anche Lina Wertmuller che con la Martinelli giro' il suo western "La storia di Belle Stai", fino a all'attore Massimo Boldi.
Jet-Set-quando l'aeroporto sembrava Via Veneto di Antonello Sarno nasce dall'idea dell'autore di dare nuova luce alle memorabili immagini d'epoca per ricostruire una cultura dell'aereo e del viaggio a partire da quegli anni in cui volare era un'esperienza ancora "esclusiva", lontana dall'essere un fenomeno di massa.
Protagonisti gli anni '60 e la scaletta dei Jet Set, una vera e propria passerella per i divi italiani e hollywoodiani, per i grandi imprenditori, i politici e i diplomatici: da Cary Grant a Sofia Loren, da John Wayne a Gina Lollobrigida, da James Stewart a Elsa Martinelli e Rosanna Schiaffino.
Il Premio, voluto da Alitalia, coproduttore del film insieme a Agnus Dei Tiziana Rocca Production e Medusa sara' consegnato sabato sera durante una serata di gala che si terra' alla Residenza di Ripetta.

I soliti idioti... non mancano mai

Dopo il successo del primo film ("I Soliti Idioti", 2011) con oltre 11 milioni di euro di incasso ed una quarta serie televisiva che ha fatto registrare ancora una volta record di ascolti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio tornano sul grande schermo con la loro satira cinica e grottesca.
La pellicola arrivera' nella sale il 20 dicembre 2012 e si preannuncia come la vera novita' del prossimo Natale. Il produttore Pietro Valsecchi sin dall'inizio ha sottolineato "Questo e' il film che sparigliera' il cinema a Natale", nuovi tempi comici, nuove storie e un nuovo modo di raccontare i personaggi e di assumerne maschere e linguaggi per un ritratto senza mezzi toni del nostro bel paese.
Grande novita' e' il pezzo che i Club Dogo hanno scritto per la colonna sonora del film "Minchia Boh". Il film, prodotto da Taodue e distribuito da Medusa, scritto da Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio e Martino Ferro per la regia di Enrico Lando, si presenta come un vero e proprio sequel: protagonisti i personaggi piu' amati dal pubblico, Ruggero De Ceglie e il figlio Gianluca, che ritroviamo in fuga dalla gang dei Russi. Ma in questo anno tante cose sono cambiate e la crisi si e' abbattuta anche sull'impero del Wurstel. Per salvarlo, Ruggero e' disposto a tutto, anche a ricorrere all'aiuto del padre di Fabiana, un uomo rigoroso ed austero che ricalca alla perfezione la contemporaneita'. In questo ruolo un grande e istrionico attore come Teo Teocoli, che conferma la sua sintonia con la comicita' de 'I Soliti idioti'.
Inoltre la bella attrice spagnola Miriam Giovanelli, nel ruolo di una singolare badante al fianco di Ruggero. Amnesie, imbrogli e sotterfugi saranno solo alcuni degli ingredienti di quella che si preannuncia come una rocambolesca epopea: riuscira' Ruggero a salvare il suo impero, scappare dai Russi e sopratutto salvarsi dalla temibile scure dell'erario? Nel film ci saranno inoltre tutta una serie di personaggi a cornice della vicenda di Ruggero e Gianluca: i ragazzi coatti milanesi Patrick e Alexio, gia' diventati il nuovo tormentone; i bambini di "Mamma esco", Niccolo e Gigetto; i preti marketing e altri totalmente nuovi, creati appositamente per il film.

Diabolik dal fumetto al piccolo schermo

Work in progress per la serie tv dedicata a uno dei ladri piu' famosi di sempre. Ci sta lavorando Sky Cinema, che traghettera' Diabolik dalla carta al piccolo schermo. I 13 episodi da 50 minuti l'uno si ispireranno alle avventure scritte dalle sorelle Giussani e nate dalla mano di Enzo Facciolo, ma saranno ambientati ai giorni nostri, in un luogo non ben precisato simile alla citta' immaginaria di Clerville dei fumetti.
Il rapinatore dai mille volti con un debole per i gioielli e per le opere d'arte, per anni considerato il re del terrore, mettera' a punto i suoi colpi perfetti in tv, con l'astuzia di sempre, ma anche con l'aiuto delle nuove tecnologie. Gli effetti speciali sono una promessa, ma per realizzarli Sky e' in trattativa per una co-produzione internazionale, forse a stelle e strisce. Ma e' ancora troppo presto per dirlo, perche' le riprese non sono partite e il cast e' ancora tutto da scegliere.
Oggi al Museo della Scienza della Tecnica e della Tecnologia Milano, la citta' che ha dato i natali a Diabolik nella Casa Editrice Astorina, e' stato proiettato in anteprima in trailer, con le scene girate per l'occasione. A prestare il volto, o meglio, gli occhi e il corpo al protagonista e' stato il campione italiano di nuoto Lorenzo Benatti. Se i protagonisti saranno italiani o stranieri, emergenti o grandi nomi, ancora non si sa.
La serie arrivera' tra circa due anni, e nel frattempo Diabolik soffia 50 candeline con una mostra itinerante che ha gia' toccato molte citta' italiane, e che da domani fino al 21 novembre sara' a Milano nel padiglione Olona del Museo della Scienza della Tecnica e della Tecnologia. Qui tutti i curiosi e i lettori appassionati, potranno vedere attraverso 22 teche le tavole dei fumetti, gadget, contenuti scritti e video del mondo di Diabolik, oltre a tre totem interattivi per sfogliare elettronicamente il primo numero del 1962.
Poi il mito si trasformera' in carne, ossa e pixel. Il progetto sara' realizzato da Sky con la collaborazione di Mario Gomboli, che ha raccolto l'eredita' delle due creatrici e ne prosegue l'avventura, curando la pubblicazione dei fumetti, che sono letti ancora da 400mila persone al mese.

A Stallone la Lupa Capitolina

Due giorni prima la presentazione al Festival Internazionale del Film di Roma del nuovo film di cui e' protagonista, l'attore Sylvester Stallone ricevera' dal sindaco di Roma la Lupa Capitolina. Il simbolo della citta' sara' consegnato all'attore Lunedi' 12 novembre, alle ore 17.30, in Campidoglio. Il film Bullet to the Head, diretto da Walter Hill, di cui Stallone e' protagonista, sara' proiettato in prima mondiale Fuori Concorso il 14 novembre al Festival del Film di Roma e sara' distribuito in Italia dalla BVI nel mese di aprile 2013.
La star di Hollywood, insieme al Sindaco Gianni Alemanno e all'Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini si rechera' poi presso il Teatro di Tor Bella Monaca per incontrare i cittadini. La serata sara' condotta dal critico cinematografico Giona Antonio Nazzaro, che coinvolgera' Stallone in un serrato botta e risposta.
''Abbiamo immaginato un Festival del Film di Roma che riuscisse a dialogare con tutta la citta' - spiega l'assessore Gasperini - e per questo abbiamo scelto di dare ospitalita' ad una star internazionale come Stallone sia nel cuore della Capitale, sia nel quartiere di Tor Bella Monaca in un nostro spazio culturale''.

Il nuovo dizionario Morandini parla di fantascienza

Una panoramica dei film di fantascienza, dal fantastico al fantasy e all'animazione, che comprende anche film mai usciti in Italia ma comunque reperibili fuori dai confini nazionali, e' racchiusa nel Dizionario dei film di fantascienza e animazione curato da Morandini e MYmovies.
Un'opera ''che puo' essere l'occasione per avvicinarsi, scoprire e apprezzare aspetti del cinema fino a oggi sottovalutati - si spiega in una nota - anche solo come lettura di storie per lo piu' fantastiche dato il dettaglio delle recensioni e la perizia con la quale sono state redatte.
Interessante e in qualche modo didattico e' verificare i progressi fatti dalla tecnica ma anche le stupefacenti invenzioni messe in atto per rappresentare un futuro immaginifico o le sorprendenti animazioni del cinema degli esordi''.
Con il volume sono compresi anche: un CD-ROM che contiene il testo integrale dell'opera, ricercabile per titolo mediante la ricerca semplice e per campi specifici come Attori, Regia, Genere etc. Inoltre e' possibile effettuare ricerche con l'uso degli operatori logici (and, or, seguito da); la versione scaricabile per Windows e Mac installabile su disco rigido; l'abbonamento gratuito di un anno alla piattaforma streaming di MYmovies MYMOVIESLIVE, per vedere una selezione di maggiori film dai festival internazionali.

