venerdì 25 gennaio 2013

Schwarzy torna dalla politica all'azione

Arnold Schwarzenegger non e' piu' un giovane attore: ''sono vecchio'', dice a un certo punto nel film 'The Last Stand.
L'ultima sfida' presentato a Roma e che sara' nelle sale dal 31 gennaio distribuito dalla Filmauro in 300 copie. Ma e' davvero felice ''di tornare, dopo la politica, come eroe in un action movie''. Un film che, riconosce, ''e' ispirato al western Usa ma anche a quello italiano''.
Il film, diretto dal sudcoreano Kim Ji-Woon, vede Schwarzy nei panni dello sceriffo Ray Owens, un poliziotto che, dopo essere stato con successo nel dipartimento narcotici di Los Angeles, si trasferisce a Sommerton Junction, una cittadina di provincia dove non succede nulla.
Ma la vita, come si sa, riserva sempre sorprese e quando Gabriel Cortez (Eduardo Noriega), nemico numero due tra i narcotrafficanti, riesce a fuggire da un convoglio dell'FBI dopo una sparatoria, si dirige proprio verso la cittadina di Ray Owens. Cosa che non manchera' di rivitalizzare il suo fisico e fargli mettere mano a tutte le armi possibili con la sua squadra di vice che sembra un'armata Brancaleone. E questo mentre le forze dell'ordine, con a capo l'agente John Bannister (Forest Whitaker), stanno per intervenire.
Per un'icona patriottica come lui ci sono altri eroi, come Gorbaciov e Mohammed Ali'.

''Credo che Obama non abbia affrontato il problema delle armi da un solo punto di vista. Ma ha considerato la malattia mentale, la sicurezza nelle scuole e ha fatto tutta una serie di proposte. La cosa va affrontata in maniera globale e in questo sono d'accordo con lui''. Cosi' oggi a Roma Schwarzenegger, replica alla domanda di un giornalista che ovviamente fa riferimento al suo impegno politico tra i repubblicani americani (e' stato governatore della California per sette anni). Insomma il culturista per eccellenza prende un po' le distanze da un'action movie in cui le armi sono vere protagoniste insieme a inseguimenti e scazzottate.
''Le tragedie che avvengono in America non si possono minimizzare - dice l'attore -. Dobbiamo fare tutto perche' non ci siano perdite di vite umane, prevenire. Anche se va detto che quello delle armi non e' un problema solo americano''.
Meglio lavorare in politica o fare l'attore? ''In entrambi i casi occorre avere molta passione. In politica si prendono decisioni complicate 24 ore al giorno''.
Gli eroi di oggi? ''Ce ne sono in diversi campi, dallo sport alla politica. Penso a personaggi come Nelson Mandela, Ronald Reagan, Roosvelt e Lincoln. Ma anche Gorbaciov, uno cresciuto nel comunismo che poi ha smantellato, o Mohammed Ali, un grande campione di sport e beneficenza''.
Dice invece la bellissima Jaimie Alexander (Thor) - in conferenza stampa a Roma insieme con Johnny Knoxville - che interpreta il vicesceriffo di Ray Owens: ''ho imparato moltissimo da Schwarzenegger. Il fatto che ho lavorato con lui rende orgogliosi i miei quattro fratelli''.