sabato 24 novembre 2012

TFF, archiviato il caso Loach

Apertura tra commedia ('Quartet', esordio alla regia di Dustin Hoffman) e piccola protesta la  trentesima edizione del Festival del Film di Torino.
Intanto la polemica. Chi si aspettava che il rifiuto di Ken Loach di ritirare il Gran Premio Torino a sostegno dei lavoratori della Rear avrebbe dato vita a una maxi protesta in occasione dell'apertura stasera del Festival di Torino, è rimasto deluso. Infatti, fuori del palazzo del Lingotto solo un piccolo manipolo (circa 20 persone) di manifestanti della Usb hanno protestato con un volantino e gridato al sindaco Piero Fassino: ''Vergogna. Sono le persone che fanno la cultura''. Ma in realta', parlando con i manifestanti, emerge che la protesta e' ridotta numericamente, probabilmente per la paura dei lavoratori di esporsi in prima persona.
Per il resto, mentre il presidente della societa' Rear, Mauro Laus, ha deciso di querelare per diffamazione lo stesso Loach ed ha parlato di ''atti intimidatori verso i lavoratori'', diverse le opinioni sul rifiuto del regista inglese. Dice la madrina Claudia Gerini, strizzata in un abito di chiffon nero con ampia scollatura sulla schiena: ''Loach avrebbe potuto fare una scelta diversa, ma e' anche vero che e' molto grave quello che sta succedendo alla cultura''. Per Luciana Castellina, invece, ''e' una grande stupidaggine''.
Per quanto riguarda 'Quartet', il film e' stato introdotto all'auditorium del Lingotto da una brillante Claudia Gerini che ha presentato i molti presenti in sala, tra cui il sindaco di Torino, Piero Fassino, il ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, Alberto Barbera, Katia Smutniak, Claudio Bisio, Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo e Remo Girone. Tra i presenti anche una delle protagonista di 'Quartet', il soprano Dame Gwiyneth Jones che nel film di Hoffman e' una delle tante pensionate dell'istituto Beecham House, dove cantanti lirici e musicisti ogni anno, in occasione dell'anniversario della nascita di Giuseppe Verdi tornano sulla scena per raccogliere fondi per mantenere in vita l'istituto. Nel cast star come Maggie Smith, Tom Courtney, Billy Connelly, Pauline Collins e Michael Gambon.
Ma ieri e' stato anche il giorno del primo film italiano dei tre in concorso, ovvero 'Smettere di fumare fumando'. Seconda opera del regista del regista-fumettista Gian Alfonso Pacinotti (in arte Gipi) che racconta in un documentario di 70 minuti la sua iniziazione al dire no al fumo. Di scena, appunto, il resgista de 'L'ultimo terrestre' nei panni di Gianni che, alla soglia dei cinquant'anni (48 per l'esattezza) decide di smettere di fumare. Da qui le mille ossessioni di Gipi scendono in campo una ad una. Intanto c'e' una madre che non vuole che smetta e poi nella testa del protagonista mille strambi pensieri che lo spingono ancora una volta a fumare. Ma lui resiste e, come ha detto, sono otto mesi che non fuma piu'.
Tra gli esordi di ieri anche quello della figlia di David Lynch, Jennifer Lynch, che ha presentato nella sezione 'Ossessioni e possessioni' il suo Chained. Di scena Sara e il figlio Tim di nove anni. I due escono dal cinema e chiamano un taxi per tornare a casa. Al volante c'e' Bob, fisico possente ed occhi inespressivi. I due non arriveranno mai a destinazione: Bob infatti li rapisce e li porta in una casa isolata.