sabato 27 ottobre 2012

Tradizione e mito a Ravenna

Tradizione e mito con lo sguardo rivolto all'attualita'. Questo il leit motiv della stagione d'opera e danza 2012/13 del Teatro Alighieri di Ravenna che da novembre ad aprile presenta dodici titoli.
Per l'opera - dopo l'anticipo autunnale che incrocia l'epilogo di Ravenna Festival con la messa in scena, dal 9 al 18 novembre, di Rigoletto, Trovatore e Traviata - il sipario dell'Alighieri tornera' ad aprirsi a gennaio (12,13) con Lucia di Lammermoor di Donizetti in un nuovo allestimento che si fonda sulla 'ricostruzione' dello storico spettacolo di Josef Svoboda.
A febbraio (2,3) L'Italiana in Algeri di Rossini nell'ancora attualissimo spettacolo firmato da Pier Luigi Pizzi nel 1993 per l'Ope'ra di Montecarlo.
Nel centenario della nascita di Benjamin Britten l'Alighieri presenta a marzo (22 e 24) The Rape of Lucretia, una produzione del Maggio Fiorentino che ripropone lo spettacolo di Daniele Abbado realizzato nel 1999 per il Carlo Felice di Genova.
Domenica 14 aprile un altro autore inglese Henry Purcell, di cui il Conservatorio 'Maderna' di Cesena, presentera' Dido and Aeneas.
Qualificato anche il cartellone danza al via in dicembre (15 e 16) con Open, nuovo lavoro di Daniel Ezralow che torna in Italia dopo quattro anni con una selezione di coreografie della sua lunga carriera. A gennaio (26 e 27) appuntamento con il balletto classico con La Bayade're nella coreografia originale di Petipa presentata dalla grande scuola russa del St.
Petersburg Ballet Theatre. A febbraio (dal 5 al 10) sara' la volta di Alchemy, il nuovo spettacolo dei Momix presentato a Ravenna in prima mondiale.
La grande danza americana sara' suggellata dalla presenza della piu' importante istituzione statunitense per la danza fondata da Alvin Ailey: il 20 e 21 aprile AILEY II presenta Revelations, la piu' celebre coreografia di Ailey, studio celebrativo dello spirito religioso e omaggio alla cultura afro-americana, e altre coreografie di autori contemporanei.