venerdì 21 dicembre 2012

La profezia (mancata) dei Maya torna al cinema per cercare amore

“Metà febbraio 2013: l'asteroide DA14, scoperto dall’Osservatorio astronomico di Maiorca, passerà vicino alla Terra più di qualunque altro asteroide nella storia”. Ma se invece di sfiorare il nostro Pianeta, lo colpisse? Se la profezia Maya fosse solo in ritardo di un paio di mesi? Se davvero fossimo arrivati alla fine del Mondo? Come ci comporteremmo e cosa ci passerebbe per la testa se scoprissimo che mancano solo 30 giorni alla fine di tutto? È proprio questo il tema che fa da filo conduttore alla commedia 'apocalittica', diretta da Lorene Scafaria, CERCASI AMORE PER LA FINE DEL MONDO, un film che, attraverso un viaggio divertente, intimo e commovente intrapreso dall’inedita coppia Keira Knightley e Steve Carell, ci mostra cosa potrebbe accadere se l’umanità avesse davvero i giorni contati perchè un enorme asteroide è in procinto di schiantarsi sulla Terra. Distribuito da M2 Pictures, il film arriva nelle sale italiane il 17 gennaio 2013, proprio un mese prima del passaggio del temibile asteroide.

Teatro, arriva 'Un bambina di nome Maria'

Da oggi, venerdì 21 dicembre alle 21, presso il Teatro Cardinal Massaia di Torino (via Sospello 32) l’associazione teatrale Compagnia Bella presenta Una bambina di nome Maria, di Giampiero Pizzol con Laura Aguzzoni. Lo spettacolo si inserisce nella rassegna “Mi illumini d’Immenso”. C'era una volta un re… anzi una regina senza trono né corona; non era grande, era una bambina... una bambina di nome Maria. Una bambina in Palestina duemila anni fa: la storia più piccola e più grande del mondo in una povera casa di contadini tra gli sperduti villaggi della Galilea. Un racconto antico come le favole, eppure vero come il pane, concreto come la lana che filano e tessono le donne, come l'acqua che ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi in tanti paesi si deve andare a prendere al pozzo o alla fontana. Una vicenda viva come i giochi dei bambini fatti con cinque sassi e dei ritagli di tela; allegra come la musica e le danze. Una storia sospesa fra cielo e terra come un' altalena tra i rami di un albero. Il teatro spesso ha origine nelle feste ed è così per questo spettacolo, che non nasce dalla letteratura ma appunto da una ricorrenza che si festeggia ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi: la Natività di Maria Bambina. Una festa di bambini fatta di giochi, canzoni, alberi, prati, genitori sudati e indaffarati, amici vicini e lontani, insomma un popolo vivo e colorito. Si tratta dunque di una rappresentazione sacra ma fuori dagli schemi e dai libri. Non è forse religioso lo sguardo umano verso il cielo stellato? E non sono sacre le domande che i bambini ci fanno sulla vita? Testo di Giampiero Pizzol, musiche e montaggio audio a cura di Marco Versari, scene di Cristina Scardovi e Michele Giovanazzi. Lo spettacolo sostituisce “Vocazione di Giuseppe, il sognatore”, previsto in cartellone e annullato per motivi di salute del protagonista.

Love is all you need, da Sorrento al cinema

"Il punto di partenza di un film e' sempre quello di cercare di essere veri, di cercare la verita' in quello che si fa, di essere credibili. Da questo punto di vista e' piu' difficile rendere credibile una commedia romantica come "Love Is All you Need" che un film drammatico". Parole della regista premio Oscar Susanne Bier, in occasione della presentazione romana del suo nuovo film "Love Is All You Need", interpretato da Pierce Brosnan (nella foto) e Trine Dyrholm, nelle sale cinematografiche del nostro paese. Ambientato prevalentemente a Sorrento, il film- brillante, ironico e emotivamente intenso- racconta la storia di due famiglie danesi riunite per un matrimonio in Italia. "Con lo sceneggiatore Anders Thomas Jensen- spiega la Bier- avevamo spesso lavorato sulla costa del Golfo di Sorrento e ci eravamo detti spesso che sarebbe stato bello ambientare li' un film, ma le storie a cui stavamo lavorando erano troppo drammatiche. E' uno dei posti piu' romantici al mondo e quindi e' venuto naturale pensarci per l'ambientazione di "Love is all you need". La bellezza fisica del posto si sposa perfettamente con la storia, ma naturalmente non era nostra intenzione fare un ritratto esotico dell'Italia contemporanea, ne' volevamo rendere gli italiani troppo allegri. Sappiamo che in Italia ci sono tanti problemi, ma non era questo il film per parlarne. Forse il fatto che ovunque nel mondo ci sono cosi' tanti problemi ci ha portato inconsciamente a fare una commedia, e' statisticamente provato che in un periodo di crisi la gente vuole risposte positive". "Love is all you need" e' anche un film sull'incontro fra generazioni. "Da madre e da figlia- afferma la regista- sono molto preparata sull'argomento. E' un film sull'incontro fra le generazioni, su come interagiscono, su cosa funziona e cosa no, sul coraggio nel fare delle scelte per vivere pienamente la propria vita. Volevo fare un film romantico, ma con una storia d'amore reale, vera. I personaggi devono portare con se' un bagaglio di esperienze, un vissuto alle spalle".
"E' necessario - prosegue la regista - che la storia sia autentica, ancorata a cose vere. Cio' che interessa in questo tipo di commedia non e' chi si innamorera' di chi, ma il percorso che faranno i due protagonisti per finire insieme. In "Love is all you need" avevamo con Anders Thomas una donna in una situazione di infelicita' e solitudine e volevamo restituirle la gioia". Grande rivelazione del film e' la bravissima Trine Dyrholm, protagonista principale insieme a un impeccabile Pierce Brosnan. "Ero abituata a ruoli molto drammatici- spiega l'attrice- per me e' stata una cosa nuova. Devo dire che e' facile lavorare con Susanne. Crea personaggi reali, sempre pieni di sfumature, veri, per un attore cosi' e' piu' facile immedesimarsi. Con Ida, il personaggio che interpreto, ha creato una donna bellissima nella sua vulnerabilita'".

Berenice Bejo lavorerà in un film di Michele Placido

La protagonista di The Artist (nella foto) Berenice Bejo sarebbe vicina alla firma del contratto per entrare a far parte del cast di The Choice, dramma in francese scritto e diretto da Michele Placido, come riporta Variety. Il film, ispirato a una novella di Luigi Pirandello, racconta la storia di una donna che, in seguito a una violenza sessuale, resta incinta. The Choice sara' prodotto da Nolita Cinema e da Romain Rousseau con la co-produzione dell'italiana Goldenart.

