venerdì 26 ottobre 2012

30 anni di Stadio

L'album è quello intitolato 'I nostri giorni', in uscita martedì 30 e che contiene anche tre brani nuovi, scritti con la collaborazione di Luca Carboni, alle prese con 'Bella', e Fabrizio Moro che con Gaetano Curreri duetta su 'I nostri anni'. I festeggiamenti proseguiranno poi il 24 novembre all'Auditorium Conciliazione di Roma e il 12 dicembre al Teatro Manzoni di Bologna per i due 'Stadio friendly gala'. Nel nuovo capitolo discografico firmato dal gruppo emiliano, composto da un totale di tredici pezzi, ci sono molti dei successi scritti nel corso degli anni e risuonati per l'occasione con la Sanremo Festival Orchestra. 'Per la scelta dei brani - racconta Curreri - ci siamo affidati al maestro Bruno Santori che ha scelto dal nostro repertorio i più orchestrabili'. A tre decenni da quel 1982 che ha visto il gruppo debuttare con il primo album, per Curreri e soci è ora tempo di cominciare a tirare qualche bilancio. "Quando gli Stadio erano il gruppo che accompagnava Lucio Dalla - ricorda sempre Curreri - a un concerto nel fossato di Castel Sant'Angelo si presentò Carlo Verdone, allora alle prese con il film "Borotalco". Lui ci volle per la colonna sonora del film ed è così che le case discografiche ci hanno aperto le porte, mentre prima non c'era riuscito nemmeno Lucio». Proprio Lucio Dalla, nella carriera degli Stadio ha avuto un ruolo fondamentale, come ricorda la voce della band: ½Una volta mi fece un processo davanti a vari colleghi per obbligarmi a cantare, anche se io ero contento di fare il tastierista. Mi ha obbligato anche a scrivere, minacciando di licenziarmi dalla band se non gli avessi portato una canzone in quindici giorni». Quella canzone, la prima scritta da Curreri come autore, s'intitolò "Chi te l'ha detto". Nella scaletta della raccolta ci sono anche degli omaggi a Vasco Rossi, inserito nella lista
di brani con tre canzoni che il rocker di Zocca ha scritto negli anni con Curreri: 'Acqua e sapone', 'Dimmi che non vuoi morire' e 'Bella più che mai'.
"Sono le canzoni più belle che abbiamo scritto assieme. La seconda delle tre - ricorda il cantante bolognese - è stata una sorta di rivincita dalle pessime posizioni raggiunte nella classifica di Sanremo (due volte ultimi), mentre "Bella più che mai" è stata una canzone di rinascita perché scritta quando il
gruppo era molto vicino allo scioglimento". Il legame con Rossi, per Curreri è andato da sempre anche oltre la collaborazione professionale. "Vasco è un amico vero - ricorda - di quelli che quando hai bisogno ti danno di gomito e si mettono al lavoro. Per me lui è come il vento e siamo pronti a scrivere nuove canzoni". Gli Stadio partiranno per un tour teatrale all'inizio del prossimo anno. Ma com'è nata l'idea di un album "sinfonico"? "Il maestro Santori - risponde il cantante - mi ha convinto a lavorare su questo progetto. Ci siamo affidati a lui e dobbiamo dire che i risultati sono eccellenti: "Acqua e sapone" ha un sapore particolare nella nuova versione, non pensavo potesse rendere così bene con un'orchestra".