sabato 9 febbraio 2013

Anna Mazzamauro in "Serata d’onore e d’amore"

Un grande ritorno a Torino per Anna Mazzamauro che sarà ospite della rassegna teatrale “ComicA! Donne da ridere”, il Teatro comico al femminile firmato Stefano Mascagni e Roberto Piana e dove si conferma madrina d’eccezione la regina della risata Luciana Littizzetto.
Dopo il successo di pubblico della scorsa edizione torna Anna Mazzamauro al Teatro Cardinal Massaia dal 14 al 17 febbraio con “Serata d’onore e d’amore”, un recital che raccoglie i suoi momenti migliori dei suoi spettacoli.
Sferzante, sarcastica, ironica, pungente: Anna Mazzamauro, una delle più amate interpreti della scena italiana, accompagnata dal fisarmonicista Riccardo Taddei, affronta i temi della vita, attraverso uno sguardo al femminile. Dalla mitica Signorina Silvani alla grande Anna Magnani, un recital fra musiche e canzoni, divertente, coinvolgente, a tratti amaro, sulle grandi e piccole debolezze umane. Uno spettacolo in pieno stile dell’attrice che fa ridere e riflettere lo spettatore attraverso la rappresentazione di una donna “da sola” che, con ironica amorevolezza, viene respinta, a volte beffeggiata, dileggiata, derisa.
L’onore è per me, l’amore è per voi – racconta la Mazzamauro - Ho attribuito l’amore a voi perché credo sia più bello essere semplicemente amati piuttosto che essere stimati, riveriti, degni, onorevoli, illustri e insigni. Ma se preferite il contrario il mio spettacolo non cambia!
Ogni anno, ad ogni nuovo spettacolo, mi chiedo sorridendo a cosa serva la presentazione del testo da offrire al pubblico, la così orrendamente chiamata sinossi, come una malattia, come un disturbo. E tutti noi crediamo fermamente che il pubblico, dopo aver letto quel breve riassunto (dove noi che scriviamo ci affanniamo a far intendere che solo liquide risate scioglieranno i grumi del nostro tempo) corra al botteghino chiedendo affannosamente di voler prenotare quella sinossi, sì proprio quella, perché sa già che non ne potrà fare a meno, che si sente anche lui già un po’ sinottico, perché non c’è quasi più l’amorevolezza che cresce con gli anni insieme all’attore che si ama. Ma io la voglio quest’amorevolezza, così come la offro, meritandola s’intende. Come? Regalando con il mio spettacolo la grande emozione dei personaggi da raccontare (quella merdaccia schifosa della “Signorina Silvani”, “Mademoiselle Floria” regina dell’avanspettacolo, lo sgangherato “Gigi il bullo” macchietta petroliniana, la solitudine di Anna Magnani, la voce irregolare e fascinosa di Wanda Osiris, il fine dicitore con un disturbo vocale) con la stregoneria della comicità, la seduzione del tormento e il sortilegio del canto.”