lunedì 10 dicembre 2012

Daniel Barenboim, 60 anni di carriera

"Non l'avrei giammai creduto". Daniel Barenboim cita il 'Don Giovanni' di Mozart per manifestare l'emozione che prova nel tornare a suonare a Roma. Il celebre pianista e direttore d'orchestra, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, infatti, giovedi' prossimo festeggera' i 60 anni di carriera con un concerto, in veste da pianista, all'Accademia di Santa Cecilia, con la direzione dell'amico Antonio Pappano. In programma l'ouverture delle 'Nozze di Figaro', il concerto per piano e orchestra n. 27 K 595 di Mozart e il concerto per piano e orchestra n. 1 di Chopin.
Era il 20 dicembre del 1952 quando il giovanissimo Barenboim si esibi' per la prima volta a Roma, al Teatro Eliseo per la stagione dell'Accademia Filarmonica Romana. Aveva appena compiuto 10 anni, ma le critiche a quell'esecuzione furono straordinariamente lusinghiere. Sandro Cappelletto, attuale direttore artistico della Filarmonica Romana, ha consegnato a Barenboim una stampa originale del programma di quel concerto. "Dopo tanti anni suonare a Roma e' un'emozione grandissima", ha rivelato lo stesso musicista, reduce dal successo dell'inaugurazione scaligera con il 'Lohengrin' di Wagner. Nato in Argentina, a 9 anni si trasferisce con la famiglia in Austria.
"Parlavo solo spagnolo e non capivo niente di tedesco. Quando sono arrivato a Roma -ha raccontato durante l'affollatissima conferenza stampa di oggi- ho cominciato a respirare, perche' capivo l'italiano e riuscivo a comunicare con la gente. A quell'epoca Vienna era una citta' occupata e l'atmosfera che si respirava era piuttosto pesante. A Roma invece era tutto naturale, ho anche incontrato Stravinskij. E' stata un'esperienza fortissima che non si e' piu' ripetuta in nessun'altra citta'".