Filippo Timi è Amleto all'Ambra Jovinelli

Filippo Timi, artista innovativo che il Teatro Franco Parenti produce da tre stagioni, e' tra i piu' apprezzati interpreti del cinema e del palcoscenico. Timi presenta una nuova edizione di Amleto: una rilettura dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente, "helzapoppin" ad alta gradazione di divertimento. Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, folle e colorato. Di fronte alla tragedia hai due possibilita': soccombere o esplodere nel massimo della vitalita'. Filippo Timi ha scelto la seconda trasformando la tragedia in commedia. E' impossibile scappare da se stessi, dalla propria follia, del proprio destino. La gabbia che c'impedisce di essere felici, ce la portiamo dentro, ci sostiene e ci imprigiona. Amleto racconta la sua follia e la follia altrui, esce dal personaggio, ride del potere, degli intrighi, della morte, denuncia le trappole del padre buono, della madre "puttana", dello zio maiale e di un'Ofelia incastrata degli ingranaggi di una recita che non vuole smettere di recitare. Di fronte alla realta', di fronte a certi irrimediabili eventi, la morte, la perdita di un amore… il cuore e il cervello impazziscono, hanno bisogno di trovare fughe e nuove logiche per non soffrire cosi' tanto. Ridere, e' la risposta della coscienza alla tragedia? Ridere il pianto. Ridere la morte. Ridere l'abbandono. Ridere il tradimento. Ridere la follia. Ogni sentimento ha una bocca, e io voglio far ridere la bocca dei sentimenti! Ogni vita e' lo specchio della vita. Guardati, disse un giorno Amleto ad Ofelia, guardati in me… come fai a non ridere di te? Insomma, una commedia. Tra potere, oblio, frivolezze e pazzia.

venerdì 9 novembre 2012

Il Roma FilmFest ha l'accento orientale

''Dopo 34 anni di fabbricazione di festival, non posso negare una schicchera di emozione in piu' qui stasera'': cosi' in completo nero orientale di ordinanza Marco Muller ha inaugurato stasera la settima edizione del Festival di Roma, la prima sotto la sua direzione artistica.
Accanto a lui la 'madrina' Claudia Pandolfi (nella foto), in lungo rosso-fucsia, a duettare sui nomi delle ben quattro giurie sedute in platea con siparietti involontariamente divertenti.
Fuori la cavea dell'Auditorium un red carpet non sfavillante dominato dagli asiatici, eleganti ma non certo popolari. ''E' pieno di orientali - si e' sentito dire tra la folla evidentemente informata sulla passione del direttore - si vede che e' arrivato Muller''. Il regista cult giapponese Takashi Miike ha avuto applausi dai fan cinefili, ma quando e' passata la delegazione russa per il film di apertura Aspettando il mare di Batkhtiar Khudojnazarov persino i piu' accaniti si sono dati di gomito per chiedere chi fosse nel mucchio il regista. Un parterre da cinema d'autore come i film che hanno caratterizzato l'apertura del Festival di Roma, esordio non certo all'insegna della popolarita'. Si sperano per domani applausi fragorosi per le star Carlo Verdone e Jude Law.
Cosi' mentre sfilavano infreddoliti alla spicciolata tra gli altri il sindaco Gianni Alemanno, i produttori Fulvio Lucisano, Aurelio De Laurentiis, Roberto Ciccutto, i maestri Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo, la scenografa premio Oscar Francesca Lo Schiavo arrampicata su stivaletti fetish, le attrici e giurate Valentina Cervi, Stefania Rocca, Matthew Modine, la bellezza anoressica della modella Anastasia Mikulchina, a far rumore sono stati quei provocatori delle Iene. ''Villaggio sei uno di noi, Villaggio sei uno di noi'' hanno ritmato al megafono all'inizio del red carpet inseguendo il quasi 80enne attore in tenuta stravagante, giacca rosa e gonnellona lunga e accanendosi poi con il regista-attore Giulio Base preso in braccio al grido ''Il cane Lassie e' meglio di te''. Quella di stasera del festival di Roma e' stata un'apertura talmente d'autore, per non dire snob, da non attirare alcun tipo di protesta, ne' quella politica come lo scorso anno con gli scontri con un gruppo di estrema destra ne' sociale come quella che condiziono' pesantemente l'esordio di due anni fa con le manifestazioni di gruppi studenteschi e di lavoratori dello spettacolo. Insomma giusto le televisive Iene hanno fatto un po' di rumore. La strada imboccata stasera non e' esaltante, ma come ripete Muller i festival si giudicano alla fine e dopo aver guardato i film. Domani con il weekend un primo banco di prova con il pubblico, intanto i dati, resi ufficiali oggi, dal presidente Fondazione cinema per Roma Paolo Ferrari parlano del meno 15% di prevendita biglietti e il 30% in piu' di accrediti. ''Tacciano le chiacchiere. Ora parli la forza dei film'', ha ripetuto Ferrari.
I due film d'apertura, lo splatter di Takashi Miike Lesson of Evil, il primo del concorso, vanta litri di sangue e una strage di circa una sessantina di studenti, uccisi uno per uno, con un fucile da caccia armato a pallettoni e il fuori concorso Aspettando il mare, un kolossal in coproduzione russo, tedesca, belga, francese, kazaka e ucraina e' un'opera-metafora dal sapore biblico. Dopo la proiezione, per festeggiare cena con i russi protagonisti al museo Maxxi.

Bari sounds good

Si svolgera' a Bari, dal 29 novembre al 2 dicembre, la seconda edizione del Medimex-Fiera delle Musiche del Mediterraneo promossa da Puglia Sounds (il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale).
L'inaugurazione, come lo scorso anno, si svolgera' sotto il segno di Domenico Modugno. Giovedi' 29 novembre al Teatro Petruzzelli di Bari andra' in scena Meraviglioso Modugno, uno spettacolo evento originale in cui i piu' grandi successi di Mister Volare saranno interpretati da alcuni dei protagonisti della scena musicale italiana (biglietti da 8 a 25 euro, in vendita nel circuito Bookingshow). Sul palco si alterneranno Negramaro, Noemi (nella foto), Pacifico, Brunori Sas, Dente, Ginevra Di Marco, Alessandro Mannarino, Raiz & Radicanto, Erica Mou e Mama Marjas.
Da venerdi' 30 novembre a domenica 2 dicembre gli 8000 mq di spazio espositivo della Fiera del Levante si apriranno agli oltre 1000 professionisti della musica provenienti da 20 paesi e al grande pubblico, con un articolato programma di attivita'.
I quattro palchi allestiti nella fiera ospiteranno 23 showcase pomeridiani e serali - rivolti agli operatori accreditati e al pubblico - di artisti provenienti da 12 paesi: un viaggio attraverso tutti i generi musicali con le esibizioni di Asaf Avidan (Israele), Aziz Sahmaoui & University of Gnawa (Marocco), Blisko Pola (Polonia), Bodypolitics (Olanda), Chemirani's (Iran), Click Here (Francia), Enzo Avitabile (Italia), Fabryka (Italia), Faraualla (Italia), Finaz (Italia), Frankie Chavez (Portogallo), Ilhan Ersahin's Istanbul Sessions (Turchia), Insintesi (Italia), Kala'scima (Italia), Larssen (Italia), Magnifico (Slovenia), Management Del Dolore Post-Operatorio (Italia), Moustache Prawn, (Italia), Municipale Balcanica (Italia), Nobraino (Italia), Radio Babel Marseille (Francia), Stefano Saletti & Piccola Banda Ikona (Italia) e Zeid & Maryam (Libano/Egitto).

Al Teatro Argentina, dall'Inferno al Purgatorio

Il libro del capolavoro dantesco e' "uno di quello che capeggiano nella mia libreria", e metterlo in scena e' stata una fatica "talmente intensa e grande che non credo che per un certo periodo di tempo sarei in grado anche solo di pensare alla Divina Commedia". Parola del regista lituano Eimuntas Nekrosius, che dal 9 all'11 novembre porta in scena al Teatro Argentina di Roma il suo acclamato allestimento di 'Inferno' e 'Purgatorio' con la mitica compagnia Meno Fortas.
Recitato in lingua lituana con sottotitoli in italiano, per una durata di quattro ore con due intervalli, lo spettacolo e' un viaggio visionario e poetico tra le cantiche della commedia dantesca. "Se io e i miei attori abbiamo scelto questo testo -ha detto Nekrosius alla presentazione della pie'ce- significa che in noi c'e' per fortuna ancora molto idealismo. E' molto difficile adattare un'opera come questa allo spazio scenico. Ma usando l'idealismo, il tentativo, allora si puo' affrontare: e' il processo stesso che e' importante".
Il regista lituano racconta di essere entrato in contatto per la prima volta con la Divina Commedia da studente, e di averla letta completamente e di filato solo due anni fa, rimanendone fortemente colpito. "Dopo averlo letto -ha sottolineato spiegando le emozioni che ha provato- ti intristisci perche' ti senti piccolo, perche' ti rendi conto di non essere capace di avere una visione cosi' profonda. Ti senti perso di fronte ad un autore cosi' grande".