Muller lancia Massenzio

"Posso dire che nel confronto post-festival con i principali interlocutori per la prossima edizione, tutti i grandi produttori americani, europei e asiatici appoggiano il discorso di iniziare con il ridare lustro alla splendida Arena di Massenzio, proponendo a inizio estate alcuni film importanti. Ma un pre-festival estivo da solo non basta". A parlare e' il direttore artistico del Festival di Roma Marco Muller in un'intervista. "Ci piacerebbe - aggiunge - mostrare tutto l'anno quello che avviene nel cinema mondiale, i titoli che passano nei grandi festival stranieri (in particolare i film che non hanno trovato dei compratori), cosi' come quelli di Torino e delle Giornate del cinema Muto. E' il rapporto con i piu' diversi gruppi di spettatori che conta piu' di tutto. I programmi, insomma, che devono precedere un Festival metropolitano, che mostri titoli "popolari" sempre piu' forti, ma continui a valorizzare il lavoro di scoperta e quello di ricerca.
Potremmo poi dar vita a un centro di servizi, in coordinamento con tutte le realta' festivaliere esistenti nel Lazio, un sistema di vasi comunicanti. Visto che esiste una macchina solida e strutturata come la Fondazione cinema per Roma, non ci si puo' limitare a preparare per 11 mesi un unico evento".
Muller precisa che "l'Auditorium rimane un luogo straordinario di aggregazione, anche e soprattutto per i giovani. Per ora rimarremo sicuramente. Nel 2013 cosi' come per gli anni successivi. La situazione rimarra' questa: almeno finche' non tornera' in auge il progetto del Parco delle Arti". E aggiunge: "Nel 2013, magari recuperando la grande sala Santa Cecilia, potremmo avere cinque giorni con una doppia proiezione serale, in cui inserire omaggi a personalita' importanti e anche qualche film passato a Toronto.
Dobbiamo trovare l'equilibrio fra le tre linee di concorso di quest'anno, che manterranno la loro proposta di prime mondiali, e le prime internazionali ed europee importanti, che portano con loro la giusta dose di glamour e sono dunque in grado di catturare per il festival anche un pubblico meno attento".

Palermo Teatro Festival diventa Short

Il Palermo Teatro Festival, manifestazione teatrale in scena da sette anni presso il Teatro Nuovo Montevergini, si fa "short", come conseguenza dei numerosi tagli al settore.
Si parte stasera, alle 21.30 con la presentazione dell'album "Ecco" di Niccolo' Fabi: uno showcase con la partecipazione di Pier Cortese, che porta sul palco i nuovi pezzi del cantautore romano. Domani alle 21.15 "E se un giorno si spegnesse anche la cultura" con Gianni Gebbia, Giovanna Velardi, Frequenze Retro', Fabrizio Cammarata, Alessandro Haber, accompagnato da Diego Spitaleri e Dario Sulis.
Sabato 22 dicembre dalle ore 21.15 ogni trenta minuti (ultimo ingresso ore 23,15) si alternano spettacoli, proiezioni, discussioni e momenti culinari: dai "Racconti da Malalunanuova" di Vincenzo Pirrotta al cortometraggio "Chiamatemi Ishmael" di Paolo Briguglia.

giovedì 20 dicembre 2012

Premio Solinas diviso in quattro

Quattro vincitori ''per sottolineare l'alta qualita' dei progetti e segnalare con forza la scoperta di nuovi talenti'' per il Premio Solinas 2012.
Assegnato ex aequo il Solinas Miglior Storia per il Cinema, di 5.000 euro, a 'Buoni e cattivi' di Cosimo Gomez perche' ''ricco di idee. Originale, divertente, atmosfera intrigante, personaggi inediti, plot curato e coinvolgente'' e a 'Voci di mezzanotte' di Lucio Besana (titolo originale Notizie di mezzanotte), ''una storia intensa, struggente e drammaturgicamente molto efficace con personaggi caldi e credibili''.
Menzione Speciale a 'La guardia' di Fabrizio Bozzetti (titolo originale Ultima guardia) definito nella motivazione un ''soggetto classico eppure molto attuale, racconta un contesto - quello dei CIE - socialmente rilevante e ancora mai messo in scena''. La Borsa di studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l'universo femminile, va a 'God shave the queen' di Domenico Davide Pappalardo (titolo originale La muta, ''storia di una relazione muta come la protagonista, e come lei vibrante di fisicita'''.
La giuria e' composta da Isabella Aguilar, Salvatore De Mola, Francesco Forlani, Annamaria Granatello, Luca Infascelli, Laura Lamanda, Laura Luchetti, Gloria Malatesta, Valerio Mieli, Silvia Napolitano, Michele Pellegrini, Angelo Pasquini, Leone Pompucci e Paola Randi.
''Quest'anno abbiamo discusso parecchio perche' l'annata era buona. Siamo stati fortunati ed abbiamo potuto verificare che il Cinema delle idee e delle storie dimostra di essere forte, coraggioso, libero, capace di emozionare ed innovare insieme. Se produttori e finanziatori sapranno armarsi dello stesso coraggio e della stessa liberta' degli autori avranno l'opportunita' di sviluppare degli ottimi Film e riaprire il mercato delle sale cinematografiche'' spiega Annamaria Granatello, direttore artistico Premio Solinas.

