martedì 16 ottobre 2012

Belen 'gladiatrice' in 3D

Gladiatori di Roma in 3D, il film d'animazione realizzato da
Iginio Straffi, papa' delle Winx, vanto del made in Italy, e'
gia' stato acquistate in 30 paesi. Ed e' pronto a conquistare il
pubblico Usa, con una distribuzione fino ad oggi pari solo a La
Vita e' bella di Benigni.
Il film con le voci di Laura Chiatti, Luca Argentero e Belen
Rodriguez in sala dal 18 ottobre (400 copie distribuite da
Medusa per l'Italia) uscira' in 3000 sale negli Usa a Pasqua ma
anche in tutti i paesi dell'America Latina, in Europa ma anche
in Asia, Corea compresa. Stamani il regista insieme a Belen ed
Argentero e all'amministratore delegato di Medusa Film Giampaolo
Letta sono intervenuti a un'anteprima nazionale per i bambini
delle scuole elementari di Roma. Argentero, ha prestato la voce
a Timo, il timido ragazzino che ha il phisique du role ma non
la mente e la verve e la tensione del combattente. Non gli
importa di combattere nell'arena, non gli importa di essere il
piu' forte, gli importa solo del suo amore. ''Il bello - spiega
l'attore - e' proprio questo non essere un supermacho, avrebbe
il fisico ma non gli importa di esserlo''. Un film che sebbene
ambientato nella Roma imperiale, e' attualissimo. e lancia ai
piu' giovani il messaggio importante che solo con l'impegno, il
sacrificio, si possono raggiungere i risultati. Non esistono
scorciatoie per nessuno''.
L'unica cosa che interessa a Timo e' Lucilla, (la voce e' di
Laura Chiatti) la figlia di Chirone ed e' promessa sposa al
pallone gonfiato Cassio. Per lei scendera' nell'arena. Ma prima
entra in gioco l'amazzone Diana, tosta e intrigante, determinata
e perfetta, praticamente una dea. Parla, non a caso con la voce
di una showgirl diva della tv Belen Rodriguez:''Per me e' un
sogno che si avvera. Da ragazzina ha scuola ho studiato al liceo
orientamento dizione, radio e insegnamento. Mi sarebbe piaciuto
lavorare in quel campo. Poi a 15 anni ho intrapreso la carriera
di modella e ho preso un'altra strada''. Diana ''insegna a Timo
come vincere con se stesso prima ancora che con gli altri. Lo
mette in forma, gli da' preziosi consigli. Lo trasforma in un
vero uomo per la donna che ama, Lucilla. E Timo impara''. Una
esperienza straordinaria concludono Argentero e Belen ''non ci
siamo mai divertiti cosi' tanto''. Straffi, regista e fondatore
dello studio di animazione Rainbow, a Loreto, oltre che
produttore e anima dei Gladiatori di Roma fa notare: ''Volevo
fare un film per tutti, grandi e piccini. Cosi' prima di
distribuirlo in sala abbiamo fatto delle proiezioni test. Che ci
hanno indirizzati. Alcune scene sono state resettate in corso
d'opera. Altre tagliate per i mercato Usa e dell'Arabia saudita
che notoriamente hanno un pubblico piu' conservatore. Ad esempio
una scena di Diana che mette in mostra una gamba lasciva
appoggiandola su uno sgabello. Ma dettagli piu' che altro. Un
film che ha avuto una gestazione lunga, durata cinque anni,
perche' sono un perfezionista. I miei gladiatori sono uomini
veri, molto spesso maldestri, e proprio per questo autentici.
Per i ragazzi e' importante avere dei esempi positivi. I
gladiatori non erano altro che gli odierni calciatori, divi da
idolatrare ma Timo comprendera' anche grazie ai consigli di
Diana quanto possa essere sbagliato utilizzare delle scorciatoie
per vincere''. I costi di produzione, solo in Italia, hanno
raggiunto 35 milioni di euro. Un film spiega il presidente di
Medusa ''di altissimo livello che non ha nulla da invidiare ai
kolossal d'animazione statunitensi''.