Indagini sulla vita di Marylin


 
Era la notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 quando in una camera d'albergo veniva ritrovata morta nel suo letto Marilyn Monroe. ''Suicidio per overdose da barbiturici'' sentenziarono subito i medici che con la governante scoprirono il cadavere. A cinquant'anni da quella tragica alba Elisabetta Villaggio, figlia del papa' del ragionier Fantozzi, prova a far luce su quanto realmente accadde alla diva di 'A qualcuno piace caldo' con 'Marilyn - un intrigo dietro la morte', in questi giorni in libreria per Bonanno Editore.
Nata a Genova, cresciuta a Roma ma per 5 anni vissuta a Los Angeles, sceneggiatrice e gia' autrice del romanzo 'Rosa' (ed.
Morganti), alla Monroe la Villaggio aveva gia' dedicato l'opera teatrale 'Marilyn, gli ultimi 3 giorni', miglior opera prima al XI Premio Donne e teatro. Oggi ne ricostruisce la tragica fine, da subito poco chiara e per molti ancora avvolta dal mistero: la posizione del corpo non era naturale per una persona che si fosse suicidata con pillole, l'orario della morte fu cambiato piu' volte, i tabulati telefonici sparirono cosi' come alcuni referti medici e molte persone chiave non vennero interrogate.
Nel libro non si nasconde poi quanto Marilyn fosse diventata per molti una persona pericolosa, che minacciava di parlare facendo tremare i poteri forti, con amanti come i fratelli John e Bob Kennedy, frequentazioni con personaggi legati alla mafia del calibro di Sam Gincana ed ex mariti legati alla sinistra come Arthur Miller. Sulla sua morte sono state fatte tantissime ipotesi. La piu' accreditata e' quella del suicidio, pur sempre apparsa troppo banale. Cosa successe davvero? Come mori'? Chi mise tutto a tacere? Perche' le persone che le erano intorno non raccontarono tutta la verita'? La Villaggio prova ad analizzare le circostanze non chiare, mentre i dubbi e una galleria di intramontabili pellicole alimentano il mito della diva, come se l'ultimo capitolo della sua vita non si fosse ancora chiuso.

Roma FilmFest, Rai Cinema presenta “Web Movies”

Oggi alle ore 18.00 presso lo Spazio Cubovision all’interno del Villaggio del Cinema (Auditorium Parco della Musica, Roma), Rai Cinema e Cubovision di Telecom Italia presentano un evento dedicato al Progetto “Web Movies”.
Si tratta della prima linea editoriale di cinema di genere, progettata e realizzata da Rai Cinema, destinata alla rete internet e finalizzata ad aprire nuovi canali di distribuzione alternativi alla sala tradizionale.
In occasione dell’inaugurazione ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma, Rai Cinema racconterà il work in progress dei primi film realizzati per il Progetto “Web Movies” svelando, in anteprima attraverso musica e video, le immagini di alcune delle opere realizzate.
Il Progetto di Rai Cinema nasce nel 2010 e si pone come obiettivo quello di coinvolgere giovani produzioni e autori italiani, che guardano ai generi thriller, gialli psicologici e fantasy, per la realizzazione di film a basso costo destinati al web.
Nel corso di questi due anni, la sfida è stata raccolta da tantissimi registi e ben dieci di loro, molti sotto i 30 anni, sono stati selezionati e hanno realizzato e stanno ultimando i loro film.
Un altro obiettivo è quello di testare il mercato cinematografico su una realtà distributiva alternativa alla sala, creando una filiera di sfruttamento diversa da quella tradizionale per capire se il potenziale del web può essere davvero un’opzione valida, meno costosa e più semplice, soprattutto per quei film più orientati all’intrattenimento.
Questo testimonia ancora una volta l’attenzione che la Rai rivolge ai giovani, ai nuovi talenti e alle nuove forme di sfruttamento per raggiungere tutti i tipi di pubblico.
I dieci film di “Web Movies” avranno nella rete il mezzo di distribuzione primario. Su Cubovision, la TV di Telecom Italia disponibile anche su PC, tablet e smartphone, ogni mese un nuovo titolo sarà visibile in anteprima esclusiva per 15 giorni gratuitamente. Successivamente saranno disponibili sempre gratuitamente attraverso varie modalità web come Rai Cinema Channel, il nuovo canale web di Rai Cinema, inserito nel sistema dei portali Rai, e su altre piattaforme come You Tube. Esaurito il primo periodo di lancio, i film saranno visibili a pagamento su iTunes, lo shop on-line di Apple, e su altre piattaforme dello stesso tipo, e in seguito distribuiti in home video. A seguire saranno trasmessi su Rai Movie.
“Fairytale” di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia è il primo dei dieci film che sarà visibile per un mese su Cubovision a partire dal 15 novembre.

giovedì 8 novembre 2012

Diane Fleri apre Casa Alice al Roma FilmFest

Inaugurata oggi la struttura che ospitera' 'Alice nella citta'', a pochi passi dall'Auditorium parco della musica e dal Museo Maxxi, manifestazione all'interno del Festival internazionale del film di Roma.
Alla presenza della madrina Diane Fleri e' stato tagliato il nastro di 'casa Alice', una struttura costituita da un cinema, diverse sale che ospiteranno i giornalisti, uno spazio gestito da Radio citta' futura, una biblioteca e un bistro'. Un piccolo gioiello, una tensiostruttura costata circa 200mila euro completamente pagata dagli organizzatori di 'Alice nella citta'' Gianluca Giannelli e Fabia Bettini che si integra benissimo nell'architettura dell'area, tra il palazzetto dello sport di Nervi, l'Auditorium di Renzo Piano e il Maxxi. 'Casa Alice' avra' pero' vita breve. "Domani partira' la manifestazione e il 18 sera dovra' essere smantellata - spiega il direttore artistico di 'Alice nella citta'' - abbiamo ricevuto molte dichiarazioni di interesse per questa struttura, che potrebbe essere utilizzata durante tutto l'anno anche perche' la sala cinematografica e' di qualita' molto elevata. Purtroppo - continua - per il momento si sono fatte solo tante chiacchiere e se non accade qualcosa entro il 18 saremo costretti a smantellare tutto".
'Casa Alice' ha iniziato gia' questa mattina ad ospitare le prime proiezioni per la stampa e, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole diventare un punto di incontro per giornalisti, pubblico e addetti ai lavori. All'interno della biblioteca ogni giorni alle 18 i protagonisti del mondo del cinema (tra cui Giorgio Diritti, Margherita Buy e Valeria Golino) terranno delle 'lezioni' aperte al pubblico.
'Alice nella citta'' e' una manifestazione all'interno del Festival di Roma, ma da quest'anno e' del tutto indipendente. Unico evento in comune con il Festival di Muller sara' la giornata del 13 novembre, dedicata alla saga di 'Twilight', di cui e' prevista alle 20,30 la proiezione dell'ultimo episodio.
"Noi abbiamo la concessione di quest'area per organizzare 'Alice nella citta' per i prossimi quattro anni - spiega ancora Giannelli - e per questo sarebbe magnifico se 'Casa Alice' potesse restare in piedi".

