giovedì 8 novembre 2012

Roma FilmFest, il ritratto dell'istituto Luce

'Il gioco degli specchi' di Carlo Di Carlo e Flavio De Bernardinis con la regia dello stesso di Carlo Di Carlo prodotto e distribuito dal Luce - evento al Festival Internazionale del Film di Roma - propone un ritratto della societa' italiana dal 1945 agli anni '80 dalla speciale angolazione del suo rapporto con il cinema. Si parla della storia della prima repubblica riletta alla moviola e al montaggio di immagini dell'Archivio Luce, con un intreccio di svolte cruciali, volti e luoghi-simbolo E' il caso di due dei nomi piu' ricorrenti, Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro, di cui i rapidi tagli dei cinegiornali - talvolta superficiali e derisori - descrivono con paradossale precisione la drammatica parabola. O come la maschera di Toto', immortalato all'uscita dalla cabina elettorale. Le premiazioni del mondo del cinema, solenni e rituali, si alternano a interviste e dibattiti su importanti questioni sociali, che strappano il sorriso. La censura e il permissivismo, la chiusura dei cinema, la pervasivita' televisiva, il ruolo della donna, la crisi economica, una democrazia sempre troppo giovane e una classe politica antica, addirittura l'arrivo della Cina sulla scena internazionale, sono questioni aperte, che per un curioso rovesciamento di prospettiva, si scoprono vive e attuali da piu' di cinquant'anni.
Ci sono poi le immagini della Magnani a una prima cinematografica; Sordi che doppia se stesso (e Valpreda che interpreta se stesso); la timidezza dei giovani protagonisti del Posto di Olmi; una cruda sequenza di scontri nel '68 alla Sapienza di Roma; la neve finta sulla Milano realista di Visconti.