domenica 11 novembre 2012

Eduardo De Filippo torna in un esperimento teatrale

Concetta Cupiello, Amalia Jovine, Filumena Marturano. Sono solo tre dei personaggi femminili protagonisti delle opere di Eduardo De Filippo. Il ruolo delle donne nei lavori del grande erede di Scarpetta e' al centro di un incontro organizzato proprio al teatro San Ferdinando di Napoli, la struttura acquistata e recuperata da Eduardo nel 1957 dopo i pesanti danni causati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. "La forza che De Filippo da' a queste figure le rende centrali nella struttura familiare e le fa diventare un esempio per raccontare la societa'", spiega il figlio Luca. "Sono donne che interagiscono con forza con le figure maschili - fa notare il critico teatrale Giulio Baffi - proprio come accade oggi. Anche in questo sta l'attualita' del messaggio di Eduardo e la sua profezia".
L'iniziativa rientra nel progetto degli Atelier teatrali territoriali, promosso con un bando pubblico dall'Amministrazione comunale e che vede impegnati bambini, ragazzi e donne in una serie di laboratori teatrali.
"Con questo esperimento il quartiere entra finalmente nel teatro, cosi' come voleva Eduardo quando lo acquisto'", sottolinea Luca De Filippo, che chiede ai protagonisti dei laboratori di "difendere questa struttura nel ricordo di un uomo che sara' ancora punto di riferimento per il teatro non solo a Napoli". Il progetto si concludera' il 16 dicembre e da parte del Comune c'e' la ferma volonta' di rinnovarlo per il 2013, anche con l'aiuto della "Regione e dei privati - dice l'assessore alla Cultura, Antonella Di Nocera - visto che la situazione delle casse comunali e' molto difficile. Vogliamo che questo teatro continui a vivere anche grazie a questa iniziativa e che sia ancora abbracciato dal quartiere e dalla citta'". Pensando al futuro verrebbe da dire 'Si', ma ci vuole coraggio', ricordando il titolo del libro di zia Meme' in 'Sabato, domenica e lunedi''.