Natale con i classici a teatro

Dal Gatto con gli stivali agli omaggi a Dickens (1812-1870) nel bicentenario della nascita, da Zorro in musical ai balletti per le bambine, fino al Circo di casa Chaplin. Ma chi l'ha detto che il teatro e' roba da grandi?
Chiuse le scuole, non c'e' tempo migliore per portare i bambini a vedere uno spettacolo. Da prima di Natale alla Befana si puo' scegliere tra tantissimi titoli, anche fuori dai circuiti dedicati e con il divertimento assicurato anche per gli adulti.
A partire dai grandi della letteratura per l'infanzia, come l''Alice underground' da Lewis Carroll, un vero e proprio 'cartoon teatrale' che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia hanno immaginato sulle note di Beatles e Rolling Stones (Milano, Elfo Puccini fino al 31). O il doppio Dickens dello Stabile di Genova che presenta un classico come il 'Canto di Natale' (21-23 dicembre) e poi il nuovo spettacolo di teatro musicale della Compagnia del Suq liberamente tratto da 'Oliver Twist' (27-31 dicembre). Al Puccini di Firenze e' di scena Antoine de Saint-Exupe'ry con 'Il piccolo principe' nell'adattamento di Italo dall'Orto (22-24 dicembre) che firma anche il nuovo 'Mago di Oz' da L. Frannk Baum (4-6 gennaio).
Per gli amanti di spade e duelli, il 'W Zorro' musicato da Stefano d'Orazio e Roby Facchinetti dei Pooh e' al teatro della Luna di Assago fino al 30, aprendo una lunga carrellata di fiabe in musical, come 'Rapunzel', la principessa dai capelli magici dei fratelli Grimm, nell'adattamento firmato da Maurizio Colombi (Milano, Nuovo 5-6 gennaio); 'Biancaneve' (Torino, Alfieri 21- 23 dicembre, poi Civitavecchia e Bologna); 'Heidi' dal romanzo di Johanna Spyri (Bari 23 dicembre, poi Mantova e Bologna); 'Il libro della giungla' da Kipling (Mantova, 22 dicembre); fino a Shreck e Fiona, l'Orco verde piu' divertente del cinema e la sua grintosa fidanzata (fino al 23 a Firenze, poi Padova, Bologna, Gorizia e Como).
E se a Roma fino alla Befana all'Eliseo il Dinosauro Squib conduce i bimbi tra le rivoluzionarie teorie di Darwin con 'Nonno Charlie e il mistero dell'anello mancante', e' tutto da godere nei giorni di festa 'Il gatto con gli stivali e la magica Notte di Natale' (Auditorium della Conciliazione 22 dicembre-6 gennaio), che con un cast di 20 attori-cantanti-ballerini i personaggi delle favole li riunisce un po' tutti: Aladin, Mago Merlino, Cenerentola, Biancaneve, la Bella Addormentata nel Bosco, la Sirenetta, Peter Pan e perfino il Lupo di Cappuccetto Rosso.
Il Piccolo di Milano conferma la sua attenzione ai bambini nel periodo delle feste con il 'Cane Blu' di Nicola Lusardi, storia di accettazione e amicizia dedicata ai piu' piccoli (28-30), e con il ritorno delle marionette dei Colla, quest'anno tra le atmosfere da Mille e una Notte di 'Ali' Baba' (28 dicembre-6 gennaio).
Per le bambine che sognano di diventar ballerine c'e' davvero l'imbarazzo della scelta tra 'Lo schiaccianoci' del Rostov Ballet (Bologna, 29-30 dicembre); quello del Balletto di Roma con Andre' De La Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto (Padova 25 dicembre, Milano 4-6 gennaio); quello del Balletto di Mosca La Classique che propone anche 'Il lago dei cigni' su coreografie di Marius Petipa (Roma, 22-23 dicembre; Milano, 25-26 dicembre e 1-2 gennaio; Trieste, 29-30 dicembre.) Per i ragazzi, da non perdere un classico della risata come il 'Rumori fuori scena' di Attori e tecnici (Roma, Vittoria 26 dicembre-16 gennaio); il capodanno di Ale & Franz (Milano, Nuovo 29-31 dicembre); Aldo, Giovanni e Giacomo in tour con 'Ammutta mudica' (Trieste, Rosetti 21-23 dicembre); un classico di Eduardo come 'Questi fantasmi' con Carlo Giuffre' (Roma, Eliseo fino al 13 gennaio); o il nuovo 'My fair lady' in musical con Vittoria Belvedere e Luca Ward (Roma, Sistina fino al 6 gennaio).
Non solo teatro pero'. A Roma, all'Auditorium Parco della Musica, si sogna con Le Cirque Invisibile di Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thierree (fino al 23), mentre all'Ambra Jovinelli, all'antivigilia si cantano musiche natalizie da tutto il mondo con la Big Band di Massimo Nunzi e il 5 gennaio si aspetta la Befana con la 'scostumatissima tombola napoletana' di Gino Curcione.

X factor 'on ice'

Non solo teatro, danza o cinema. Per i ragazzi, in queste due settimane di vacanze da scuola, il divertimento ha anche le temperature del ghiaccio.
Appena terminato il fortunato tour di Disney on Ice, scendono infatti in pista i talenti di X Factor in un singolare show di musica e pattinaggio. Il 23 dicembre al Palavela di Torino alle 17 e poi in differita su Sky Uno alle 21 del 26, Chiara Galliazzo, la vincitrice della sesta edizione del talent show, insieme agli altri finalisti Ics, Davide, Cixi, Daniele e i Freres Chaos, cantera' accompagnando le esibizioni di otto grandi campioni del ghiaccio: il francese medaglia d'oro agli Europei Florent Amodio, gli italiani Samuel Contesti, Valentina Marchei e Stefania Berton, Ondrej Hotarek, la star americana Sasha Cohen e la campionessa europea 2011 Sarah Meier.
Il pomeriggio di Natale, invece, alle 17.30 su Canale 5, e' protagonista Opera on Ice, con lo spettacolo andato in scena a settembre scorso all'Arena di Verona davanti a una platea di oltre 12 mila spettatori. Sulle note delle grandi arie della lirica, con Alfonso Signorini e Costanza Calabrese padroni di casa, si potranno ammirare Carolina Kostner e il campione russo, principe delle trottole, Stephane Lambiel, per la prima volta in coppia, sul 'Je veux vivre' dal Romeo e Giulietta di Gounod. E poi ancora, accompagnati dai 200 elementi del coro e dell'Orchestra dell'Arena di Verona, il tre volte campione del mondo, Evgeni Plushenko, Shizuka Arakawa, i tedeschi Aliona Savchenko e Robin Szolkowy, la coppia punta di diamante della nazionale italiana Anna Cappellini e Luca Lanotte e la squadra azzurra di pattinaggio sincronizzato Hot Shivers senior.
Per una gita appena al di la' del confine, a Bellinzona il 5 e 6 gennaio sfila invece Music on Ice con un nuovo show che porta in pista il tema delle tentazioni e delle scelte, con un Faust moderno pronto a vendere l'anima a Mefistofele. Tra giochi di luce e coreografie mozzafiato, protagonista e' Laurent Tobel con, ancora, Stephane Lambiel, Anna Cappellini e Luca Lanotte, Sarah Meier, Marina Anissina e Gwendal Peizerat, Laura Lepisto, Josef Sabovcik, Fiona Zaldua e Dmitrij Sukhanov, Samuel Contesti, Maurizio Margaglio

Concluse le riprese di "Come il vento"

