lunedì 29 ottobre 2012

Sunrise di Giovanni Allevi, un classico ribelle

Giovanni Allevi torna con Sunrise, nuovo progetto sinfonico in uscita domani, che contiene la sua prima composizione per violino e orchestra, e che sara' presentato in prima mondiale il 14 novembre al Teatro Carlo Felice di Genova.
''Va bene Uto Ughi, nessuno lo mette in discussione. Ma ci sono tanti giovani talenti sulla scena internazionale. Sono molto stimati dagli addetti ai lavori, pero' l'attenzione mediatica si rivolge sempre a questi 'grandi vecchi' che non hanno nessuna intenzione di distrarre la lucina della telecamera'', dice il 'classico-ribelle' Allevi riferendosi alle polemiche con il violinista che - rivela - l'hanno portato a un blocco creativo. La registrazione del disco - che arriva a due anni di distanza da Alien - ha coinvolto 60 professori d'orchestra del Carlo Felice. Il concerto si divide in due parti: nella prima, 'Fantasia concertante per pianoforte e orchestra', c'e' tutto l'estro musicale di Allevi che compone, dirige e suona le cinque tracce: Sunrise (gia' in radio), Mandela, Symphony of Life, Elevazione e Heart of Snow. La seconda, 'La stanza della Strega - Concerto per violino e orchestra in fa minore', contiene la composizione per violino e orchestra.
Sunrise rappresenta una rinascita dopo una crisi profonda. Tutto parte dall'attacco di Uto Ughi, nel 2008, che critica duramente il suo lavoro definendo le sue composizioni ''un collage furbescamente messo assieme''. ''Esternazione che - racconta Allevi - ha portato con se' l'astio di altri esponenti del mondo musicale e del conservatorio. Sono andato in depressione: criticare la mia musica significa attaccare la mia persona, io sono quello che scrivo. E ho avuto un blocco di creativita': introiettando quelle parole ero diventato un implacabile critico di me stesso''. Sperimenta cosi' per la prima volta la ''sindrome da foglio bianco''. La svolta arriva durante un viaggio in Giappone. ''Ero sul volo per Osaka quando ho avuto un sogno-incubo liberatorio: venivo strattonato da una donna in una casa buia dalla quale non riuscivo a uscire. Nel sogno c'era una melodia per piano e violino, che al risveglio era nella mia mente''. Un sogno che ora Giovanni interpreta come ''una reazione dell'inconscio all'attacco ricevuto dal grande violinista''. Le reazioni sono contrastanti: dapprima si commuove, ''perche' la musica era tornata''. Poi, confessa, ''mi sono messo a ridere'', pensando al fatto di aver sognato il violino e non il suo strumento, il pianoforte. Per venti giorni si chiude nella sua camera d'albergo a Osaka e compone il Primo Movimento.
''Ora mi trovo in una condizione paradossale, quella di essere grato al grande violinista'', dice sorridendo. Ma ringrazia anche il violinista polacco Mariusz Patyra, allievo di Salvatore Accardo e tra i vincitori della piu' importante competizione violinistica del mondo, il Premio Paganini, scelto per eseguire la sua melodia. ''Per un anno ho ascoltato dal vivo i piu' grandi violinisti della scena internazionale. E ho scelto lui. Mi ha suonato via Skype quelle note che non avevo mai sentito se non nella mia testa. E li' ho pianto. Non e' un concerto alla portata di tutti e, al di la' della tecnica, Mariusz ha un cuore grandissimo. E si sente''. Ma Sunrise va oltre il suo percorso personale: ''In un momento buio come quello attuale, vorrei che questo album fosse un'iniezione di fiducia. E' una fase dolorosa ma necessaria, che portera' a una fase positiva''.
Dopo Genova, Allevi sara' a Firenze (15 novembre), Bologna (il 18), Milano (il 19) e Roma (il 28). ''Dopo tutto quello che ho passato - conclude -, e' una storia d'amore tra me e la gente. Sullo sfondo, la casta e i baronati: che non venissero a interromperla''.