giovedì 6 dicembre 2012

Lo spaghetti western secondo Di Caprio

Per Quentin "era importante che io entrassi nella mente e nel modo di pensare del mio personaggio, che capissi le sue emozioni. Calvin e' un uomo del Sud che viene da generazioni di padroni di piantagioni per cui avere schiavi e' una cosa assolutamente normale, cosi' come oggi e' normale essere nel business del petrolio". Cosi' Leonardo Di Caprio spiega come e' diventato il cattivo di 'Django', il remake dello spaghetti western di Sergio Corbucci che l'attore ha girato con Quentin Tarantino.
"Piu' che un western -spiega Di Caprio- questo e' un film che esplora l'animo umano, la nostra capacita' innata di amare e fare del bene assieme a quella di fare la guerra e distruggere". Di Caprio ha apprezzato molto anche Franco Nero, protagonista del film originale che in questo fa un cameo fortemente voluto da Tarantino. "E' anche davvero un grande uomo -racconta il biondo interpete di 'Titanic'- con cui ho avuto molte conversazioni interessanti".
Di Caprio e' stato recentemente impegnato anche in Australia, con la versione di Baz Luhrmann de 'Il Grande Gatsby', ed e' tornato anche a lavorare con Martin Scorsese per 'The wolf of Wall Street'.
"Cerco sempre di prendere del tempo tra un film e l'altro -dice- ma quando ti capitano occasioni come queste non puoi dire di no": E conclude con un pensiero alla regia: "Ci penso spesso -rivela- e un giorno ci provero', anche se al momento non ho alcun soggetto in mente. Certo dovra' essere una cosa che mi appassiona davvero".