Si concludono nelle Marche le riprese del film 'Come il vento', con il sostegno di Marche Cinema Multimedia-Marche Film Commission, che racconta la storia di Armida Miserere (interpretata dall'attrice Valeria Golino), tra le prime donne direttrici di carcere negli anni Ottanta e Novanta, in un contesto sociale e politico molto difficile.
Una storia tragica di donna forte ma anche molto fragile dopo la morte del compagno Umberto Mormile (Filippo Timi), educatore nel carcere di Opera, assassinato nel 1990 e i cui assassini non sono stati ancora assicurati alla giustizia.
Le scene sono state in parte girate nel carcere anconetano di Montacuto, dove la sensibilita' e l'accoglienza della direttrice Santa Lebboroni hanno permesso tre giorni di riprese. Oggi la troupe si e' trasferita alla Riserva del Furlo e alla Diga della centrale idroelettrica, dove verra' girato il finale.
Armida Miserere, morta suicida, lascio' una lettera di spiegazioni in cui chiedeva anche di essere cremata e che le sue ceneri fossero sparse al vento. Da qui, il titolo del film.

Carlo Giuffre' sfida "Questi fantasmi!"

'Questi fantasmi!' e' fra i capolavori assoluti di Eduardo De Filippo, presentato al pubblico all'inizio del 1946, subito dopo 'Napoli Milionaria!' e subito prima di 'Filumena Marturano'. Come tutte le opere del grande autore napoletano intreccia un caso umoristico con un dramma che ha qualche soffio di malinconia. E' cosi' la favola agrodolce di Pasquale Lojacono, un personaggio che sfida il tempo e che consente a Carlo Giuffre', come attore e come regista, di cogliere un caloroso e meritato applauso sul palcoscenico dell'Eliseo, dove verra' replicato per tutte le feste.
Come sanno da sempre gli appassionati di Eduardo, che sono un esercito in tutto Italia a trenta anni dalla sua scomparsa, Pasquale Lojacono e' un pover'uomo alla deriva della vita. Le ha provate tutte per trovare una occupazione redditizia, ma nessun tentativo e' andato in porto. Ora ha trovato una soluzione che sembra l'ideale: gli hanno affidato in affitto gratuito un fastoso appartamento in un monumentale palazzo seicentesco, purche' dimostri con la sua presenza che non e' infestato dai fantasmi. Lui si attiene scrupolosamente ai patti convenuti: apre e chiude due volte al giorno tutte le finestre; sbatte i tappeti rumorosamente, canta perfino allegramente per dimostrare che tutto va bene ai suoi vicini e soprattutto al simpatico e loquace dirimpettaio che non si vede mai, ma al quale e' rivolto il famoso monologo del secondo atto che e' una delle pagine piu' famose del teatro napoletano, dedicato alle virtu' di una tazzina di caffe'.
Tutti sanno, pero', che i fantasmi non ci sono; lo stesso Lojacono dice di non crederci salvo poi invocarli visto che gli lasciano grosse somme di denaro: somme che in realta' vengono dall'amante della moglie del povero Lojacono.
Fin dalla sua creazione, 'Questi fantasmi!' ha divertito e commosso per il suo intreccio perfetto fra il comico e il malinconico, per il suo dilemma irrisolto che si puo' stringere in un interrogativo: Lojacono ci crede davvero ai fantasmi oppure - per suoi loschi interessi - fa finta di credere in quelle ombre notturne, che si rivelano poi i familiari dell'amante della moglie? Il nodo drammaturgico e' tutto li, e la poesia e' nel dubbio e nell'amore che forse si o forse no ancora fanno vivere il protagonista. Un personaggio che richiede un sapiente equilibrio di comicita' e forza drammatica, una misura che Giuffre' ha sempre avuto nella sua lunghissima carriera, nata all'ombra del grande Eduardo e sviluppatasi anche con importanti partecipazioni nella Compagna dei giovani (Valli, Falk, De Lullo, Albani) e infine con la sua compagnia, nella quale spicca Piero Pepe nel ruolo gustoso del portiere del palazzo

mercoledì 19 dicembre 2012

I 2 soliti "furbi"

Altro che idioti. L'impressione che si ha vedendo il film con Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, ovvero 'I 2 soliti idioti', sequel del campione di incassi dell'anno scorso (11 milioni) e' tutt'altra. Intanto i vari personaggi hanno i tempi del web, funzionano nella loro demenzialita', spiazzano nonostante le volgarita'. E cosi' il produttore Pietro Valsecchi fa bene a dire ''vogliamo fare un tentativo con due soliti idioti italoamericani, internazionalizzarli andando a girare in america''. Per quanto riguarda le parolacce, aggiunge con ironia, ''nessun problema. Gia' alcuni semiologi ci stanno lavorando per trovare espressioni simili in inglese''. Intanto, saranno ben cinquecento le copie, distribuite da Medusa, per questo sequel del campione di incassi firmato da Enrico Lando e con la partecipazione di Gianmarco Tognazzi, Club Dogo e Teo Teocoli.
Gianluca (Biggio), figlio inetto e incapace di apprendere la trasgressione, e' questa volta alle prese con i preparativi del matrimonio con Fabiana, mentre il padre Ruggero (Mandelli) deve fare i conti con la crisi economica e con le ispezioni della guardia di finanza, che ha preso di mira il suo colosso del wurstel.
Ai due capita di tutto per tirar su un po' soldi. Tentano, tra l'altro, di mettere le mani nel portafoglio del consuocero Pelosi (Teocoli). E, alla vigilia delle nozze, si trovano anche coinvolti in un viaggio inseguiti da una coppia di russi autolesionisti. All'interno della storia, come un intercalare musicale, tutti i personaggi del brand 'i soliti idioti'. Ovvero Nicola e Gigetto, bambini terribili che si drogano e che hanno come tormentone ''mamma esco'', i 'pirati della strada' due coatti che a bordo di una Ford Mustang nera girano per Milano investendo e sparando ai passanti e i poliziotti petomani.
''Bisogna intendersi su cosa e' il politically correct in tv - dice Biggio -. E' un modo di limitare la liberta' di espressione. A Mtv ci hanno sempre dato liberta'. Facciamo cose senza limitarci usando le stesse espressioni che si usano al bar e in palestra''. ''Piu' che le parolacce, davvero volgari nei nostri film sono le scorciatoie che i nostri personaggi trovano per evadere le tasse o altro. Insomma siamo volgari non perche' diciamo sempre 'Dai, Gianluca cazzo..., ma perche mettiamo in scena cose volgari che sono pero' la realta'' spiega Francesco Mandelli.
''Non bisogna essere indignati dai 'cazzo' che si sentono in questo film, - dice con convinzione Valsecchi -, ma dai tagli ai Beni culturali... I soliti idioti non si possono paragonare ai cinepanettoni, sono solo due giullari che mettono in scena le nostre identita'. E' un cinema immediato scritto dai giovani e per i giovani. Non bisogna guardare di sbieco questa comicita'.
E poi che dire? - conclude il produttore provocatoriamente - A voi il giudizio e a me l'incasso''.
Frase cult del film: ''Il problema piu' grosso dell'umanita' e' il parcheggio''

