lunedì 21 gennaio 2013

Brundibar al Teatro dell'Opera per la giornata della memoria

Ottanta bambini, dagli 8 ai 10 anni, a cantare in scena per non dimenticare gli orrori del nazismo e dell'antisemitismo. Cosi' il Teatro dell'Opera di Roma, in collaborazione con la Comunita' Ebraica della capitale e con il sostegno di Inail Lazio, celebra quest'anno il Giorno della Memoria, portando in scena 'Brundibar (Lo strimpellatore)', la piu' celebre opera per infanzia nata nei campi di concentramento, scritta dal compositore ceco Hans Krasa (ucciso ad Auschwitz nel '44) e rappresentata per la prima volta il 23 settembre 1943 nel campo della fortezza di Theresienstadt (in ceco Terezin) a 60 chilometri da Praga.
Al debutto il 23 gennaio al Teatro Nazionale di Roma con una prima riservata alla Comunita' ebraica, protagonisti del nuovo allestimento sono i piccoli talenti del Coro di voci bianche e dell'Orchestra giovanile dell'Opera di Roma (57 bambini nel coro, due cast da 10 solisti e 14 orchestrali sotto i 18 anni), diretti dal maestro Jose' Maria Sciutto, con la regia di Cesare Scarton, i costumi di Anna Biagiotti e le scene di Michele Della Cioppa che ricordano i lavori della scuola di disegno che la pittrice viennese Friedl Dicker-Brandeis allesti' a Terezin: campo che nel suo orrore raccolse piu' di 14 mila bambini, dei quali appena un centinaio riuscirono a sopravvivere.
In tutto a Roma sono previste quattro repliche, due delle quali riservate ai bambini delle scuole (il 24 e 25) e l'ultima a aperta al pubblico (sabato 26), ma ''il mio sogno - dice il presidente della Comunita' ebraica di Roma Riccardo Pacifici - e' portare l'opera a Terezin. Un inno alla vita in un luogo che e' stato un inno alla morte credo sia il modo migliore per mettere l'Europa di fronte alle proprie responsabilita' e alla propria indifferenza''. La messa in scena, aggiunge il sovrintendente del Teatro dell'Opera Catello De Martino, e' stata decisa ''in poco tempo ma sarebbe interessante portarla nel Lazio e non solo. Potrebbe essere un modo per vincere l'indifferenza e gli ostacoli che a volte gli uomini si pongono'' Costruita nel Settecento per volere dell'imperatore Giuseppe d'Asburgo e intitolata a sua madre Maria Teresa, la fortezza di Terezin cadde nelle mani dei nazisti nel '41. Qui vennero concentrati gli ebrei di una certa notorieta', come veterani e artisti ai quali, tra condizioni di vita disumane e il terrore di essere inclusi nei convogli per Auschwitz, erano concesse manifestazioni culturali. 'Brundibar', storia di due fratellini che per raccogliere i soldi necessari al latte che fara' guarire la mamma sfidano un tracotante e dittatoriale suonatore d'organetto, e' in questo senso una denuncia della situazione dell'epoca, un manifesto etico che invita ad aver fiducia nel bene sul male. ''Quest'anno la Giornata della Memoria e' dedicata alla Resistenza - prosegue Pacifici - La musica puo' essere una reazione positiva e propositiva per i ragazzi. Oggi purtroppo fanno piu' notizia i giovani che disegnano una svastica allo stadio, ma sono una stragrande minoranza. La prima dell'opera sara' un evento per la citta', ma quelli che ci importano di piu' sono i bambini che verranno ai matinee''. Poi sottolineando la ''vergogna'' dei 49 deputati ungheresi che hanno suggerito l'idea di nuove liste di concittadini ebrei quali ''nemici della nazione'', Pacifici aggiunge: ''Non rimarremo indifferenti, altrimenti l'Europa unita nata sulle ceneri della Shoah non sara' servita a niente. Anzi, all'Ungheria vogliamo suonargliela e cantargliela la nostra rabbia''.