venerdì 14 dicembre 2012

Il Tiepolo da domani abita a villa Manin di Passariano

Il trionfo del colore, tra temi sacri e profani, tra vedute stupende e primi piani altamente scenografici, tra bozzetti preparatori e schizzi appena accennati che nulla tolgono alla grandezza dell'artista: e' la grande mostra su Giambattista Tiepolo (1696-1770) che domani aprira' i battenti nella villa Manin di Passariano, sede estiva dell'ultimo doge di Venezia.
Una sede appropriata, con i suoi arredi in linea per quello che la critica moderna considera il piu' grande pittore italiano del Settecento. In mostra circa 150 opere dell'artista, dai suoi esordi tra Udine, Venezia, Este, Padova e altre citta' venete e i grandi successi alle corti piu' importanti d'Europa e con dipinti giunti in Friuli dai musei di Londra, Parigi, New York, Stoccolma, Leningrado, Leeds e altre capitali europee. Una rassegna che 'racconta' di oltre 50 anni di attivita' dell'artista che fin dagli esordi stupi' i contemporanei per la sua forza, l'uso sapiente dei colori e per le sue ardite evoluzioni in quadri e affreschi dalle dimensioni straordinarie. Come per la pala del duomo di Este (santa Tecla che libera la citta' dalla peste), dipinta nel 1758-59, appositamente restaurata ed esposta nel salone centrale della villa. ''Da sola varrebbe una visita alla mostra'', ha detto il sovrintendente della dimora dogale, Enzo Cainero, ma che qui a Villa Manin e' stata posta ''in rapporto'' con il bozzetto preparatorio giunto in Friuli dal Metropolitan di New York. Ma questa mostra va vista anche per altre mille cose e per altri straordinari quadri per la prima volta in Italia. Come 'Zefiro e Flora', prestato da Ca' Rezzonico, o 'Alessandro e Campaspe nello studio di Apelle' fatto venire da Montreal e con il quale la mostra apre. Ma godibilissime sono anche le due stanze dedicate ai dipinti e agli schizzi del Tiepolo, per l'occasione prestati dal museo Sartorio di Trieste. Studi di mani e di volti, studi di drappeggi vari, nature morte: insomma il Tiepolo che non ti aspetti, ma che riesce comunque a incuriosire e a stupire. Ma come non accennare ad altri quadri: da 'La Giustizia e la Pace' ad 'Abramo visitato dagli angeli', oppure a 'Danae' e a 'Mecenate che presente le arti ad Augusto'. Insomma tutto il gusto del Settecento in una mostra che rimarra'' aperta fino al 7 aprile 2013, ma che sicuramente sara' poi prorogata magari per permettere alle scuole di poterla visitare.
Una mostra che va vista in contemporanea con gli affreschi del Museo diocesano di Udine (la citta' del Tiepolo) e del Museo Correr di Trieste, sedi facilmente raggiungibili da villa Manin con un servizio navetta appositamente messo a disposizione dall'azienda speciale di Villa Manin. Cainero, presentando la rassegna, ha parlato di 75mila visitatori, ma qui sono in molti a credere che la stima sia in difetto.