Teocoli ne 'I 2 solidi idioti' sembra Monti

Teo Teocoli e' tornato, ma solo per una parentesi ci tiene a precisare, a recitare in un film con 'I 2 soliti idioti'. ''Tutti quelli che mi hanno visto nel film mi hanno detto che sembravo Mario Monti e meno male che abbiamo cominciato a girarlo in tempi non sospetti - ha detto l'attore - .In effetti con i capelli bianchi e cotonati anche io ho notato una certa somiglianza e ho recitato ancora di piu' in modo pacato e serio''.
Nel film, sequel del campione di incassi (11 milioni l'anno scorso) con Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, Teocoli e' il consuocero. ''Mi sono divertito moltissimo con quei ragazzi - ha detto Teocoli -, mi hanno fatto venire in mente come eravamo io e Boldi 30 anni fa e non capisco le critiche per le parolacce, che tanto dicono tutti''. Con Boldi, ha aggiunto, avrebbe in cantiere un progetto. ''Ma gli ho detto che c'e' da muoversi troppo, quindi dovrebbe mettersi a dieta'', ha scherzato.
Il film, prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi e con la regia di Enrico Lando, vede la partecipazione anche di Gianmarco Tognazzi e Club Dogo ed esce in questi giorni.

8½ di Gianni Canova da domani in edicola

Non l'ennesima rivista di critica, non un magazine mondano infiorettato di gossip e ''colore'' e neppure un house organ, ma uno strumento fortemente innovativo, che susciti discussioni e polemiche e dia un contributo significativo a riposizionare con forza il cinema italiano nell'agenda mediatica e nella percezione del pubblico. Questo il proposito della rivista mensile ''8½'' diretta da Gianni Canova, critico cinematografico e preside della Facolta' di Comunicazione IULM di Milano.
La neonata iniziativa editoriale, al suo esordio domani, ha come direttore responsabile Giancarlo Di Gregorio, e' curata dalla redazione di Cinecitta'News e realizzata da Istituto Luce-Cinecitta' in collaborazione con Anica e Direzione Generale cinema-MiBAC. Il progetto grafico e' a cura di 19Novanta.
''Il nome 8½ - scrive Canova nel suo editoriale - evoca il titolo di un grande film. Un film sul cinema e sull'urgenza di uscire da una profonda crisi ideativa, creativa e progettuale''. Cosi' ogni numero della rivista s'aprira' con un'ampia discussione, anche polemica, su un tema. Nel numero di dicembre si comincia da un'inchiesta - ''Siamo un paese di analfabeti filmici?'' - che dimostra come in Italia l'alfabetizzazione iconica sia un'emergenza assoluta.

Divieto minori a "La bottega dei suicidi", scoppia il caso

''A due giorni dalla fine del mondo, questo divieto ridicolo e' una beffa senza senso'': si e' svegliato con un bollo di divieto in Italia ai 18 anni per il suo film La bottega dei suicidi, gia' fuori concorso al Festival di Cannes, Patrice Leconte e riesce ugualmente ad essere spiritoso. Uscito in Francia con ottime critiche, venduto in tanti paesi, e' il primo film d'animazione dell'affermato regista del Marito della parrucchiera per citare uno dei film piu' noti ed e' tratto dal divertente racconto Les magasin des Suicides di Jean Teule'. Il film sara' in sala dal 28 dicembre, distribuito da Videa e, ma solo in una sala a Roma, il Fiamma, il 21. ''Sono sotto shock in nessun altro paese questo film ha avuto divieti. Ho una nipote di 8 anni e ho pensato a lei continuamente facendo il film, volevo piacesse anche a lei'', dice Leconte. Il film e' una commedia, piena di humor, ma il tema, il suicidio, e' evidentemente tabu'. In una citta' triste triste, le persone hanno perso il gusto di vivere, sara' per questo che il negozio piu' in e' quello che vende crepes al cianuro, veleni e corde per togliersi la vita. Ma...
il titolare del negozio ha avuto un bambino che e' l'incarnazione della gioia di vivere. Questa storia e' anche una commedia musicale: ''Contro la crisi e il carovita, scegli una dolce dipartita, prendi il coraggio fra le dita. Canta con noi: viva il suicidio!'', per dirne una.
Per tutto questo ieri la commissione di revisione cinematografica dopo aver visionato il film lo ha vietato ai minori di 18 anni:''... perche' il tema del suicidio e' trattato con estrema leggerezza e facilita' di esecuzione, come se fosse un atto ordinario o un servizio da vendere al dettaglio creando il pericolo concreto di atti emulativi da parte di un pubblico piu' giovane, quali gli adolescenti che attraversano un'eta' critica. Per di piu' la rappresentazione sottoforma di cartone animato costituisce un veicolo che agevola il pubblico piu' giovane la penetrazione di tale messaggio pericoloso''.
''Sono sempre stato un appassionato di cinema d'animazione.
Penso di aver avuto influenze da Tim Burton, dalla Famiglia Addams, da Monster della Pixar e chissa' da quanto altro chissa', dice Leconte per il quale il divieto risulta assurdo da capire: ''il messaggio del film e' proprio opposto: la vita e' bella''. Sprizza humor nero, ''non pensavo di averne cosi' tanto'', ''ma La bottega dei suicidi e' anche un film molto allegro, libero''. Nella Bottega dei suicidi, sottotitolo 'trapassati o rimborsati' si gioca con la crisi, ribaltando in maniera ironica il concetto tetro del suicidio e crea un effetto comico: la felicita' e l'umorismo diventano irrinunciabili e contagiosi rimedi antidepressivi. Il film e' una co-produzione tra Francia, Canada e Belgio.

