venerdì 14 dicembre 2012

Charlotte Rampling si mostra a Roma

Mentre il cinema ''ti porta ad essere spesso persone molto diverse da te, la fotografia ti permette di raccontarti per come sei, e' questo il viaggio che ho voluto raccontare con questa mostra''. Lo dice Charlotte Rampling, ieri a Roma per l'inaugurazione della mostra di cui e' protagonista, Charlotte Rampling, prima di una serie di quattro mostre dedicate alla donna nella fotografia. Album segreti, all'Auditoriumarte fino al 27 gennaio.
L'attrice, che era stata qualche settimana fa al Festival di Roma con il film 'Tutto parla di te' di Alina Marazzi, nell'esposizione a cura di Contrasto e realizzata in collaborazione con la maison Europeenne De La Fotographie di Parigi presenta cinquanta fotografie da lei scattate dagli anni '70 ai figli, alla famiglia e nei suoi viaggi, insieme a suoi ritratti realizzati da grandi fotografi come Helmut Newton, Peter Lindbergh, David Linch e ad autoritratti dei fotografi stessi, fra quelli che ama, da Weegee a Robert Mapplethorpe. La Rampling, classe 1946 spiega che il filo comune della mostra e' il rapporto che si ha con la propria immagine. Fra tutte le foto presentate e' particolarmente legata a quelle con Helmut Newton fra cui il suo primo nudo del 1973: ''mi piace perche' mi ritrovo molto in quelle foto hanno con me dialogo continuo''. L'attrice comunque e' instancabile in quanto a progetti: e' appena uscito in Inghilterra il film 'Io, Anna' in cui e' diretta dal figlio Barnaby: ''e' stato un po' inquietante essere diretta da mio figlio, una vera sfida, sentivo una grande responsabilita' anche se lui, che qui e' al primo film era gia' conosciuto come regista televisivo. Pero' ora che il film e' uscito ed ha avuto ottime recensioni sono piu' sollevata''. La Rampling e' anche fra i protagonisti dell'attesa miniserie della BBC Restless, in cui interpreta una spia che nasconde la sua doppia vita, ed e' fra gli interpreti dei nuovi film di Bille August (Night train to Lisbon e Gay maddin, spiritismes).
''Nella mia vita ho lavorato con tanti registi grandi e dal carattere forte ma non ho mai avuto contrasti con loro basta stabilire subito un dialogo - dice -. Anche adesso, dopo tanti film non so' definire cio' che mi convince ad accettare un progetto. Scatta qualcosa quando leggo la sceneggiatura giusta, e' come se mi si aprisse il cuore''.