Sean Penn chiuderà il Roma FilmFest

L'apertura difficilmente finira' negli annali glamour, la chiusura con l'arrivo a sorpresa di Sean Penn, per l'evento charity a Cinecitta', ha decisamente piu' chance: si alza il sipario sul Festival internazionale del film di Roma, settima edizione, la prima guidata da Marco Muller. All'Auditorium Parco della Musica domani sera - per ora senza avvisaglie sull'ordine pubblico come accaduto in passato con le proteste per i tagli alla cultura nel 2010 e con il blitz dei militanti di destra nel 2011 - si comincia con il kolossal poetico Aspettando il mare di Bakhtiar Khudojnazarov, regista tagiko sconosciuto al grande pubblico. Sul red carpet il divo russo protagonista Egor Beroev e l'attrice e top model Anastasia Mikulchina, gli ambasciatori russo Meshkov, tedesco Schafers e francese Leroy, il ministro dell'ambiente Clini, il sindaco Alemanno e rappresentanti del cinema italiano da Liliana Cavani a Paolo Villaggio, da Aurelio De Laurentiis a Giampaolo Letta. La cerimonia di apertura, in diretta su Rai Movie, e' prevista breve, con Claudia Pandolfi 'madrina', poi una cena di apertura che, dati i tempi, sara' per pochi, ospitata al Museo Maxxi, partner e location del Festival. Oggi una doppia pre-apertura con due eventi, la seconda edizione del concorso per registi emergenti, il Journeys Awards 2 ideato dalla maison Louis Vuitton e con Luca Guadagnino presidente di giuria e una cena a Palazzo Ferrajoli, realizzata dallo chef Antonello Colonna per il libro di Marina Cicogna 'La mia Libia'.
'Bollato' da molti osservatori come festival da cinema d'essai, con film di difficile digestione e soprattutto circolazione, con una pattuglia di divi internazionali per il red carpet non immensa - Sylvester Stallone, Jude Law, Charlotte Rampling, Adrien Brody, Bill Murray, James Franco, Nastassja Kinski - il festival di Muller fa necessariamente i conti con le ristrettezze economiche che rischiano di colpire non poco l'aspetto glamour della rassegna, non sottovalutabile per una kermesse cinematografica che vuole farsi spazio tra le grandi mondiali. ''Non c'e' budget'' e' la frase piu' detta nelle riunioni preparatorie.
Si parla di un calo di biglietti venduti, sembra un -15% rispetto allo scorso anno, negli ambienti del festival si replica con l'aumento degli accrediti degli studenti, mille in piu'. Il Villaggio del cinema, davanti all'Auditorium, vedra' protagoniste due tensostrutture da 2000 mila posti, il ristobistrot Set, gli spazi sponsorizzati ma i tempi sono quelli che sono e dunque durante i giorni del festival sono previsti piu' cocktail che cene, se non addirittura lunch, mentre Filippo La Mantia al Majestic curera' le cene per le quattro giurie del Festival.
Difficile, si e' sentito dire da piu' parti, progettare un evento in assenza di partner commerciali che con la crisi non hanno possibilita' di investire in operazioni d'immagine. Gli eventi si contano: un piadina party Bnl per i cineasti di Cinemaxxi il 10 novembre, il gala' della Fondazione Telethon il 12 all'Open Colonna al Palazzo delle Esposizioni con Nina Zilli ospite musicale, un pranzo (alle 12) a Villa Medici organizzato da Vanity Fair e dal Festival in onore del film d'animazione Le cinque leggende presenti Jude Law, il regista Peter Ramsey, il produttore Dreamworks Jeffrey Katzenberg, il regista qui
produttore Guillermo Del Toro, cui seguira' la consegna in sala Sinopoli del Vanity Fair International Award For Cinematic Excellence e la cena alla Residenza di Ripetta sabato 10, ospite d'onore il premio Oscar Paul Haggis, per il documentario Jet Set con la regia di Antonello Sarno prodotto da Alitalia in collaborazione con Medusa Film e Agnus Dei Tiziana Rocca Production. Nuovo luogo di incontro e di eventi sara', a Piazza Euclide, lo Spazio F, in collaborazione con il settimanale femminile diretto da Marisa Demichei, allestito con lo sponsor ufficiale del festival Lancia e con altri marchi che gli organizzatori con tenacia sono riusciti a coinvolgere. Sul red carpet e' previsto un po' di tutto: biga e centurioni per Benur di Massimo Andrei sabato 10, i ragazzi di Scampia in trasferta per il giorno del loro documentario, decine di Miss 'dirette' dal press agent Lucherini sfileranno per il film documentario su Mirigliani, patron di Miss Italia, mentre Elsa Martinelli e Antonella Lualdi sfileranno con un intero equipaggio Alitalia con modelle che indosseranno divise vintage griffate per il documentario Jet Set. La cena di chiusura di Roma 2012, sabato 17 novembre, sara' spettacolare con l'evento benefico al teatro 10 di Cinecitta' per la ricostruzione di Haiti, una missione per la star americana Sean Penn che arrivera' a Roma per raccogliere fondi.

Roma FilmFest, il ritratto dell'istituto Luce

'Il gioco degli specchi' di Carlo Di Carlo e Flavio De Bernardinis con la regia dello stesso di Carlo Di Carlo prodotto e distribuito dal Luce - evento al Festival Internazionale del Film di Roma - propone un ritratto della societa' italiana dal 1945 agli anni '80 dalla speciale angolazione del suo rapporto con il cinema. Si parla della storia della prima repubblica riletta alla moviola e al montaggio di immagini dell'Archivio Luce, con un intreccio di svolte cruciali, volti e luoghi-simbolo E' il caso di due dei nomi piu' ricorrenti, Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro, di cui i rapidi tagli dei cinegiornali - talvolta superficiali e derisori - descrivono con paradossale precisione la drammatica parabola. O come la maschera di Toto', immortalato all'uscita dalla cabina elettorale. Le premiazioni del mondo del cinema, solenni e rituali, si alternano a interviste e dibattiti su importanti questioni sociali, che strappano il sorriso. La censura e il permissivismo, la chiusura dei cinema, la pervasivita' televisiva, il ruolo della donna, la crisi economica, una democrazia sempre troppo giovane e una classe politica antica, addirittura l'arrivo della Cina sulla scena internazionale, sono questioni aperte, che per un curioso rovesciamento di prospettiva, si scoprono vive e attuali da piu' di cinquant'anni.
Ci sono poi le immagini della Magnani a una prima cinematografica; Sordi che doppia se stesso (e Valpreda che interpreta se stesso); la timidezza dei giovani protagonisti del Posto di Olmi; una cruda sequenza di scontri nel '68 alla Sapienza di Roma; la neve finta sulla Milano realista di Visconti.

Roma Film Fest, 24 ore all'alba

A ventiquattro ore dall'inizio del Festival Internazionale del Film di Roma, il Villaggio del Cinema si prepara ad accogliere il pubblico della settima edizione. Ultimate le due grandi tensostrutture che potranno ospitare oltre 2000 spettatori in piu' rispetto alla capienza delle sale dell'Auditorium Parco della Musica. Il pubblico potra' quindi seguire le proiezioni in prima mondiale della Salacinema Lotto e della Salacinema 2 e poi affollare i luoghi del Festival vivendo per tutta la giornata gli spazi del Villaggio del Cinema che accogliera' ristoranti, negozi, spazi per il relax, piccole sale di proiezione, casting per aspiranti attori, trasmissioni in diretta, stand dei partner, punti informativi e gadget della manifestazione. Nello spazio Gioco del Lotto sara' possibile partecipare al progetto di casting "9 giorni di grandi interpretazioni". Il pubblico in visita al Villaggio avra' infatti l'opportunita' di entrare nel mondo del cinema recitando un monologo, la scena di un film o improvvisare: sara' il Casting Director Roberto Bigherati a valutare la prova e scegliere le dieci migliori interpretazioni, che saranno poi giudicate da Francesca Archibugi, Marco Bellocchio e Giovanni Veronesi per decretare il vincitore finale. L'attore Sergio Rubini, in quattro appuntamenti gratuiti, fara' da coach agli aspiranti attori. Presso Auditorium Arte, Rai Movie ha allestito una sala proiezione dove sara' possibile assistere in anteprima a "MoviExtra", programma realizzato con materiali editi e inediti del patrimonio Rai che racconta il ruolo svolto dal servizio pubblico radiotelevisivo all'interno dell'industria cinematografica italiana nei decenni Sessanta, Settanta e Ottanta. La programmazione di Radio2 si trasferira' in diretta al Villaggio del Cinema e, per raccontare al meglio il Festival, ospitera' anche edizioni speciali dei programmi piu' famosi. Lo spazio Cubovision sara' luogo di incontro fra il pubblico e le star: vi si terranno importanti eventi per raccontare il mondo del cinema non solo attraverso le voci di attori e registi ma anche attraverso quelle degli addetti ai lavori. Per il secondo anno consecutivo, verra' allestito un ristobistrot pensato per accogliere giornalisti, appassionati, gourmet, attori e studenti di cinema, realizzato da Settembrini. Per i momenti di relax, ci sara' poi uno spazio Ferrero Rocher - all'interno del quale si potra' anche partecipare al concorso che mette in palio due biglietti al giorno per le proiezioni dei film del Festival - e uno spazio Ricola, che quest'anno sostiene anche il progetto Impatto Zero di LifeGate. Per avere un ricordo della manifestazione, il Cinemashop mette a disposizione tutti i gadget del Festival .

