giovedì 24 gennaio 2013

Una filarmonica hollywoodiana

Diventa sempre piu' cinematografica la Filarmonica della Scala che, per il secondo anno consecutivo, affianca la normale stagione sinfonica in teatro, con una stagione al cinema.
Il cartellone di MusicEmotions include due concerti in diretta dal Piermarini (il primo lunedi' prossimo con Daniel Harding sul podio, il secondo, dedicato a Verdi, l'11 febbraio con Riccardo Chailly) e due in differita (direttori Georges Pretres il 4 marzo e Bobby McFerrin il 6 maggio).
Un modo per trovare un pubblico piu' ampio non solo in Italia - dove gli spettacoli saranno proiettati in 76 sale di 16 Regioni - ma anche all'estero. I concerti saranno trasmessi, infatti, anche in Sudamerica mentre in altri Paesi europei e negli Stati Uniti l'idea e' di organizzare dei 'minifestival' che riuniscano i quattro spettacoli in un week-end.
Rispetto all'anno scorso, le novita' sono dei matinee organizzati per le scuole medie e superiori (che possono contattare il produttore Musicom.it per avere informazioni) con tanto di materiale didattico in preparazione dei concerti, e la collaborazione con il Touring Club e il programma dell'associazione 'Aperti per voi'.
L'esperienza del concerto al cinema e' diversa da quella del teatro. Al cinema si possono vedere i musicisti da vicino, avere l'impressione di essere dentro l'orchestra. Ci sono interviste, backstage; e' un po' la differenza che passa fra vedere un film in tv o in sala. ''James Bond al cinema - ha spiegato il direttore Daniel Harding alla presentazione nella sede del Tci - e' un'altra cosa, e anche la musica'' non sembra qualcosa di ''lontano da non toccare, fragile ma violenta, viva''. Lui, che sara' sul podio lunedi', non ha ancora visto un concerto in alta definizione ma si ripromette di farlo andando al cinema per lo spettacolo diretto da Chailly (che alla Scala e' gia' sold out).
D'altronde il Piermarini ha 1.800 posti e la filarmonica ha una percentuale di abbonamenti confermati da un anno al successivo del 95%, dati che rendono il teatro meno aperto di quanto vorrebbe l'orchestra che organizza prove aperte, ha un progetto con i bambini nelle scuole elementari e ora ha scelto il cinema, con l'apporto di Unicredit, la produzione di Musicom.it e la distribuzione di Nexodigital. ''Il cinema per noi - ha spiegato il direttore artistico Ernesto Schiavi - e' qualcosa di irrefrenabile, con leggerezza. Non si puo' pensare a ricadute positive nell'immediato. Come ci insegna il Metropolitan arrivano dopo tre o quattro anni''. Ma i primi dati sono gia' confortanti, con un aumento del pubblico in sala passato in Italia dal 50% al 70%.