Prendera' il via venerdi'
prossimo a Orvieto Umbria Jazz Winter, che festeggia quest'anno
la ventesima edizione e cerca di contribuire al rilancio della
citta' dopo la disastrosa alluvione del 12 novembre scorso.
Per cinque giorni Orvieto sara' la citta' invernale del jazz con
un cartellone che comprende alcuni nomi importanti della
vocalita' di ispirazione afro-americana. I cantanti sono infatti
i protagonisti del festival, e due di loro, Gregory Porter e Dee
Alexander, divideranno la scena del teatro Mancinelli nella
serata inaugurale: Porter, di Los Angeles, e' l' astro nascente
del canto jazz ed il suo disco di esordio fu candidato a vincere
il Grammy Award, mentre la Alexander, di Chicago, e' gia' ben
nota al pubblico di Umbria Jazz per essere stata ospite dell'
edizione estiva con una insolita rilettura delle piu' famose
canzoni di Jimi Hendrix. Ed al mancino di Seattle e' dedicato il
progetto cui presta la sua voce Eric Mingus, figlio di una
leggenda del jazz, con la band italiana Quintorigo. Ancora il
canto jazz con il classico Kurt Elling, aspirante al Grammy con
il suo piu' recente disco ''The Brill Project'', dedicato alla
canzone popolare americana, mentre Paula Morelenbaum interpreta
il Brasile di Tom Jobim, con il quale lavoro' a fianco del
marito Jaques, grande violoncellista.
Sempre in tema di cantanti, Gino Paoli si esibira' in duo con Danilo Rea e Gege' Telesforo con la Nu Joy band. Non mancheranno naturalmente i canti religiosi con il Gospel Superchoir di Nashville diretto da Bobby Jones.
Il jazz italiano e' rappresentato da un trio di giovani, con la leadership del pianista Giovanni Guidi, e da un quintetto di personaggi eccellenti, guidato da Giovanni Tommaso e comprendente Flavio Boltro, Pietro Tonolo, Danilo Rea e Roberto Gatto. Sara' infine il jazz tricolore a suonare le ultime note del festival, la sera del primo gennaio, con un concerto organizzato assieme alla rivista Musica Jazz per presentare i vincitori del Top Jazz 2012. Ospite d'onore, la band di Franco D'Andrea.
La formula del festival non cambia rispretto al passato: ci sono la marching band (i Funk Off), i veglioni di Capodanno in due ristoranti ed il gospel in duomo dopo la Messa. Ogni giorno, da venerdi' fino al primo gennaio, andranno in scena una ventina di concerti senza soluzione di continuita', fino a notte fonda, e tutti nel centro storico di Orvieto.
Sempre in tema di cantanti, Gino Paoli si esibira' in duo con Danilo Rea e Gege' Telesforo con la Nu Joy band. Non mancheranno naturalmente i canti religiosi con il Gospel Superchoir di Nashville diretto da Bobby Jones.
Il jazz italiano e' rappresentato da un trio di giovani, con la leadership del pianista Giovanni Guidi, e da un quintetto di personaggi eccellenti, guidato da Giovanni Tommaso e comprendente Flavio Boltro, Pietro Tonolo, Danilo Rea e Roberto Gatto. Sara' infine il jazz tricolore a suonare le ultime note del festival, la sera del primo gennaio, con un concerto organizzato assieme alla rivista Musica Jazz per presentare i vincitori del Top Jazz 2012. Ospite d'onore, la band di Franco D'Andrea.
La formula del festival non cambia rispretto al passato: ci sono la marching band (i Funk Off), i veglioni di Capodanno in due ristoranti ed il gospel in duomo dopo la Messa. Ogni giorno, da venerdi' fino al primo gennaio, andranno in scena una ventina di concerti senza soluzione di continuita', fino a notte fonda, e tutti nel centro storico di Orvieto.