Virzì cerca attori con accento lombardo

Il prossimo inverno Milano e dintorni saranno il set del nuovo film di Indiana Production Company per la regia di Paolo Virzì - già autore tra gli altri di "Caterina va in città", "Ovosodo", "Tutta la vita davanti" e "La prima cosa bella" - dal titolo provvisorio "Il capitale umano". La lavorazione è prevista  per quest'inverno, a Milano e dintorni. La produzione - riferisce Film Commission Lombardia - è in cerca di ragazzi e ragazze di età compresa fra i 16 e i 20 anni, "con accento lombardo per esigenze di copione". Le interviste si terranno lunedì 12 e martedì 13 novembre dalle 9 alle 17 presso gli uffici della Fondazione Lombardia Film Commission, in Corso San Gottardo 5 a Milano. I minorenni possono scaricare la liberatoria - indispensabile per poter sostenere il colloquio - dalla pagina "Cast Capitale Umano" di Facebook e farla firmare dai genitori. "Offrire il nostro contributo a questo nuovo progetto di Paolo Virzì e Indiana Production è per noi un onore - dichiara Alberto Contri, Direttore Generale di Lombardia Film Commission - anche perché una delle nostre finalità è far conoscere un territorio, quello lombardo, e una città, Milano, ancora poco conosciuti sotto il profilo cinetelevisivo. E questo ci aiuta anche a dare corpo ad un altro nostro obiettivo, che è quello di promuovere il cinema presso giovani potenziali nuovi talenti, in sintonia con quanto stanno già facendo le scuole civiche, il Comune ed altre istituzioni milanesi".

Demetra Hampton recita in romanesco

Si e' tenuta a Roma la prima teatrale di "Ciak...Il Raggiro", che vede protagonista l'affascinante Demetra Hampton (nella foto) in una commedia esilarante in romanesco. L'intensa interpretazione dell'attrice e' stata una vera rivelazione per il pubblico numeroso che ha assistito, ammirato e divertito, alla coinvolgente storia tra risate e applausi. Una vera scoperta l'inaspettato lato comico dell'attrice, che torna sulle scene interpretando un ruolo ispirato in parte alla sua vita. La commedia "Ciak…Il Raggiro", scritta da Franco Palumbo, Enzo Stavolo e Giulio De Nicolais, per la regia di Donatella Cotesta e di Pierfrancesco Galeri e' in scena al Teatro Tordinona (ex Teatro Pirandello) fino all'11 novembre. Una storia ispirata al mondo dello spettacolo odierno, un esempio di neoverismo teatrale, in cui "Vera-Vamp" (Demetra Hampton) e' un'attrice formatasi all'Actors Sudio di New York che si propone per un ruolo al produttore cinematografico Enzo Colombo (Pierfrancesco Galeri), insieme al quale tenta di ingannare il Commendator Giorgio Villetti (Federico Baldini) per realizzare un film alle spese di quest'ultimo. Complice, suo malgrado, sara' l'attrice e moglie del produttore, Carmen Funaro, interpretata da un'intensa Donatella Cotesta. Demetra Hampton si muove sul palcoscenico con movenze stile Jessica Rabbit e la sua bellezza mozzafiato seduce la platea, regalando simpatici siparietti con il suo irresistibile accento italo-americano. Nel cast anche Mimma Forever, nel ruolo di Cosimina, la "coscienza", Marco Talocco, che interpreta il giovane sceneggiatore senza ombre e una simpaticissima Vincenza Mangano nel ruolo dell'aspirante attrice cinematografica Linda Mori. Presenti alla prima numerosi ospiti, tra cui la principessa Conny Caracciolo, il pr Angelo "Ciccio" Nizzo, la Presidente dell'Associazione Alba del Terzo Millennio nonche' organizzatrice di eventi Sara Iannone, l'attore Vincenzo Bocciarelli, lo stilista Luigi Bruno, l'attrice Nadia Bengala, il Direttore Artistico de L'Isola del Cinema Giorgio Ginori, il famoso fotografo Luca Esposito e il celebrity hairstylist Lino Sorrentino.
Attesi nelle prossime serate tanti altri tra amici e colleghi, come il principe Carlo Giovanelli, la giornalista Paola Zanoni, il musicista Tony Esposito, il cabarettista Franco Oppini, il comico Nino Taranto, l'attore e imitatore Gianfranco Phino, l'attore e regista Giulio Base e tanti altri. Appuntamento ogni sera alle 21:00 in via degli Acquasparta n. 16, fino a domenica 11 novembre, quando lo spettacolo andra' in scena alle ore 18:00.

Il Politeama Garibaldi di Palermo ospita Buchbinder

Sara' Rudolf Buchbinder a inaugurare lunedi' prossimo, alle 17.15, al teatro Politeama Garibaldi di Palermo, l'81/esima stagione concertistica degli Amici della Musica. Nato nel 1946 a Leitmeritz, nella Repubblica Ceca, Buchbinder e' stato il piu' giovane allievo mai ammesso alla Musikhochschule di Vienna e viene oggi considerato uno dei massimi pianisti viventi. Celebre collezionista di documenti e manoscritti musicali, ha eseguito nei piu' importanti teatri del mondo il ciclo integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, recentemente pubblicate su cd-live dall'etichetta Sony Classical. Fra le sue incisioni discografiche si ricordano inoltre l'integrale delle opere pianistiche di Haydn (con la quale ha ottenuto il ''Grand Prix du Disque'') e l'esecuzione dei due Concerti di Brahms realizzata insieme con Nikolaus Harnancourt. Artista in-residence delle Staatskapelle di Dresda, Rudolf Buchbinder e' anche il Direttore artistico del Festival di Grafenegg e ha pubblicato, in collaborazione con Michaela Schloegel, un volume autobiografico dal titolo Da capo (2008). In occasione del suo atteso ritorno al Politeama Garibaldi, Rudolf Buchbinder ha scelto eseguire un programma interamente dedicato a Beethoven, che si configura come una sorta di ''viaggio musicale'' attraverso i vari paesaggi (o momenti stilistici) del grande compositore tedesco. In particolare, il programma del recital comprende la giovanile Sonata in do maggiore op. 2 n. 1 (dedicata a Franz Joseph Haydn), la famosa Sonata in mi bemolle maggiore ''Gli Addii'' e uno dei capolavori del ''tardo stile'' beethoveniano come la Sonata in la maggiore op. 101

Cochi e Renato al Teatro Nuovo di Milano

Dopo l'esordio in Toscana, Cochi e Renato portano lo spettacolo 'Quelli del cabaret' al Teatro Nuovo di Milano, dove il duo sara' in scena dal 13 al 25 novembre. Due ore di varieta' con un'antologia di sketch e canzoni di Cochi e Renato, da 'La gallina' alla 'Canzone intelligente', oltre a qualche pezzo meno noto ('Mamma, vado a Voghera' di Jannacci, un inedito di Bruno Lauzi) e nuovo materiale: ''Fra una turne' e l'altra scriviamo sempre qualcosa nel nostro stile surreale - ha detto Pozzetto - non improvvisiamo mai''.
Lo spettacolo inizia con una canzone che recita ''noi siamo quelli che nel '63 senza saperlo hanno inventato il cabaret''.
Pozzetto ha ricordato infatti l'ambiente in cui il duo milanese ha mosso i primi passi: ''Ci trovavamo nella galleria d'arte 'La muffola' dove incontravamo Lucio Fontana e Piero Manzoni, Dino Buzzati e Luciano Bianciardi, Dario Fo ed Enzo Iannacci: da loro - ricorda Pozzetto - siamo stati stimolati a esibirci''. ''Oggi quell'atmosfera di fermento - ha spiegato Cochi Ponzoni - si trova allo Zelig e nei piccoli circoli Arci milanesi, dove gli esordienti possono sperimentare''. Come fecero negli anni '60 Cochi e Renato: ''quando tutti cantavano di mamma o di amore - conclude Pozzetto - noi cantavamo di galline''.
Dopo Milano, il tour di 'Quelli del cabaret' continuera' in tutta Italia fino a marzo.

