mercoledì 5 dicembre 2012

La mostra passa, "La crisi e la vergogna" resta

Quando un progetto sociale si cala nella realtà diventa ancora più coinvolgente e utile: la mostra La crisi e la vergogna che si è tenuta a Taranto dal 26 al 30 novembre ne è un esempio.
Durante la mostra organizzata da Gianluca Marziani e Barbara Lugarà sono stati esposti gli scatti di Bruno Oliviero che rappresentano una società allo sbando in piena crisi economica.
"Ho vissuto in prima persona l’evento - ha affermato Simonetta Lein -, essendo protagonista dello shooting, a stretto contatto con i cittadini di Taranto colpiti da una tragedia come quella dell’Ilva".
Tanta gente del posto è venuta a trovarci e tanta gente si è riconosciuta negli scatti esposti: nelle vesti di barboni come nelle vittime di un inquinamento disumano e inammissibile.
"Mi sento profondamente orgogliosa di aver partecipato a un progetto sociale che ha dato da un lato visibilità a dei problemi di un territorio ferito, simbolo di una Italia che non funziona, e dall'altro voce alla presa di consapevolezza e di volontà di cambiamento di tanti cittadini che vogliono farcela" ha detto Simonetta Lein.
La gente di Taranto è arrabbiata: non c’è più tempo per pensare, non c’è più tempo per molti. Oltre alle difficoltà che la crisi ha provocato, i cittadini di Taranto devono convivere ogni giorno con i danni portati dal mostro Ilva su di sè e sulle proprie famiglie. "Ho intervistato una ragazza venuta alla mostra - ha concluso Simonetta Lein - che ha cercato di raccontarmi lo stato d’animo di chi ha perso tutto e non può tornare indietro".