mercoledì 7 novembre 2012

Al Roma FilmFest la storia "dell'Arte della Guerra"

“Volevamo raccontare la lotta, il lavoro, la resistenza. Volevamo creare un manuale in quattro mosse. Individuare il nemico. Formare un esercito. Difendere il territorio. Costruire una strategia.”
Dell'Arte della guerra che sarà in concorso a Prospettive Italia all’interno del Festival Internazionale del Film di Roma con proiezioni presso l’Auditorium Roma, si ispira alla calda estate del 2009, quando 4 operai si arrampicarono su un carroponte all'interno della INNSE, la storica Innocenti di Milano, per impedirne la chiusura. Una protesta che rivive nella più recente attualità con le drammatiche sommosse operaie sempre più accese in varie parti d’Italia fino alle ulrime proteste dei dipendenti della EABUS di Napoli e quelli della GESIP di Palermo, saliti ad oltranza sul tetto del Teatro Bellini fino a darsi fuoco.
La storia: Quattro operai salgono su un carroponte a 20 metri d’altezza all’interno del capannone della INNSE, la storica Innocenti. Il loro scopo è fermare lo smantellamento dei macchinari e impedire la chiusura dello stabilimento. In poche ore il capannone viene circondato dalla polizia mentre centinaia di sostenitori cominciano ad affluire da tutta Italia. I quattro operai restano per otto giorni e sette notti sospesi in uno spazio di pochissimi metri quadri. I media parlano di lotta operaia, ma è qualcosa di diverso. Dietro c’è una strategia precisa. C’è un esercito organizzato. Ci sono regole precise. è una guerra con un paradigma attuabile in ogni forma di lotta.
Gli autori, Silvia Luzi e Luca Bellino, già registi di La minaccia, uno dei documentari italiani più premiati degli ultimi anni, costruiscono una sorta di saggio, un manuale di politica e guerriglia.
Silvia Luzi e Luca Bellino nel 2008 hanno prodotto e diretto il documentario La Minaccia, su Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana, in concorso a più di 50 festival. Tra i riconoscimenti ha ottenuto una nomination ai David di Donatello nella categoria documentario di lungometraggio, il premio come miglior documentario al Festival del Documentario d'Abruzzo e allo Young Filmakers Prize di New York.
Una produzione KINO Produzioni in collaborazione con Indieair Films, in associazione con Tfilm.