Gianni Morandi solo per una notte

Solo per una sera, dopo 4 anni dall'ultima esibizione live, torna dal vivo Gianni Morandi, la notte di Capodanno, al Gran Teatro Geox di Padova. Cinquanta milioni di dischi venduti, 820 settimane in classifica, 3500 concerti in Italia, 400 live all'estero, in piu' di 40 nazioni: Morandi e' la musica italiana e il suo sara' un concerto evento in cui l'artista bolognese, accompagnato dalla sua band, mettera' come sempre sul palco prima il suo cuore e il suo repertorio.
Morandi sta costruendo uno spettacolo che vada oltre il concerto, che regali al pubblico una serata indimenticabile: musica e passione per entrare nel 2013 brindando tutti assieme. Dopo l'apparizione in Arena, a fianco di Celentano, e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un'occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico.

Manca l'attrice, Gabriele Lavia improvvisa al Piccolo

Un recital di brani di Leopardi al posto della replica di 'Tutto per bene' di Gabriele Lavia. E' successo ieri sera al Piccolo Teatro Strehler, dove fino al 19 novembre e' in calendario lo spettacolo. All'ultimo momento non e' stato possibile andare in scena per l'indisposizione della coprotagonista e Lavia ha improvvisato, davanti al pubblico gia' in sala, un recital di brani di Leopardi.
Per l'indisposizione saltera' anche la recita di questa sera.
I possessori dei biglietti potranno presentarsi in biglietteria per l'opzione per lo stesso spettacolo in altra data dal 10 al 19 novembre o per il rimborso, entro il 30 novembre.

mercoledì 7 novembre 2012

Santa Cecilia ricorda Henze

L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia ricorda il compositore tedesco scomparso lo scorso 27 ottobre, Hans Werner Henze. Nel concerto di sabato prossimo (Sala Santa Cecilia ore 18, lunedi' 12 ore 21, martedi' 13 ore 19.30) prima della 'Petite Messe Solennelle' di Rossini, Antonio Pappano e l'Orchestra di Santa Cecilia vogliono rendere omaggio al maestro tedesco con l'esecuzione della sua ultima creazione, una gemma musicale di pochi minuti, presentata in prima mondiale a Berlino il 20 ottobre scorso: 'Ouverture zu einem Theater'. L'esecuzione a Santa Cecilia sara' la prima italiana del brano che Henze, su commissione della Deutsche Oper di Berlino, ha composto per celebrare i 100 dalla fondazione del famoso Teatro Lirico tedesco.

Santa Cecilia ha sempre avuto un rapporto particolarmente stretto con Henze, uno dei massimi compositori contemporanei, che ha trascorso gran parte della vita in Italia, sua terra d'elezione, dove viveva a Marino, vicino Roma, dal 1953. Due anni fa Santa Cecilia e' la prima fondazione lirica italiana a offrirgli una commissione. Henze compone 'Opfergang' (Immolazione) dramma in musica basato su 'Das Opfer', poema drammatico di Franz Werfel, eseguito a Santa Cecilia con grandissimo successo, in prima mondiale, il 10 gennaio 2010, con Antonio Pappano sul podio dell'Orchestra di Santa Cecilia e con interpreti del calibro di Ian Bostridge e di Sir John Tomlinson.

Il concerto di sabato proseguira', come annunciato, con la Petite Messe Solennelle nella versione per soli, coro e orchestra.
Pappano affrontera' una delle opere piu' singolari e misteriose di Rossini, accompagnato da un cast composto dal soprano Marina Rebeka, dal mezzosoprano Sara Mingardo, dal tenore Francesco Meli, e dal basso Alex Esposito.

Friday sounds good a Spinaceto

Al via venerdi' 9 novembre, alle ore 21, al Teatro della Dodicesima di Roma, nel quartiere di Spinaceto, la rassegna di jazz contemporaneo ideata e diretta da Gianni Barone. Ad inaugurare il festival e' il trio di Stefano Scarfone. "Friday Sounds Good" e' una rassegna di musica contemporanea nata con l'obiettivo di presentare nuovi progetti musicali di autori italiani che si esprimono anche attraverso la musica improvvisata.
L'intenzione di FSG e' quella di indagare e promuovere la scena artistica nazionale, rifiutando quella sorta di sudditanza psicologica ed esterofila che caratterizza la scena live italiana. Il palco di FSG aprira' le porte da novembre 2012 a febbraio 2013 a 7 band che, pur non essendo accomunati da un'estetica musicale specifica, trovano il loro punto d'incontro nella freschezza e genuinita' dei loro progetti. Come spiegano gli organizzatore "la nostra non e' una ricerca critica ma semplicemente la volonta' di fare suonare la musica che a noi piace, che riteniamo rappresentativa del momento, il tutto senza alcun pregiudizio o stilema precostituito. Se da un lato lo scopo di questa rassegna e' dare voce a nuovi progetti musicali, dall'altro l'obiettivo e' di divertire il pubblico attraverso una musica che susciti grande esperienza emozionale".

Roma FilmFest, gli italiani in corsa

L'inferno-paradiso della chirurgia estetica, il sesso eterogeneo delle dark room e del mondo degli scambisti e l'integrazione razziale al contrario. In estrema sintesi, questi i temi dei tre film italiani in concorso alla settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma che parte venerdi'. Ed esattamente: IL VOLTO DI UN'ALTRA di Pappi Corsicato; E LA CHIAMANO ESTATE di Paolo Franchi e ALI' HA GLI OCCHI AZZURRI di Claudio Giovannesi.
Intanto il regista napoletano Corsicato che affronta ''una giocosa riflessione sul contemporaneo''.
Ambientazione surreal-felliniana sul tema della chirurgia estetica come sulle vanita' della tv. Laura Chiatti e' Bella, rampante e affascinante conduttrice tv. Preziosi e' invece suo marito Rene', il piu' bravo dei chirurgi estetici anche lui star del piccolo schermo. Proprio quando le cose vanno male in tv alla conduttrice, la giovane si ritrova anche a subire un violento incidente d'auto, che la sfigura. Per lei si rivelera' una fortuna. Perche' il suo fascinoso marito non manchera' di darle un altro volto e cosi' anche un'altra chance di successo sul piccolo schermo. ''Chi meglio di due personaggi televisivi, tra immagine e successo, puo' incarnare questo racconto? Il film e' sospeso tra cinema di costume all'italiana e commedia romantica di scuola Usa, ispirazioni giapponesi e passerelle di moda. Di sfondo c'e' il conflitto e l'ambiguita' tra finzione e realta': pare che piu' si e' finti piu' si sia credibili''. Nel film anche Iaia Forte; Lucilla Agosti, Lino Guanciale, Angela Goodwin, Giancarlo Cauteruccio e Paolo Graziosi.
Dal mondo patinato de IL VOLTO DI UN'ALTRA a quello periferico e in odor pasoliniano di ALI' HA GLI OCCHI AZZURRI di Giovannesi. Siamo ad Ostia in inverno. Qui due ragazzi di sedici anni, alle otto del mattino, rubano un motorino, fanno una rapina, e alle nove entrano a scuola. Nader (Nader Sarhan) e Stefano (Stefano Rabatti), questi i loro nomi. Uno e' egiziano, ma e' nato a Roma, l'altro e' italiano ed e' il suo migliore amico. Anche Brigitte (Brigitte Apruzzesi), la fidanzata di Nader, e' italiana, ma, proprio per questo, i genitori del ragazzo sono contrari al loro amore. E' insomma, lei italiana, oggetto di razzismo. Nader allora scappa di casa per mettere in discussione la sua stessa identita', quella tra l'essere arabo, ma anche italiano.
E LA CHIAMANO ESTATE di Paolo Franchi si annuncia come un film ad alto contento erotico. Dino (Jean-Marc Barr) e Anna (Isabella Ferrari) sono una coppia di quarantenni che si amano molto, ma non hanno piu' rapporti fisici. Dino si e' sottratto a questo, forse solo perche' ama troppo sua moglie, ha paura di deluderla, di farle del male. Dino da' sfogo a questa sua problematica impotenza avendo compulsivi rapporti sessuali in locali per scambisti, mentre Anna non vuole mettere fine a questo tormentato rapporto e vive in una sorta di incantate e fedele castita'. Nel film una Isabella Ferrari che gia' nella prima scena mostra il suo sesso con grande disinvoltura, ma cedera' solo una volta alla sua passione non senza pentimento e senso del peccato.
Il tutto per raccontare ''l'inquietudine e la drammaticita' di questo amore'' come spiega l'eclettico regista quarantaduenne di Bergamo che ha al suo attivo, nel 2004, 'La spettatrice', approdato al Tribeca e venduto in 25 paesi e, nel 2007, 'Nessuna qualita' agli eroi', film che fece scandalo alla Mostra del cinema di Venezia.

