giovedì 10 ottobre 2013

'Kill your darlings', Harry Potter perde l'innocenza e diventa un giovane ribelle

L’opera prima di John Krokidas spezza l'adolescenza di Hogwarts e archivia il fascino di Harry Potter. Basta una scena di sesso omosessuale a rompere in mille pezzi l’immagine pura di Daniel Radcliff bambino e a farne un nuovo interprete. Il resto è Kill Your Darlings.
Il film coglie la generazione beat prima che diventi un movimento e l'urgenza di una generation che voleva cambiare il mondo e lo ha cambiato, creandone un altro e un canale di espressione 'altro' per dirlo.
Allen Ginsberg (Daniel Radcliff), figlio di un poeta e di una madre affetta da un disturbo mentale, entra alla Columbia University dove incontra Lucien Carr, uno studente 'benestante' di carismatica bellezza. Colpito dal singolare e rivoluzionario pensiero di Allen, Lucien lo conduce nel cuore della notte a Manhattan e nella casa di David Kammerer (la faccia di Dexter), dove vengono ospitati giovani scrittori col vizio della ribellione, da cui emergono Jack Kerouac e William Seward Burroughs. Decisi a cambiare la storia della letteratura e ignari di fare quella storia giorno dopo giorno, Allen e compagni sperimentano la vita e i loro romanzi preferiti. La gelosia di David per Lucien insinua però nel gruppo un'oscura inquietudine, costringendo i suoi membri a confronti diretti. Separati in seguito a un evento traumatico, i 'giovani poeti' impareranno fare i conti nella vita e sulla pagina con la loro coscienza.
Eludendo trappole e pericoli del genere biografico, John Krokidas realizza un noir che pesca nelle derive allucinogene dei suoi protagonisti, bravi ragazzi alle prese con l'atto creativo e sprofondati nelle proprie personali ambiguità. A partire dal Lucien di Dane DeHaan, (s)oggetto del desiderio conteso dall'Allen di Daniel Radcliffe e dal David di Michael C. Hall. Bionda fiamma del peccato, senza alcun talento se non la propria perfetta bellezza, Lucien è corpo che si offre e che tradisce, mantenendo fino alla fine tutta la sua enigmaticità di tentazione erotica. Poeta dozzinale, teme di sprofondare nella mediocrità per la mancanza di talento, a cui rimedia 'innamorando' poeti ed 'estorcendo' parole come fossero baci.