martedì 23 ottobre 2012

Acciaio, la classe operaia al cinema

Il lavoro nelle acciaierie, una provincia che non lascia scelta, la mancanza di fiducia nel futuro sono i protagonisti di "Acciaio", il film di Stefano Mordini che uscirà nelle sale il 15 novembre. Nell'acciaieria di Piombino lavora con orgoglio il giovane protagonista del film Michele Riondino (nella foto insieme a Vittoria Puccini), mentre la sorella adolescente sogna la fuga e la generazione dei genitori ha vissuto la fabbrica come una sconfitta.
Il film è ambientato oggi, 10 anni più tardi rispetto alle vicende raccontate nel libro: "Quando ho scritto il libro c`era un sogno comune, forse fasullo, che ancora funzionava: quelle aspettative oggi non ci sono più e non abbiamo idea di cosa ci aspetterà" ha spiegato l`autrice, che è anche co-sceneggiatrice del film. Il protagonista di "Acciaio", nonostante le difficoltà, vive con fierezza il lavoro nelle acciaierie, che scandisce la vita di un intero quartiere della città: "Lui sa che è l`unica possibilità, rappresenta una protezione. Oggi se hai un lavoro, e sai che non è sicuro, cerchi di tenertelo stretto" ha spiegato il regista.
Il protagonista Michele Riondino, figlio di un operaio dell`Ilva, in prima linea accanto ai lavoratori delle acciaierie di Taranto, non perde l`occasione per ironizzare sulle affermazioni del ministro Fornero sui "giovani schizzinosi":
"Credo sia retorico oggi parlare di occasioni di lavoro: in realtà il problema è che non rifiutiamo quello che ci capita perché non ci capita niente: sarebbe un lusso fare gli schizzinosi". Aggiungendo poi: "Piombino, Taranto, sono territori
che non abbandoneresti mai se non ne avessi la necessità, ma lo fai volentieri quando quei luoghi diventano una prigione: hai voglia di respirareà. E non uso questo verbo a caso".
La distanza che passa tra Piombino, con le sue acciaierie, e l'Elba, non e' solo il breve tratto di mare che separa la terra ferma dall'isola. Da una parte, come si vede in Acciaio, c'e' infatti una classe operaia che arranca e giovani senza futuro. E, dall'altra, la gente che va in vacanza. Il film e' tratto dal romanzo di Silvia Avallone (Premio Campiello opera prima e finalista allo Strega).