venerdì 9 novembre 2012

Indagini sulla vita di Marylin


 
Era la notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 quando in una camera d'albergo veniva ritrovata morta nel suo letto Marilyn Monroe. ''Suicidio per overdose da barbiturici'' sentenziarono subito i medici che con la governante scoprirono il cadavere. A cinquant'anni da quella tragica alba Elisabetta Villaggio, figlia del papa' del ragionier Fantozzi, prova a far luce su quanto realmente accadde alla diva di 'A qualcuno piace caldo' con 'Marilyn - un intrigo dietro la morte', in questi giorni in libreria per Bonanno Editore.
Nata a Genova, cresciuta a Roma ma per 5 anni vissuta a Los Angeles, sceneggiatrice e gia' autrice del romanzo 'Rosa' (ed.
Morganti), alla Monroe la Villaggio aveva gia' dedicato l'opera teatrale 'Marilyn, gli ultimi 3 giorni', miglior opera prima al XI Premio Donne e teatro. Oggi ne ricostruisce la tragica fine, da subito poco chiara e per molti ancora avvolta dal mistero: la posizione del corpo non era naturale per una persona che si fosse suicidata con pillole, l'orario della morte fu cambiato piu' volte, i tabulati telefonici sparirono cosi' come alcuni referti medici e molte persone chiave non vennero interrogate.
Nel libro non si nasconde poi quanto Marilyn fosse diventata per molti una persona pericolosa, che minacciava di parlare facendo tremare i poteri forti, con amanti come i fratelli John e Bob Kennedy, frequentazioni con personaggi legati alla mafia del calibro di Sam Gincana ed ex mariti legati alla sinistra come Arthur Miller. Sulla sua morte sono state fatte tantissime ipotesi. La piu' accreditata e' quella del suicidio, pur sempre apparsa troppo banale. Cosa successe davvero? Come mori'? Chi mise tutto a tacere? Perche' le persone che le erano intorno non raccontarono tutta la verita'? La Villaggio prova ad analizzare le circostanze non chiare, mentre i dubbi e una galleria di intramontabili pellicole alimentano il mito della diva, come se l'ultimo capitolo della sua vita non si fosse ancora chiuso.