Pasinetti in mostra a Venezia

Un famoso regista, ma non solo: vuole offrire un quadro di tutti gli aspetti della multiforme personalita' di Francesco Pasinetti la mostra 'Scrivere, raccontare, rappresentare', presentata in anteprima oggi alla stampa e che sara' inaugurata domani alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
L'iniziativa, che proseguira' fino al 31 gennaio, si inserisce nelle celebrazioni per il centenario della nascita di Pasinetti, pioniere della cinematografia italiana: si tratta del fondo documentario ricomposto negli anni dal collezionista, studioso e regista veneziano Carlo Montanaro.
''In questa occasione - spiega Alberto Prandi, che ha curato la mostra con Tiziana Plebani - abbiamo selezionato una parte del fondo, raccogliendo i materiali piu' significativi in dodici teche tematiche, dalle quali emergono la poliedricita' e le grandi capacita', progettuali e organizzative, di Pasinetti''.
Dalle teche dedicate agli esordi, quando con il fratello e con alcuni liceali coetanei Francesco Pasinetti inizio' le critiche cinematografiche, si passa a quella dedicata a 'Il Ventuno', la rivista successivamente realizzata nel Ventennio fascista. In altre teche sono custoditi i primi racconti e le poesie di Pasinetti, forma letteraria successivamente abbandonata per passare alle sceneggiature cinematografiche, le rassegne stampa, l'attivita' di pubblicista, con alcuni inediti come i testi per la radio del 1945. Una teca e' dedicata al primo lungometraggio ('Il canale degli angeli'), un'altra a foto di attrici, come Alida Valli, con cui e' testimoniata anche la corrispondenza epistolare.
A completare il quadro, che attesta la molteplicita' degli interessi di un personaggio scomparso prematuramente, ma non senza aver lasciato testimonianze a 360 gradi, la produzione fotografica pasinettiana e insieme la documentazione di opere come l'Orfeide di Malipiero, di cui Pasinetti curo' anche la regia nella prima rappresentazione italiana alla Fenice.
In mostra infine i suoi libri, da quelli piu' legati alla storia del cinema - sulla quale l'autore fu il primo a discutere una tesi di laurea, a Padova - alla Guida di Venezia.

Capri cinema, premi a Taviani e Russel

I film "Silver Linings Playbook" di David O. Russell e "Cesare deve morire dei Taviani" saranno premiati come film dell'anno a Capri, Hollywood-International Film Festival, in programma dal 27 dicembre al 2 gennaio prossimi. La manifestazione dal 1995 porta sull'isola azzurra il gotha del grande schermo, inaugurando la stagione degli Award internazionali e ha il sostegno del Ministero per i Beni e per le Attivita' Culturali (Dg Cinema) e il patrocinio dell'Autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza per il progetto "Capri Social Project 2012" a favore dei bambini italiani che soffrono il disagio causato da fattori naturali, ambientali e sociali.
Presidente dell'evento quest'anno sara' l'archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi affiancato dal regista inglese Mike Figgis (candidato al premio Oscar 1996 per "Leaving Las Vegas") in qualita' di Chairman.
Con loro una squadra di icone dello spettacolo come la regista Lina Wertmuller (presidente onorario dell'Istituto Capri nel mondo), Peppino di Capri, Aurelio De Laurentiis e Fulvio Lucisano, cui si aggiungela modella-attrice moldava Olga Kent, madrina dell'evento. Tra i film in programma, al Cinema Paradiso di Anacapri, a partire da "Silver Linings Playbook", "The Impossible" di Juan Antonio Bayona, "Anna Karenina" di Joe Wright, "To the Wonder" di Terrence Malick, "The Iceman" di Ariel Wromen, "Rust and Bone" di Jacques Audiard, "White Tiger" di Karen Shakhnazarov (candidato all'Oscar per la Russia), "Suspension of Disbelief" di Mike Figgis, "Le Guetteur" di Michele Placido, "Jxiana" di Jozef e Michal Skolimowski e "Barbara" di Christian Petzold (candidato all'Oscar per la Germania). Tra le altre star che giungeranno sull'Isola per ricevere il premio Capri Cult Award il regista americano Antoine Fuqua. Paolo Villaggio nel giorno dell'ottantesimo compleanno ricevera' il Capri Legend Award per carriera. Un omaggio de festival va Maria Callas, attraverso la proiezione del film Medea di Pierpaolo Pasolini (la cui versione ristrutturata da Cinecitta' Luce e' stata appena presentata al MoMa di New York), la mostra "Maria Callas, Divina Forever" dell'artista Lola Vitelli alla Casa Rossa di Anacapri e le performance speciali di Lucia Aliberti (Capri Music Award alla carriera) e di Felicia Bongiovanni.

Spettacoli, il cartellone delle feste

Andrea Bocelli in cartellone al Carlo Felice di Genova sabato. Claudio Baglioni comincia mercoledi' la lunga serie di concerti, in programma all'Auditorium Parco della Musica di Roma, della tournee ''dieci dita'' dove, in un clima informale, affronta la scena da solo. I Fuzztones, un culto del garage americano, in tour sabato al Rock'n'Roll di Bolzano, domenica allo Shake Club di La Spezia, martedi' al Sonar di Gracciano di Colle Val d'Elsa (SI), mercoledi' al teatro Lo Spazio di Roma. Antonello Venditti sara' venerdi' al Palacarelli di Caltanissetta. Irene Grandi e Stefano Bollani in concerto domani al Palariviera di San Benedetto del Tronto (AP). Giuliano Palma and the Blues Beaters venerdi' al Live Club di Trezzo d'Adda (MI). I Jennifer Gentle, un gruppo italiano che e' stato la prima rock band europea a firmare un contratto con la Sub Pop di Seattle, suonano domani al Locomotiv Club di Bologna, venerdi' al Circolo degli Artisti di Roma, sabato all'Apartamento Hoffman di Conegliano Veneto (TV). Mario Venuti in concerto venerdi' al Palazzetto dello Sport di Lecce. Eugenio Finardi sabato e' al Birdland di Sassari. Sarah Jane Morris sabato e' al teatro Forma di Bari. I 99 Posse domani sono al Centro Sociale di Pagani (SA), venerdi' all'Ex Caserma Occupata di Livorno, sabato allo Zam di Milano, domenica al Palazzo del Popolo di Orvieto, mercoledi' ad Avellino. Fabio Concato domenica e' al teatro Jolly di Palermo. La New York Ska-Jazz Orchestra sara' lunedi' al Factory di Milano e martedi' all'Auditorium Flog di Firenze. A partire da domani (fino al 31 dicembre) all'Auditorium Parco della Musica di Roma va in scena il Roma Gospel Festival, con alcune dei migliori ensemble americani di spiritual e gospel.

