venerdì 9 novembre 2012

Al Teatro Argentina, dall'Inferno al Purgatorio

Il libro del capolavoro dantesco e' "uno di quello che capeggiano nella mia libreria", e metterlo in scena e' stata una fatica "talmente intensa e grande che non credo che per un certo periodo di tempo sarei in grado anche solo di pensare alla Divina Commedia". Parola del regista lituano Eimuntas Nekrosius, che dal 9 all'11 novembre porta in scena al Teatro Argentina di Roma il suo acclamato allestimento di 'Inferno' e 'Purgatorio' con la mitica compagnia Meno Fortas.
Recitato in lingua lituana con sottotitoli in italiano, per una durata di quattro ore con due intervalli, lo spettacolo e' un viaggio visionario e poetico tra le cantiche della commedia dantesca. "Se io e i miei attori abbiamo scelto questo testo -ha detto Nekrosius alla presentazione della pie'ce- significa che in noi c'e' per fortuna ancora molto idealismo. E' molto difficile adattare un'opera come questa allo spazio scenico. Ma usando l'idealismo, il tentativo, allora si puo' affrontare: e' il processo stesso che e' importante".
Il regista lituano racconta di essere entrato in contatto per la prima volta con la Divina Commedia da studente, e di averla letta completamente e di filato solo due anni fa, rimanendone fortemente colpito. "Dopo averlo letto -ha sottolineato spiegando le emozioni che ha provato- ti intristisci perche' ti senti piccolo, perche' ti rendi conto di non essere capace di avere una visione cosi' profonda. Ti senti perso di fronte ad un autore cosi' grande".