Paolo Virzì, direttore dell'edizione
2013 del Torino Film Festival parla delle sue prime idee. "Sarà
un festival che mischia alto e basso, - ha raccontato il regista - leggero e pesante". "Trovo
naturale e inevitabile - spiega Virzì - che il Torino Film
Festival prosegua il suo tradizionale percorso di esplorazione
dei talenti del cinema del futuro e di quello di ricerca più
spericolata e sperimentale. Ma allo stesso tempo sarebbe bello
offrire anche pane per i denti di pubblico anche più ampio, non
costringendolo solo a una programmazione che potrebbe essere
considerata punitiva".
Poi il regista di "Caterina va in città" e "La prima cosa bella" continua a snocciolare le novità a cui ha pensato per questo TFF, che si svolgerà dal 22 al 30 novembre. "Voglio portare al festival - dice Virzì - film europei campioni di incassi.
Potrebbe esserci una sezione denominata `EuroPop' che racchiuda quei successi che sono finiti al top della classifica magari in Inghilterra o in Germania e che noi rischieremmo di non vedere mai nella vita". E ancora: "Vorrei fare una retrospettiva dedicata alla New Hollywood e dedicare una sezione alle ultime stagioni del cinema italiano".
Poi il regista di "Caterina va in città" e "La prima cosa bella" continua a snocciolare le novità a cui ha pensato per questo TFF, che si svolgerà dal 22 al 30 novembre. "Voglio portare al festival - dice Virzì - film europei campioni di incassi.
Potrebbe esserci una sezione denominata `EuroPop' che racchiuda quei successi che sono finiti al top della classifica magari in Inghilterra o in Germania e che noi rischieremmo di non vedere mai nella vita". E ancora: "Vorrei fare una retrospettiva dedicata alla New Hollywood e dedicare una sezione alle ultime stagioni del cinema italiano".