Verdone sul set di Albertone

Carlo Verdone gesticola, mima Ferdinando Mericoni (Alberto Sordi) detto Nando che s'acquatta al portone e finge di avere una pistola fumante e invece e' la sua mano. La mattina e' gelida, ma in cielo non c'e' una nuvola e il Portico d'Ottavia con il teatro Marcello da una parte, il ghetto e il portone di S.
Angelo in Pescheria dall'altro e' una delizia. Verdone racconta Alberto Sordi: con il fratello Luca, che fa la regia del documentario, ricorda gli aneddoti del cinema di Albertone nei luoghi in cui si e' fatto. Oggi e' un giorno cruciale: alle 9.30 la troupe si ritrova a Via San Cosimato dove Sordi e' nato il 15 giugno 1920, nel cuore di Trastevere. S'intitola Alberto Il Grande: un nome non a caso altisonante, per Verdone stesso e non solo.
E' l'omaggio alla memoria e alla figura di Sordi a 10 anni dalla scomparsa. Il progetto, voluto e sostenuto dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio (e realizzato da Arimvideo e Fondazione Alberto Sordi con la collaborazione di Medusa) sara' pronto per la ricorrenza il 25 febbraio per il quale, si apprende, si sta pensando ad un evento importante anche per i romani che quel giorno di 10 anni fa lo salutarono al Campidoglio per l'ultima volta con una processione che sembrava non finire mai.
''America me se senti, America me senti: erano gli anni del mito americano, la musica, le Harley Davidson, le dive e tutta questa americanizzazione nell'aria Sordi la racchiuse in quel personaggio fantastico'' spiega Verdone in Via del Foro Pisciario. Le riprese stamattina da quella prima abitazione di Sordi, nato da un direttore d'orchestra del teatro dell'Opera e da un'insegnante, si sono spostate poi a Piazza Santa Maria in Trastevere, nel cuore del rione. Non casualmente, racconta Verdone alla cinepresa del fratello Luca, In quella chiesa Sordi piccolo fu portato in seguito ad un incidente in cui rischio' di morire, guando guari' sembro' quasi un miracolo, una grazia ricevuta. Poi la troupe si sposta al Portico d'Ottavia e a Via delle Zoccolette (''dove poteva vivere Sordi se non in una via con un nome cosi' buffo?''): qui la storia e' nota. A meta' anni '50 ci abitavano i Verdone e sul vicolo proprio alla stessa altezza, c'era casa Sordi. Era la 'Casa sopra i portici', come Verdone stesso ha titolato il suo libro best seller. Leggenda vuole che Verdone piccolo si divertiva a tirare sassi alla finestra del dirimpettaio Sordi, scherzi da ragazzo, il piu' delle volte si affacciava pero' Aurelia, la sorella: ''a' ragazzi' basta, la voj pianta'''. Poi si gira a Ponte Sisto dove Verdone e Sordi lavorarono fianco a fianco per In viaggio con papa', alla Safa Palatino mitico luogo del cinema di Roma a Piazza Santi Giovanni e Paolo al Celio, dove Sordi montava tutti i suoi film e la serie tv di Storia di un italiano, poi il Circo Massimo e nei prossimi giorni anche al Colosseo, dopo aver battuto il primo ciak nella villa di via Druso dove Sordi ha abitato dal 1958 fino alla sua scomparsa.
Nel documentario anche tante testimonianze di amici, registi, colleghi, collaboratori e studiosi, tra i quali Franca Valeri, Pippo Baudo, Claudia Cardinale, Gian Luigi Rondi, Enrico e Carlo Vanzina, Christian ed Emi De Sica e Carlo Lizzani, insieme a sequenze tratte dai suoi film, video e immagini inedite scovate negli archivi di Medusa, della Rai, di Cinecitta' Luce, della Fondazione Alberto Sordi e dell'Associazione Culturale Enrico Appetito

lunedì 17 dicembre 2012

Dario Argento ospite di Capalbio cinema

Corti intesi come 'mappe nautiche' per navigare il mondo, pirati, attraverso l'incontro dedicato a un cineasta internazionale a sorpresa, il cui nome si nasconde dietro quello di Jack Sparrow, il focus West#Meet#East e Dario Argento con i suoi minihorror saranno fra i protagonisti della 19/a edizione di Capalbio Cinema - Festival Internazionale del cortometraggio che si svolgera' dal 28 al 31 dicembre. Il festival, spiega il direttore Tommaso Mottola, e' ''tutto dedicato alla Caccia alle Isole del tesoro, nascoste fra le mappe del nuovo cinema''. Per il concorso internazionale sono arrivati 800 film brevi tra i quali ne sono stati selezionati 24 da 15 paesi. A rappresentare l'Italia Cesare di Karen di Porto. Special Guest di quest'anno sara' Dario Argento che proporra' 'Gli incubi di Dario', ovvero i nove minihorror da lui scritti che nel 1987 furono mandati in onda dalla Rai durante la trasmissione Giallo condotta da Enzo Tortora. Il regista sara' anche protagonista di un incontro il 29 dicembre, curato da Enrico Ghezzi, Giona Nazzaro e Bruno Roberti. Sara' svelato solo all'ultimo invece il cineasta internazionale che arrivera' per l'altro incontro clou, il cui nome per ora e' nascosto dietro
quello del piu' recente pirata cinematografico, il capitano Sparrow.
Per West#meet#East - Visioni della crisi, sui cambiamenti che la crisi economica globale determina sulla nostra societa', attraverso opere che arrivano dall'Asia (dal Giappone, a Singapore, dalla Corea, al Vietman, dall'Indonesia e alla Cina) si proporra' fra gli altri Beautiful 2012 in cui registi come Kim Tae-yong, Tsai Ming-Liang, Gu Changwei e Ann Hui, partiti da una riflessione sulla definizione di 'bello' ci raccontano (tre dei quattro corti sono in anteprima assoluta) il cambiamento e la crisi che dall'Oriente arriva fino a noi. Le altre opere made in Italy in programma sono Zewdu del street child di Enrico Parenti, Caponero Capobianco di Rossella Antinori, In nome del popolo italiano di Stefano iberti, nella sezione Human Rights; Sdrvgd't di Maristella Bonomo in Junior Kids; Oro verde di Pierluigi Ferrandini in Junior ragazzi; L'amore e' un noceto di Antonietta de Lillo in Festival Friends; Criket di Stefano Lorenzi in Maremma.