Un centenario mondiale, anzi Universal

In occasione del suo Centesimo Anniversario, Universal Pictures Italia divisione Home Entertainment e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT), il Canale televisivo del Gruppo dedicato al grande cinema classico Americano, portano la storia della Major tra il grande pubblico con una rassegna fotografica a Galleria Alberto Sordi (gia' Galleria Colonna), i cui spazi sono stati concessi da Sorgente Group che aderisce al protocollo Romaexhibit.
"20 grandi immagini che raccontano 100 anni di storia del cinema" e' il titolo della mostra che rimarra' esposta tra il 9 e il 17 novembre nell'ambito delle iniziative previste nel calendario "Risonanze" del Festival Internazionale del Film di Roma.
La mostra fotografica sara' inaugurata da David Moscato - amministratore delegato di Universal HE - con la partecipazione di Adriano Pintaldi, profondo conoscitore della storia del cinema in generale e, in particolare di quella di Universal.
La rassegna racconta la storia della Universal attraverso 20 foto tratte da alcuni dei suoi film piu' rappresentativi, corredate da informazioni e curiosita' sui personaggi e le storie che fanno ormai parte dell'immaginario collettivo.
Da Il Gobbo di Notre Dame del 1925, il piu' celebre film muto dell'epoca, a Biancaneve e il Cacciatore, il film fantasy piu' acclamato del 2012, Universal ha scelto le produzioni che hanno lasciato un segno grande nella storia del Cinema, e nelle emozioni di intere generazioni, attraverso momenti di grande suspence con Gli Uccelli del grande Maestro del brivido Alfred Hitchcock, o attraverso figure indimenticabili, rimaste per sempre icone dell'immaginario collettivo, con Lo Squalo ed E.T. di Steven Spielberg, con Scarface, I Blues Brothers o Il Gladiatore.

Giobbe Covatta e Angela Finocchiaro hanno "il sole dentro"

Una storia vera incentrata sulla grande amicizia tra Yaguine e Fode', due adolescenti guineiani che nel
'99 scrivono a nome di tutti i bambini africani una lettera indirizzata "Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell'Europa" per chiedere aiuto per avere scuole, cibo, cure. E' quanto racconta il film di Paolo Bianchini "Il sole dentro", che uscira' nelle sale giovedi' 15 novembre.
Entrambi i ragazzi sono vittime del mercato di bambini calciatori, dal quale sono fuggiti. I due adolescenti si ritrovano a percorrere l'Africa a piedi giocando con un pallone, unico compagno di viaggio. Il regista sottolinea "l'importanza di un progetto che vede impegnata anche l'Unicef e che presto dalle sale cinematografiche si diffondera' nelle scuole". Spiega Giobbe Covatta (nella foto in una scena del film), protagonista della pellicola, da sempre impegnato con i bambini africani: "Bianchini mi ha chiamato e mi ha chiesto se volevo fare questo film, e io sono andato immediatamente e, alla fine, sono felice di esserci dentro, un altro capitolo del mio impegno con l'Africa".Angela Finocchiato, anche lei nel cast, si e' sentita subito coinvolta dal progetto: "Paolo mi ha detto che aveva subito pensato a me per questo film, che vuole raccontare l'amore che deve spingerci a pensare che non si corre per essere i primi o i secondi o i terzi ma per vivere tutti insieme. L'ho fatto dopo averci pensato molto, sono andata, ho visto, ho cercato anche di dare una mano, ma e' chiaro che poi noi andiamo via, i veri eroi sono quelli che restano. Che stanno li' sul campo ogni giorno a combattere".

La raccolta completa di De Andrè

Il 13 novembre esce ''I Concerti'' (etichetta Nuvole Production/Sony Music, distribuzione Sony Music), la raccolta completa degli 8 tour di Fabrizio De Andre' in 16 dischi: il racconto della sua crescita umana e artistica in un libro-cofanetto da collezione, un 'must have' per tutti gli amanti di Faber e della
musica d'autore. Completa il racconto della persona e dell'artista che e' stato Fabrizio De Andre' un libro illustrato a colori di 192 pagine con la riproduzione degli schizzi originali dei palchi, foto di scena, di backstage e d'archivio mai pubblicate, i memorabilia piu' significativi (come biglietti e manifesti dei concerti nelle varie citta'), manoscritti e appunti: vere ''chicche'' per chi ha vissuto almeno un concerto del cantautore genovese e un regalo per chi invece non ha potuto esserci.
''I Concerti'' raccoglie per la prima volta tutti i live inediti di Fabrizio De Andre' in 16 dischi ricchi di rarita'. Un appuntamento discografico eccezionale dedicato agli 8 tour di Fabrizio De Andre', dall'esordio del 1975/76 all'ultimo ''Mi innamoravo di tutto'' del 1997/98. Due dischi per ogni leggendaria tourne'e che ricreano atmosfere di eventi unici come il debutto a ''La Bussola'' del 15 marzo 1975, le battute e i parlati di Fabrizio De Andre' pronunciati nel corso di quasi 25 anni di esibizioni dal vivo, le esecuzioni di brani famosi in versione inedita.
Un'occasione unica che propone il meglio delle date dei tour: 1975/76 ''La Bussola - Storia di un impiegato''; 1978/79 ''+ PFM''; 1981/82 ''L'indiano''; 1984 ''Cre'uza de ma''; 1991 ''Le nuvole''; 1992/93 ''In teatro''; 1997 ''Anime salve''; 1997/98 ''Mi innamoravo di tutto''.

Hollywood party nella serra del Roma FilmFest

"Hollywood Party", la storica trasmissione di Rai Radio 3, al Festival Internazionale del Film di Roma continua la sua scommessa quotidiana per trasmettere il cinema alla radio, ospite degli spazi del Lazio FilmFund, l'area allestita dalla Regione Lazio nella "serra" del Villaggio del Cinema dell'Auditorium Parco della Musica di Roma da venerdì 9 a sabato 17 novembre per promuovere il Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo. Ogni sera, a partire dalle 19,00, un'ora di trasmissione in diretta con anticipazioni, interviste, ospiti direttamente dal festival del cinema romano che, contemporaneamente, si svolgerà sotto gli occhi dei due fedelissimi timonieri della trasmissione Steve Della Casa ed Enrico Magrelli. "Apriremo con Giuliano Montaldo venerdì 9 - spiega Della Casa, da diciotto anni alla guida del programma - ma ai microfoni ci saranno tra gli altri Charlotte Rampling, Pappi Corsicato, Erri De Luca, Claudio Giovannesi. Sabato 10 appuntamento imperdibile con Carlo Verdone (nella foto) che verrà in occasione della proiezione del cortometraggio realizzato da Fabio Ferzetti".
"Hollywood Party non farà mancare al nostro Lazio FilmFund il nostro contatto diretto con i radioascoltatori - spiega l'assessore alla Cultura della Regione Lazio Fabiana Santini - una sorta di finestra sul mondo del cinema al quale siamo ben lieti di dare ospitalità, così come ci interessa collaborare a tutto ciò che serve a sostenere l'interesse, la curiosità e la passione del pubblico verso il mondo della "settima arte".

Enzo Avitabile sfonda anche al cinema

Da New York ad Amsterdam, da Dubai alla Polonia. Dopo il successo di pubblico e critica alla presentazione nella Selezione Ufficiale Fuori Concorso della 69 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ''Enzo Avitabile Music Life'' e' stato selezionato per alcuni importanti festival. In particolare, il film di Jonathan Demme sulla vita e la musica del cantautore napoletano sara'
proiettato sabato 10 novembre negli Stati Uniti, con l’anteprima americana del film al DOC NYC, il festival del documentario di New York.
In Europa, ad Amsterdam il film, prodotto da Dazzle Communication in collaborazione con Rai Cinema, sara' in concorso al IDFA International Documentary Film Festival Amsterdam (14-25 novembre), uno dei festival del documentario di maggior prestigio nel panorama cinematografico internazionale che quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attivita'.
Successivamente il film sul musicista napoletano approdera' in Polonia per partecipare al Plus Camerimage che si terrà dal 24 novembre al 1 dicembre e chiudera' il suo tour a dicembre negli Emirati Arabi, al Dubai International Film Festival.

