lunedì 3 dicembre 2012

Lohengrin apre la Scala

Una fiaba dal finale tragico addobbata nelle forme di un dramma storico. Cosi' il musicologo Carl Dahlhaus definiva il 'Lohengrin' di Richard Wagner, l'opera che il 7 dicembre alle 17 inaugurera' la stagione 2012-2013 del Teatro alla Scala di Milano. L'ultimo dei drammi di Wagner che possa essere ancora definito 'opera', per i successivi infatti si opta per 'dramma musicale', sara' diretta da Daniel Barenboim alla guida dell'Orchestra e del Coro del Teatro milanese, e vede il tenore Jonas Kaufmann nel ruolo del protagonista, il soprano Anja Harteros in quello di Elsa, il basso Rene' Pape nei panni del re Enrico l'Uccellatore.
'Lohengrin' nasce in un periodo difficile della vita di Wagner.
Dopo avere combattuto a fianco del rivoluzionario Michael Bakunin a Dresda nel 1849, il compositore e' costretto all'esilio e, dopo avere composto 'Lohengrin', cerca in tutti i modi di farlo mettere in scena.
Se ne occupa l'amico Franz Liszt e, mentre Wagner e' esule a Lucerna, seguito dalla moglie Minna, l'opera va in scena a Weimar il 28 agosto del 1850, diretta dallo stesso Liszt, mentre il compositore dalla Svizzera calcola ansiosamente dall'inizio alla fine i tempi dello spettacolo.
"La sera del 28 agosto -racconta Wagner nella sua autobiagrafia dal titolo 'La mia vita'- quand'ebbe luogo a Weimar la prima del 'Lohengrin', la passammo a Lucerna nell'Albergo del Cigno, seguendo esattamente l'ora dell'inizio e quella presumibile della fine. Ma in tutti i tentativi ch'io facevo di vivere in comune con mia moglie qualche ora di allegra eccitazione, sempre s'insinuava qualche elemento disturbatore, di preoccupazione, di disagio, di cattivo umore. Ne' i resoconti, che ben presto ricevetti, di questa rappresentazione, erano tali da fornirmene un'idea chiara e tranquillizzante".