Pino Daniele, 30 anni di carriera

Esce il 22 gennaio Tutta n'ata storia - vai mo' - live in Napoli, il cd/dvd dello storico concerto del 2008 con cui Pino Daniele festeggio' i 30 anni di carriera a Napoli in Piazza del Plebiscito. Il cofanetto conterra' 2 brani inediti, con la partecipazione di Phil Palmer (coproduttore insieme a Daniele), Lucy Jules, Steve Ferrone e Michael Feat, e 3 duetti: con Giorgia, Irene Grandi e Avion Travel. Hanno gia' fatto registrare il sold out le date del 28, 29 e 30 dicembre dell'evento 'Tutta n'ata storia - live in Napoli', con cui Daniele torna a suonare con i grandi artisti napoletani che hanno condiviso la prima parte della sua storia musicale (e non solo), in sei concerti-evento il 28, 29, 30 dicembre e il 4, 5 e 6 gennaio al Teatro Palapartenope. Nelle sei serate Pino Daniele proporra' una scaletta pensata unicamente per il pubblico della sua citta', accompagnato dalla sua nuova band, composta da Michael Baker (batteria), Gianluca Podio (piano), Elisabetta Serio (tastiere) e Rino Zurzolo (basso e contrabbasso), e dai grandi musicisti napoletani con cui ha collaborato nel corso della sua lunga carriera: Enzo Avitabile, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso e lo stesso Rino Zurzolo.

Argentero premiato con il gianduiotto d'oro

Sara' l'attore torinese Luca Argentero a ricevere domani sera nel corso di una serata di beneficenza alla Mole Antonelliana il 'Gianduiotto d'Oro', riconoscimento assegnato ogni anno ad una personalita' del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo, del sociale, dello sport, dell'imprenditoria che si sia distinta per i risultati ottenuti nella sua attivita'. La serata, cui parteciperanno autorita' e volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport e dell'imprenditoria, e' organizzata dal Circolo Principe Eugenio di Torino con il patrocinio del Comune di Torino, della Provincia di Torino e della Regione
Piemonte.
Motivazione del premio 2013 a Luca Argentero 'per l'attivita' e l'impegno nel sociale, per aver scalato le vette della cinematografia italiana in pochi anni con determinazione e professionalita''. L'intero ricavato della serata sara' devoluto a 1 Caffe', la Onlus fondata da Luca Argentero e altri giovani soci torinesi circa un anno fa e che ogni giorno identifica una piccola associazione no-profit italiana alla quale, chi lo desidera, puo' donare 1 euro, ovvero il prezzo di un caffe'.

domenica 16 dicembre 2012

Leone Nero a "Sightseers" di Ben Wheatley

La Giuria Internazionale del Courmayeur Noir in Festival ha assegnato il premio Leone Nero come miglior film a "Sightseers" (Turisti) di Ben Wheatley, definendo la pellicola "un'intelligente commedia nera" che propone "un'esperienza dark, inquietante e ironica, specchio spietato di una follia contemporanea, recitata con ironica maestria".
Il premio speciale della giuria è andato al film francese "38 Témoins" (38 Testimoni). La motivazione recita: "opera potente in cui, inaspettatamente, né il killer né la vittima sono protagonisti. E' attraverso il silenzio dei 38 testimoni che assistiamo alla rappresentazione delle debolezze e della forze umane".
A Estefanía de los Santos è stato assegnato il premio per la miglior interpretazione nel film spagnolo "GRUPO 7". "Siamo stati profondamente colpiti dal ritratto umano di questa donna in un mondo di violenza maschile, una diversa idea di `femme fatale', in un'interpretazione in cui scompare la linea di separazione tra persona e personaggio", si legge nella motivazione.
Il premio del pubblico è invece andato alla pellicola svedese "The Hypnotist", diretta da Lasse Hallström.

Applausi al Moma per Pasolini

Commozione e applausi per l'inaugurazione della manifestazione dedicata a Pier Paolo Pasolini al MoMA di New York, che ha visto il tutto esaurito per la prima mondiale di Medea restaurata e grande partecipazione al recital di poesie interpretate da Ninetto Davoli, Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Giuseppe Fiorello, Michele Riondino, Alba Rohrwacher, Lidia Vitale, Anne Waldman, Natasha Rajdovic, con la supervisione di Dante Ferretti. I brani proposti sono stati tratti da una selezione realizzata dallo stesso autore per una sua antologia di poesie del 1970. Ad aprire la serata l'attrice Alba Rohrwacher che ha letto lo struggente brano 'Supplica a mia madre'. Poi e' toccato ai colleghi italiani che hanno interpretato poesie tratte da "La religione del mio tempo', 'Transumanar e organizzar' e 'Le ceneri di Gramsci'. Giuseppe Fiorello, nell'inedita veste di cantante, ha interpretato la canzone scritta da Pasolini insieme a Domenico Modugno 'Che cosa sono le nuvole': "Per arrivare al cuore del pubblico americano e non solo, ho cercato di conoscere meglio la sua anima per cantare i suoi versi e trasmettere tutta l'emozione che sento". L'ultimo brano e' stato letto dalla poetessa americana Anne Waldman. A conclusione della serata, un montaggio di brani di interviste di Pasolini raccolte sotto il titolo "Critica all'omologazione", realizzata dal Fondo Pier Paolo Pasolini-Cineteca di Bologna, che ha colpito il pubblico per la sconcertante attualita'. Il recital fa parte del programma di appuntamenti dedicati al grande autore scomparso - tra cui una retrospettiva completa dei suoi film - che si svolgono fino al 5 gennaio a The Roy and Niuta Titus Theaters.

Addio a Enzo De Castro biografo di Fellini

E' morto oggi a Roma a 82 anni Enzo de Castro, segretario fiduciario di Federico Fellini dal 1972 fino alla morte del Maestro, a cui ha dedicato il volume Fellini in Cento Pagine (Edizioni dell'Oleandro, nella foto un'immagine del dietro le quinte del 'Casanova'). Palermitano, romano d'adozione, dotato di una personalita' eclettica, e' stato regista teatrale di 18 commedie e co-fondatore del teatro Anfitrione insieme all'amico Sergio Ammirata. Autore di numerosi cortometraggi e giornalista satirico, ha anche scritto libri di poesie, racconti e aforismi. Tra questi, 'Il Cavalier Quinta ed Altri Racconti', pubblicato nel 2003: 20 storie brevi, di cui 5 incluse in un audiolibro prodotto da Ars Gratia Artis.
Enzo de Castro ha fatto parte della giuria di numerosi premi cinematografici, nazionali ed internazionali.