lunedì 18 febbraio 2013

Arriva il Pinocchio di D'Alò


"Volevo un Pinocchio piu' vicino a Collodi, non paragonabile a quello gia' raccontato e visto. Allora ho lavorato con le immagini di Lorenzo Mattotti e ho scelto Lucio Dalla per il suo eclettismo, per la sua voglia di sperimentare". Lo dice Enzo D'Alo' che oggi ha presentato "Pinocchio" in uscita giovedi' prossimo nelle sale. "Nei film - spiega - metto me stesso nella sceneggiatura, nei dialoghi, sempre al posto del personaggio. Sono felice poi che il pubblico si riconosca in quello che racconto".
"Lucio - dice Marco Alemanno - qui si e' potentemente riavvicinato al cinema amando da subito le tavole di Mattotti, buttandosi a capofitto nella scrittura della musica. Gli piaceva parlare ai bambini ed emozionare i grandi, citare grandi come Rota o Rossini. E poi Pinocchio era un amore di Lucio, Dalla era un bugiardo tenero e innocuo, diceva sempre che "piu' bugiardo di me c'era solo Fellini'. Era Peter pan e Pinocchio, eterno bambino cresciuto, mi dispiace solo che non possa averlo visto".
"Il lavoro con Mattotti - prosegue D'Alo' - e' stato soprattutto in preproduzione e non potevo certo costringere uno che consuma le carte con pastelli a lavorare col pc. Io gli parlavo e lui dava forma a personaggi e ambientazioni in seguito alle mie ricerche".
E spiega: "Si deve sempre partite dalla storia, poi c'e' lo stile.
Amo l'animazione giapponese e sono cresciuto con Disney, il punto e' che l'estetica si deve adattare al narratore e alla storia.
Magari un giorno faro' un film in 3D all'americana, ma e' indubbio che mi sento vicino alla poetica giapponese anche se declinata all'europea".
"Disney - aggiunge il regista - invento' molto su Pinocchio, ricostrui' una drammaturgia hollywoodiana su Pinocchio. Quella della balena era una finzione, impossibile peraltro, Collodi parla di pescecane e mostro marino forse e' un capodoglio. E il pescatore verde? Che peraltro fa Lucio? Lo conoscono in pochi. Qui ho raccontato anche la mia esperienza di figlio. Geppetto che vuole volare nasce da me, quell'aquilone e' da sempre il filo della fantasia. Geppetto e' un padre che si costruisce il figlio, Pinocchio scappa via. Eppure Geppetto vuole viaggiare con lui per il mondo. Faranno due viaggi di formazione paralleli".