A Guccini il premio Volponi

E' andato a Francesco Guccini il premio alla carriera assegnato nell'ambito della nona edizione del Premio letterario nazionale Paolo Volponi, che si terra' dal 15 novembre all'1 dicembre a Fermo e in alcuni comuni del Fermano. Il riconoscimento e' stato assegnato al cantautore ''per aver speso, come artista e come cittadino, tanti anni della sua vita ed un grande talento per mantenere viva, in molte forme, la coscienza critica, lo spirito di liberta' e giustizia nella societa' italiana; per aver contribuito, in musica, in versi ed in prosa, all'educazione sentimentale e civile di intere generazioni''.
Altro nesso con Bologna, nel ricco programma del Premio presentato oggi nel capoluogo emiliano, e' la proiezione del docufilm 'Non mi avere convinto -Pietro Ingrao un eretico' di Filippo Vendemmiati, che introdurra' la proiezione assieme ad Aldo Tortorella. Sara' assegnato il premio Cultura e impresa a
MaxMan, ''esempio virtuoso di grande capacita' artistiche e professionali nel campo del cinema italiano, nella produzione di lungometraggi, documentari, pubblicita' e videoclip''. Allo scrittore Stefano Tassinari, che di questo premio e' stato il fondatore, verra' dedicato un ricordo nell'ambito della serata finale, sabato 1 dicembre, in un incontro con ospiti Wu Ming 1 e Marcello Fois. A Tassinari e' inoltre dedicato il Premio Opera prima, istituito quest'anno, assegnato ad Alessandra Sarchi, autrice del romanzo 'Violazione', edito da Einaudi.

Mario Biondi diventa verde quando doppia

''Siamo tutti sulla stessa barca: e' questo il messaggio fondamentale di questo film al quale ho avuto l'onore di partecipare'': dopo essere stata la voce del pappagallo Miguel in ''Rio'', Mario Biondi ora doppia l'ultimo James Bond, Daniel Craig, in "One Life Il Film", kolossal naturalistico prodotto da Bbc Earth, diretto dai veterani della documentaristica naturalista Michael Gunton e Martha Holmes.
Il docu-film che ha visto coinvolte circa 2.500 persone, per oltre 10 mila ore di riprese, con 70 cameraman, macchine Hd Macro e sequenze fotografate in super high speed, rallentate fino a 80 volte. Le immagini sono state registrate in 23 location (5 continenti) e ritraggono oltre 20 specie di animali
che lottano per affermare il trionfo della vita. In Italia sara' possibile vederlo in due speciali proiezioni-evento, il 19 e 21 novembre.
Biondi, padre di 6 figli, e' molto sensibile al tema della difesa dell'ambiente e, dopo la proiezione in anteprima per la stampa racconta: ''Vista la numerosa prole, lo rivedro' altre 5/6 volte'', dice scherzando. E poi: ''Le nostre vite sarebbero piu' belle se ci ricordassimo tutte le cose che abbiamo in
comune con gli animali. Un solo pianeta, un solo futuro''. ''Sono onorato di aver fatto parte di questo progetto'', aggiunge il crooner riferendosi anche al fatto che One Life sostiene la campagna del Wwf Green Heart of Africa per salvare il Bacino del Congo, secondo polmone verde del pianeta, un cuore
verde deforestato al ritmo di 700.000 ettari l'anno. ''Mi sono prestato con le mie qualita', nello specifico la timbrica vocale. E' stata una grandissima esperienza. Il mio e' un ruolo semplice, ma spero che possa attrarre il maggior numero di persone possibile''. ''Oggi cinque milioni di specie vivono sul
pianeta. Cinque milioni diversi di vivere'', dice Biondi all'inizio di questo film che - come spiega il regista Michael Gunton - vuole far capire che ''gli animali vivono le stesse problematiche dell'uomo, e trovano delle soluzioni. A volte
sorprendenti''.

Gli studios di Cinecittà al Festival del Film di Roma

Il Festival Internazionale del Film di Roma, in programma da venerdi' prossimo a sabato 17 novembre, dedica il red carpet della settima edizione agli scenografi che hanno fatto grande Cinecitta'. Sul tappeto rosso dell'Auditorium Parco della Musica saranno esposte cinque sculture di vetroresina e legno (di oltre tre metri di altezza) selezionate tra gli elementi scenografici dei film che meglio raccontano Cinecitta', dalla 'Hollywood sul Tevere' a oggi.
Verranno esposte, in sequenza cronologica, la 'Divinita' Egiziana' dal film 'Cleopatra' (1963) di Joseph L. Mankiewicz (scenografia di John F. De Cuir), il 'Drago Cinese' che appare in 'Delitto al ristorante cinese' (1981) di Bruno Corbucci (scenografia di Marco Dentici), la 'Poltrona mano' di 'Codice privato' (1988) di Francesco Maselli (scenografia di Marco Dentici), la 'Statua di divinita' greco-romana' de 'Il Gladiatore' (1999) di Ridley Scott (scenografia di Arthur Max) e il 'Buddha ridente' di 'Gangs of New York' (2002) di Martin Scorsese (scenografia di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo). Tutte le opere sono state realizzate dalla Cinears, la storica societa' che ha i suoi laboratori all'interno di Cinecitta' Studios. Lo speciale allestimento per il red carpet del Festival sara' realizzato dagli Studios in collaborazione con Adriano De Angelis che per l'occasione ha restaurato e prestato le opere.

Le opere di Renato Bollati a Reggio Calabria

Sassi, conchiglie, pezzi di legno, rami, rottami di sedie trasformati come per magia in un colorato esercito di mostri, di lune, di pesci, di porcospini e di serpenti.
Trentanove giocattoli nati dalle mani esperte dell'Architetto Renato Bollati e che ora sono in mostra grazie all'amore e alla volonta' dei suoi ex studenti dal 14 al 25 novembre a Reggio Calabria. Vere e
proprie opere d'arte nate dalla fantasia ma dalle quali si ricava la capacita' visionaria di reinterpretare e modificare la realta', perfino quella piu' concreta, che ha sempre contraddistinto il lavoro di Renato Bollati e del fratello Sergio. Precisione, cura del dettaglio e profondo senso artistico che si ritrovano nei progetti architettonici realizzati nel corso della loro  lunga e intensa carriera: dal primo premio per l'espansione di Venezia sul litorale di San Giuliano, al progetto vincitore al Concorso  Internazionale per la pianificazione territoriale ed urbanistica di 40 citta' in Etiopia; dal primo premio al Concorso per il progetto della piazza Duomo a Chiaromonte Gulfi (Ragusa), al progetto per il ridisegno della Piazza Risorgimento ad Azarchena (Sassari) fino al progetto vincitore del concorso per la ridefinizione di tre piazze ad Artena e il primo premio per il concorso di progettazione di piazza Cairoli a Velletri, lavori compiuti negli ultimi anni affiancato dai figli.
La presentazione della mostra, a cura di Maria Calandra e Sebastiano Nucifora e in collaborazione con lo studio degli Architetti Fabrizio e Saverio Bollati (www.bollati.org), che hanno raccolto il testimone e la spinta creativa nella progettazione architettonica, e' prevista il 14 novembre alle 10.30 all'Aula Magna della Facolta' di Reggio Calabria. Il vernissage e' programmato sempre per mercoledi' alle 16 in via dei Corretori,6 dove si svolge la mostra.
Nato nel 1929 ad Atlanta negli Stati Uniti, Renato Bollati si e' laureato, insieme al fratello gemello Sergio, nel 1954 all'Universita' di Roma La Sapienza. Nel '55 inizia la sua attivita' di docente universitario che esercita fino al 2002 alla Facolta' di architettura di Reggio Calabria. Nel '63, insieme al professore Saverio Muratori e Guido Marinucci, i fratelli Bollati pubblicano i fondamentali 'Studi per una operante storia urbana di Roma' (Cnr - Centro Studi di Storia Urbanistica). Una mostra, quindi, all'insegna delle parole che Renato e Sergio Bollati rivolgevano ai propri studenti: ''sognate ragazzi, osate! le cose si possono fare e basta poco, il materiale e' tutto intorno a voi, voi metteteci il cuore e la fantasia''.