martedì 13 novembre 2012

Arisa e Raf le cantano al mostro di Parigi

Un mostro-pulce che terrorizza la citta', ma che vorrebbe solo cantare. Un inventore esuberante e addetto alle consegne che sfreccia per Parigi a bordo di un furgone di nome Catherine. E una cantante dal cuore puro e animo coraggioso. E' 'Un mostro a Parigi', film d'animazione 3D francese, prodotto da Luc Besson e creato da Bibo Bergeron ('Shark Tale'), in arrivo al cinema il 22 novembre, distribuito in 400 copie dalla Sunshine Pictures.
A dar le voci, doppiatori d'eccezione come Arisa (nella foto) e Raf, nei panni della dolce Lucille e della pulce Francouer (in francese, Cuore onesto), affidati nella versione originale a Vanessa Paradis e al cantante Matthew Geczy. Con loro anche Enrico Brignano (Raoul), Maurizio Mattioli (il tracotante prefetto Maynott), Enzo Decaro (il cineasta Emile) e Simona Borioni (la sua amata Maud).
''Ho accettato questo film perche' e' l'elogio della diversita' e della sua accettazione - racconta Arisa alla presentazione romana della pellicola - Sono onorata che sia la mia prima volta da doppiatrice perche' racconta che non ci si deve fermare alle apparenze e che anche una cosa spaventosa puo' nascondere un cuore 'diverso'''.
Nella Parigi romantica del 1910, nei giorni del vero alluvione che porto' l'acqua della Senna sin ai piedi della Tour Eiffel, la pulce gigante di Bergeron salta sui tetti con la sua faccia a forma di cuore, trasformata in mostro dalla pozione di un eccentrico scienziato. La sola a capirne il cuore buono e' Lucille che la porta a cantare con se' sul palco de L'Oiseau Rare.
''L'inizio del Novecento - racconta il regista - mi appassiona perche' e' l'epoca delle grandi invenzioni scientifiche e dei primi film. Volevo una storia sulla paura dello straniero. Avevo pensato ai vampiri, ma ho scelto la pulce perche' e' una sorta di animale-bambino. Anche se qui il vero mostro non e' lei, ma piuttosto il prefetto Maynott''.
Grande appassionato di cartoni (''io gli Aristogatti me li guardo spesso''), e' Maurizio Mattioli a dare la voce allo scaltro prefetto che vorrebbe per se' l'amore di Lucille e la carica di sindaco. ''In tv e al cinema - racconta l'attore - mi fanno fare sempre il buono per la faccia che ho. Visto che non mi si vede, ne ho approfittato per un cattivo. Maynott e' proprio un 'intrallazzone', uno che sfrutta la disgrazia dell'alluvione per raccogliere voti. Ce n'e' qualche bell'esempio in giro anche adesso''. Campione d'incassi in patria, ''un messaggio - conclude Arisa - il film lo portera' anche ai genitori, oltre che i bambini. A volte bisogna vedere la bonta' nei cartoni animati per ricordarci che esiste''.